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Autore: Kim_Pil_Suk    12/07/2017    0 recensioni
Il profilo di Octavia era chiaro e deciso. Aveva 19 anni, era dell'Ariete, studiava giurisprudenza, le piaceva fare escursioni, andare in barca, uscire la sera, fare sport e mangiare bene, era un'amica leale e la sua immagine di profilo prometteva molto bene.
Aveva un solo difetto: un fratello maggiore iperprotettivo e un po' distaccato.
Clarke sa che per entrare interamente nella compagnia di Octavia deve diventare amica anche del fratello. E ci prova, davvero, ma lui sembra fare di tutto pure di non includerla nella sua vita.
Scontroso, distaccato, chiuso in se stesso, Bellamy ama sua sorella più di qualsiasi altra cosa e la nuova ragazza con cui sta uscendo, intelligente e dall'aspetto così selvaggio e libero, non gli promette bene.
Nonostante questo Clarke ci prova e pian piano scopre quel lato gentile e protettivo di Bellamy che la fa sorridere.
BELLARKE AU
Bellarke, Linctavia, Minty, Maven(?)
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Clarke strinse il cellulare tra la spalla e la guancia. 
- O, non serve che tu venga. Davvero. I miei amici sono noiosi. E poi ne ho veramente pochi. 
- Ma io ci tengo a venire! Tu hai conosciuto i miei amici e io voglio conoscere i tuoi! - Octavia sembrava determinata dall'altra parte della cornetta. - A meno che tu non mi ci voglia... in quel caso posso farmene una ragione. 
Clarke sospirò appena e sorrise portandosi il caffè bollente alle labbra e reggendo i libri con l'altra. 
- Certo che ti voglio con me! - appoggiò il caffè sul tavolo e prese il cellulare con veemenza poi sospirò con un sorriso. - Va bene, puoi venire ma porta un paio dei tuoi amici. Ok, O? 
Octavia squittì e rise appena. 
- Ok, porterò Jasper e Monty. Completamente lucidi! - si affrettò  a specificare. Clarke sorrise inconsciamente e la sentì sospirare allegra. 
- Tutto ok, O? - chiese poggiando i libri sul tavolo del bar. 
Sì ma non dire a mio fratello che mi chiami così o inizierà a dire che l'ha coniato lui. - rise appena. - Ci si vede stasera, Clarke. - continuò poi dolcemente. 
- A stasera. - poi chiuse la chiamata con un colpo secco. 
 
Da Clarke Raven
"Stasera ci raggiungerà Octavia con un paio di suoi amici. Sono simpatici, vedete di non spaventarli, te e Wells."
[ 12:03 ]
 
Raven risponse con una semplice emoticon con l'occhiolino. Questo la preoccupò. 
 
 
 
Quella sera, Clarke, era nervosa. Nonostante non ne avesse motivo. 
D'altronde, se Raven e Wells avessero spaventato Octavia lei avrebbe perso qualsiasi possibilità con lei. Non che ne avesse, eh.
Fatto sta che si trovava al tavolo del suo pub preferito con Raven e Wells che chiaccheravano allegramente davanti a lei. 
- Clarke, sono contento che almeno ce la presenti. Sono settimane che ne parli e non abbiamo nemmeno sentito la sua voce. Sappiamo solo ciò che era sul sito di incontri. - Wells bevve un sorso della sua birra e la osservò dal bordo del suo bicchiere. 
Clarke gli fece un sorriso nervoso. 
- La conoscerai fra poco. È fantastica. 
Raven le lanciò uno sguardo di sfuggita prima di essere interrotta da una voce. 
- Clarke! 
Quando si voltarono videro una ragazza bellissima con un largo sorriso. Si avvicinò con una mano sulla borsa a tracolla appoggiata sulla spalla e una già propensa a stringere la vita di Clarke che si stava alzando per salutarla. Jasper e Monty qualche metro dietro di lei. 
- O! - le baciò entrambe le guance e la abbracciò poi si voltò verso i suoi amici e li indicò. - O, loro sono Raven e Wells. Non ti fidare molto di ciò che dicono sul mio conto. - disse facendola accomodare. 
- Non è vero. Siamo degli angeli. - Raven fece un gesto di scherno con la mano e alzò gli occhi al cielo. - Non racconteremmo mai, ad esempio, si quella volta che sei rotolata per una rampa di scale perché ti eri messa a guardare la gonna della cheerleader del nostro liceo. Pf! Non lo racconteremmo ad anima viva. 
Clarke arrossì fino alla punta delle orecchie e spostò lo sguardo sulla porta del locale dove Jasped stava parlando a raffica a Monty, che piano cercava di farli avvicinare al tavolo, scusandosi con lo sguardo. 
- Che succede a quei due? - chiese portandosi una ciocca dietro l'orecchio. 
Octavia alzò le spalle e sospirò. 
- Jasper crede che Monty stia passando troppo tempo con Miller e che lo abbandonerà del tutto. - li fissò parlare ancora per qualche secondo, poi sentendosi osservati si avvicinarono al tavolo e sorrisero ai due sconosciuti. 
- Ok, e dopo questa breve discussione ecco... - fece come un rullo di attesa. - I Party Boys! - esclamò Jasper con annessa mossa delle mani. 
Octavia e Clarke gli fecero eco mimandoli con le mani e le bocche. 
Monty si sentì in colpa per lui e presero posto. 
- Io sono Monty. - il ragazzo tese la mano e entrambi i ragazzi davanti a lui si presentarono con piacere. - E lui è Jasper. 
- Sono contenta che stavolta siate lucidi. - scherzò Clarke. 
- Ah sì! - scattò Jasper. - Scusa per l'altra volta ma se ho detto qualcoda sulle noci della patagonia... beh. Dimenticalo. 
Clarke era ancora più confusa ma sorvolò tutto con un gesto della mano.
 
La cena andò più bene di come Clarke aveva previsto. Ne Wells ne Raven avevano svelato nulla di sconveniente ed entrambi sembravano adorare Octavia. Octavia dal canto suo era così dolce che non potevano nemmeno immaginare che potesse pensar male di qualcuno. 
A fine serata i ragazzi rimasero a parlare da soli mentre Clarke stava con Octavia. Le teneva le mani e le sorrideva. Non so sentiva così apprezzata da tanto. 
- Divertita? - le chiese passandole un dito sul dorso della mano. - Spero che i miei amici non ti abbiamo imfastidita. 
- Scherzi? Direi che è il contrario. E ne ho portati solo 2... - si strinse nelle spalle. Clarke rise appena e Octavia la guardò un attimo poi continuò. - Clarke, devo dirti una cosa. Io... non credo di essere pronta a qualcosa di nuovo. Non qualcosa di così intenso. 
Il sorriso sul volto di Clarke non diminuì e Octavia ne fu sollevata. 
- Lo so. - la bionda annuì. - E nemmeno io. E non voglio costringerti a fare nulla. - la strinse appena a se. - So che non sono io la persona che ti piace. 
Octavia aggrottò appena le sopracciglia, confusa. 
- Beh, fai quella cosa quando sei in imbarazzo. Ti porti i capelli dietro le orecchie e... niente. Lo fai sempre quando parli con Lincoln per cui ho immaginato fosse lui. 
Octavia le sorrise e le sussurrò un grazie all'orecchio. 
Quando si avvicinarono al resto del gruppo Raven la guardò con sguardo furente. 
- Clarke, vuoi dire a questi due scemi che Arya è decisamente la migliore fra tutti i personaggi femminili? - la prese per il gomito tirandola a se. 
Jasper non sembrò offesso dall'insulto ma bensì dall'affermazione. 
- Arya? Arya Stark?! Quella che gioca con i bastoni?! Khaleesi è decisamente la migliore! - le puntò un dito contro. 
Si misero ad alzare la voce nel parcheggio e Clarke si voltò a vedere Octavia che alzò le spalle e si sorrisero. 
- Ti serve un passaggio a casa? - le borbottò nel casino -al quale si era aggiunto Wells che continuava a ripetere che Sansa era di gran lunga la migliore. 
- No, viene mio fratello a prendermi. - notando la piccola smorfia mal celata di Clarke continuò - Non andate molto d'accordo, eh? 
- Brutto pessimo incontro. Ma mi piace tuo fratello. È sveglio e ti vuole bene  basta questo. Non devo mica sposarmelo. - disse con un'alzata di spalle. 
- Chi devi sposare, Principessa? - quel tono insolente la fece voltare ritrovandosi Bellamy avvoltò in un cardigan e con degli occhiali neri sulla punta del naso. 
- Sicuramente non te visto che sembri tanto un nerd gay così. - Clarke osò un po' di sarcasmo. Ma invece di ricevere uno sguardo di disprezzo vide un piccolo sorriso divertito sulle sue labbra, subito prima che si girasse verso il gruppo -che aveva deciso di abbassare i toni e, di comune accordo, erano arrivati a dire che tanto sul trono ci finiva Lady Olenna. Clarke udì solo un forte suono strozzato e si voltò in tempo per vedere il volto disgustato di Bellamy e quello sconvolto di Raven. 
- Tu! Pensavo di essermi sbarazzata di te! - grugnì Raven. 
Bellamy si limitò solo a fare un verso stizzito e ad alzare gli occhi al cielo, sotto lo sguardo confuso di tutti.  
Clarke lanciò uno sguardo confuso a Raven e la ragazza le rispose alzando le mani in aria. 
- È quel pervertito di Portland! - urlò esasperata. 
- Pervertito a chi! - urlò Bellamy che coprì il lungo "Ahhhh" della bionda. 
- Quello che nella discoteca mentre vi baciavate ti ha strinto il culo? - chiese cercando di ricordare. 
Quando Raven annuì con veemenza Clarke scoppiò a ridere. 
- Bell! Cosa hai fatto? - squittì la sorella. 
Bellamy balbettò delle spiegazioni confuse che erano un misto di "pensavo che per lei andasse bene" e "mi dispiace mia mamma non mi ha cresciuto come un maniaco sessuale". 
 
 
Clarke, 1 ora dopo, in macchina con Raven alla guida e Wells dietro che ronfava ancora ci stava ridendo. 
- Te lo giuro! Mi ha preso il culo così forte da lasciarmi il segno! - tiròun ceffone al volante. - Pensava davvero che dopo un solo bacio volessi andare a letto con lui? Che maniaco! E pensare che è il fratello di quella dolce ragazza! - sbraitò facendo sobbalzare Wells nel sonno. 
Clarke non riusciva a smettere di ridere ma si portò un piede sotto il ginocchio. 
- Rae, puoi fidarti di Bellamy. È un bravo fratello e per quello che ne so è una brava persona. 
- Cosa sai di lui? - chiese Raven lanciandole uno sguardo di traverso. - Piuttosto... cosa sanno loro di te? Sanno come mai ci siamo trasferiti qua?
Clarke si strinse nelle spalle. 
- Non mi sembrava il caso di raccontarlo al primo appuntamento. Ma gliene parlerò. Se saremo amici. 
- Certo che lo saremo! Hai visto come sono simpatici? - sbottò allegra. - Oltre a quel pervertito e alle idee di merda di Jasper sono delle persone fantastiche! 
Clarke sorrise e si protese per darle un bacio sulla guancia. 
- Oooh! RaeRae! Ti sposerei se non ti sentissi con quel cretino di Wick. 
Raven rise mentenendo lo sguardo sulla strada vuota. 
 
 
Più passavano le settimane e più Clarke iniziava a sentirsi parte di un gruppo. Un gruppo tutto nuovo pieno di gente pazza e divertente. Raven si era unita a loro un paio di volte, con stizza guardando Bellamy con disprezzo, se non ignorandolo completamente nelle discussioni. Non che Bellamy le desse molto peso essendo un tipo tranquillo e che stava principalmente per i fatti suoi. 
Clarke, Octavia, Jasper e Monty erano andati al cinema un pomeriggio e la bionda aveva capito di avere un certo legame con questi ragazzi. 
- Allora, come hai conosciuto Raven? - le chiese Octavia mentre stavano seduti al bar a bere caffè mentre Jasper si riempiva la bocca di waffle. 
- È complicato. - le sembrava il momento per dirlo ma il coraggio le morì in gola. 
- Va bene se non vuoi dircelo. - le mormorò Octavia, appoggiando dolcemente la propria mano sulla sua, un sorriso gentile sul viso. 
- No, ve lo voglio dire. - prese un altro sorso del suo caffè. - Solo che è il passato da cui io e Raven cerchiamo di fuggire. 
- Noi non ti giudichiamo, Clarkey. - le disse Monty. La bionda sorrise loro, riconoscente. 
- Ok... qualche anno fa avevo questo ragazzo, Finn, con cui uscivo da un mese o poco più. Un giorno eravamo a guardare un film a casa sua quando bussano alla porta. C'era una ragazza, che si era presentata come la sua fidanzata. Ora capirete come io fossi confusa da questa affermazione. Fatto sta che esce fuori che loro stavano insieme da 2 anni e che io ero finita a fare "l'altra ragazza". Ha inventato così tante scuse dicendo che lei era il suo passato e io il suo futuro, che pensava di aver chiuso con lei quando lei si era trasferita per continuare gli studi... allora io e lei ce ne siamo andate insieme e siamo diventate amiche. 
- Questa ragazza è Raven? - Clarke annuì alla domanda di Octavia. - Ed è da questo che cerchi di allontanarti? - Clarke annuì, riluttante. 
- Avevo paura che mi giudicaste come una credulona o una che scappa dai problemi. - mormorò contro il bordo della tazza. 
- Oh, Clarke. - Octavia si spinse di più verso di lei e le diede un leggero abbraccio. - E come potremmo. 
Clarke le sorrise. 
Continuarono a parlare per un'altra ora, nel completo agio. Poi si infilarono i cappotti e tornarono verso casa della giovane Blake dove Clarke rilasciò sia lei che Jasper e Monty. 
- Ah, Octavia. - la chiamò subito prima che entrasse in casa. - Voi ragazzi ricomincerete la scuola dopo le vacanze invernali fra poco, vero? - Octavia le annuì. - Se ti serve una mano con gli studi o compagni nel tempo libero chiamate pure, ok?
Octavia le sorrise e annuì. Poi entrò in casa, dove Jasper e Monty stavano già facendo disordine.
  
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