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Autore: Nadia_griffondoro    23/06/2017    3 recensioni
Questa storia ripercorrerà l'intera vita di Minerva dagli anni della gioventù fino agli eventi narrati negli ultimi libri. Si vedranno, attraverso flashback, gli anni ad Hogwarts della rigida professoressa, tra amicizie e primi amori. La storia partirà,però, dalla giovane età della McGranitt, nella quale proverà le prime forti delusioni e vedrà l'inizio di una dura guerra che scoppierà tempo dopo e avrà un risvolto amaro negli anni a venire. Verrà raccontato il periodo del suo breve, seppur felice, matrimonio, passando per la nascita del grande amore cresciuto fra le mura dell'antico castello. La storia canonica del personaggio della saga si mischierà ad elementi di pura fantasia.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Il ministero della magia 
 
Era una giornata fredda e uggiosa nella grande capitale inglese, ma nonostante la brina sui marciapiedi e la sottile coltre di nebbia che si diramava in ogni vicolo, le strade erano già colme di persone. Una giovane donna camminava assorta nei suoi pensieri seguendo il flusso della massa. Era una ragazza alta, con lunghi capelli neri come l'ebano raccolti in un morbido chignon. Nei suoi occhi, di un verde profondo come i campi in estate, si poteva leggere una nota di preoccupazione mista ad una ancora più grande di ritrovata felicità.
Proseguì diritta per qualche minuto e, arrivata in prossimità di un vicoletto, svoltò a sinistra ed entrò nella prima porta a destra. Era un bagno, di quelli pubblici, insolitamente pulito e pieno di gente, che attendeva ordinatamente in fila davanti alle celle. La giovane si accomodò e aspettò per una manciata di minuti il suo turno. Entrata la ragazza prese una manciata di polvere verde, contenuta in un recipiente poco distante da un enorme camino e, senza alcuno stupore per la strana presenza di quei due oggetti all'interno di un semplice bagno, entrò nel camino e lasciò cadere la strana polvere verso il basso. In un turbinio, la ragazza, si sentì trascinare verso il basso e per istinto chiuse gli occhi e, una volta riaperti, si trovò all'interno di un palazzo adeguatamente illuminato e spazioso. Alzò il capo quanto bastò per leggere l'enorme scritta che troneggiava sull'intera struttura "Ministero della magia". Portò la mano all'interno del pesante cappotto e estrasse un piccolo orologio da taschino. Lo osservo intensamente per qualche secondo ed infine lo ripose, affrettandosi a raggiungere il primo ascensore libero. Ne scelse uno nel quale vi era solo un uomo brizzolato, sulla cinquantina, che la accolse con un caloroso sorriso.
- Giorno signorina McGranitt è diretta al quarto piano immagino-
-Buongiorno signor O'brien, immagina bene e sono anche in terribile ritardo!-
-Suvvia non dica sciocchezze, lei non è mai in ritardo, semplicemente gli altri giorni è troppo in anticipo- disse l'uomo premendo uno dei tanti pulsanti del quadro.
 -Potrebbe, già che è qui, fammi un favore?- Chiese l'uomo, frugando fra l'enorme faldone che teneva in braccio -Consegni cortesemente questa busta al signor Urquart e gli dica che è da parte del Ministro in persona.-
- Lo farò certamente- rispose la ragazza.
-Buona giornata! -
-A lei signorina!-. Le porte dell'ascensore si spalancarono e la giovane donna si affrettò a percorrere il tratto di corridoio che la separava dalla porta che recava la scritta "Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia" e piano abbassò la maniglia. L'ufficio era praticamente vuoto, fatta eccezione per la ragazza seduta dietro una scrivania che timbrava incessantemente una busta dietro l'altra.
Le sottili labbra della McGranitt si incurvarono nel vedere la sua giovane collega lavorare così affannosamente.
-Buongiorno Cordelia- salutò la giovane mentre depositava il cappotto sull'appendi abiti.
- Come mai così mattiniera oggi? Di solito arrivi sempre per ultima-
-Buongiorno a te Minerva, avevo queste buste da timbrare, devono essere spedite entro oggi. Alle nove passa il postino-.  Dopo una manciata di minuti, nei quali Minerva aveva osservato l'amica all'opera, Cordelia sorridendo disse:- E con questa ho finito!-. Minerva sorrise di rimando sedendosi dietro la scrivania.
Cordelia era decisamente una bella ragazza con dorati capelli mossi,occhi azzurro ghiaccio e una bocca carnosa sempre rivestita di un leggero strato di rossetto. Minerva si trovava spesso a pensare che la sua amica fosse veramente una delle più belle ragazze che avesse mai visto. Non che lei stessa fosse brutta, anzi. Minerva era una bella donna, che sapeva attirare gli sguardi degli uomini su di sé, ma la bellezza di Cordelia era folgorante, non sarebbe mai passata inosservata.
Dopo qualche minuto nei quale aveva riordinato la scrivania, Minerva parlò, rompendo quell'attimo di quiete: -Elphinstone è già in ufficio?-
-Non è ancora arrivato, ma perché ti interessa vederlo?- Chiese Cordelia con una punta di malizia, che Minerva non colse.
-Devo consegnargli una busta da parte del Ministro e parlargli delle mie dimissioni-
-Quindi il gufo che stavi aspettando è arrivato!-Concluse eccitata Cordelia.
-Si, da questo primo settembre sarò la nuova insegnante di trasfigurazione della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts!-Confermò lei sorridente.
-Sono contenta per te Minerva- le disse abbracciandola -ora l'unico problema è come la prenderà Elphinstone, speriamo non si arrabbi troppo.-
-Scusa, perché dovrebbe arrabbiarsi gli ho anche dato più di tre mesi di preavviso, insomma, siamo a marzo, avrà tutto il tempo per trovare un sostituto!-Ribatté Minerva quasi infuriata.
-Vuoi dire che non hai ancora capito che Elphinstone è innamorato di te!- Disse Cordelia stupita -è per questo che è rimasto deluso settimana scorsa, quando hai rifiutato la promozione, se l'avesse accettata avresti fatto sicuramente carriera al ministero. Lui vorrebbe tenerti qui per sempre-. Stava per proseguire, ma i primi dipendenti iniziarono a prendere posto dietro le scrivanie e così fecero anche le  due amiche. Minerva iniziò il suo lavoro, ma nella testa le continuarono a rimbombare le parole di Cordelia.
La mattina lavorativa fu insolitamente tranquilla, tanto che Minerva riuscì a compilare la solita burocrazia in metà mattina, quindi poté dedicare il resto della giornata all'archiviazione del suo ultimo caso sull'uso improprio della Metropolvere.
Elphinstone arrivò nel tardo pomeriggio quando sia Minerva che Cordelia aveva già terminato il lavoro. Appena lo vide, Minerva lanciò uno sguardo eloquente all'amica e lo seguì nel suo ufficio. Chiusa la porta inizio a parlare:- Questa busta è da parte del Ministro della Magia, l'ha consegnata a me il signor O'brien-. Lui sorrise pensando a quanto fosse sempre ordinata e precisa - Grazie, la stava aspettando-. La prese dalle mani di Minerva e l'aprì.
Minerva, intanto, rimase ferma a fissarlo mentre si muoveva sapientemente fra tutti i faldoni del suo ufficio. Guardando attentamente, per la prima volta, Minerva si accorse che era un uomo affascinante. Aveva circa una dozzina di anni più di lei, i capelli biondo cenere erano sapientemente pettinati con l'ausilio della brillantina e i lineamenti marcati conferivano più mascolinità al volto. Infine, gli occhi, nero carbone, completavano il quadro di un uomo che sapeva portare con eleganza tutti i suoi pregi e, cosa più importante e rara, anche i suoi difetti.
Dopo qualche attimo di osservazione, Minerva, voltando lo sguardo, iniziò a parlare:- E dovrei comunicarti anche le mie dimissioni-. Elphinstone alzò la testa di colpo - Come?!-Balbettò interdetto -Perche?-. Minerva sospirò e si lasciò cadere pesantemente sulla sedia. -Sai che questo lavoro non è mai entusiasmato veramente- disse stanca - quindi una settimana fa ho inviato un gufo a Hogwarts per candidarmi come possibile insegnante di trasfigurazione- sospirò e riprese- Il preside Dipett è venuto a mancare e Silente, ora, ricopre il suo ruolo, quindi avrà bisogno di un insegnante di trasfigurazioni e ha scelto me, ne ho avuto la conferma ieri sera-.
Intanto Cordelia aspettava fuori dall'ufficio con una crescente curiosità. Passarono svariati minuti e, proprio nel momento in cui Cordelia si avvicinò alla porta, Minerva uscì.
- Allora, come è andata?- chiese l'amica mentre si avviavano entrambe verso la scrivania. Minerva fece un mezzo sorriso e rispose:- Abbastanza bene, era un po' deluso inizialmente, ma alla fine mi ha sorriso e mi ha pregato di tenere una fitta corrispondenza con i colleghi coi quali mi trovo meglio.-
-Bhe, questo mi sembra il minimo!- esclamò Cordelia mentre la stringeva in un abbraccio. Intanto Minerva sorrideva pensando ai bei momenti passati con l'amica e immaginando il suo futuro dove, finalmente, avrebbe fatto ciò che amava di più, insegnare.
   
 
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