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Autore: Lila May    06/07/2017    5 recensioni
/ KyouKina / fluff, slice of life / because small is cute (♥) /
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"Si riscosse, e decise che ne aveva abbastanza di quegli inutili giornali per ragazzette di dodici anni. - Sei bassa. - le disse, rompendo il silenzio compatto che si era accumulato nella piccola stanza da letto.
In tutta risposta, il rumore di penna sfregata sul foglio cessò.
Poi la castana si voltò verso il fidanzato, fulminandolo. Sorrideva, un sorriso strafottente, auto ironico e cosciente. Il preferito di Tsurugi."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kinako Nanobana, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Short girl
~ KyouKina


 
Kyousuke stava leggendo uno dei tanti giornaletti da quattro soldi trovati sul comodino di Kinako, e più andava avanti nella lettura più si rendeva conto di quanto fossero squallidi e poveri di contenuto. Alla ragazza tuttavia piaceva acquistarli nell’edicola di fronte a casa; costavano poco e parlavano di gossip estremo. E quale adolescente di sesso femminile disprezzava i rumors?
Lo sfogliò alla pagina successiva, disinteressato.
Stava disteso sul letto di lei, a torso nudo, senza scarpe, e si sentiva davvero a suo agio tra quei cuscinetti verdi e azzurri che in un secondo momento avrebbero urtato i suoi gusti tenebrosi; era lì per tenerle compagnia, e anche se la castana doveva fare i compiti, aveva comunque richiesto la sua presenza. Silenziosa, naturalmente, perché doveva concentrarsi. Ma pur sempre fisica, e bastava ad entrambi.
Kyousuke quella mattina si era fatto pregare, per esserci, ma alla fine aveva ceduto ai grandi occhi color miele fuso della ragazza, una trappola mortale a cui non sapeva sfuggire. Facevano sempre così, era una sorta di gioco tra loro due: lei gli chiedeva compagnia, lui si rifiutava, le diceva che aveva gli allenamenti, aveva da studiare, doveva vedere gli amici. Allora lei lo implorava, attaccandosi al suo braccio, facendo lo sguardo da cerbiatta.
E lui se ne usciva con un “ci penserò”, le dava un buffetto e poi, il pomeriggio, senza preavviso, si presentava alla finestra di camera sua.
Abbassò il giornaletto per guardarla.
Kinako stava china sui compiti, e le magre spalle erano avvolte dalla lunga chioma castano chiaro, che ricordava aver spuntato appena quell’estate stessa.
Sorrise, nel notare che nonostante l’età, la ragazza ancora non arrivava a toccare il pavimento con i piedi. Li aveva così lasciati ciondolare nel vuoto, e li smuoveva appena seguendo un ritmo ipnotico, sensuale e lento che lo lasciò incantato per diversi secondi.
I piedini più belli del mondo.
Si riscosse, e decise che ne aveva abbastanza di quegli inutili giornali per ragazzette di dodici anni. - Sei bassa. - le disse, rompendo il silenzio compatto che si era accumulato nella piccola stanza da letto.
In tutta risposta, il rumore di penna sfregata sul foglio cessò.
Poi la castana si voltò verso il fidanzato, fulminandolo. Sorrideva, un sorriso strafottente, auto ironico e cosciente. Il preferito di Tsurugi. - Grazie per avermelo ricordato, eroe. Ora sicuramente matematica mi verrà, dopo questo tuo commento, anzi, insulto alla mia persona. Davvero, grazie. - ritornò ai suoi calcoli, dandogli di nuovo di spalle. - Davvero utile. -
Ma Kyousuke non ne aveva abbastanza di provocarla. - Sei così bassa che nelle foto di classe devono prenderti in braccio, come si fa con i bambini. -
Nanobana si voltò di nuovo, divertita. Le brillavano gli occhi. - Per tua informazione, sto davanti, come tutti i bassi. E’ sempre stato così, a te nemmeno ti vogliono nelle foto di classe, cosa ne puoi sapere? -
- Oioi, si sta arrabbiando, la nanetta. -
- Ti ricordo che sei sul mio letto, nella mia stanza, nella mia casa, nel mio quartiere. -
- Il letto non è nemmeno della tua stazza… ce ne vorrebbe uno più piccolo, più… compatto, se capisci cosa intendo. -
- Ah! Spiritoso. Ora scusami, ma devo concentrarmi. Ho 3, e vorrei recuperarlo prima dell’estate. -
- Diligente, la nanetta. -
Un sorriso allegro, poi la conversazione cadde con la stessa naturalezza con cui era sorta. Kyousuke storse appena il capo, divertito. Adorava come la ragazza, la sua ragazza, sapeva prendere gli insulti senza offendersi, o fare assurde scenate.
Sembrava che niente potesse scalfirla, schivava i colpi bassi con la stessa grazia di una farfalla.
Una farfalla bassa, piccoletta, tozza ed ignorante - a detta di lei -. Eppure, bellissima nel suo essere semplicemente se stessa, nell’aver trovato la forza ed il coraggio di accettarsi così come i genitori l’avevano creata, senza vie di mezzo. Spesso gli ripeteva la frase “prendetemi per come sono, se vi vado bene ottimo, altrimenti ci si vede in città, magari per un gelato.”, e da un po’ di tempo anche lui si era messo in testa quella filosofia forse ovvia, scontata, ma pur sempre saggia.
Non ebbe tempo di preparare un altro commento mirato, però, perché Kinako se ne accorse in fretta, e sempre in fretta gli tirò addosso un cuscino, colpendolo dritto in viso.
- Centro! Non ci credo, ho colpito il grande Kyousuke in faccia, ahahah! Ben ti sta, e ammettilo che ami il fatto che sono bassa. -
- Lo adoro. - Tsurugi sorrise, incapace di attaccarla. Fosse stata un’altra persona, si sarebbe vendicato, conoscendo perfettamente la sua indole scazzata e incontrollabile, ma…
ma con lei non se la sentiva, ecco tutto. Non ci riusciva.
Quella nanetta lo teneva incatenato al cuore, con una forza che nemmeno i più grossi e alti sapevano tirare fuori.
Quella nanetta lo rendeva debole, diverso.
E nonostante tutto le era grato per questo, perché si sentiva un ragazzo migliore.

 
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 Lila
eccomi qui belli
era da ieri sera che mi andava di scrivere su questi due bimbizzi (?), e oggi mi sono tolta lo sfizio. Non è niente di che, una storiella tanto per, poco originale, molto soft, spero comunque che possa essere di vostro gradimento, e magari degna anche delle vostre recensioni **
Mi auguro di non aver copiato la trama da qualcuno comunque, in caso ditemelo.
Io trovo che le ragazze basse siano belle ed eleganti quanto quelle alte, non capisco l’astio contro l’altezza scarsa. Io stessa sono nana, ma mica mi lamento! Anzi, meglio, altrimenti non potrei usare i tacchi che tanto non uso lo stesso perché fanno un cazzo di male ok.
Vi lascio, ho già sparato fin troppe cazzate. Ci si sente!

PS: ho usato i nomi giapponesi, non è da me. Amatemii (?)
   
 
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