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Autore: Andy Tsukimori    05/07/2017    3 recensioni
Light Yagami e Akemi Komori, due persone annoiate, prive di stimoli, intelligenti. Si somigliano molto, come mai?
Akemi no Raito trad. La luce di Akemi, Akemi’s Light.
Genere: Azione, Erotico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Near, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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Il Secondo Kira 



-Allora hai pensato alla mia proposta, Light Yagami?- bonfochiò L, squadrandolo dalla testa ai piedi con quegli occhi così grandi. Erano tutti e tre seduti alla caffetteria, il detective più bravo del mondo aveva deciso di mettere a parte anche Akemi della sua vera identità. Sicuramente sospettava anche di lei.
 
In un certo senso è carino. Si sorprese a pensare Akemi. Il nome che svolazzava su di lui era interessante. Aveva un suono dolce e morbido, proprio come il pudding alla vaniglia e caramello che si stava mangiando mentre parlava con Light. Aveva poco e niente di giapponese, i suoi grandi occhi grigi e la sua pelle chiara e liscia le facevano pensare all'Inghilterra o alla Germania. 
 
Light scosse il capo.
 
-Non se ne parla, non ho la certezza che tu sia davvero L- disse Light speranzoso di scoprire il nome di quello stronzo e di farlo fuori. Ad intermittenza posava il suo sguardo su Akemi che sorseggiava rumorosamente un milkshake al cioccolato. Lei sapeva il suo nome, l'aveva sicuramente visto, la invidiava molto. 
 
 
 
Cominciarono le lezioni e Light costrinse Akemi a sedersi di fianco a lei in fondo alla grande aula dove si teneva la lezione di diritto penale.
 
-Sorridi, e lasciati sfiorare come se stessimo flirtando. L'hai visto vero?- sussurrò impercettibilmente lui, prendendole il viso e accostando le sue labbra all'orecchio di lei.
 
La ragazza sorrise e finse una risatina, poi gli baciò delicatamente la guancia e gli sussurrò a sua volta.
 
-Cosa?- 
 
-Il suo nome, il nome di L- disse sempre mantenendo un'espressione rilassata e gioviale. Akemi per un attimo si incupì, ma Light le strinse leggermente un fianco per ricordarle che doveva sembrare una chiacchierata romantica. Lei tornò a sorridere e lo abbracciò.
 
 
-Si, ma non te lo dirò- sibilò, come infastidita che Light ancora provasse a portarla su quell'orrida strada. Quello d'istinto la strinse forte, era furioso, ad Akemi bastava fare il nome di L per spianare la strada al suo ambizioso piano eppure era totalmente restia al farlo. Odiava questo suo lato, eppure un pochino apprezzava la sua correttezza. Sbuffò, Akemi gli suscitava sempre emozioni discordanti.
 
Si staccarono e cominciarono a seguire la lezione normalmente. 
 
 
Light non stava assolutamente seguendo, ogni tanto L, o Ryuga, o qualunque fosse il suo vero nome si voltava indietro come per controllarli. Ebbe quasi l'impressione che osservasse più Akemi che lui stesso.
 
 
Cominciò a vagare con l'immaginazione, pensava al suo mondo perfetto e a lui che lo governava come una divinità benevola. Cosa avrebbe fatto se mai fosse riuscito a raggiungere quel traguardo? Scosse la testa all'idea di ricominciare ad annoiarsi, poi istintivamente si voltò verso la sua compagna, lei forse poteva salvarlo dalla noia una volta completata la sua missione. Akemi stava prendendo appunti, le sue labbra piene ogni tanto scandivano le parole che metteva su carta, in una maniera terribilmente erotica. Light per un attimo desiderò di distoglierla dalla lezione e costringerla a prestare tutta quella sensuale concentrazione solamente a lui. Quella fantasia si dissolse così come era arrivata e Light si ritrovò a pensare che forse Akemi gli piaceva sul serio.
 
 
Appena finita la lezione tutti gli studenti si dileguarono, per ultimi uscirono Light e Akemi che trovarono sull'ingresso Ryuga Hideki.
 
-Che ne dici di una partita di Tennis?- domandò secco a Light. 
 
Quello inarcò un sopracciglio. A che gioco sta giocando questo qua? Si domandò insospettito, non poteva sottovalutare le doti osservative di L, ma di sicuro rifiutare sarebbe stato peggio. Avrebbe colto l'occasione per capire il suo livello intuitivo. 
 
-Perché no?- rispose calmo.
 
 
 
Akemi fece una smorfia, non aveva la benché minima intenzione di guardarli giocare, così si congedò più velocemente possibile. Poteva leggere un po' di delusione da parte di entrambi i ragazzi nel vederla andare via . 
 
 
 
Si rintanò in un caffè, contenta di prendere un po' di respiro da Light e Ryuk. Ma appena prese la prima cucchiaiata del gelato che aveva ordinato cominciò a sentirne la mancanza. Incredibile che droga fosse diventata per lei Light Yagami. 
 
 
Si concesse un obbiettivo esame della situazione. Ora che Light era lontano l'emotività era andata a farsi benedire. Le sembrava quasi che il cuore le si inaridisse piano piano. Chi era il ragazzo di cui si era innamorata? Un folle sicuramente. Bello da morire, intelligente, colto, freddo e dispotico. Odiava quel suo non prendere sul serio la loro relazione, certo era cominciata in maniera piuttosto asettica, lui voleva solo assicurarsi che non si facesse male. Ma stando così a contatto per così tanti mesi era nato qualcosa, lo vedeva nei suoi occhi. 
 
 
Ecco, quei rarissimi momenti in cui lo sguardo color ambra del giovane Yagami si scioglieva diventando oro liquido, valevano tutti gli altri in cui la osservava con fredda razionalità. Le sarebbe andata bene una vita costretta a stargli accanto pur di poter assaggiare un po' dell'affetto e dell'eccitazione che era in grado di darle. Era quasi sicura che quell'usufruire in due di una vita sola stai va incidendo sulle loro emozioni. Doveva saperne di più e sapeva anche a chi chiederlo. Si, lui ne sapeva di sicuro qualcosa più degli altri Shinigami.
 
 
 
Fu interrotta dal suo cellulare che vibrò sul tavolo in ciliegio del locale. Raitō
 
 
 
          Mittente:  夜神 月   [Yagami Raitō/Light]
        Messaggio:     
 
                   Sto arrivando con L. Ah e se                                                              
                ti interessa saperlo, l'ho battuto.
 
 
 
Akemi sbuffò, a volte sapeva davvero essere infantile. Subito dopo sorrise, le mancava già e aveva voglia di rivederlo.
 
 
Arrivarono poco dopo e presero posto ai suoi due lati. Lei posò lo sguardo su Light e lui le accarezzò i capelli. Poi lo spostò su Ryuga, incrociando il sui occhi grandi. Non ne era sicura ma le sembrava quasi che quello strano tipo si fosse invaghito di lei. Le capitava spesso che un ragazzo la guardasse in quel modo, sapeva riconoscere al volo quello sguardo. C'era da dire però che non le era mai interessato. Quel tipo bizzarro invece la incuriosiva molto, lo vide passarsi l'indice sul labbro e arrossì nel trovare quel gesto irresistibile. 
 
-Se tu avessi qualche sospetto che sono Kira cosa faresti?- domandò L a Light.
 
 
Lui sospirò -Probabilmente ti chiederei cose che solo Kira potrebbe sapere- poi sorrise -Un po' come hai fatto tu fino ad adesso- 
 
L'altro sussurrò -Strabiliante, ho fatto la stessa domanda a molti agenti e tutti hanno dovuto pensarci su un po'. Comunque sappi che il mio sospetto è piuttosto basso, si aggira attorno all'un percento e non mi interessa davvero di dipanarlo ora, anche perché anche nel raro caso in cui tu sia davvero Kira io trarrei comunque vantaggio da una tua collaborazione al caso- si spiegò. Light sembrava più che d'accordo, sapeva che si sarebbe dovuto tenere molto più all'erta con lui, ma collaborare alle indagini conveniva anche a Kira. 
 
 
-Lo stesso discorso vale per te, Komori-San- aggiunse posando i suoi occhioni antracite sulla bionda ragazza seduta alla sua sinistra.
 
-Per me?- disse lei, leccandosi del gelato al cioccolato dalle labbra. 
 
-Ho dei sospetti anche su di te, la percentuale è simile, ho visto i tuoi voti e i tuoi test attitudinali, direi che sei altrettanto qualificata a far parte della squadra- disse.
 
Lei inarcò un sopracciglio, quello lì sospettava di lei? Per un attimo fu tentata di risponderle "Guarda che Kira ce l'hai davanti", ma le passò in fretta. 
 
-E se non ne volessi far parte?- sospirò lei. Ci mancava solo partecipare alle indagini su Kira.
 
Il ragazzo le spostò una ciocca bionda dal viso. Suscitando sorpresa negli altri due.
 
-Sei libera di rifiutare- disse.
 
Lei ci pensò su un attimo, Light non poteva perderla di vista in effetti e sarebbe stato complicato con lui alle prese con il caso. 
 
-Devo ammettere che non so se sarò all'altezza di due menti raffinate come le vostre... E poi  non è che mi importi molto di Kira, per me è solo un folle che si farà male molto presto- disse assottigliando lo sguardo sulla seconda frase. 
 
L sorrise nel vederla cedere.
 
-Sono d'accordo, perché non avere dei posti in prima fila quando questo accadrà?- rispose.
 
Lei annuì debolmente e lui esultò.
 
-Ottimo, cameriere! Ci porti due coppe di gelato al cioccolato!- disse poi.
 
 
Era stato un pomeriggio molto faticoso, Akemi non vedeva l'ora di sdraiarsi accanto a Light, si ricordò però delle telecamere e sospirò all'idea di dover fingere ancora di essere una tenera coppia, non che tutto quel contatto fisico le dispiacesse, ma non sapeva mai fino a che punto piacesse a Light. Lo guardò di sottecchi mentre uscivano dalla stazione dei treni, le teneva stretta la mano e sembrava molto scocciato. 
 
-Un folle che si farà male molto presto?- disse a mezza voce.
 
Akemi si sentì subito interpellata, aveva capito ormai che odiava Kira e amava Light. Era chiaro, perché nasconderlo?
 
-Si, io odio proprio Kira- disse. Ryuk ridacchiò,  Light le lasciò la mano e si stirò i muscoli.
 
-Se non fosse totalmente assurdo e fuori luogo direi che L abbia un debole per te- bonfonchiò, Akemi aveva avuto la medesima impressione ma si guardò bene dal dirglielo, anche perché anche quel detective a lei faceva un qualche effetto. 
 
-Ad ogni modo oggi cancellerò tutti i sospetti che hanno su di noi, sta' a vedere- disse.
 
 
 
Entrarono in casa poco dopo. Salutarono la madre e la sorella di Light e filarono di sopra. Lui la spinse dentro, facendola sedere sul letto e prese a baciarla con passione. Akemi tremava a quel contatto, non ne aveva mai abbastanza di quella sensazione elettrica che li avvolgeva quando si toccavano così. La fece sdraiare e le afferrò i polsi baciandole le labbra e il collo. 
 
 
-Di nuovo?- disse Matsuda affacciandosi da dietro L, che osservava con rammarico i due baciarsi con trasporto.
 
 
-Si, a quanto pare sono proprio una coppietta unita- disse lui con tono disgustato. Davvero non le andava giù che Light Yagami  toccasse in quel modo quella ragazza che sembrava una fatina delle fiabe. 
 
 
Si coccolarono per un po', osservati con attenzione da L e Matsuda, per poi finalmente separarsi.
 
-Era ora- borbottò il collega di L, un po' frastornato da tutto quel romanticismo.
 
 
Tirarono fuori i libri dell'università e si misero a studiare, uno alla scrivania, l'altra sul letto. Light scese a prendere delle patatine giù in cucina e tornò su per poi aprirlo e metterselo di fianco. 
 
Dentro di sé rideva, perché da fuori sembrava solo uno studente che svolgeva i suoi compiti, ma in quel pacchetto di patatine aveva messo un televisore portatile, così da poter ottenere informazioni riguardanti i criminali da eliminare senza essere scoperto e far continuare con calma gli omicidi. Tra le pagine di un suo quaderno normale aveva messo due pagine del Death Note e con discrezione annotava con la sinistra i nomi che leggeva sul piccolo schermo, con la destra svolgeva i calcoli di matematica applicata. 
 
 
 
-Sono morti dei criminali le cui generalità sono state rese note poco fa sul notiziario!- esclamò Matsuda, che si era un secondo allontanato dalla postazione.
 
-Ma Light e Komori-San stanno studiando, mentre Sachiko-san e Sayu-chan stanno guardando un drama da almeno quaranta minuti, non possono aver ottenuto in nessun modo quelle informazioni- constatò L passandosi un dito sul labbro, mentre osservava lo schermo. 
 
-Anche la famiglia Kitamura non poteva, stavano guardando un programma comico in televisione- aggiunse l'agente Takeda.  
 
-Suppongo che possiamo rimuovere le telecamere- sospirò L, con una punta di delusione.
 
 
 
 
-Neanche una! Hanno tolto tutte le telecamere e le cimici, Light sei geniale!- gongolò Ryuk euforico di poter finalmente tornare a mangiare mele in casa Yagami.
 
 
-Menomale, non ne potevo più di tutti quegli sbaciucchiamenti fuori luogo- mentì Akemi, per poi osservare Light.
 
 
-Non dire scemenze che potevo sentire il tuo cuore martellare appena ti sfioravo- sbuffò quello. 
 
Lei sorrise di quella risposta infantile e notò che Light la stava guardando con aria maliziosa.
 
-Che c'è?- disse lei un po' a disagio.
 
-Sei carina quando sorridi- disse lui, spuntando quella frase con estrema fatica. Odiava quelle smancerie. Ma Akemi delle volte sapeva essere davvero attraente. Decise di vendicarsi un po'. 
 
 
Si avvicinò a lei spingendola verso il muro e con le labbra si accostò alle sue, senza toccarle.
 
-Sicura di non voler un bacio?- sussurrò mellifluo.
 
Akemi era tutto tranne infantile e non gli interessava minimante il giochetto a cui Light stava giocando, lei voleva quel ragazzo e se lo sarebbe preso anche a costo di sembrare quella stracotta dei due. Fece un passo avanti e lo baciò con foga, sorprendendolo. Lui l'abbracciò forte finché Ryuk tossicchiò.
 
-Ehm, questa storia si ripeterà spesso? Perché mi sento di troppo- ridacchiò. I due si staccarono e tornarono a comportarsi come si deve, si sdraiarono sul letto e accesero la TV per fare un po' di zapping. Una trasmissione trash su Kira fu la prescelta della serata. L'emittente era tutt'altro che seria, ma faceva moltissimi ascolti tra le donne di mezz'età e i cretini. Light era molto divertito nel sentire parlare di lui così positivamente. All'improvviso il presentatore annunciò un colpo di scena.
 
 
"Come avevamo anticipato all'inizio della trasmissione, ci sarà una sorpresa, è infatti giunto ai nostri studi un messaggio da Kira in persona, ci è stato detto di mandarlo in onda precisamente alle diciannove di questa sera, restate quindi con noi che al termine dei messaggi pubblicitari vi mostreremo questo incredibile  filmato"
 
-Questa è bella- disse Light sempre più divertito, mise una mano tra i capelli di Akemi e le prese una ciocca, giocandoci un po'.
 
-Saranno le loro solite bufale- sospirò lei, accoccolandosi sul suo petto.
 
 
"Eccoci tornati, tra trenta secondi manderemo in onda il video, mi raccomando restate sintonizzati con Sakura TV"
 
Entrambi si fecero più attenti, un po' per curiosità un po' per istinto.
 
 
"Sono Kira, per chiunque non creda a questa mia affermazione sono pronto a dimostrare la veridicità delle mie parole, dovrebbero essere le 19h00 del 28 Aprile perché a quest'ora ho chiesto all' emittente di mandare in onda il filmato, fra trenta secondi il giornalista Nagato Surikawa di Tokyo TV morirà di infarto"
 
 
-Cambia su Tokyo TV- disse Light. Quella obbedì e videro in diretta l'arresto cardiaco del celebre giornalista apertamente dichiaratosi anti-Kira
 
-Torna su Sakura TV!- esclamò incredulo.
 
"E fra venti secondi anche il giornalista Masahiro Kabuki di Infinity Channel farà la medesima fine" 
 
Akemi cambiò su Infinity channel e anche quell'altro si accasciò durante un talk show da lui condotto. Anche quell'uomo aveva apertamente comunicato la sua ostilità al l'operato di Kira.
 
 
"Volevo puntualizzare che Kira è dalla parte dei cittadini, chiunque non commetta crimini o reati non ha nulla da temere, la polizia mi sta intralciando fin troppo. Se smetteranno di indagare non ci saranno più vittime tra gli innocenti"
 
 
-Ma chi diavolo è?- si chiese Light un po' infastidito dalle modalità scelte dal falso Kira.
 
Akemi si tirò su e si portò l'indice e il pollice sulle labbra.
 
-Qualcuno con un Death Note- sussurrò pensierosa.
 
-Secondo te L si accorgerà della differenza? Questo Kira è così plateale- domandò poi al compagno. Quello l'attirò a sé, stringendola fra le braccia.
 
-Credo proprio di sì, però questo secondo Kira potrebbe tornarmi utile, vediamo un po' come si evolvono le cose- disse per poi insipirare il profumo dei suoi capelli. 
 
 
Il pomeriggio seguente furono convocati nella stanza d'albergo dove alloggiava L. Che mostrò loro il filmato trasmesso dalla Sakura TV. 
 
 
-Aveva inviato più cassette, ieri il sovrintende Yagami e Takeda sono andati all'emittente e hanno confiscato tutto il materiale- spiegò il miglior detective del mondo, mentre mangiava di gusto un gelato al pistacchio.
 
Watari ne porse uno anche a loro, light rifiutò cortesemente mentre Akemi lo accettò di buon grado, sorridendo al baffuto assistente di L. Aveva  l'aspetto di un anziano gentiluomo, gli occhi dolci e ancora vispi. 
 
L mandò il filmato su uno degli schermi, per poi indicare Akemi.
 
-Che ne pensi?- domandò. La stava mettendo alla prova, probabilmente se non avesse detto nulla di convincente i sospetti su di lei e Light sarebbero aumentati. Mandò giù il gelato che aveva in bocca e si leccò le labbra.
 
 
-Per me non è il Kira che cerchiamo- 
 
-Cosa?- dissero all'unisono il sovrintendente e gli altri agenti.
 
-Ah si? Light?- chiese conferma.
 
-Il modus operandi è totalmente differente, questo Kira è plateale, in più ha ucciso senza motivo due giornalisti, Kira fino ad adesso ha eliminato solo criminali e poliziotti giusto?-
 
L si stiracchiò sulla sedia e poi tornò a guardare lo schermo.
 
-Bravi, anche io ho avuto quest'impressione ma volevo qualche conferma- disse poi.
 
 
Come no, ci stavi tendendo una trappola. Pensò Akemi stizzita. 
 
 
-Questo quindi è una sorta di secondo Kira, che per qualche motivo ha la stessa facoltà del primo di uccidere a suo piacimento. Sembra però molto meno furbo, potremmo tendergli un'imboscata- propose L.
 
-Potremmo realizzare un video in cui affermiamo di essere il vero Kira- propose Light. Doveva assolutamente scoprirlo prima degli altri, così da impedirgli di rovinare tutto.
 
-Buona idea, sarai tu a fingere di essere Kira, diremo al capo di Sakura TV di mandarlo in onda stasera- 
 
 
 
 
 
 
In un tranquillo quartiere di Tokyo una ragazza se ne stava a pancia in su sul letto mentre di sottofondo la televisione andava senza che la stesse davvero guardando. 
 
"Manderemo tra poco in onda un messaggio pervenuto alla nostra emittente da quello che afferma di essere il vero Kira" disse un uomo panciuto in televisione.
 
 
La ragazza si tirò su.
 
-Rem! Hai sentito?- urlò euforica. 
 
L'enorme Shinigami grigiastro e striato di viola bonfochió qualcosa. Mentre i gridolini martellanti della ragazza si levavano dalla stanza.
 
-Lo sapevo! Che bello! Kira ha risposto al mio messaggio, che meraviglia!- disse alzandosi dal letto e ballando davanti alla televisione.
 
 
"Eccomi, sono il vero Kira, volevo dire a questa persona che finge di essere me di non uccidere nessun innocente, giornalisti compresi e di non agire sotto mio nome. Apprezzo però l'amore che hai per la mia causa e gradirei ci incontrassimo presto" 
 
 
-Aaaaaaaaaah! Vuole incontrarmi Rem! Oddio non sto più nella pelle! Preparo subito un video di risposta!- trillò la ragazza.
 
 
-Misa non so se è una buona idea, la polizia da la caccia a questo Kira da un bel po'- sospirò lo Shinigami.
 
 
-Non preoccuparti, sarò cauta- rassicurò lei.
 
 
CIAO! Noto che questa storia la state leggendo in circa 400 persone, lasciatemi qualche recensione per farmi sapere che ne pensate (DUE NUOVE RECENSIONI E CONTINUO COL PROSSIMO CAPITOLO).
 
AndyTsukimori
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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