Serie TV > Arrow
Segui la storia  |       
Autore: Sonia6    14/07/2017    2 recensioni
Oliver, Felicity, Tommy, Curtis, Laurel e Sarah sono amici da praticamente sempre. Vediamo cosa succede nelle loro vite a partire dal liceo. Affronteranno amori, perdite, delusioni. C'è chi si sposerà, chi verrà creduto morto per anni, chi scoparirà, chi tornerà come Eroe... Questa è la storia di una grande amicizia che si protrarrà negli anni e per tutta la vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dinah 'Laurel' Lance, Felicity Smoak, Oliver Queen, Sarah Lance, Tommy Merlyn
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una sorpresina per le mie sis scribacchine che mi hanno seguito in tutta questa storia e si sono dispiaciute quando ho detto loro che era finita…. Vedete che vi penso?!?!?! :D
 
 
 
 
 
 
 
“No!”
 
“Oliver, ti prego!”
 
“Fel, ho detto no!”
 
“Sai che ne è capace, lo sono entrambi”
 
“E’ pericoloso. Lo sai anche tu”
 
“Si, lo è. Ma avranno noi al loro fianco”
 
“Cristo! Non capisco come tu faccia anche solo a chiedermi una cosa del genere! Sei la loro madre, possibile che tu non sia preoccupata?”
 
“Oliver Jonas Queen!!! Non mettere in dubbio nemmeno per un minuto che io sia felice di questa cosa! Sai che se potessi terrei i miei bambini sempre al mio fianco! Ma dobbiamo guardare in faccia la realtà Oliver, noi non ci saremo per sempre.”
 
“Hanno 16 anni!!!!”
 
“17 tra 5 mesi…. Devono poter essere liberi di fare le loro scelte”
 
“Non questa scelta!”
 
“Lo faranno comunque amore…. Guarda il lato positivo. Possiamo affiancarli”
 
“Non ti arrenderai vero?!”
 
“Sono tenace”
 
“Va bene, ho perso. Perdo sempre contro di voi”
 
“Questo perché ci ami”
 
“No, perché mi manipolate!”
 
“Si, perché ci ami”
 
“E’ vero, vi amo più della mia vita”
 
 
 
 
Erano passati quasi 18 anni dalla notte di Darkh. Oliver e Felicity erano dei bellissimi e giovanissimi quarantacinquenni, o quasi. Di giorno svolgevano il loro lavoro regolare e la notte continuavano a ripulire Starling City dalla criminalità. L’età non li aveva cambiati. Oliver continuava ad allenarsi ogni giorno come quando era più giovane, il fisico era quello di un tempo, riusciva ancora ad alternare la Salmon L. ed i combattimenti corpo a corpo con i suoi amici, ed era ancora temibile e forte, solo la sua chioma aveva ben accolto qualche filo argentato, i suoi meravigliosi occhi erano contornati da qualche leggera ruga che lo rendeva, agli occhi della moglie, ancora più sexy. Felicity era sempre bellissima, così diceva lui. Lei invece poteva vedere, riflesso nel loro specchio, il tempo che passava. Qualche ruga in viso con la quale combatteva stendendo creme da giorno, da notte, anti età, idratanti e nutrienti. Il seno, seppur non molto grande, non era più sodo come dieci anni prima. Il ventre era rimasto piatto nonostante le due gravidanze, questo grazie ai suoi allenamenti. Alcune notti rimaneva al covo per dirigere le operazioni, ma a volte usciva con il resto del Team Arrow in veste di Hakima. Tutto sommato si sentiva bene, era felice ed era amata dall’uomo che aveva sempre desiderato.
 
 
Nel corso di quegli anni molte cose erano successe. Quentin e Donna si erano innamorati e, con la benedizione di Felicity, Sarah e Laurel, si erano sposati rendendo le tre ragazze sorelle acquisite. Thea a Roy avevano celebrato il loro matrimonio alle Hawaii, sulla spiaggia, imbarcando tutti quanti sul jet dell’azienda e riservando per una settimana delle suite in un hotel a cinque stelle superior, in perfetto stille Queen. Poco dopo Thea aveva partorito Jason, un bellissimo bambino dagli occhi verdi e i capelli neri.
 
Sarah e Nyssa continuavano a convivere, la scuola di autodifesa che la bionda aveva aperto era cresciuta negli anni e adesso aveva aperto altre due filiali nella città impartendo anche lezioni delle varie arti marziali che, grazie alla Lega, conosceva molto bene, Nyssa lavorava con lei.
 
Curtis e Paul, dopo anni di battaglie legali, erano finalmente riusciti ad avere in adozione Lucy, una bambina peruviana che adesso aveva 12 anni prelevata direttamente da un orfanotrofio, era l’amore della famiglia. Tommy e Laurel erano felici, Meghan e Nick erano cresciuti, la ragazza frequentava il college lontano da casa e il maschietto adesso aveva 15 anni così loro potevano finalmente godersi qualche attimo in libertà.
 
Oliver e Felicity erano sempre più innamorati, tanto da suscitare nel resto della famiglia il dubbio che potesse davvero esistere un legame di quel tipo. Erano sempre insieme e quando stavano lontani per un po’, si cercavano,si pensavano, si sfioravano e si  ritrovavano sempre ognuno nelle braccia dell’altra. Tommy li prendeva in giro per questo, ma loro lasciavano correre convinti che quello che stavano vivendo fosse un privilegio per pochi. Il loro matrimonio aveva portato tre figli. Oltre ai gemelli Jane e Robert Junior, che tutti chiamavano Bobby, e che adesso avevano quasi 17 anni, la cicogna aveva consegnato, 10 anni prima, Stephen Queen nome scelto dagli altri due bambini e preso da una serie tv che seguivano che narrava le vicende di un supereroe che salvava la città dai cattivi  e che i genitori non conoscevano, a loro ricordava più un altro attore, di un’altra epoca, ad ogni modo il nome era piaciuto ed era stato approvato.
 
Molti nemici si erano affacciati sulla scena criminale della città. Qualche pesce piccolo e qualche nome ricercato erano stati catturati da Arrow che, adesso, era conosciuto e collaborava con la SCPD, grazie allo zampino di Lance. Dopo Damien Darkh, soltanto una persona aveva attentato in maniera così catastrofica a Starling City e al Team, il suo nome era Simon Clarke e voleva il potere assoluto sull’intero paese. Era furbo, abile informatico ed aveva un esercito ben addestrato sotto di sé. Non fu facile scovarlo e nemmeno catturarlo. Per mesi analizzarono prove ed attuarono piani fino al momento del suo arresto. Gli altri personaggi che avevano affrontato, invece, furono cose di poco conto, che riuscirono a risolvere in breve tempo. Ci fu un certo Conte che spacciava una nuova droga chiamata Vertigo; un altro chiamato Fabbricante di Bambole che paralizzava l’esofago alle vittime portandole così alla morte; poi Dodger, un ladro di gioielli che utilizzava collari bomba sui suoi ostaggi, e molti altri vennero affrontati e sconfitti. Non tutto era andato liscio per il Team però, il corpo di Oliver ne portava le conseguenze. Molte cicatrici erano nate sulla sua schiena e sul suo torace ed anche gli altri membri avevano i loro promemoria delle lotte avvenute. Malcolm, per esempio, che adesso era parte del gruppo, aveva perso una mano qualche anno prima, Roy aveva rischiato di perdere una gamba durante un inseguimento. Ma tutto sommato erano vivi.
 
Jane a Bobby avevano manifestato i caratteri e le abilità dei genitori. Bobby, all’età di 8 anni, aveva conseguito una specie di diploma extrascolastico in informatica. I computer erano il suo pane quotidiano, guardava sempre la mamma mentre ci lavorava e gli spiegava i vari componenti ed a cosa servissero. Adesso poteva far concorrenza a Felicity, lei, inutile dirlo, era fiera ed orgogliosa di poter finalmente avere qualcuno in famiglia che la capiva quando parlava di codici binari o algoritmi. Jane invece era tutta suo papà. Al di là della somiglianza fisica, aveva preso tutto da Oliver. Faceva parte della squadra di atletica leggera del liceo e vinceva molte gare, nel tempo libero si allenava con lui che le aveva insegnato le arti marziali e si era stupito di quanto sua figlia imparasse in fretta e di quanto fosse portata per questo. A  tredici anni sapeva tirare con l’arco e atterrare Arrow in un combattimento corpo a corpo. Praticava parkour da quando era molto piccola ed aveva quell’indole di bontà e generosità mascherata da guerriera. Ovviamente i figli erano a conoscenza del segreto dei loro genitori, sapevano chi erano e sapevano che cosa facevano. Li ammiravano per questo. D’altro canto, Ollie e Fel non si erano resi conto di quanto i gemelli fossero simili a loro. Si amavano tutti alla follia ed i due erano riusciti ad instaurare con loro un rapporto di amicizia oltre che quello naturale di genitori e figli. Erano uniti in maniera quasi morbosa, i tre ragazzi adoravano i loro genitori e quest’ultimi avrebbero dato la vita per tenerli al sicuro.
 
 
Quella sera si ritrovarono tutti, come di consueto, a Villa Merlyn per la cena familiare. Laurel fece preparare dai domestici in giardino, era primavera e la temperatura era perfetta per cenare fuori. L’atmosfera che si respirava era di quiete e tranquillità
 
“Avete deciso a quale college iscrivervi?” chiese Malcolm ai gemelli
 
“Io vorrei seguire le orme della mamma ed andare al MIT, ma ancora non ho preso una decisione”
 
“Io frequenterò il college della città. Non voglio allontanarmi troppo, e ha dei bei corsi”
 
“Meghan non ti ha mandato i depliant di Princeton?” intervenne Laurel
 
“Si zia, me li ha mandati, ma quella scuola non rientrava nelle mie scelte”
 
“Ci pensi?! Al MIT!” disse Curtis a Fel
 
“Sarei molto fiera di lui se Bobby lo scegliesse, ma non voglio fare pressioni. Devono prendere le loro decisioni. Giusto Oliver?”
 
“Mh-Mh”
 
“Ollie stai bene?” domandò Sarah
 
“Cosa? Certo, sto bene”
 
“Io e Oliver abbiamo avuto uno scambio di opinioni sul ‘fare le proprie scelte’”
 
In quel momento il cellulare di Quentin squillò, salvando la serata da una discussione tra i coniugi Queen, si alzò da tavola per poi tornare dopo pochi secondi
 
“Una rapina alla Starling City National Bank, sulla scena hanno trovato una carta, un Asso di Picche. Ci serve Arrow”
 
Oliver sospirò, poi alzandosi disse “Mi cambio e ci vediamo li”
 
“Vuoi che venga con te?” chiese Fel
 
Lui sorrise, la baciò sulla bocca e rispose “No, resta pure. Ma tieni il cellulare nei paraggi”
 
“Papà!!!” chiamò Jane mentre lui si stava allontanando, si voltò e la vide corrergli incontro “Fai attenzione” concluse lasciandogli un bacio sulla guancia
 
“Sempre piccola mia” rispose lui prima di allontanarsi con l’auto di Tommy
 
 
 
 
Alle 07.00 la sveglia augurò il suo buongiorno, Fel delicatamente la scagliò a terra. Un braccio la arpionava sul materasso, si voltò e vide Oliver sorriderle
 
“E’ la terza questo mese, e siamo soltanto al 13!”
 
“Il proprietario del negozio dovrebbe essere contento di vedermi, con tutti i soldi che gli lascio si fa tondo”
 
“Dovremmo davvero fare qualcosa per questo tuo problema di poca tolleranza nei confronti delle sveglie”
 
“Non sopporto essere svegliata da un suono fastidioso che ti perfora i timpani, preferisco altri modi”
 
“Ah si?! Tipo quali?” domandò finendo per caso sopra di lei
 
“Questo per esempio non è male come inizio” rispose sorridendo
 
“Preferiresti qualche bacio?” iniziò lui baciandole l’orecchio e soffiando sulla pelle bagnata della sua saliva “Qualche carezza?” chiese sfiorandole il collo, la spalla fino al seno. Lei istintivamente, tra un gemito e l’altro, allargò le gambe. Lui sorrise e la baciò. Fel rispose immediatamente al bacio. Niente era cambiato tra di loro, questo, tutto questo era dannatamente giusto e perfetto. Oliver alzò con la mano destra la camicia da notte in pizzo che indossava e le abbassò gli slip, lei nel frattempo aveva tirato giù i boxer di suo marito ed aveva cominciato a massaggiare il suo membro che si stava indurendo, infine lo guidò all’entrata del suo centro. Si staccarono dal bacio e, guardandosi negli occhi, con una spinta fu dentro di lei. Entrambi sospirarono. L’andamento inizialmente lento si fece più urgente e, dopo poco, si sussurrarono il piacere nelle loro bocche.
 
 
“Com’è andata ieri sera?” chiese Fel
 
I gemelli e Stephen erano a scuola e loro stavano andando in azienda
 
“Dobbiamo trovare il rapinatore, per questo motivo Quentin mi ha lasciato la carta da gioco. Dovresti fare delle analisi stasera.”
 
“Va bene. Quando hai intenzione di parlare ai ragazzi?”
 
Lui sbuffò
 
“Pensavi me ne fossi dimenticata Oliver?” chiese sorridendo
 
“Ci avevo sperato”
 
Lei lo guardò male
 
“Ok, stasera ci parliamo”
 
“Di fronte a tutti?” chiese stupita
 
“Siamo una famiglia, tutti devono sapere”
 
 Fel sorrise soddisfatta
 
 
 
 
Quella sera si ritrovarono al covo. Dig si stava allenando con Roy e Malcolm, Jane li osservava cercando di carpire ogni mossa. Felicity e Bobby stavano esaminando la carta di Picche, Oliver e Sarah erano appena rientrati da una ronda per le strade della città.
 
“Tutto tranquillo?” chiese Roy
 
“Per adesso” rispose Arrow “Ma sono solo le 22. Novità sull’Asso?”
 
“Bobby” incalzò Fel
 
“La carta è stata fabbricata in Svizzera negli anni 90. Dalle ricerche effettuate abbiamo trovato dei precedenti, un certo Justin Ritter fu arrestato nel 2003 a Houston, Texas. Accusato di aver messo a punto 5 rapine in 5 banche. Stesso modus operandi e la firma che lasciava era un Asso di Picche. Rilasciato nel 2012 per buona condotta. Stiamo cercando un indirizzo o qualcosa che possa dirci dove si trova”
 
Fel lo guardò fiera, poi si voltò verso suo marito
 
“Ottimo lavoro Bobby” disse quest’ultimo “Mentre Fel continua a cercare, ho qualcosa da dire”
 
Adesso aveva l’attenzione di tutti su di se
 
“Quando avremo la posizione di questo Justin Ritter, Jane uscirà con noi”
 
Il silenzio piombò nel covo
 
“Davvero?” chiese la figlia emozionata
 
“Io e mamma ne abbiamo parlato ed abbiamo deciso di darvi una possibilità. A te fuori e a Bobby qua”
 
“Grazie grazie grazie….” Urlò lei saltando al collo del padre e poi andando ad abbracciare la madre
 
“Ma ci sono delle condizioni” intervenne Fel che si era alzata ed aveva affiancato Oliver
 
“Si, si, tutto quello che volete!!! Vero Bobby?” lui fece cenno positivo con la testa visibilmente commosso ed attese i vari punti mano nella mano con sua sorella
 
“Punto primo” iniziò Oliver “io ti affiancherò e la fuori sarò sempre io a comandare, perciò farai quello che dico io”
 
“Punto secondo” continuò Felicity “Lo stesso vale per te Bobby che starai qua con me”
 
I figli annuirono, mentre il resto del Team li guardava spaesati e a bocca aperta. Arrow continuò
 
“Punto terzo. Non succederà mai, e dico mai, che uscirai da sola”
 
“Punto quarto. Non pensare che il fatto di stare qua rinchiuso non ti metta in pericolo. Ricordatevi che quando sono diventata Hakima, sono stata rapita proprio da qui dentro”
 
“Punto quinto. Io e vostra madre pretenderemo comunque degli ottimi voti a scuola. Uscire la notte per combattere il crimine non vi giustifica dal dover studiare”
 
“Punto sesto. Voltatevi e guardate chi avete intorno. Jhon, Roy, Sarah, Nyssa, Malcolm….. Sono la vostra famiglia. Saranno la fuori e vi guarderanno le spalle, voi dovrete fare lo stesso”
 
“Punto settimo. Ultimo ma più importante… Dovrete sempre, e sottolineo sempre….. Tornare a casa vivi” concluse Oliver con la voce rotta mentre stringeva di più il fianco di sua moglie
 
Un silenzio ingombrante riempiva la stanza, nessuno fiatava. Come sempre Dig, il più saggio, disse
 
“Se Arrow e Hakima vogliono questo e si fidano, allora è quello che faremo. Benvenuti nel Team ragazzi!”
 
Dopo gli abbracci e i vari convenevoli, Felicity intervenne
 
“Vi mancano soltanto dei nomi in codice”
 
“Bhè….” Tentò di dire Jane
 
“In realtà mamma, noi li avremmo già” concluse Bobby “Io vorrei essere Chameleon. I camaleonti si mimetizzano, non si fanno trovare, proprio come facciamo sul web”
 
“Oh mio dio… ho creato un mostro” sussurrò Fel, Ollie sorrise stringendola a se
 
“Io…. Io pensavo a…. Purple Arrow, che ne pensi papà?”
 
“Penso….. che ti servirà un costume viola”
 
I quattro si abbracciarono e in quell’intreccio di corpi, Oliver e Felicity, sentirono i loro figli sussurrare “Faremo di tutto per onorarvi, vi renderemo fieri di noi, lo promettiamo” i due si guardarono e si sorrisero concludendo di aver fatto la scelta giusta.
 
 
 
 
Erano passati tre anni da quella notte e i gemelli si stavano comportando davvero bene. Bobby era il degno erede di sua madre. Arguto, perspicace, furbo, intelligente. I computer erano la sua vita e la sua lingua madre, niente di quello che era online era un segreto per lui. Erano davvero molto fieri. Jane era una vera combattente, forte, sagace, sottostava agli ordini di Arrow senza discutere ed imparava ciò che le veniva insegnato. Le condizioni a loro imposte venivano rispettate, compresa quello dello studio. Entrambi avevano scelto il college statale rimanendo, perciò, a vivere nella Villa. Ma nonostante le notti insonni, frequentavano le lezioni e portavano a casa ottimi voti. Certo, i genitori temevano per la loro vita ogni santo giorno, ma non potevano non ammettere quanto fossero strepitosi i loro figli.
 
Una sera, Oliver rincasò tardi dall’ufficio…
 
“Amore” disse entrando in cucina trovando Felicity che versava un po’ di vino “Perché ci sono sei piatti a tavola? Abbiamo ospiti?”
 
“Mmmm si”
 
“Non dirmi che è Tommy, sarebbe la terza volta questa settimana!”
 
“Non è Tommy”
 
“E chi è?”
 
“Il fidanzato di tua figlia”
 
“Scusami????” chiese dopo aver quasi sputato il vino
 
“Ti prego cerca di essere gentile”
 
“Perché non sapevo niente di questa storia?” chiese duro
 
“Mi stai davvero facendo questa domanda Oliver?”
 
“Da quanto tempo lo sai?”
 
“Mmm non molto, un paio di giorni”
 
“Fe-li-ci-ty!!!”
 
“Ok, tre mesi!!”
 
Ollie ringhiò “Posso almeno sapere qualcosa su questo tipo???”
 
“Non arrabbiarti! Ha 25 anni, è di buona famiglia, ed è anche carino”
 
“L’hai pure visto????”
 
“Solo in foto!!!”
 
In quel momento suonarono alla porta, in lontananza sentirono Jane gridare “Vao io! Vado io! Vado iooo!”
 
“Per favore, trattieniti” disse Fel al marito prima di baciarlo e spingerlo verso la sala dove la sua poco vestita figlia e quel bell’imbusto li stavano aspettando
 
“Loro sono i miei genitori, mamma, papà, vi presento il mio ragazzo…. Adrian Chase”
 
“Signori Queen, è un vero piacere”
 
 
 
 
 
 
 
Ok, è corto come capitolo, lo so.
Che ne dite di questo finale aperto? Per adesso ho messo ‘Storia Completa’ ma il fatto che Chase abbia fatto la sua comparsa mi porta a tenerla in stand by….. non escludo che un giorno possa continuarla ;)
Ovviamente, a differenza della serie, Oliver e Adrian non hanno la stessa età, ma poco importa ai fini della mia storia (qualora decida di scriverla)
Grazie a tutti!!!! :*
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: Sonia6