La prima volta che l’avevi vista era all’Ermitage. I suoi occhi ti fissavano con insistenza e non avevi potuto fare a meno di girarti verso quello sguardo magnetico. Tolstoj diceva che la primavera era il tempo per fare piani e progetti, ma tu in quella primavera non avevi in mente nessun piano e nessun progetto. Nessuna relazione, eppure nel verde dei suoi occhi ci sei annegato. Il verde lucente dei prati nella stagione più bella, in cui i fiori stanno per nascere e fiorire nel pieno del loro splendore. Nel tuo cuore era fiorito un nuovo sentimento, un nuovo sole aveva portato un po’ di luce nella monotonia dei giorni. E quel sole non voleva tramontare mai, le notti bianche le stavi vivendo dentro di te. Le notti le passavi in bianco perché il pensiero di lei non ti abbandonava mai. Com’era peccato sradicare un fiore appena nato dal suolo così era peccato sradicare quel nuovo sentimento dal tuo cuore.
AngoloAutrice