Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |       
Autore: shinigami di fiori    17/07/2017    1 recensioni
Quando Gin arrivò sull'isola portava te in braccio...Eri piccolissimo.
Ci chiese di occuparci di te.
Non potevo lasciarti nelle sue mani, così decisi di prenderti con noi.
Provai a chiedergli di tua madre ma mi disse che si erano separati.
Per questo noi...
Non sappiamo nulla di tua madre...
Genere: Drammatico, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jin Freecss, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic




“Credi a coloro che morirono ignari nel gioco del fuoco”




-Non è qualcosa che si possa raccontare come una favola-

La voce che era uscita da quell'ammasso di ferro scuro fece impallidire Gin.
Netero chiuse gli occhi, comprendendo.
In un movimento lento ed elegante, il cavaliere si tolse l'elmo scuro.
I capelli caddero oltre la metà della sua schiena, rivelando il suo volto.
Era un viso delicato come pochi...Troppo delicato per indossare quell'armatura.
-U...Una….Una rag..- Gin le puntò il dito contro, urlando.
-UNA RAGAZZA-?? urlò, cadendo dalla sedia.
I suoi grandi occhioni nocciola non risplendevano come avrebbero dovuto, inoltre sotto agli occhi una lunga cicatrice percorreva le estremità degli zigomi.
Era bella.
Era graziosa.
Allora perché?
Perchè in quell'armatura?
“Non solo è una ragazza...ma è addirittura più giovane di me” Pensò Gin, stringendo i denti.
-Cavaliere dell'alba- Netero la chiamò, dopo essersi schiarito la gola.
Il Cavaliere fissò il presidente con il suo sguardo spento.
-Ti ringrazio per i tuoi servigi resi all'associazione- La provocò...Si stava divertendo.
La giovane lo fissò seria.
-Non ho svolto nessun beneficio all'associazione...Sono tornata per mia spontanea volontà- E detto questo, cominciò ad allontanarsi, lasciandosi dietro un confuso e curioso Gin.

-Cinghiale- Disse, fermandosi all'uscio della porta.
Gin rimase perplesso.
-Non...Non chiamarmi cinghiale- disse, piegando la testa di lato.
-Se davvero vuoi sapere, allora te lo dirò- Disse, voltandosi ed osservando Gin con la coda dell'occhio.
L'elmo stretto sotto al braccio destro, i capelli scompigliati e scuri liberi.
Lo Zodyac tornò serio, notando con quanta fatica riuscisse a mantenere quel contatto visivo con lei.
-Perchè hai deciso di raccontarmelo-? Chiese, alzandosi e mettendosi le mani in tasca.
La giovane non rispose subito.
-Hai appena detto che non è facile come raccontare una fiaba- Disse, continuando a fissarla in quelle iridi nocciola.
La giovane distolse lo sguardo e se ne andò.
-Se vuoi sapere-
Si bloccò.
-Allora cercami-
Quello sguardo piantato nel suo.
Quell'espressione.
Il suo riflesso nell'armatura.
Il Cavaliere dell'Alba.
Così chiamata da quando la sua fama aveva cominciato a formarsi.
Tutti conoscevano il Cavaliere dell'Alba.
Gin la osservò superare la soglia della porta.
-Ma è commovente…- La voce allegra del Presidente la fece fermare un ulteriore volta.
La giovane voltò lo sguardo, mettendo in risalto la grande cicatrice che andava da uno zigomo all'altro.
-Stai cominciando a sentirti sola, Cavaliere-? Domandò, posando la testa sulle mani giunte.
Il Cavaliere gli regalò un'occhiata gelida, per poi riprendere sonoramente la sua avanzata.
-Ma pensi che andrà bene? Pensi che sia corretto informare gli altri di un tuo inferno personale-? Chiese ancora.
-Ehi, vecchio…- Gin cercò di interromperlo ma il presidente lo bloccò con lo sguardo.
-A nessuno interessa cosa succede la fuori...Perchè a nessuno interessa perdere la vita- Aggiunse ancora.
La giovane era rimasta con lo sguardo basso.
-Hai ragione…-sussurrò, voltandosi del tutto verso i presenti.
-Ed è proprio perché non vi è nessuno interessato alle tragedie, che quando ne trovi uno non puoi fare a meno di essere egoista- Disse lei, mentre una ciocca di capelli le ricadeva disordinatamente sugli occhi.
Il suo sguardo stanco si posò su Gin.
Il ragazzo rimase di sasso e quando vide lo spettacolo successivo.
La giovane donna gli sorrise debolmente, un sorriso poco accentuato ma genuino.
-E quando trovi l'idiota che vuole sapere com'è fatto un inferno, il tuo cuore non può fare altro che accellerare- il viso le tornò serio e il suo sguardo di nuovo sul presidente.
Netero chiuse gli occhi, sorridendo.
-Una risposta degna di te, Cavaliere-
Scoppiò in una fragorosa risata, sotto gli occhi scioccati di tutti.
-Mi piace sempre mettere alla prova l'Hunters migliore di tutti- Sorrise con sfida.
Il Cavaliere dell'Alba sorvolò su quell'ultimo commento e uscì definitivamente dall'aula accompagnata dai ticchettii metallici della sua fedele armatura.
Quando il silenzio piombò di nuovo nell'aula, tutti gli occhi caddero su Gin e Netero.
-è un vero peccato che non voglia collaborare con l'Associazione...Si ritroverebbe tre stelle senza nemmeno accorgersene- Rise il presidente, battendo le mani.
-è un Hunter prodigioso, non ci sono dubbi...Ma l'unica cosa che la lega all'Associazione è quella licenza- Disse il leone, portandosi una mano alla tempia.
-Le sue spedizioni durano anche mesi...Quando è via non possiamo nemmeno dire con certezza se sia viva o meno- Disse la gatta, con un sospiro.
-E adesso il Continente Oscuro…- Il Drago era pensieroso.
-Oi, Presidente- Lo chiamò Gin.
Il vecchio aprì un occhio, osservando il giovane.
-Prima lei ha detto che le azioni del Cavaliere sono legate solo da desideri personali...Cosa intendeva dire-? Chiese il giovane, con le mani in tasca.
Tutti osservarono il presidente.
-Gin-kun- Lo chiamò.
Il ragazzo si mise sull'attenti, curioso.
-Hai sentito parlare del Girotondo delle Rose-? Chiese il vecchio, alzandosi e incamminandosi verso la finestra che specchiava sul lago.
Gin aggrottò lo guardo.
-Certo che ne ho sentito parlare vecchiaccio...Esiste davvero qualcuno che non lo conosca, idiota-? Il ragazzo si scaldò, cominciando ad innervosirsi.
-Ehi, Gin-san...Moderi i termini- Il leone si alzò di scatto, attaccando il cinghiale.
-E quindi sai anche chi è stato a lanciare quelle bombe, vero-? Chiese ancora il presidente, calmo come non mai.
Gin strinse le mani a pugno.
-Certo che lo so…- Sussurrò, sedendosi di peso sulla sua sedia con una mano sulla tempia.
-Oh? Ma allora hai già capito tutto- Sorrise Netero, osservando il nervosismo del ragazzo.
-Maledizione...Vecchiaccio- Urlò Gin.
Tutti i presenti abbassarono lo sguardo.
-Il Cavaliere dell'Alba...Allora lei…- Il leone assottigliò gli occhi.
-Quindi lei…- La gatta si portò una mano sul viso, inorridita.

-Quell'esplosione...La storia del Cavaliere dell'alba inizia lì- Disse, porgendo a Gin un  giornale dall'aria antica e vecchia.
-Tu avrai il privilegio di incontrarla...Potrai chiederle tu queste cose, Gin-kun- Disse il presidente, per niente turbato.

-L'eliminazione di forme di vita non identificate ed ostili nei confronti dell'uomo...Fu questa la causa di quell'esplosione...Non è vero-? Chiese Gin infuriato.
Il presidente spostò il suo guardo verso il ragazzo, serio.
-Trova il Cavaliere, ragazzo...Ci sono cose di quella storia che solo lei potrà dirti Disse solo, tornando a sedersi.
-Tsk…- Ingoiò un insulto e tornò a sedersi, con la mente focalizzata su quella cittadina ormai estinta...Su quella nazione eliminata...Su quella tragedia oramai superata.

………………………………………………………………………………………….


Edd-Yai
Una nazione che faceva da intermezzo alle grandi città d'occidente.
Era una città molto povera prima di trasformarsi in un anello forte del commercio.
I suoi abitanti si resero autonomi dal vivere all'interno di un trattato o un'unione a causa della presenza degli Abissi Silenti, grandi fosse sotterranee che contenevano il Corallo P4.
Una sostanza pericolosa, tossica e letale.
Le persone inizialmente cercarono di stargli alla larga il più possibile, sviluppando di rado malattie terminali incurabili.
Il terreno di quell'enorme terra non era coltivabile a causa della presenza degli Abissi e la pesca era proibita a causa dell'infezione del Corallo P4 sugli esseri marini che venivano a contatto con una possibile fossa subacquea.
Per anni la gente riuscì a vivere di sola importazione prestando in cambio servizio militare, faticando persino a produrre denaro per gli autoconsumi.
 Dopo svariate morti, però, una grande famiglia si fece coraggio e si avventurò nella fossa più vicina con l'obbiettivo di estrarre quel Corallo.
Se fossero riusciti a recuperare quella sostanza e a studiarla forse sarebbe stato possibile produrre un vaccino o una qualsiasi cura.
Gli altri Paesi non vollero saperne nulla e lasciarono che quella coraggiosa famiglia rischiasse la vita.
Si diressero alla fossa più grande...L'Abisso Silente 01.
La famiglia si ripresentò all'alba del sesto giorno, con tre membri mancanti: la più piccola Elya, il maggiore dei fratelli Zepp e la madre Sawly.
Il padre, Don Alexxa teneva tra le mani scorticate e sanguinanti il Corallo P4 e piangeva dalla gioia.
La gente rimase ad acclamarli mentre il sole dietro di loro sorgeva potente, come a simboleggiare il primo passo verso una vittoria.
Dopo tre giorni, la sostanza aveva già raggiunto le cellule celebrali dei sopravvissuti, rendendoli dei vegetali incapaci anche solo di respirare in modo autonomo.
Le persone accettarono con la tristezza nel cuore il loro atto di coraggio e con un' inniezione misero fine alle loro sofferenze.
Con il Corallo P4 tra le mani, le persone poterono finalmente studiarne la composizione, gli effetti e i possibili rimedi.
Non solo, dopo anni e anni di ricerca, gli scienziati riuscirono a trovare una cura, ma riuscirono persino a lavorare il Corallo.
Riuscirono a impiegarlo per la costruzione di combustibile, armi e persino oggetti da lavoro.
Il vaccino era ormai inserito e Edd-Yai riuscì a penetrare tra le tre maggiori potenze commerciali grazie ai suoi prodotti.
Gli addetti all'estrazione del Corallo P4 vennero conosciuti in tutto il mondo come “Cavalieri dell'Alba” in riferimento al primo ritorno della Famiglia.
I Cavalieri avevano sviluppato un incredibile potere Nen...Un Ten sorprendentemente resistente.
Erano gli unici uomini ad aver sviluppato il Nen non per diventare più forti...Bensì per sopravvivere.
Il loro Ten era come un armatura intorno ai loro corpi, il loro Gyo era sviluppato alla perfezione, riuscendo a vedere persino nell'oscurità totale.
Erano più come animali selvatici che combattenti.
Appartenevano tutti alla categoria del potenziamento: non avevano bisogno di inventarsi tecniche di combattimento complicate, solo sani colpi per estrarre il Corallo P4.
Dopo appena tre anni dallo sviluppo, l'associazione Hunter decise di recarsi ad Edd-Yai.
Tutti i Cavalieri dell'Alba erano dei nuovi e prodigiosi utilizzatori di Nen...Avevano delle ottime capacità; così portentose da trasmetterle persino ai propri figli.
Non era raro infatti vedere bimbi di tenera età già alle prese con il Ten o il Gyo.
Inutile dire che i figli che decidevano di non intraprendere la strada del Cavaliere partivano già avvantaggiati come Hunter...Ma era difficile trovare qualcuno che non proseguisse il mestiere di famiglia, essendo i Cavalieri molto noti e rispettati.
Gli Abissi Silenti divennero in men che non si dica luoghi indispensabili per Edd-Yai.

-Riteniamo i servizi dei Cavalieri davvero importanti per l'associazione...Le vostre capacità e il vostro utilizzo del Nen potrebbero davvero fare la differenzia all'interno del mondo degli Hunter.-

-Zyuji-Ka-Ren, undicesimo presidente dell'associazione...Come puoi far vedere ad Edd-Yai la tua faccia-?
Il Cavaliere a capo della tavola era colui per cui Edd-Yai era riuscita a salvarsi.
Tutti lo chiamavano il Cavaliere della Sesta Alba in memoria dell'estrazione del Corallo per la prima volta.
Era il presidente di Edd-Yai, colui che aveva preso in mano le redini della sopravvivenza.

-Siamo d'accordo, non vogliamo avere niente a che fare con voi Hunters- Disse la donna al fianco del Cavaliere capo.
Era di un biondo cenere e dalla lunga chioma legata in una coda di cavallo.
-Voi Hunters non avete alzato un dito ai tempi...Cosa vi fa credere che accetteremo di venire con voi-? Chiese il Presidente.
I suoi occhi erano scuri e i capelli del medesimo colore.
Portava una benda d'acciaio sull'occhio destro e si potevano notare le imperfezioni della pelle sotto ad essa.

L'undicesimo presidente era una persona assai furba.
Era un uomo anziano, ma assai portato.

-Avete davvero intenzione di rimanere dei miseri estrattori di roccia per l'eternità-? Chiese ancora il vecchio, accerchiato dai suoi uomini, tra cui un giovane Netero.
-Abbiamo bisogno di Hunters talentuosi...Se accettate la nostra offerta, non avrete nemmeno bisogno di affrontare l'esame- Assottigliò lo sguardo.
Netero lo fissò…
-Ma signore...Le regole sono…- Un Hunter cercò di fermare il presidente ma venne facilmente zittito da quest'ultimo.
-Ci odiate proprio eh-? Rise il vecchio, osservando tutti i Cavalieri davanti a sé.
Il Cavaliere della Sesta Alba assottigliò il suo unico occhio.
-Non è questione di odio...Abbiamo imparato a non fidarci di nessuno. Siamo solo stati in grado di morire uno dopo l'altro per più di dieci anni.
Non abbiamo bisogno di qualcuno che voglia sistemare le cose ora che il peggio è passato- Le sue parole erano taglienti e decise.

Il vecchio abbandonò quella sua aria gentile ed aprì i suoi occhi rugosi e freddi.
-Il Corallo P4…Una sostanza che si trova solo in questa terra e nel Continente Oscuro- Disse il vecchio, sollevandosi e avvicinandosi al Re dei Cavalieri.
-Cosa-? Chiese stupito quello, facendo tintinnare i suoi orecchini.
-Abbiamo bisogno di quel materiale e delle conoscenze che ne avete ricavato…- Continuò, ormai vicino al suo obbiettivo.
La donna dai capelli biondi estrasse un pugnale stringendo i denti ma venendo bloccata dal gesto della mano del Cavaliere capo.
-Non possiamo permetterci altre perdite nel Continente oscuro...Non possiamo- Disse ancora.
-Folli…- Sussurrò il Re alzandosi e permettendo al lungo mantello color porpora di cadere elegantemente.
Era una tavola rotonda in una piccola stanza all'interno del Municipio più grande di Edd-Yai.
-Ero a conoscenza del fatto che se l'associazione Hunter si fosse interessate al Corallo non avremmo dovuto rallegrarcene- Disse, alzando il viso.
-Non possiamo permettere che quel Corallo finisca nelle mani sbagliate...Voi capite non è vero-? Chiese ancora il presidente.
Il Cavaliere perse quel briciolo di pazienza che gli era rimasto.
-Noi siamo sopravvissuti all'inferno...Abbiamo visto i nostri bambini cadere uno dopo l'altro...Abbiamo visto famiglie distrutte dalla malattia e dalla fame...Come potete strapparci dalle mani tutto ciò che siamo riusciti a conquistare-? Chiese ancora, alzando la voce e spingendo le proprie mani ormai consumate dal lavoro sul tavolo d'acero.
-Noi siamo Hunter...Il nostro obbiettivo è salvaguardare i mondo...Non c'è tempo per pensare ai morti- disse il presidente, allacciandosi le mani dietro alla schiena.
-Se noi siamo riusciti a sopravvivere è solo grazie a tutti coloro che sono e continuano a morire nelle fosse- Urlò ancora il cavaliere.
Il vecchio sospirò.
-Il nome Cavalieri vi si addice molto.- Disse grattandosi la nuca.
-Quindi anche il fatto di entrare a far parte dell'Associazione era solo una scusa per poter mettere mano su questa terra- Sussurrò il capo.
-Non mi piace usare la forza- Sorrise il vecchio, osservando l'uomo con sfida.
-Quindi...Volete il potere del Corallo giusto-? Chiese ancora l'uomo.
-Vogliamo solo essere certi che non cada nelle mani sbagliate...Se tutta questa materia si fosse trovata nel Continente Oscuro allora non ci sarebbero stati problemi...Ma visto che si trova qui, a Edd-Yai...La cosa è gestibile- Disse ancora.
Fu la goccia che fece traboccare il vaso.
-Come potete dire certe assurdità? Perchè non siete intervenuti quando il Corallo rappresentava una minaccia? Hai idea della quantità di morti che abbiamo subito? Forse con l'aiuto degli Hunters questa tragedia sarebbe stata più sopportabile- Urlò.
-Non vi era ancora una cura, non potevamo rischiare- Rispose freddamente.
-Non ve ne erano affatto! Eppure vi furono persone che entrarono negli abissi senza la paura della morte e con dei figli dietro alla schiena...Sapevano che sarebbero morti ma sono andati comunque...Sapevano che non avrebbero mai più rivisto i loro bambini eppure si sono avventurati in quelle fosse senza esitazione per salvare tutto ciò che avevano a cuore- Urlò.
E in quel momento un sorriso triste comparve sul viso di tutti i cavalieri presenti.
Si alzarono uno ad uno, posizionando la mano sul proprio cuore.
-Noi non abbandoneremo questo luogo...Non abbandoneremo gli sforzi che i nostri coraggiosi uomini hanno compiuto...Non lasceremo che il loro sacrificio venga sprecato- Disse il capo, spingendosi il pungo al petto.

-Andremo avanti noi...Costi quel che costi- Il suo occhio scuro brillò di incandescente determinazione.
La donna sorrise, per poi incatenare il suo sguardo a quello dell' unidicesimo presidente.

Un sorriso.

-Capisco...Siete davvero degli uomini d'onore e pieni di coraggio...Nonostante fossero solo parole...L'associazione Hunter avrebbe davvero avuto bisogno di Hunters come voi- Disse, prima di uscire e di osservare con la coda dell'occhio il capo un'ultima volta.
L'associazione fece ritorno al quartier generale e gli Zodyac si riunirono in consiglio.
Dopo appena due settimane, l'undicesimo presidente prese la sua decisione.


La bomba era poco costosa e compatta, ma anche sorprendentemente letale.
Con la giusta tecnologia si potevano produrre velocemente in massa.
A causa della forma della nuvola di fumo veniva chiamata Miniature Rose o Rosa del pover uomo, ed era popolare tra i dittatori.

Un'esplosione di massa di queste bombe veniva chiamata Girotondo Delle Rose.



-Angolo autrice-
Rieccomi :D
Volevo solo annunciare il mio ritorno e quindi l'aggiornamento settimanale della storia.
Grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono.
Alla prossima!
-Shinigami di fiori-



 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: shinigami di fiori