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Autore: Spensieratezza    22/06/2017    3 recensioni
Jared e Jensen si amano da dodici anni, dodici anni di struggimento d'amore, di amore nascosto, temuto, sospirato, combattuto, ma sempre presente, e sempre nell'ombra. Quanto ancora resisteranno le nostre stelle di Supernatural, prima di cedere? Prima di ammetterlo?
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Jensen aveva aspettato Jared seduto sulle scale, fino a quando vinto dalla stanchezza, forse stanchezza dovuta al fatto che aveva pensato troppo a lui in tutto quel tempo o forse dovuto al fatto che l’insistenza nel figurarsi nella sua mente Jared che tornava in quel momento o la concentrazione nel pensare a cosa gli avrebbe detto, lo fece sentire sfinito..

Fatto sta che si addormentò, fino a quando Jared non gli toccò lievemente la spalla, per poi allontanarsi subito, quasi timoroso del fatto che Jensen non volesse essere toccato da lui.
 
 

“Mmm..Jared? Sei tornato?” chiese Jensen.

“Sì. Sono tornato. Mi spiace. Ho fatto il più in fretta che ho potuto.”

“Dove sei stato?”

Quella domanda fatta con quel tono, sembrò subito strana a Jared.

“Ti interessa?” gli chiese, armeggiando con le chiavi.

“Hai un altro?” gli chiese, mentre Jared entrava dentro la stanza.

La faccia scioccata di Jared, disse tutto.

“Non ho nessuno, Jensen..come puoi pensare che dopo quello che..” disse Jared amareggiato e con tono deluso.

“Dopo quello che hai fatto,è il minimo, pensare che l’hai fatto, perché hai..”

“Basta, smettila, non voglio ascoltare!”

“Un altro e vuoi scaricarmi..”

“SMETTILA. VATTENE!”

“Okay, parliamo! Parliamo da persone civili. Questa volta. Niente avvocati di mezzo, niente telefonate registrate, solo tu e io. Nessun altro, solo questo voglio.”

“L’ultima volta non volevi parlare…ti ho detto che ti amo e mi hai detto risparmiamela. Ti ho chiesto di perdonarmi e tu..tu hai detto di starti lontano..” disse Jared con le lacrime agli occhi, puntandogli un dito contro.

“Mi dispiace..”

“E poi io ho…” Jared trasse un profondo sospiro. “Odio quello che sono diventato. Odio quello che ho fatto. Quello che ti ho fatto. Quello che ho fatto a tutti noi. Sei venuto qui perché vuoi che tutto questo finisca? Va bene, non parlerò più di te, di noi, Jensen. Vuoi scaricarmi addosso i legali, continua a farlo. Non mi importa.”

“Che cosa? Che razza di persona credi che io sia?”

“Non vuoi farlo? Perché? Io ti ho rovinato la vita, no?”

“E io a te..”

“Che cosa vuoi..aspetta, che cosa vuoi..” disse Jared, ritraendosi, mettendosi in piedi e allungando la distanza tra loro, dal momento che Jensen si era avvicinato a lui in maniera troppo pericolosa.



“Voglio rimediare a tutto.”

“Non è vero..”

“Non ci credi? Lascia che ti dimostri quanto lo sia. Quello che hai fatto, mi ha fatto capire quanto in fondo anch’io non ne fossi poi così scontento, anche se non volevo ammetterlo neanche a me stesso, perché mi vergognavo di pensarlo e quando la rabbia è passata, mi sono reso conto che il tuo amarmi troppo, era condiviso anche da me..”

“Per favore..”

“Lo capivo, perché solo due che provano le stesse cose, possono capire quello che l’altro..non sono mai stato bravo con le parole, non costringermi a dire altro, Jared..”

“Tanto non ti credo..”

“Allora lascia che ti dimostri con i fatti, che è vero..”
 


E Jensen allora si avvicinò a lui e lo baciò. Lo baciò con una delicatezza disarmante e non incontrò resistenza, perché era quello che anche Jared voleva. L’aveva sempre voluto.

Un bacio dolce come un bacio tra due colombe, come un bacio degli angeli e poi lingue affamate che si ricercano, bramose di appartenersi ancora.
 
 

Jensen non fece nessuna resistenza quando Jared lo spinse sul letto e gli tolse bramoso la giacca, scaraventandola sul pavimento.

Gemette Jensen, quando quel koala di Jared si arrampicò su di lui, invadendo il suo spazio personale, tutto di lui e riprendeva a spogliarlo, baciandogli il collo, baciandolo tutto.

Dio, quanto gli era mancato essere avvolto dalle sue braccia, dalle sue mani, dal suo corpo.

Guardò in alto, al soffitto, sentendosi quasi preda di una sensazione divina.

Non potè controllare le lacrime che gli scesero giù dalle guance.
 
“Jensen..” disse la voce di Jared, asciugandogli le lacrime.

“Ho avuto paura di perderti davvero stavolta..”

“Anch’io..anch’io..” disse Jared riprendendo ad abbracciarlo e tenerlo stretto.

“Mi dispiace, Jensen..mi dispiace..io volevo solo gridarlo al mondo..”

“E…e sai una cosa, Jared? Ho scoperto che..era la stessa cosa che volevo anch’io.”
 
E basta. Non c’erano più parole da sprecare, non c’era più tempo per i pensieri e la tristezza.

“Avevo il terrore che mi lasciassi e ti prendessi un altro.” Disse Jensen, spogliandosi nudo, anche con l’aiuto del suo Jared.

“Da dodici anni, ho amato sempre lo stesso uomo. Sempre la stessa persona, Jensen.” disse Jared, spogliandosi a sua volta e tornando ad accarezzargli il petto passionale e dolce insieme.
 
 
E poi fecero l’amore. L’avevano fatto così tante volte, ma era sempre intenso per entrambi. L’odore della loro pelle, del loro sudore, i loro profumi mischiati insieme, impregnati nei cuscini, nelle lenzuole, le loro pelli che bruciavano ancora, là dove l’uno era stato toccato dall’altro.

Era sempre così. Era sempre intenso.
 
 
   
 
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