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Autore: Seth Ren    15/07/2017    1 recensioni
Durante l’estate prima dell’inizio delle medie Sam Tsukino, 13 anni, si è ritrovato coinvolto in un’avventura che lo ha portato ad avere una doppia identità. Un tratto di famiglia? Sicuramente ma, a differenza di cosa si possa pensare Bunny non centra!
La storia vuole essere un omaggio a Paolo Torrisi, ragion per cui ho optato per la terminologia italiana "storica" (sebbene avremo contaminazioni dalla versione italiana di Crystal e dalle pubblicazioni anni '90). Molte saranno le citazioni ad altri personaggi doppiati da Torrisi nel corso degli anni ed alcune saranno più evidenti, mentre altre meno. La trama sarà super-eroica (nel senso americano del termine) per omaggiare il ruolo di Torresan come voce di Robin nei cartoni Hanna-Barbera.
Spero che apprezziate, e che non stiate preparando la forca!
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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URCA!

Non c’è altra parola per descrivere quello che mi è successo, e sapete perché: perché nessuno mi ha detto che questi poliziotti spaziali vanno in giro vestiti come i super eroi, anche se alcuni dettagli della divisa (i guanti e gli stivali, così come la fascia sulla vita) mi ricordano un po’ i pirati, ma in fondo il nome del corpo è appunto Pirates.

Il costume mi è comparso all’improvviso, quando l’orologio si è illuminato dopo che avevo deciso che forse potevo usare i miei poteri. È simile ad una tuta da super eroe ed è di verde e giallo, come i miei vestiti. Il bracciale ora è incastonato in uno dei guanti, sembra che possa emettere e manipolare la luce a mio piacimento, rendendola pure solida!

Però c’è una cosa che mi preoccupa: quando mi hanno dato il bracciale mi hanno detto di custodirlo fino a quando non sarebbero tornati a prendermi. Vuol dire che mi hanno scelto adesso? Dovrò lasciare subito casa mia o cosa?

Non ho dormito tutta la notte (per fortuna che è domenica), ma le mie domande hanno trovato risposta la mattina dopo.

Stavo facendo colazione con Bunny e Luna stava vicino a me a bere il suo latte, quando all’improvviso suonano alla porta. Papà si alza per andare a vedere chi è, e con sua grande sorpresa si trova davanti uno ragazzo molto più grande di me. Avrà almeno il doppio dei miei anni a vederlo!

“Dovrei parlare con Sam. È in casa?” chiede una voce stranamente famigliare. Mi alzo e vado a vedere insieme a mia madre e a Bunny, e mi trovo sul vialetto uno dei poliziotti che avevo aiutato contro il “Principe Testone” (se ricordo bene come si autodefiniva). Non riesco a trattenermi da un “M-MA COSA …?!”, facendo così incuriosire la mia famiglia.

“Sam, tu conosci questa persona?” chiede mio padre con tono severo, mentre comincio a sentire tutti gli occhi dei presenti (compresi quelli di Luna!) fissi su di me.

Comincio a balbettare imbarazzato. “Beh … ecco … Lui è … uno dei miei … i-istruttori al campo estivo e …”

“Ma tu non eri andato in campeggio con la scuola? Questo non sembra affatto uno dei tuoi insegnanti!” mi dice mia madre guardandomi in modo strano! L’imbarazzo è alle stelle, e non so cosa fare … Finché non vedo una strana luce lampeggiante provenire dall’orologio del poliziotto.

Subito i miei genitori e Bunny cominciano ad osservarla come rapiti (almeno, finché Luna non graffia mia sorella, come se conoscesse già quella situazione), per poi riconoscere il misterioso ragazzo come il loro “lontano nipote nippo-americano”.

“Sì, esatto. Sono Tristan. Non mi avete visto se non in foto, quindi non potevate riconoscermi. Sono venuto in vacanza e mi sono ritrovato vicino a dove alloggiava Sam, ma … non ho capito subito che eravamo parenti!” dice lui sorridendo come se niente fosse.

“CHE COOOOOSA?!” esclama all’improvviso Bunny dietro di me (a quanto pare la strana luce non ha avuto effetto su di lei) “MA NON DIRE SCIOCCHEZZE, CHIUNQUE TU SIA! NON ABBIAMO PARENTI IN AMERICA E …”

“Insomma basta Bunny!” dice mia madre interrompendolo “Non essere scortese nei confronti del povero Tristan!”

“Già Bunny, mamma ha ragione! Perdonala Tristan, mia sorella fa sempre la figura della stupida!” aggiungo io aprendo le mani e parlando col solito tono che uso in queste situazioni. Come risposta Tristan comincia a ridere, e poi mamma invita nostro “cugino” ad entrare e a chiedergli per quanto tempo vuole rimanere e se ha già una sistemazione (offrendosi addirittura di ospitarlo o in camera mia o nella mansarda). Lui risponde che ci penserà, scusandosi per l’arrivo improvvisato e tutto.

Poi torniamo a fare colazione (in cinque questa volta!) e non posso non notare come sia Bunny che Luna (si anche lei) sembrino lanciare occhiate sospettose a Tristan (appena i nostri genitori si voltano per prendere un piatto a mio “cugino”, mia sorella ne approfitta per fargli il gesto del “ti tengo d’occhio”!), tuttavia questi non sembra curarsene continuando a sorridermi.

Una volta saliti in camera mia, l'orologio di Tristan s'illumina facendo attivare il mio allo stesso tempo, così in pochi secondi abbiamo tutt'e due indossato i nostri costumi (o divise, come le chiama lui). La sua è identica alla mia, salvo che il suo è un verde smeraldo molto scuro, mentre i suoi guanti sono neri coi risvolti bianchi. Mi spiega che quello che mi è successo questa notte era dovuto al fatto che lui si trovava nelle vicinanze, perché era stato richiamato sulla Terra dal segnale mandato dal mio orologio. 
La cosa un po' mi delude, perché pensavo di essere speciale e di averlo attivato da solo! 

“Il tuo dispositivo ha rilevato qualcosa di simile ad una forte distorsione dimensionale, e facendo una scansione ho potuto constatare che questa città subisce eventi del genere da almeno 2 anni. Tu sai dirmi niente a proposito?” mi chiede ed io rispondo parlandogli di quell'enorme struttura cristallo nero, apparsa pochi anni fa.

“C'è poi stata una strana esplosione ad una scuola privata, ed una notte la città era completamente ricoperta di ragnatele … Altro non ricordo, su eventi del genere. In fondo sono ancora un ragazzino che ha appena iniziato le scuole medie!” .

Tristan mi si avvicina e con il suofare rassicurante mi sorride. “Allora da oggi sarai molto di più. Mi serve una mano per indagare bene su cosa succede a questo pianeta, ed anche se dovrò spiegarlo ai superiori, ti darò già qualche lezione su come usare i poteri della luce. Da oggi sarai il mio assistente!” aggiunse porgendomi la mano, mentre io rimango incredulo a quello che mi succede! “Benvenuto fra gli eroi, cuginetto!”.

   
 
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