14/06/2009
1 recensioni-cicatrici del cuore-
Riflessi indaco rilucevano tra le lunghe ciocche corvine che danzavano libere nel vento. Gli occhi erano chiusi alla luce di un sole nascente, mentre i polmoni si riempirono di quell’aria umida, quasi bagnata. Era cominciato un nuovo giorno…
La ragazza sentì dei passi leggeri venire verso di lei e, lentamente, si girò per vedere chi arrivasse.
Un ragazzo, più alto di lei, si fermò davanti ai sui grandi occhi di perla, mentre si specchiavano in due laghi cristallini quali erano i suoi, incorniciati da ribelli ciuffi dorati dall’alba. Sei cicatrici, tre per ogni guancia, rigavano le sue guance donandogli un’aria da animaletto ferito che ha bisogno di tante coccole e affetto, mentre le sue labbra erano dischiuse in un sorriso.
Quasi senza accorgersene, la ragazza si avvicinò a quelle labbra, schiudendo le sue per accoglierle. Sentiva il forte respiro che le sfiorava la pelle, mentra il calore del suo corpo non faceva altro che aumentare grazie a quello di lui.
Il sole era ormai sorto del tutto, Galeotto di quell’amore proibito…
Ad un tratto, il corpo del ragazzo cominciò a tremare e la ragazza si allontanò impaurita. Lui si stava contorcendo in preda a dolori terribili, cambiando il suo aspetto gradualmente. Gli incisivi si ingrossarono, le cicatrici sulle guance divennero più spesse, il corpo si ricoprì di una peluria scura mentre gli spuntarono nove code e gli occhi divennero due gocce di sangue misto al nero dell’ira. La sua figura crebbe fino a sovrastarla, diventando una volpe enorme. Dalla sua bocca soffiava un alito che sapeva di carne putrefatta e la bava colava lungo i denti aguzzi. Gli occhi erano puntati su di lei e si preparò ad attaccare.
La ragazza corse via, impaurita, ma si ritrovò ben presto lungo il margine di un burrone.
Si girò di scattò e vide la volpe saltare e sovrastarla…
-Hinata, svegliati! Andiamo, vuoi svegliarti!?!-
La ragazza dagli occhi di perla aprì di scatto le palpebre. Si trovava nell’appartamento che condivideva con le sue amiche e adesso se le trovava tutte attorno a lei. Si sentiva la gola secca, come se avesse corso veramente, e si accorse solo i quel momento che aveva gli occhi pieni di lacrime.
-Hinata, cos’è successo? Cos’hai sognato?-
La ragazza, dai lunghi capelli rosa, sembrava in preda ad una crisi isterica
-Sakura, smettila di starle così addosso, non la fai respirare!-
-ma Ino, hai visto come si agitava nel sonno?-
-si Sakura, però adesso è tutto finito. Hinata, purtroppo devo scappare al lavoro, ma tu cerca di riposare e di non fare più brutti sogni-
La ragazza, di nome Ten Ten, le diede un leggero bacio sulla fronte, fresco come un piccolo alito di vento in una giornata d’estate, e corse via.
-Hinata, per oggi resta a casa, prendiamo noi gli appunti a lezione, ok? Tu cerca di rilassarti-
-si Hinata, non preoccuparti. Ci pensiamo noi-
Hinata guardò le due amiche ai piedi del letto e ringraziò per quell’amicizia speciale che le univano.
Le due ragazze uscirono di casa dopo averla salutata ancora una volta.
Mentre aspettavano l’ascensore, Ino continuava ad essere nervosa per quello che era successo.
-Ino, ma ti vuoi dare una calmata?-
-Senti Sakura, è un mese ormai che Hinata ha questi incubi. La notte si sveglia agitata e grondante di sudore. A volte non si sveglia neanche e continua a dormire come se fosse morta! Oggi faccio passare Kiba, così magari può capirci qualcosa in più di noi…-
-Vabbè che studia psicologia, però Kiba non mi sembra sappia molto sull’argomento. Non deve dare l’esame di Psicologia infantile tra tre mesi?-
-Si, però è un argomento che lo affascina molto, per cui se l’è già studiato tutto!-
L’ascensore arrivò in quel momento e le ragazze entrarono
-ma credi che possa aiutarci veramente?-
-guarda, Kiba è il migliore del suo corso, e poi per Hinata va più che bene. Lo sai che lei non ha mai superato…-
-ok,stop! Ho capito!-
-grande Sakura. Ora andiamo, sennò ci perdiamo veramente la lezione-
Uscirono finalmente al piano terra e salirono in auto il più velocemente possibile, Ino al posto di guida e Sakura al suo fianco.
-pronta per la corsa mattutina?
-si, ma non prima di essere passati dal fioraio!-