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Autore: Ran 4hever    29/06/2017    1 recensioni
Kazuha ha deciso di ritornare nella sua città dopo 7 lunghi anni, potrà rivedere la sua famiglia, i suoi amici e...Heiji.
Cosa farà Heiji dopo aver saputo che Kazuha è tornata? soprattutto adesso che ha capito di provare qualcosa per lei?.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Mi manchi...'
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                                                                                  IO TI AMO...
Sono ancora inginocchiato a terra, per me il mondo che mi circonda è scomparso, ci sono solo io e queste lacrime che non la smettono di solcare le mie guancie.  E' tutta colpa mia, perche non sono arrivato in temopo, perche ho fatto di nuovo l'errore di 7 anni fa, quello di lasciarla andare via. Al tempo mi dicevo che avevo fatto bene a lasciarla andare, che così lei avrebbe potuto realizzare i suoi sogni. Avevo fatto un grande errore, sarei dovuto essere più egoista, avrei dovuto fermarla. 
Piano piano mi alzo e mi asciugo le lacrime, strano no! uno come me che piange, IO che piango e per una ragazza poi. Ma lei non è una semplice ragazza, lei è la ragazza che amo. Con passo lento mi avvio verso casa. Una volta arrivato mi chiudo in camera mia, oggi sono solo, i miei genitori sono rimasti a casa dei signori Toyama, e per fortuna, oggi non ho voglia di vedere nessuno. 
Che idiota che sono, non finirò mai di ripetermelo. Mi ero ripromesso che non avrei mai più fatto l'errore di 7 anni fa, e come un coglione l'ho fatto di nuovo. Sento il campanello bussare, così contro voglia scendo le scale per andare ad aprire. Ma chi può essere adesso? Non ho voglia di ricevere visite con l'umore che ho. Apro la porta e rimango fisso a guardare la persona che mi trovo davanti, ho quasi paura che sia un sogno...


************

Sto per salire sull'aereo qualcosa dentro di me mi blocca, mi dice che non è la cosa giusta, che non devo andarmene. Sento il vento alzarsi e l'aereo decollare e io lo guardo con occhi sbarrati. Perché non sono partita? Perché sono rimasta qui ferma come un'idiota? Forse perché in realtà non è quello che voglio, io non voglio andarmene. Se me ne andassi quel pezzo del mio cuore rimarrebbe sempre qui, in possesso di quella persona che mi fa tanto soffrire. Perché in fondo è la verità, anche se mi fa tanto soffrire io lo amo e lo continuerò ad amare. 
Faccio per uscire dall'aereoporto quando sento qualcuno urlare, e io questa voce l'ho già sentita.  Mi giro e vedo Heiji inginocchiato a terra, e sta...sta piangendo. In tutti gli anni che conosco Heiji non l'ho mai visto piangere, possibile che ora stia piangendo per me? Decido di andare da lui per dirgli che non sono partita, che rimarrò qui con lui ma qualcosa mi blocca di nuovo e rimango ferma a guardarlo andarsene.  
Sono fuori dalla porta di casa sua, non so neanche che ci faccio qui ma i miei piedi si sono mossi da soli. Sono qui fuori da almeno 10 minuti e non mi decido a suonare al campanello. Perche? perche non busso? di cosa ho paura? di essere rifiutata ecco di cosa. Dopo alti 5 minuti mi decido a suonare e il mio cuore comincia a battere fortissimo. Vedo la porta aprirsi e lui appena mi vede mi guarda come se io fossi un'illusione. Ci guardiamo per diversi minuti mentre stiamo entrambi in silenzio, è come se volessimo comunicare con lo sguardo. All'improvviso mi prende il polso e mi tira a sè, e mi abbraccia forte. Io comincio a piangere silenziosamente e lo stringo a mia volta, è da 7 anni che non ci abbracciamo così e mi è mancato molto.  Mi fa entrare e ci sediamo sul divano senza staccarci. 
Poco dopo ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi  "perche non sei partita?" mi chiede dolcemente mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio,  "non lo so, ma non ci sono riuscita" dico guardando i suoi occhi blu come il mare  "e perche sei venuta qui?" mi chiede   "non lo so, forse perche ti ho visto in aereoporto e così..." dico non terminando la frase,  perche in fondo non so perche sono venuta qui, so solo che mi ha guidata il cuore e l'amore che provo per lui. Vedo che arrossisce e abbassa lo sguardo forse perche è imbarazzato dal fatto che l'ho visto piangere.  "Perche sei venuto in aereoporto?" adesso è il mio turno di fare le domande, alza la testa e mi guarda con uno sguardo indecifrabile  "non sarei dovuto venire?" mi chiede con quello sguardo. Non riesco a sostenere il suo sguardo cosi mi alzo dal divano camminando avanti e indietro per la stanza   "beh 7 anni fa non sei venuto" dico di scatto senza pensarci, lo vedo alzarsi e venirmi vicino, e io più lui sia avvicina mi allontano. Non so neanche io perche, infondo sono venuta io da lui, ma ricordare quel giorno mi ha fatto perdere un battito.  Lui mi raggiunge di nuovo  "ti ho già spiegato il motivo" dice "mi avevi detto che mi avevi perdonato" dice e io lo guardo negli occhi   "ti ho perdonato ma non ho dimenticato" dico e lo vedo sbuffare   "e non ho dimenticato neanche quella sera, quando ha peferito andare a festeggiare con i tuoi amici e mi hai lasciata ad aspettarti come una cretina" dico e lui si mette la mano nei capelli e mi da le spalle camminando per la stanza   "è stato un'errore, me ne sono dimenticato" dice girandosi verso di me   "va sempre a finire così Heiji, io vengo sempre per ultima, prima viene il tuo lavoro, poi i tuoi amici, e alla fine io. Vengo sempre dimenticata" dico inizziando a piangere.  Le lacrime scorrono senza costa sulle mie guancie, credo che siamo proprio arrivati alla resa dei conti.  "Oh andiamo adesso non cominciare a piangere" mi dice e io comincio a piangere più forte   "scusami tanto, se ti danno fastidio le mie lacrime tolgo il disturbo. Non sarei mai dovuta venire qui"  dico e cerco di andarmene ma lui mi ferma per il polso   "dove vai ora ?" mi chiede con tono scocciato ,  "vado via" dico decisa, lui sospira e si passa la mano tra i capelli.    Ho fatto un grande errore a venire qui, il problema è che il mio cuore non vuole sentire ragioni e anche se so benissimo che lui non ricambia il mio amore, in me c'è ancora una piccola speranza. 
Lui ora è girato di spalle mentre io lo guardo continuando a piangere in silenzo, come ho sempre fatto. E anche in questa situazione non posso fare a meno di pensare a quanto sia bello. Ha una bellezza che mi ha sempre colpita fin da bambina. Ora mi viene quasi da ridere pensando a per quanto tempo sono riuscita a tenermi tutto dentro, a non fiatare, a piangere in silenzio mentre lui ci provava con le ragazze in mia presenza. 
All'improvviso lui si gira a guardarmi  "come siamo finiti a questo?" mi chiede, io faccio un sorriso triste. Me lo chiedo spesso anche io e non ho mai trovato la risposta a questa domanda. Ci guardiamo negli occhi per diversi minuti, poi io sposto lo sguardo. Guardarlo mi fa male, ora voglio solo andarmene. Così senza dire niente mi avvio alla porta, la apro ed esco. Ma prima che io potessi allontanarmi dalla casa Heiji mi prende per un polso e mi ferma   "mi dici perche te ne vai? sei venuta tu da me" mi dice e non aveva tutti i torti   "guardami negli occhi" dice ma io non sposto il mio sguardo di un millimetro,  "guardami" mi ripete   "non voglio" dico cercando di trattenere le lacrime  "per quale motivo?" mi chiede,     "PERCHE GUARDARTI MI FA MALE, PERCHE TI AMO E IL PENSIERO DI CHE TU NON PROVI LO STESSO MI DISTRUGGE" urlo guardandolo, finalmente, e scoppiando a piangere. Lui mi guarda stupito ma poi mi lascia il braccio e si mette a ridere. Ma è una risata strana piena di dolore. Io lo guado confusa cercando di capire il motivo della sua risata. 
"Si può sapere perche ridi adesso?" chiedo, lui alza lo sguadro e mi guarda con uno sguardo freddo. Rabbrividisco, non mi aveva mai guardato con uno sguadro così.   "Perche vai sempre a conclusione, fai tutto tu" dice e io non capisco    "non ti ho mai detto che non ricambio i tuoi sentimenti" dice e il mio cuore perde un battito   "che...che intendi?" lui mi guarda negli occhi e poi fa un sorriso triste    "intendo dire che ti amo, ti ho sempre amata fin da bambino, infatti eri tu la bambina di cui mi ero inamorato da piccolo. Ho provato a dirtelo, più di una volta ma non ci sono mai riuscito.  Quella volta a casa tua ero venuto a confessarti tutto ma tu mi hai aggredito non lasciandomi parlare" dice e io sgrano gli occhi. Non è possibile, come ho potuto essere così ceca ? .   "i...io" provo a dire ma lui mi interrompe   "non preoccuparti, vuol dire che era destino" dice per poi girarsi e andandosene.  
Che cosa ho combinato?...



                NOTE DEL'AUTRICE
Ciao a tutti, eccomi finalmente ;) Mi scuso per la lunga assenza ma sono stata molto impegnata con gli esami. 
Spero che il capitolo vi piaccia anche se non è molto, mi farò perdonare con il prossimo ;) 
Bacioni.
XXX

   
 
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