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Autore: _Son Hikaru    02/07/2017    4 recensioni
Sono ritornata finalmente con una nuova KyouTen che spero possa incuriosirvi e strapparvi anche un piccolo sorriso :3
" Tenma non poteva essere in grado di ricollegare il calcio anche alla pittura… o almeno sperava che non ne fosse in grado. "
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto per ritrovare il suo sorriso~
 
Kyousuke sbuffò sonoramente posando a terra il grosso barattolo di vernice azzurra con la quale avrebbe dovuto ritinteggiare le pareti della camera da letto che condivideva con il suo fidanzato: Tenma, che al momento se ne stava seduto sul bordo del letto con lo sguardo fisso sulla fasciatura che ricopriva la sua gamba, quasi sperasse che continuando a guardarla l’avrebbe fatta sparire.
Vedendolo così depresso Kyousuke non poté evitare di sbuffare ancora, e questa volta più forte della precedente sperando così di fargli capire che qualcosa del suo comportamento lo stava irritando, e parecchio. Ma nulla Tenma rimase lì, immobile con lo sguardo fisso sulla propria gamba, quasi fosse ipnotizzato.
Era stato dimesso dall’ospedale solo da tre giorni, con il divieto – piuttosto ovvio a parere di Kyousuke – di non sottoporre la gamba a sforzi eccessivi per almeno un paio di settimane, ed era sottinteso che non potesse neppure giocare a calcio. Kyousuke non pensava fosse una cosa tanto grave, visto che si trattava solo di due settimane e non di due mesi, eppure a Tenma erano bastati quei primi tre giorni di lontananza dal campo di calcio per piombare nella più cupa delle depressioni. Non rideva e non parlava più dal giorno dell’infortunio, e Kyousuke sentiva di non poter sopportare oltre quella situazione così assurda e che stonava decisamente troppo con quello che era il carattere di Tenma. Aveva affrontato così tante situazioni, ben più gravi di quella senza farsi abbattere e ora si riduceva così, solo per un paio di settimane di lontananza dal calcio?
No, doveva fare qualcosa per lui, lo avrebbe fatto tornare di buon umore ad ogni costo perché al solo pensiero di dover passare ben due settimane senza vedere il suo sorriso o sentire la sua risata, si sentiva rabbrividire.
Prese quindi un respiro profondo, e con tutta la calma e la pazienza di cui disponeva – di certo gliene sarebbe servita molta per trattare con Tenma in quello stato – si avvicinò a lui porgendogli un rullo.
“Hai voglia di aiutarmi?” gli chiese. Sapeva che non era il massimo provare a distrarlo proprio con un compito all’apparenza così tanto noioso, ma erano settimane, se non addirittura mesi che avevano in programma di farlo, in più era l’unica attività lontana anni luce dal calcio che gli veniva in mente, perché certo Tenma non poteva essere in grado di ricollegare il calcio anche alla pittura… o almeno sperava che non ne fosse in grado.
In ogni caso Kyousuke avrebbe voluto parlare con un tono un po’ più autoritario in modo da fargli capire che era stanco di vederlo così e che era giunto il momento di provare a pensare ad altro, ma tutto ciò che uscì dalle sue labbra fu un tono morbido e più dolce di quello che sperava.
E fu proprio quell’insolita nota di dolcezza nel suo tono a convincere Tenma a staccare lo sguardo dalla fasciatura e a concentrarlo invece sul suo volto.
“E come faccio ad aiutarti?” gli chiese con un lieve sospiro toccandosi piano la gamba con la mano. I suoi occhi lucidi suggerivano che a breve sarebbe scoppiato a piangere per la tristezza, ma Kyousuke non si arrese e sorridendogli incoraggiante disse:
“Ho sistemato uno sgabello lì, vedi?” chiese indicandogli il punto davanti alla parete candida “Se siederai lì non affaticherai la tua gamba, e non ne comprometterai la guarigione” spiegò poi alzandosi e porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi e a raggiungere lo sgabello.
Tenma tentennò un poco e fissò di nuovo la gamba come se avesse paura che alzandosi dal letto non sarebbe mai più guarita.
“Lo so a cosa stai pesando” iniziò pacato Kyousuke “Ma la tua gamba non ti abbandonerà, tornerà come prima, l’ha detto anche il medico che è solo una storta e che passerà in fretta. Puoi stare tranquillo che anche se ti alzerai dal letto la tua gamba non peggiorerà”
Tenma lo guardò con gli occhi carichi di lacrime che non aspettavano altro che poter uscire. Sapeva che aveva ragione lui, la sua non era una frattura, era solo una storta eppure al pensiero che alzandosi e camminando fino a quello sgabello – che a lui pareva essere lontanissimo- avrebbe potuto davvero compromettere la guarigione della sua gamba si sentiva rabbrividire. Lui amava il calcio, era tutta la sua vita e non poteva neppure provare ad immaginare di intraprendere da adulto una carriera che non fosse quella del calciatore. Tuttavia sentiva che si sarebbe sentito un mostro nel rifiutare di accontentare Kyousuke, che in quei giorni si stava prodigando in ogni modo possibile ed immaginabile per farlo tornare di buon umore. Aveva anche iniziato a sforzarsi di parlare di più e gli riservava molte più carinerie del solito, come ad esempio dargli il bacio del risveglio. No, non si sarebbe mai perdonato di ferire così Kyousuke.
Afferrò saldamente la sua mano e abbozzando un sorriso, il primo da quando si era infortunato, raggiunse assieme a Kyousuke lo sgabello, certo che assieme a lui sarebbe riuscito ad affrontare qualsiasi cosa, perfino quelle due settimane di riposo forzato.
Kyousuke non poté che essere felice nel vedere di nuovo il sorriso sul suo volto.
 
 
 
Angolo autrice <3
 
Eccomi tornata gente, dopo un lunghissimo periodo di assenza, l’ultima storia risale all’ultimo dell’anno  -.-, con una nuova KyouTen!
Amo da impazzire questi due assieme, credo che ormai tutto lo abbiate capito, e ho pensato questa volta di fare qualcosa di un po’ diverso, ovvero di invertire per un attimo Tenma e Kyousuke.
Sapete ogni tanto mi chiedo come potrei sentirmi sapendo di essermi fatta male alle mani, soprattutto la destra con la quale scrivo, e mi viene subito un groppo in gola. La prima cosa che mi assale è la paura di non poter più scrivere a mano, che per me è molto importante. Credo proprio che anche io cadrei nella depressione.
Ho pensato che poteva capitare una cosa simile anche a Tenma, insomma infortunarsi nel corso di una partita è perfettamente normale, e pensavo che, nonostante il suo carattere sempre allegro, anche lui potesse iniziare a provare paura. Perché se viene intaccata una cosa che ami fare e che ti rende immensamente felice allora è normale sentirsi tristi e sconsolati, ed è normale anche per un tipettino allegro come Tenma… spero di esseri spiegata bene ehehe.
In un caso come questo Kyousuke non poteva che cercare di fare l’impossibile pur di far tornare di buon umore il suo Tenma, e sono certa che si sarebbe sforzato anche di parlare di più.
Se ve lo chiedete l’ispirazione per la storia mi è venuta mentre ieri, assieme a mia sorella, alla quale dedico la prima delle mie storie estive (Ti voglio bene sorella mia *w*), stavo dipingendo una delle pareti della nostra stanza. Ho subito pensato che in quella situazione ci sarebbero stati benissimo Tenma e Kyousuke, inizialmente era una cosa molto più superficiale, una di quelle cosette da film in cui le coppiette si sporcano a vicenda con la vernice e il tutto finisce con un bacio, poi però, non chiedetemi come perché non saprei spiegarlo, la trama è cambiata ed è venuta fuori questa storia di ben 856 parole.
Spero che questa storia vi sia piaciuta e che vi abbia strappato almeno un sorriso. Se avete critiche fate pure, sono sempre ben accette purché siano fatte con tatto perché anche se ho voglia di crescere come scrittrice ho sempre un cuore che batte e potrei offendermi se siete troppo duri.
Detto questo non ci dovrebbero essere errori di battitura o lettere mancanti perché finalmente, e dopo una vita che aspetto, ho un computer decente al quale funzionano tutti tuttissimi i tasti *w*
Ok ora la smetto di straparlare e vi saluto.
Hika<3
  
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