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Autore: Sel Dolce    17/07/2017    5 recensioni
[ Sterek | Derek!Alpha | Theo!Human | Slash | Abusive relationship ]
Stiles era sicuro di poter dividere la sua vita tra il mondo sovrannaturale e quello normale, aiutare il branco e avere un fidanzato perfettamente umano.
Intrappolato in una relazione con Theo non può dichiarare i sentimenti che prova per Derek.
Dal capitolo ventuno:
[...] Stiles al suo tocco si mosse, corrugando la fronte, ma al contrario di scansarsi si avvicinò ancora di più, finendo con il posare la testa sopra il petto del suo Compagno, circondandogli la vita con un braccio, le dita dai polpastrelli freddi entrarono in contatto con il suo fianco scoperto facendolo quasi rabbrividire.
Sorrise passando il dorso della mano lungo il profilo del fidanzato, non riuscendo a evitarsi di pensare come fosse stato la causa della maggior parte delle sue sofferenze. Se non si fosse impuntato a non voler ammettere i suoi sentimenti, se non lo avesse spinto via, Stiles non sarebbe mai finito tra le grinfie di Theo. [...]
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Derek/Stiles, Stiles Stilinski, Theo Raeken, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Save you from bruises serie'
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Capitolo diciotto


Love is like a shot gun



Stiles raccontò a grandi linee della chiamata di Peter, di come fossero usciti dalla città fino a quando, stanco di guidare non si fosse addormentato dopo essersi dati il cambio solo per poi risvegliarsi tra le grinfie di Theo e Deucalion.

Omise la parte peggiore, saltando direttamente alla loro fuga, a quando Peter ormai allo stremo delle forze lo stava trasporando per raggiungere la città.


« Dannazione. » Peter era stanco, troppo stanco, le ore passate senza cibo ed acqua, le manette ricoperte di aconito che ancora gli bagnava i polsi, il corpo di Stiles tra le braccia. Era tutto semplicemente troppo, sentiva le gambe quasi cedergli, deboli come mai lo erano state in vita sua.

Sentiva le mani del ragazzo stringere la stoffa della sua maglietta sporca di sangue, l'unica cosa che in quel momento gli dava l'energia per muoversi. La vedeva, la strada, una volta lì né Theo né Deucalion avrebbero potuto fare nulla loro, sarebbero stati al sicuro.

Una trentina di passi, nulla di più, ecco cosa separava loro dalla libertà, dal trovare un posto per chiamare qualcuno del Branco e farsi venire a prendere. Era semplice, trenta passi.

« Sei salvo, Stiles. » sussurrò all'adolescente con il fiato corto, il suono del suo battito cardiaco a riempirgli le orecchie ed a ricordargli quanto fosse spaventato.

Troppo facile.

Fu una frazione di secondo ed era a terra, il corpo di Stiles sotto il suo e quello di Theo sopra, gli artigli affondati nulla carne della sua schiena in una morsa dolorosa. Ruggì dal dolore, il potere di un licantropo appena morso era simile a quello di un Alpha, molto più amplificato di quello di un Beta qualsiasi.

Con forza riuscì a liberarsi dell'aversario e tirarsi in piedi, assunse senza indugio la posizione d'attacco, le gambe leggermente divaricate, il busto in avanti e le braccia tese leggermente in avanti con le unghie sostituite dai lunghi artigli che avevano il potere di uccidere qualsiasi essere vivente.

Stiles si girò spaventato, non si era aspettato l'impatto con il terreno, il viso sporco di foglie scattò a destra e sinistra alla ricerca di un'arma, un qualcosa per aiutare Peter a combattere quel mostro che aveva davanti, ma oltre dei rami non c'era nulla. Era praticamente indifeso e di nessun aiuto, se non altro una preoccupazione. Incontrò gli occhi vitrei di Deucalion che sembravano vedere più di quanto potesse fare lui, erano vuoti quanto profondi, tanto da fargli accapponare la pelle.

Si alzò pronto a mettersi vicino al suo compagno di sventure perché non esisteva in nessun modo la possibilità che non avrebbe combattuto, che fosse una persona che nemmeno venti minuti prima l'aveva ferito con un casto bacio che fosse il migliore tra i suoi amici. Erano un Branco, una composizione di note su un pentagramma che formavano una melodia travolgente e senza una di essa era inevitabile rovinare l'armonia.

Peter poteva anche essere il peggiore tra tutti, ma non meritava di essere lasciato solo nel momento del bisogno, tutt'altro, doveva dimostragli che poteva contare su di loro, che non sarebbe più rimasto senza una spalla su cui poggiarsi.

Era quel lupo da mettere davanti al Branco durante una marcia, seguita dai Beta pronti a proteggere in caso di pericolo quelli che si trovava davanti, così come l'Alpha che infondo alla fila controllava la situazione generale e proteggeva tutti da un agguato, come Orlando nella Chanson de Roland che muore combattendo i saraceni pronti a colpire l'esercito di Carlo Magno alle spalle, come dei vili.

Peccato che Peter era di tutt'altro avviso in quanto lo spintonò indietro, contro la sua schiena, come a volerlo nascondere alla vista di Theo. Provò a riposizionarsi al suo fianco, ma inutile dire che l'uomo era decisamente più forte di lui.

« Lascia andare il mio fidanzato, vecchio. » lo provocò il Raeken mostrando i denti affilati, pronto a mordere il collo del suo avversario fino a strappargli le corde vocali e mangiarsele, obbligando Stiles – quel traditore – a fare lo stesso. Lo aveva tradito, gli aveva dato fiducia lasciandolo libero di girare nella loro stanza e alla prima distrazione se l'era data a gambe con quel perdete di un Hale, quella famiglia era realmente la sua rovina. Non sopportava Cora, tantomeno Derek che gli aveva portato via il suo prezioso amore e ora che conosceva anche Peter, l'ultimo degli Hale, doveva ammettere che sembravano essere una maledizione.

« L'ultima volta che ho controllato è il Compagno di mio nipote. » sorrise Peter nonostante dire quella frase gli procurò una leggere fitta di dolore al cuore, voleva veramente dire che era suo, solo suo da amare e venerare, farlo sentire l'essere più fortunato del mondo, ma come sempre la Dea Bendata era spietata nei suoi confronti, maledicendolo ad una vita di sfortune, rovinando più volte la vita di suo nipote, quello che un tempo aveva definito suo migliore amico, prima di tutto quel casino con Page.

Theo scattò all'improvviso, entrambi i membri del Branco Hale si aspettavano ancora uno scambio di battute, ma il ragazzo sembrava essere mossa dalla rabbia più cieca. Peter fu altrettanto svelto nello spingere Stiles il più lontano possibile, tanto che finì con lo sbattere la schiena contro uno degli alberi, ma il licantropo non ebbe il tempo di sentirsi in colpa che si avventò contro il più giovane con l'unico intento di ucciderlo e seppellire il suo miserabile corpo – o di quello che ne sarebbe rimasto – in quel terreno in chissà quale posto della California.

Stiles riuscì a mettersi seduto premendosi una mano contro la testa, gli faceva male, così come delle costole sul lato destro. Era stato un brutto colpo, ma in quel momento l'unica cosa che lo preoccupava era lo spettacolo agghiciante che si ritrovò davanti.

Aveva visto più scontri in vita sua, ma nessuno feroce quanto quello. Gli si era letteralmente gelato il sangue nelle vene, non stavano combattendo per difendersi, ma per uccidere. Era una danza fatta di artigli affondati nella pelle il più profondo possibili e zanne alla ricerca del collo per recidere la carotide e porre fine alla vita del proprio avversario. Spaventoso, fu il primo aggettivo che venne alla mente di Stiles che provò ad alzarsi facendo strusciare la spalla contro il tronco macchiando la camicia di resina appiccicosa.

Deucalion rimase fermo, la mani posate sull'estremità del bastone come a godersi lo spettacolo che tutti sapevano non potesse vedere, almeno non con gli occhi. Il ragazzo pensò che forse sarebbe venuto a prenderlo mentre Peter era occupato, ma lui non si mosse di un solo centimetro, concentrato a sentire i rumori provocati dai due licantropi, assaporando con grande inalazioni l'odore del sangue che veniva trasportata dai primi venti primaverili.

Peter buttò a terra Theo fiodandosi sopra di lui, pronto a dare il colpo di grazia, ma un proiettile tagliò la traiettoria costringendolo a girarsi per vedere un uomo che impugnava un fucile puntato contro di lui.

Stiles scattò d'istinto, mettendosi davanti ai due per proteggere Peter da quel pazzo che sparava « Si fermi! » urlò prima di sentirsi afferrare per la caviglia finendo nuovamente con la faccia premuta contro il terreno umido della foresta. Era stato Theo che aveva approffitato di quel momento di stupore generale per attuare la sua mossa, approffitandosi dell'ingenuità del suo caro amato Stiles.

Il Beta più anziano ringhiò scattando a premere gli artigli in una morsa per circondare il cuore sul lato sinistro del petto del ragazzino, pronto a stapparlo via dalla cassa toracica e darlo in pasto agli animali del bosco, ma lo stesso fece Theo « Se muoio io, muori anche tu. » sputò il Raeken lasciando la presa su Stiles che con mosse svelte corse verso il cacciatore urlandogli di colpire il licantropo a terra, ma questi non lo fece, rimanendo come uno spettatore in silenzio.

Faceva male, sentiva le dita di Theo iniziare a trapassare lo strato esterno della sua pelle, era lento e doloroso, così come doveva essere per lui.

Pochi passi più in là Stiles aveva le lacrime agli occhi, vedeva chiaramente il sangue di Peter macchiare le foglie con gocce scarlatte « Non lo vede che si stanno uccidendo?! » urlò nuovamente verso l'uomo armato, ma lui rimase nuovamente in silenzio non degnandolo nemmeno di uno sguardo.

Theo era così sicuro di farcela, non poteva deludere Deucalion per nessuna ragione al mondo. Ancora un paio di centimetri e avrebbe sentito il cuore dell'Hale tra le sue dita, era una sensazione bellissima e si chiese come sarebbe stato fare lo stesso con Stiles, ad un certo punto, quando sarebbe stato troppo vecchio per accontentarlo o semplicemente quando si sarebbe stancato di lui e di quel suo buco ormai rovinato da lui stesso.

Poi ci fu lo sparo e vide l'Alpha deviare con il suo bastone la pallottola, ma questo non fermò il cacciatore dal riprovarci, tanto che dovette mollare la presa sul cuore di Peter e darsi alla fuga con l'uomo che gli aveva donato il Morso.

Stiles si precipitò sul corpo dell'uomo e senza badare al sangue posò l'orecchio all'altezza del cuore per sentirne il battito, ma non udì nulla « No, no, no, Peter. » sussurrò mentre provava a svegliarlo « Non ti azzardare a morire. » lo avvisò iniziando le procedure di rianimazione che suo padre gli aveva insegnato, ma non servirono a nulla, Peter continuò a non respirare e il suo cuore continuò a non battere.

« Lo hai ucciso! » urlò contro il cacciatore, il quale si era avvicinato mettendo via il fucile.

« Credevo vincesse. » fu l'unica cosa che disse prima di afferrare il ragazzo per portarlo nel suo locale.


Derek ascoltò in silenzo, la mano che leggermente carezzava la spalla del fidanzato mentre il lupo ringhiava, ordinandogli di compiere il rituale, di farlo suo lì, in quel momento, davanti gli occhi di tutti e morderlo alla base del collo, Marchiandolo. Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi sull'odore di sua sorella, che sapeva di tristezza per la perdita di un altro membro della famiglia.

« Derek, Stiles ti ha fatto una domanda. » lo riscosse dai suoi pensieri la voce seria di Scott e l'uomo abbassò lo sguardo per fissare negli occhi il Compagno « Scusami, non stavo ascoltando. » ammise con sincerità, facendo sbuffare Jackson e Lydia, indispettiti dalla carenza di attenzione del loro Alpha.

« Sai cosa vuole Deucalion? Ha detto che sono una pedina importante e... » Stiles lasciò in sospeso la frase, invitando Derek a continuare per spiegargli perché fosse stato rapito per l'ennesima volta.

Il moro si alzò e posizionandosi al centro della stanza lasciò un pesante sospiro « C'è una cosa che ti ho tenuto nascosto da quando ci siamo messi insieme, Stiles. » rivelò colpevole « Deucalion e il Branco di Alpha sono venuti da me già un anno fa, chiedendomi di unirmi a loro, ma ho rifiutato. Pensavo se ne fossero andati, ma come sempre mi sono sbagliato. » disse arrabbiato con se stesso. La gente moriva e si faceva male a causa sua, forse sarebbe stato più semplice farla finita prima che anche Cora si facesse del male, aveva già dovuto soffrire tutti quei anni sola, con la certezza di non avere più nessuno al mondo.

Stiles si alzò un po' a fatica per raggiungerlo e prendergli una mano, per nulla imbarazzato che tutto il Branco e Zac stessero guardando loro, con lo sguardo lo invitò a continuare. Derek rilassò appena le spalle, il contatto fisico con la sua metà aveva sempre una funzione calmante « Quando un licantropo trova il suo soulmate deve compiere un rituale e se non lo fa in un limite di tempo, le conseguenze... » non riuscì a finire la frase, consapevole che Stiles si sarebbe allontanato da lui spaventato dal mostro che sarebbe diventato da lì a poco.

« Diventerà un lupo, senza alcun controllo, con l'unico obbiettivo di uccidere. Un elemento niente male per rendere ancora più potente quel Branco di Alpha. » spiegò Zac stringendo le spalle agli sguardi stupiti di tutti, come a dire “Cosa? Sono un cacciatore, queste cose le so!”.

Lo Stilinski chiuse gli occhi cercando di trovare un nesso, nella speranza di ricordarsi cosa aveva letto sui soulmates, ma nulla gli giunse « Der, di cosa si tratta? Di che rituale parliamo? Dimmi nulla in cui centri del sangue, ti prego. » blaterò perdendosi nelle sue stesse parole. Una volta aveva provato a fare un patto di sangue con Scott, ma alla vista dell'ago se l'era data a gambe.

Derek arrossì leggermente, non volendo dire davanti a tutto il Branco una cosa che riguardava solamente lui e Stiles, fortunatamente sembrarono capirlo in quanto in mezzo minuti furono lasciati soli.

L'uomo guidò Stiles verso uno dei divanetti del bar e gli strinse le mani « Il lupo quando trova il proprio Compagno sente il bisogno di marchiarlo, far sapere a tutti che è solamente suo e... »

« Oh, questo è molto dolce. »

« E per farlo deve morderlo alla base del collo, in una situazione particolare, Stiles. Una situazione in cui non voglio metterti perché è ancora troppo presto. » disse guardandolo dritto negli occhi e Stiles arrossì, capendo perfettamente dove voleva andare a parare e in parte si sentì in colpa. Se Derek diventava un lupo selvaggio in cerca di sangue sarebbe stata solamente colpa sua e lui non poteva permetterlo, doveva evitarlo ad ogni costo.

« F–facciamolo. » disse soprendendo l'uomo e anche quei impiccioni del Branco che erano rimasti ad origliare, pronti ad intervenire per qualsiasi cosa. Infondo c'era ancora Deucalion in giro e i due – molto intelligentemente – si erano andati a sedere vicino la vetrata.

Derek ringhiò, ordinando al gruppo di adolescenti di tornarsene di là, lasciando i due finire la loro conversazione.

« No. » disse l'Alpha « Non farò l'amore con te solo perché ti senti in dovere. Sono più forte del mio lupo, non prenderà il sopravvento, te lo prometto. Così come ti prometto che entro la fine della settimana avrò il cuore di Theo tra le mani, quel bastardo ha finito di farti del male. » dichiarò irremovibile. Lui era Derek Hale, umano quanto animale, nessuna delle due parti avrebbe mai preso il sopravvento sull'altra.

Stiles sentì gli occhi pizzicargli per le lacrime, nessuno gli aveva mai detto di voler fare l'amore con lui, era sempre stato sesso quello che Theo voleva. Si sporse in avanti per catturare le labbra del suo fidanzato tra le sue, eliminando il sapore di Theo e quello di Peter « Sono solo tuo. » bisbigliò come a rassicurare il lupo che non doveva temere nulla, che doveva rispettare il volere di Derek di non volerlo marchiare. Sapeva di non dover trattare le due entità come persone diverse, ma in quel momento sembrava la cosa giusta da fare.

Derek lo abbracciò, il naso premuto contro il collo per inalare l'odore dolce dello Stilinski « Ti porto a casa. ».


Quando lo sceriffo aprì la porta di casa si apettò di trovare solamente Stiles e Derek, ma davanti a lui si presentò l'intero Branco più uno strano tizio con un fucile. Lasciando perdere per un attimo quel dettaglio si affrettò a tirare a sé il figlio e stringerlo in un abbraccio spacca ossa « Non un biglietto, ragazzino, non un messaggio. Cosa devo fare con te? » domandò fintamente arrabbiato, ormai aveva capito che non c'era verso per tenere al sicuro Stiles. Quel ragazzo si sarebbe buttato tra le fiamme per salvare i suoi amici, nobile quanto stupido.

« Ma come? Non hai visto i segnali di fumo che ho fatto prima di uscire? » chiese l'adolescente ricambiando la stretta, felice di essere lì insieme al padre e lontano da Theo e le sue mani viscide.

Una volta tutti dentro e al caldo, Stiles salì in camera sua per sistemarsi nel bagno personale, aveva decisamente bisogno di acqua ossigenata e qualche cerotto. Certamente non si aspettò di vedere Scott entrare pensieroso.

« Scotty boy, cosa ti affligge? » domandò aprendo il piccolo armadietto con tutto il necessario per sistemarsi. Si girò a guardarlo solamente per vederlo in piedi, le braccia incrociate e il tipico sguardo da “sono tuo fratello, so che c'è qualcosa che non mi hai detto.” così, sospirando fortemente si sedette facendo segno al licantropo di fare lo stesso.

« Non devi dirlo a nessuno, intesi? » specificò prima di svuotare il sacco « Peter mi ha baciato. Non so realmente cosa pensare, se dirlo o meno a Derek, se pentirmi per averlo trattato così male dopo avermi salvato ed essere morto per permettermi di tornare da voi e... » buttò tutto fuori grato di aver insonorizzato la sua stanza e il suo bagno, impedento a chiunque con il super udito di origliare.

« Sono una persona orribile, voleva essere solamente amato e io l'ho rifiutato così, senza nemmeno lasciarlo parlare. » sospirò prendendosi la testa tra le mani, sconsolato oltre ogni limite per aver avuto un comportamento del genere. Poteva solamente immaginare come si era sentito l'ex Alpha, nessuno prendeva bene un rifiuto, anche tipi come Peter. Era stato scortese, i suoi ultimi attimi di vita gli aveva passati cercando di salvare un ragazzino ingrato che non gli voleva bene nemmeno un decimo di quello che doveva provare lui.

Scott gli posò una mano sulla spalla « Era Peter, Stiles, ha fatto le sue decisioni nella vita e certamente baciarti è stata la peggiore. Cosa ti dice che non l'abbia fatto solo per innervosire Derek e ora tu stai qui, a pensarci sentendoti uno schifo. » provò a consolarlo il Beta anche se sapeva che quanto provasse Peter fosse vero, lo aveva sentito più volte su di lui, quel lieve odore di eccitazione ogniqualvolta Stiles entrasse nella stanza, seguito da quello più dolce dell'affetto.

« Forse hai ragione. » si convinse l'umano mettendosi anche l'ultimo cerotto sul ginocchio sinistro, coprendo un grosso taglio che gli aveva causato un chiodo sporgente del letto di Theo.

Sistematosi e infilato un paio di pantaloni in cotone i due ragazzi tornarono al piano inferiore, Stiles notò con piacere come Derek e Zac stessero parlando, come se non solo qualche ora prima l'uomo avesse puntato un fucile contro l'Alpha.

« Mi sembra ovvio che non può rimanere qui. » stava dicendo Lydia, seduta sulle ginocchia di Jackson in modo estremamente elegante « Deucalion verrebbe a cercarlo qui per prima cosa, dobbiamo nasconderlo dove nessuno possa trovarlo. Anzi, dobbiamo nascondere entrambi. » precisò lanciando un'occhiata a Derek che stava osservando delle blue prints con Zac, sembrava essere la pianta della vecchia banca di Beacon Hills.

Stiles fece scattare un sopracciglio in alto, una brutta abitudine che aveva preso dal suo fidanzato, e palesò la propria presenza alla rossa « Lyds, non pensarci nemmeno. Nessuno di noi si nasconderà. » affermò fiero facendo scattare in alto la testa dell'Hale, cogliendo tra tutti i rumori solo le parole del Compagno.

Si avvicinò a lui guardando gli adolescenti occupanti il divano di casa Stilinski con un sopracciglio inarcato – « Diamine, sono una coppia perfetta. » bisbigliò Cora nell'orecchio di Isaac, ridacchiando appena – e precisò il suo disappunto per quel piano. Erano un Branco, avrebbero affrontato anche questo insieme, avevano già Kali in ostaggio, sicuramente l'avrebbero potuta usare per trarre in trappola Ennis, l'uomo che sembrava avere un interesse romantico nei confronti della donna.

Lo sceriffo si alzò dal divano tirando in su le mani « Finché tornate tutti vivi e senza osse rotte, fate quel che volete. » disse dando la sua più completa fiducia a quel gruppo un po' strambo che aveva già affrontato tanto, senza mai perdere.

Erica afferrò Stiles per un braccio, schiacciandolo per l'ennesima volta tra le sue protuberaze « Non si preoccupi, il mio Batman è troppo intelligente per finire ammazzato. » sorrise carezzando i morbidi capelli di Stiles graffiando appena la nuca con le unghie laccate di rosso. Lydia alzò gli occhi al cielo, esausta dall'infinite volte che aveva detto alla bionda di non stringere in quel modo il cotaneo, per il suo bene più che altro. Derek e Boyd non sembravano molto contenti di condividere.

Zac tossichiò, una mano dietro la schiena mentre l'altra stretta a pugno davanti la bocca « Nonostante il bellissimo e romanticissimo discorso fatto nel mio bar, mi dispiace informare il qui presente Alpha Hale che è, per il bene di tutti, consigliabile effettuare il rituale. Mia sorella era un'esperta di queste cose, ha letto milioni di libri sui licantropi e i loro Compagni, e non c'è mai stato nessuno in grado di resistere al richiamo del lupo. » annunciò facendo solamente indispettire l'Hale, che alzando il mento, in un movimento fiero e quasi arrogante, rispose con un bel: « Prima o poi arriva anche l'eccezione alla regola. ».

No, stava decisamente andando tutto male, ci mancavano solo l'Alpha ed il cacciatore che litigavano « Ora basta. » sbottò il giovane facendo sorridere fiero il padre, adorava quando il suo ragazzo prendeva il comando « Qui la mente del Branco sono io, per di più il futuro emissario, quindi chiudete le bocche e ascoltatemi. » mise in chiaro sfidando con lo sguardo chiunque a parlare « Il Branco di Alpha verrà sicuramente a riprendersi Kali e a provare a rendere selvaggio Derek, quindi dobbiamo principalmente occuparci di due cose. Scott, Allison, Boyd ed Erica andranno al loft e terranno in ostaggio la donna, ovviamente non possiamo lasciare nulla al caso quindi dovete inventarvi qualcosa per tenervi al sicuro – no, Scott, tu non pensare a nulla – mentre io, Derek, Jackson, Lydia, Cora ed Isaac settaceremo la riserva alla ricerca di loro tracce e magari ad impedire loro di entrare nel nostro territorio. Zac, tu rimarrai qui con mio padre e Chris, se vedete qualche movimento sospetto chiamate Scott e Derek, non posso credere di stare per dire una cosa del genere, ma sono i più affidabili. » ordinò spostando le persone come se fossero pedine su una scacchiera, formando infine tre gruppi.

Nessuno sembrò avere nulla da ridire quindi con i consuali saluti si separarono e Stiles in qualche modo si sentì potente, finalmente era come tornare vivo, quando tutto quel casino del mondo sovrannaturale era entrato nella sua vita e doveva escogitare periodicamente piani per non farsi uccidere e tenere in vita anche il suo migliore amico. Tutto il dolore provato negli ultimi anni sembrava essere scomparso e presto avrebbe sentito solo amore.







Angolo autrice:

Salve ragazzuoli!

Eccomi qui con il nuovo capitolo da matura ( 82/100 ragazzi, sapevo di poter fare meglio ma mi sono incasinata troppo all'orale) per non parlare che l'insegnante esterna di italiano mi ha detto che non so scrivere. Quindi, vogliate spiegarmi perché sono scritta nell'albo dei giornalisti scolastici e voi magnifiche creature recensite le mie storie, seriamente, qualcuno vi paga? Scherzo, ovviamente, ma devo dire che quel commento mi ha ferito nel profondo tanto da pensare di abbandonare completamente la scrittura e non immatricolarmi alla facoltà di Lettere e Filosofia.

Okay, basta con i drammi della mia vita reale.

Abbiamo la scena di come è morto Peter, ma prima che vi unite in gruppi con torice e forconi contro Zac sappiate che c'è un altro lato della storia che non conoscete. Lo so, sono una stronza, dare queste informazioni vaghe e lasciarvi con il dubbio, sono perfetti per la giusta dose di suspace.

Cosa ne pensate? Vi piace questo Stiles un po' più autoritario, uno Stiles che sta riprendendo tra le mani la propria vita, pronto a lasciarsi amare da tutti senza più dover pensare a Theo.

Ammettetelo, vi eravate scordati di Kali! Per un attimo anch'io, devo essere sincera.

Per quanto riguarda l'aggiornamenti non so che dirvi, il 24 parto per Berlino e tornerò dopo quattro giorni, quindi o aggiorno domenica – se riesco a scrivere mentre preparo tre itinerari (perché non si sa mai, ragazzi, e poi la considero una deformazione professionale dopo cinque anni al turistico) – o direttamente il 31.

Stay turned!

Sel


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