Scritta sentendo:https://www.youtube.com/watch?v=TbdArWwdNlU.
★ Iniziativa: Questa storia partecipa alla challenge “Notte di Tanabata” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 569.
★ Prompt:
- A perde B nella folla.
- Bonus:Cerotto
Cap.16 Durante la festa
Ping
si guardò intorno, si passò
la mano tra i capelli mori scompigliati e sospirò.
“Non
è possibile che io sia
riuscito a perdere mia sorella in un semplice giardino”
gemette. Si mise a
correre, passò di fianco a un gruppetto di uomini, fu
raggiunto dalla gomitata
di un soldato e un altro gli fece uno sgambetto, facendolo cadere a
faccia in
giù.
“Guardate.
C’è quel codardo che
si è fatto sostituire in guerra dalla sorella” lo
derise il soldato più armato.
Un paio di ragazzini lo indicarono ridendo e le giovani serve, nascoste
dietro
le colonne, ridacchiavano con il viso coperto dalla mano.
Il
soldato che lo aveva fatto
cadere lo afferrò per i capelli e lo sollevò,
facendogli sfuggire un gemito.
“Pensi
di essere degno di goderti
la festa insieme a noi?” ringhiò.
Quello
che lo aveva raggiunto con
una gomitata, utilizzò il proprio arco per colpirlo alla
schiena, Ping ingoiò
un grido di dolore.
“Poverino,
ha perso la sorellina
nella folla. Ora non c’è nessuno a
difenderti” lo derise un terzo soldato.
Il
ragazzino digrignò i denti e
raggiunse quello che lo teneva fermo con un calcio a piedi uniti,
questo lo
lasciò andare indietreggiando. Il giovane evitò
un altro colpo dato con l’arco,
schivò il pugno di un quarto soldato. Il terzo lo
afferrò da dietro,
immobilizzandolo. Il soldato più massiccio raggiunse il
fratello di Mulan con
un pugno al viso, facendogli un occhio nero e facendogli sputare il
sangue.
“Tu
sei un disonore. Non sei
degno di festeggiare gli dei e, in questo giorno dedicato alle sacre
unioni,
infangato dallo sposalizio di due mostri, morirai”
ringhiò.
Shan-Yu
balzò in mezzo ai soldati
e mulinò la spada.
“Voi
non toccherete il fratello
della mia sposa” ringhiò.
“Non
puoi ucciderci!” gridò il
soldato.
Shan-Yu
ghignò, le sue iridi
dorate brillarono e il suo falco gli atterrò sulla spalla
massiccia.
“Sì,
se dico all’imperatore che
avete quasi andato a monte l’unione su cui tanto conta per
salvare la sua
preziosa Cina. Quel vecchio parla tanto, ma sa rivelarsi sanguinario
quanto me.
Solo che non ha il fegato di scendere in guerra”.
Alzò la spada al cielo e
questa brillò illuminata dalla luce della luna.
Ping
si pulì il sangue al lato
della bocca, che gli colava dal labbro spaccato. Alzò il
capo e guardò il cielo,
nello sfondo blu-notte brillavano i fuochi d’artificio. Nelle
sue iridi more si
rifletté la via lattea.
Il
resto della folla si disperse,
urlando e correndo via. Le loro urla rimbombavano nelle orecchie del
ragazzino,
il suo viso era arrossato e il suo battito cardiaco era accelerato.
“Andiamo
via” disse il soldato,
si voltò e si allontanò. Gli altri annuirono e lo
seguirono.
Shan-Yu
si voltò verso Ping, che
rabbrividì e indietreggiò.
“La
mia unione con tua sorella
sarà solida come quelle divine che tanto vi divertite a
osannare. E, perciò,
preparati a vedere la mia faccia tutti i giorni. Ti allenerò
e ti renderò un
uomo degno del generale della montagna, moccioso”
ringhiò. Raggiunse Ping e
guardò il taglio che gli si era aperto sotto
l’occhio nero.
“Per
ora vieni a farti curare”
ruggì.
<
Temo che i suoi bendaggi
saranno più pericolosi di un’aggressione, ma
qualcosa mi dice che mi massacra
lui se gli propongo di lasciarmi mettere un semplice cerotto >
rifletté
Ping.
“Ho
perso mia sorella nella folla
della festa. Forse dovremmo cercarla” propose.
“Dopo”
ribatté secco l’unno.