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Autore: shinigami di fiori    10/07/2017    1 recensioni
Quando Gin arrivò sull'isola portava te in braccio...Eri piccolissimo.
Ci chiese di occuparci di te.
Non potevo lasciarti nelle sue mani, così decisi di prenderti con noi.
Provai a chiedergli di tua madre ma mi disse che si erano separati.
Per questo noi...
Non sappiamo nulla di tua madre...
Genere: Drammatico, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jin Freecss, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non è facile da avvicinare…- Aveva ghignato il vecchio presidente Netero.
Un giovane Gin si grattò la nuca, confuso.

-Sai con chi abbiamo a che fare vero? Quella persona è guidata solo dai supi desideri personali...Riconosco le tue abilità come Hunter Gin Freecs...Ma “lui” è ad un altro livello- Aveva riso Netero, incrociando le braccia dietro alla schiena e osservando tutti i presenti Zodyac alla riunione.
Il presidente si accomodò a capo tavola, osservando tutti i presenti.

-Gin-san, fossi in te lascerei perdere...Sai che quella persona non è affatto interessata a collaborare con altri Hunters- Disse lo Zodyac più anziano, colui che rappresentava il simbolo del dragone.

-Però è L'Hunter migliore dopo il presidente dico bene? Lo ha testato il vecchiaccio in persona, non è così-? Chiese il giovanissimo Freecs, seduto in modo vichingo sulla sedia bianca.
Il presidente scoppiò fragorosamente a ridere, sputando il thè che stava sorseggiando.
-Questo è verissimo Gin...Un hunter brillante ed eccellente...Se non fosse per il fatto che non segue le regole- Sorrise, sottolineando la parola REGOLE, che al giovane non piaceva per niente.
-Quella persona...Quell'Hunter...è riuscito ad andare all'esterno...Non è vero-? Sussurrò Gin, tornando serio.
Tutti gli Zodyac divennero seri, portando lo sguardo sul giovane Freecs.
Il silenzio calò nell'aula, provocando un leggero brivido a tutti i presenti.

-Gin Freecs...Andare all'esterno non è qualcosa di meraviglioso- Disse Netero, posando la tazza fumante sul tavolo.
-Però quella persona ci è riuscita...Ed è tornata viva- Aggiunse.
Tutti lo osservarono con fare impaurito, quasi sconvolti.
-Io devo sapere...Io voglio sapere cosa succede nel vero mondo...Quello dove noi non abbiamo il controllo-

-Maledizione Gin- Sbattè le mani sul tavolo il Drago, alzandosi.
-Il mondo esterno è una maledizione...Potrai anche essere un ottimo Hunter nel nostro campo...Ma lì fuori c'è ben altro che antiche rovine e reperti archeologici- Urlò, guadagnandosi l'attenzione di tutti.
-Se c'è anche una sola possibilità di ottenere ciò che non ho davanti...è mio dovere sfruttarla- Aggiunse il giovane, osservando Netero per vederne la reazione.
-Mhmm…- Il vecchio si prese la barba tra le dita e buttò la testa indietro, chiudendo gli occhi.
Tutti aspettavano solo un suo commento.
“Glielo dica Presidente...”
“Gli dica che andare all'esterno è proibito”
“Gli dica che la verità non è degna di un prezzo così alto”
“Glielo spieghi...Che l'esterno è solamente una follia”

Fu in quel momento che gli occhi del più anziano dei presenti si aprirono lentamente.
I suoi baffi nascosero un sorriso furbo.
-Basta con le chiacchiere signori miei...Abbiamo visite- Disse, congiungendo le mani e posandoci il viso sopra, osservando ininterrottamente il portone di ingresso.
Tutti si voltarono nella medesima direzione.
-Che sia…-? Chiese lo Zodyac che rappresentava il lupo.
-Non può essere...Che sarebbe venuto a fare qui-? Chiese la più giovane, rappresentante la gatta.
Il cinghiale si voltò lentamente...Curioso come non mai.
Non era entrato da molto tra gli Zodyac...Ma aveva talento nel campo.
Il rumore metallico arrivò alle orecchie di tutti i presenti.
Netero ghignava…Era sempre felice di trovarsi quell'essere davanti.
Il metallo cessò di ticchettare contro al pavimento.
Il portone si aprì piano...Così piano da sembrare una tortura...Una lenta ed agonizzante tortura.
Utilizzando entrambe le braccia, la figura spinse le due parti della possente porta di metallo, spalancandola piano.
Il silenzio avvolse l'intera stanza...La paura avvolse tutti gli Zodyac, eccetto Gin.
Solo la stanza in cui si trovavano era illuminata, mentre il corridoio che ancora avvolgeva quella persona con le tenebre rimaneva buia e ignota.
Il lupo deglutì, aggrottando lo sguardo e tenendosi pronto.
Una gamba dopo l'altra, un lento posso uno per uno.
Quella persona si ergeva nella luminosa stanza in mezzo a tutti i presenti.
Tutti poterono ammirarla.
Era una figura alta, interamente coperta di metallo nero come la pece.
Armatura, gambali, bracciali...Era tutto del colore dell'abisso.
Solo l'elmo era diviso a metà, coprendo solo la parte degli occhi e lasciando le labbra e parte delle guance scoperte in un espressione assente.
Il nero mantello dietro alle spalle era sporco di macchie scarlatte e pieno di buchi e graffi.
Gli stivali di ferro nero toccavano il pavimento dando inizio a un ritmico contro alla rovescia.
Ogni movimento era accompagnato dal rilassante rumore metallico dell'armatura scintillante.
Era una visione stupenda:
Il ferro appuntito sulle spalle e lavorato con delle striature in rilievo sulle braccia.
L'oscurità ricopriva solo la parte superiore delle dita delle mani mentre il palmo era di pelle scura.
Si poteva chiaramente osservare la sua fedele arma riposare nel suo fodero.
Il busto dell'armatura era completamente graffiato e rovinato...Ma ciò non intoccava la sua lucentezza.
Con la sua camminata lenta e straziante raggiunse Netero, ignorando tutti gli altri, Gin compreso.

Con un lento movimento del braccio l'armatura estrasse dal sacchetto opposto all'elsa della spada qualcosa.
Tutto stava accadendo così velocemente...Eppure per i presenti furono momenti interminabili.
Il vecchio non distoglieva lo sguardo dallo spazio degli occhi, intravedendo due perle nocciola nel buio dell'elmo.
Da dietro tutti poterono ammirare la meravigliosa chioma corvina mossa come fili d'erba al vento che fuoriusciva dalla parte posteriore dell'elmo.
Due occhi dall'aria assente e dalla lucentezza spenta.
Allungò il sacchetto che teneva nella mano al presidente, facendo in modo di tenerlo sollevato dal tavolo.
Lo lasciò senza tante cerimonie di delicatezza e quando il contenuto incontrò la superficie della scrivania un rumore crudo fece rabbrividire i presenti.
Il tavolo cominciò a macchiarsi di rosso scuro, un rosso marcio...Un rosso morto.
-C-Che diavolo sarebbe-?
-Netero-san, si allontani da quella persona-
Gin osservò la scena interessato, senza staccare gli occhi di dosso a quella figura nera.
Netero guardò per un attimo il sacchetto macchiato di sangue e la pozza che cresceva sotto ai suoi piedi.
-E così nemmeno l'idea di andare nel mondo esterno ti ha fermato...Non appena ottenute tutte le autorizzazioni, sei sparito nel continente oscuro- Sorrise Netero, continuando ad osservare quella figura.

Tutti osservarono la scena pietrificati.
Tutti sapevano che l'ultima spedizione risaliva a più di quaranta anni anni fa e che poche persone erano sopravvissute.
Possibile che lui ci fosse andato da solo?
Mostruoso.

Questa parola rimbombava nelle menti dei presenti.
-Il continente oscuro...Il tasso di sopravvivenza è dello 0.04%...e solo tre persone su ventotto sopravvissuti riuscirono a tornare alla loro routine- Spiegò il presidente, portando gli occhi di nuovo sul sacchetto imbrattato.

-Presidente Netero...Cè un trattato che nega l'avventurarsi nel continente oscuro...Perchè diavolo questa persona ne è di ritorno-? Chiese un ragazzo sollevandosi, il suo simbolo era il leone.


-Questo Hunter non viaggiava di fatto con l'aiuto di guide...Si è avventurato da solo- Disse Netero.

-Non dica sciocchezze, senza l'aiuto delle guide è impossibile anche superare le terre occidentali- Urlò ancora, sudando freddo.
Il rumore del sacchetto che veniva esplorato fece fremere tutti i presenti.
La mano di Netero stava esplorando quella plastica sporca e sudicia.
Il vecchio ne strasse un teschio umano, lercio, umido e maleodorante.
Tutti si coprirono il viso, schifati.
Netero osservò meglio quel pezzo di scheletro scheggiato e pieno di crepe per poi posare lo sguardo ancora all'interno del sacchetto.
Mise di nuovo la mano dentro e ne estrasse qualcosa.
Al tatto sembrarono le perline di una collana, ma poi quello che doveva essere il ciondolo ricordò a Netero un oggetto famigliare.
Lo estrasse e lo osservò quasi con nostalgia.
-M-Ma quella è…- Il leone impallidì.
Gin incrociò le braccia al petto, continuando ad osservare la scena.
Il presidente emise un sospiro e posò l'oggetto accanto al teschio.

-Ti ringrazio...Faremo in modo che venga sepolto come merita- Disse, osservando quella vecchia licenza Hunter polverosa, rovinata e graffiata legata alla catenina di metallo, adagiata vicino al teschio.
L'armatura volse un ultimo sguardo a quel cacciatore che aveva perso la vita in quell'inferno e poi si girò dalla parte opposta, incamminandosi.
Gli Zodyac osservarono quella figura allontanarsi.
-Era un sopravvissuto dell'ultima spedizione…- Il leone abbassò la testa.
Gli Zodyac che non avevano detto una parola si erano limitati ad osservare il tutto.
La mucca e il cavallo non avevano fiatato, limitandosi ad assottigliare lo sguardo quando necessario.
I più anziani sapevano quando era il momento di tacere e quando quello delle chiacchiere.
Qualcosa fermò la camminata dell'armatura.
Una mano ferma afferrò il suo mantello rovinato, facendo bloccare la figura nera sui propri passi.
Tutti rimasero a bocca aperta.
Gin teneva lo sguardo fisso sulla schiena di ferro dell'Hunter oscuro.
Il suo braccio teso nel tentativo di fermare la sua avanzata.

Fu in quel momento.
Fu quando girai gli occhi lentamente verso quella forza che mi costringeva.
Fu in quel momento che lo vidi per la prima volta…
Fu in quel momento che incontrai per la prima volta tuo padre.


-Cavaliere dell'Alba…- Disse Freecs tenendo gli occhi fissi in quelli nascosti dall'oscurità del cavaliere.
I capelli scuri e lunghi dell'armatura scendevano morbidi sulla schiena ricoperta di metallo.

-Raccontami tutto...Raccontami ogni cosa…-
Il Cavaliere non disse una parola, rimase immobile.
-Raccontami ogni ingiustizia, ogni goccia di sangue che hai visto...Raccontami tutto quello che sai...Sul Continente Oscuro-


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