Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=fPAE4AN7PHs&feature=push-u&attr_tag=lzuCd7EOpqipkYVJ-6.
Cap.11 La gelosia di Videl
“Sai
che esistono dei
maschi di uccelli giardinieri satinati che si fingono femmine per
depredare i
nidi che altri maschi preparano per le future compagne? Li seducono,
entrano
nei loro nidi e gli rubano tutto” disse Gohan. Si tolse gli
occhiali e li pulì,
incassando il capo tra le spalle.
“Ci
sono anche delle
donne che fanno così. Cercano di farsi trovare mentre si
baciano con i mariti
degli altri, per farli rimanere soli e poterli depredare con
calma” ribatté
Videl. Teneva Pan tra le braccia e la cullava, la bambina gorgogliava
dimenando
i piedi.
Gohan
socchiuse gli
occhi.
“Alle
volte le persone
sono sole e cercano di consolarsi a modo loro, anche a spese degli
altri.
Videl, se sei gelosa, guarda che puoi dimostrarlo” disse con
voce roca.
Videl
pulì il viso della
figlia con il bavaglino e raggiunse il divano, accomodandosi.
“So
che la gente è sola e
non sa come consolarsi. Tua madre è stanca, gelosa e si
sente tradita. Forse dovremmo
invitarla per un paio di giorni qui, stare con sua nipote le farebbe
bene”
disse con voce roca.
Gohan
si rimise gli
occhiali da vista e abbassò lo schermo del proprio computer.
“Non
mi fai le scenate
per non sembrare isterica come lei, vero?”
domandò. Si tolse la giacca e l’appese
allo schienale della sedia.
Pan
cercò di afferrare il
mento della madre con entrambe le mani e ridacchiò.
“So
che le urla tra i
tuoi genitori ti hanno fatto sempre soffrire. Non voglio che stai male
e non
voglio che nostra figlia cresca con lo stesso incubo. Sono gelosa,
sì non lo
nego, perché ti amo, ma è ugualmente vero che so
che non tradirai né me, né la
tua bambina. Tornerai sempre da noi, nonostante le persone
false” spiegò Videl,
rivolgendosi al marito.
“Sai,
ho un’idea per far
star meglio mia madre” disse Gohan. Spostò
indietro la sedia e si alzò dalla
scrivania, si allentò la cravatta e raggiunse la moglie.
“Domani
ti va se andiamo
alla notte di Tanabata? Magari
c’invitiamo
anche i miei genitori. Se anche papà non dovesse venire,
mamma e Goten potranno
passare dei bei momenti. Inoltre sarebbe un evento importante, sarebbe
il primo
Tanabata di nostra figlia” propose. Si sedette accanto alla
moglie e si piegò,
sorrise alla figlia e socchiuse gli occhi. “Ti va di andare,
vero? Mio
splendido tesoro, sarai la più bella di tutti. Sei la gioia
del tuo papà, lui
ti adora tanto tanto” disse alla piccola con la voce in
falsetto.
Videl
sorrise.
“Mi
sembra una bellissima
idea, amore. Però oggi dobbiamo uscire a comprare i vestiti
necessari. Hai il
tempo con il lavoro?” domandò.
Gohan
alzò il capo e la
guardò in viso.
“Troverò
sempre il tempo
per la mia famiglia. E giuro che né donne arriviste,
né uomini furbi e
travestiti, potranno allontanarmi da te. Tu per mei sei più
preziosa di quanto
gli oggetti blu lo siano per gli uccelli giardinieri
satinati” giurò.
“Sì,
mio nerd, non ne dubito”
rispose Videl.