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Autore: Heda_Lexa    19/07/2017    1 recensioni
Clexa AU potterverse
Una lama le marchiava la pelle e urla disumane uscivano dalla sua bocca. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era il dolore. Dolore. Tanto dolore.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 3
Che cosa ho fatto?! A cosa diavolo stavo pensando ?!! Anya mi ucciderà quando glielo dirò.. proporle di fare delle lezioni private e di rispondere anche a delle sue domande…
Lexa camminava in su e in giù nella sua stanza da almeno un’ora maledicendosi mentalmente per quella sua stupida proposta. Aveva per un attimo messo il cuore davanti alla testa e guarda cosa combinava. Non riusciva proprio a capacitarsi della sua stupidaggine. In fondo però sapeva di aver fatto la cosa giusta. Clarke era speciale e lei doveva proteggerla a qualunque costo. Prese dal cassetto una foto di lei e Costia e si sentì in colpa. Anche se solo per pochi attimi oggi, mentre era con Clarke, aveva dimenticato la sua amata. Si asciugò una lacrima e decise di mettersi a letto con la speranza di dimenticare, anche solo per poche ore, la sua vita.
 
 
“Clarke svegliati, siamo in ritardo- urlò Octavia dal bagno- Harper puoi tirarla giù dal letto per favore”
“ con molto piacere” rispose la ragazza ridendo mentre scopriva Clarke.
“Mi alzo, mi alzo… mamma mia è domenica e non si può dormire in santa pace neanche fino alle 9!” si lamentò Clarke.
“ Dobbiamo fare un sacco di cose oggi e lo sai bene.. se ieri sera invece di fissare il soffitto avessi dormito….” Rispose stizzita O’.
“Non riuscivo a dormire” protestò Clarke. Addormentarsi era stato impossibile, mille pensieri, dubbi e domande le affollavano la mente.
Una volte pronte andarono tutte e tre a studiare in biblioteca con Raven e Maya, poi per l’ora di pranzo si diressero all’esterno del castello.
“Raven ma sei sicura che possiamo? Non voglio far perdere punti a Tassorosso” disse Maya preoccupata.
“Si stai tranquilla ho chiesto a Kane e ci ha dato l’ok. Ha detto che tanto oggi sarebbero venuti degli auror a controllare il castello quindi daranno un’occhiata anche a noi” rispose Raven.
Quando arrivarono trovarono tutti i ragazzi che avevano già sistemato i teli sul prato e i cestini del cibo.
“Ma voi non studiate mai?” domandò Clarke
“Lo studio non fa per me… sono troppo bello per essere anche intelligente” disse Jasper che scatenò subito una risata generale.
Quel giorno avevano deciso di pranzare tutti insieme prima di andare a vedere la partita di quidditch che vedeva avversari serpeverde e grifondoro.
Clarke si guardò in torno e un sorriso le spuntò sulle labbra; Wells, Monty, Jasper, Lincoln, Brian, Nate, Harper, Octavia, Raven e Maya si scambiavano battute e le risate risuonavano nell’aria. Sembrava di essere tornati ai vecchi tempi, in cui non c’era la guerra e nessuno di loro aveva sofferto a causa di essa. Quasi tutti in quella comitiva aveva perso qualcuno che amava a causa dei mangiamorte, ma in quel momento il dolore e la tristezza non erano i benvenuti. Per quel giorno avrebbero solo riso e scherzato.
“Smettete di essere così innamorati, mi fate venire il voltastomaco!” disse Raven a Octavia che stava baciando Lincoln.
“Sei solo gelosa perché tu non hai nessuno” rispose Clarke ridendo.
“Sapete benissimo che l’amore non fa per me… non voglio mica diventare così…” Raven fece una faccia disgustata che scatenò una risata generale.
“Quando troverai la persona giusta capirai…” disse Nate guardando Brian e dandogli un bacio a fior di labbra.
“Mi mancava tutto questo- disse Wells- ridere, scherzare… passare un giorno spensierati senza preoccuparci di cosa c’è là fuori. Pensavo che venendo ad Hogwarts le cose fossero diverse, ma anche qui sono tutti molto tesi… il professor Pike è insopportabile.. e io che pensavo che fosse mio padre quello ansioso e complottista.”
“Pike sembra sul punto di avere una crisi nervosa- disse Lincoln – poi ci odia noi serpeverde.. l’altro giorno ha iniziato a fare un elenco di tutti i maghi oscuri che appartenevano a serpeverde… alla fine non abbiamo preparato neanche una pozione:”
“Beh però è vero, quasi tutti i maghi oscuri sono serpeverde.” Disse Maya guadagnandosi un’occhiataccia da parte di O’.
Clarke cercò subito di evitare una discussione tra le due intervenendo: “ Pike è peggiorato da quando sua moglie è stata uccisa dai seguaci di Nia… ma credo che, nel caso ci attaccassero, farà di tutto per proteggerci.. “
Lincoln stava per rispondere ma fu interrotto da Monty: “ Ei guardate… credo che quelle siano i due auror che sono venuti a controllare il castello..”
“Mazza che figa quella bionda!” disse subito Jasper e tutti inevitabilmente risero nel vedere la faccia contrariata di Maya.
“E perché la professoressa Woods sta andando verso di loro ?” chiese Harper.
Tutti si voltarono nella direzione da cui proveniva la loro professoressa iniziando a fissare le tre donne.
 
 
Lexa si incamminò verso Anya e Indra.
“Sentite così tanto la mia mancanza?” disse Lexa sorridendo.
“Non siamo venute per te sorellina- rispose subito Anya- comunque credo che Clarke ti stia rendendo la vita difficile a quanto ho sentito.”
“Ho già risolto tutto- disse Lexa omettendo il fatto che le avrebbe fatto lezioni private- la prossima volta dovremmo fare più attenzione… “ un boato interruppe Lexa che voltandosi vide ciò che non avrebbe mai voluto vedere: un gruppo di mangiamorte era riuscito ad entrare ad Hogwarts e stava attaccando un gruppo di ragazzi. Poi la vide: una folta chioma bionda. Clarke. No no no. Non può accaderle niente.
E come un fulmine iniziò a correre in direzione dello scontro seguita a ruota da Anya e Indra.
 
 
 
Incantesimi e maledizioni venivano scagliati in ogni direzione e il prato sembrava essere diventato un campo di battaglia. O’ e Lincoln combattevano spalla a spalla contro due mangiamorte incappucciati e nonostante fossero molto bravi i seguaci di Nia li stavano per sopraffare. Quando entrambi erano alle strette qualcuno si affiancò a loro; Octavia si voltò per un attimo e vide Indra schiantare un mangiamorte e iniziare a combattere con l’altro, così iniziò ad attaccare anche lei, insieme a Lincoln.
Raven, Monty e Harper erano stati accerchiati, e per loro le cose stavano per mettersi male, quando videro due mangiamorte cadere a terra e arrivare in loro soccorso l’auror che poco prima stava parlando con Lexa.
Gli altri ragazzi stavano tutti combattendo vicino, quando ad un certo punto Clarke fu scaraventata lontano. Due mangiamorte si avvicinarono a lei e si tolsero il cappuccio mostrandosi: Echo e Roan.
Clarke li fissò mentre la paura iniziava a farsi strada dentro di lei; Echo e Roan erano i più fedeli seguaci di Nia e anche i più spietati.
“E così tu saresti la figlia di Jake –disse Echo- tuo padre è sempre stato una spina nel fianco per Nia, sia sedici anni fa, sia quando è tornata. È stato veramente bello ucciderlo. Vero Roan?”
“Oh certo. Piangeva come una femminuccia…”
Clarke non fece finire di parlare Roan e si scagliò contro di lui con tutti gli incantesimi che conosceva.
“Crucio!” Echo colpì con la maledizione senza perdono Clarke che cadde a terra e iniziò a contorcersi dal dolore.
“Sectumsempra” Lexa scagliò la meldizione contro Echo, che per difendersi smise di concentrarsi su Clarke, e si posizionò davanti alla ragazza per proteggerla.
“Guarda chi si rivede- disse Roan- speravamo tanto di incontrarti e Nia ci ha dato precise indicazioni su di te. Portati da lei viva.”
“Chissà magari ci permetterà di divertirci come l’anno scorso- si intromise Echo- o magari potresti decidere una volta per tutte di unirti a noi. Nia è rimasta molto delusa dal tuo comportamento.. ha detto che io sarei stata la…”
Lexa interruppe Echo iniziando a scagliare maledizioni contro di lei e Roan che risposero immediatamente e anche Clarke si unì al combattimento dimostrando di essere la figlia di suo padre.
Nel frattempo i professori e alcuni studenti erano accorsi in aiuto e stavano duellando contro i mangiamorte. Ad un tratto nel cielo si formò il marchio nero e tutti i seguaci di Nia si ritirarono.
Lexa si girò subito verso Clarke e prese il suo viso tra le mani.
“Stai bene ? Sei ferita? Clarke rispondimi!”
Clarke fissò Lexa per un secondo con uno sguardo vuoto, poi ritornò in sé e disse “ Si sto bene, sto bene. Ma cosa voleva dire Echo ?Che cosa intendeva quando…. “
“Clarke non è il momento ora per le domande. Tu stai bene e questo è l’importante. Ora andiamo dagli altri.” Mentre le mani di Lexa lasciavano il viso di Clarke quest’ultima le afferrò il polso.
“Cosa sono queste cicatrici?!”
Lexa si sciolse subito dalla morsa della ragazza e si coprì meglio con la manica. ”Non sono affari tuoi! Ora torniamo dagli altri.”
Lexa si voltò e iniziò a camminare verso quello che poco prima era diventato un campo di battaglia con Clarke che la seguiva sempre più confusa.
Quello che videro le lasciò senza parole: quattro mangiamorte erano riversi a terra senza vita, mentre alcuni ragazzi erano feriti gravemente.
Raven perdeva sangue da una gamba e stava diventando sempre più pallida, così Anya la prese in braccio e corse verso l’infermeria. Harper e Maya erano ferite, ma non sembrava essere nulla di grave.
Lincoln invece era ricoperto di sangue e non sembrava dare segni di vita; allo stesso modo Wells.
Octavia piangeva inginocchiata di fronte a Lincoln quando fu spostata da Indra e da Kane che presero il ragazzo per portarlo in infermeria, mentre Jaha prese suo figlio e seguì gli altri.
 
 
 
 
 
Dopo ore che sembrarono interminabili la porta dell’infermeria si aprì e uscirono Jakson e Abby, che erano stati chiamati di urgenza dal San Mungo, insieme a madama Chips. Tutti li guardarono con aria preoccupata e Abby iniziò a parlare.
“Lincoln è fuori pericolo- Octavia tirò subito un sospiro di sollievo e lacrime di gioia iniziarono a scenderle lungo il viso- Raven ha perso molto sangue e le condizioni della sua gamba non sono delle migliori, dovremo aspettare e vedere quando si sveglierà. Wells invece è in una situazione critica e io e Jakson riteniamo che sia meglio trasferirlo al San Mungo.
“Voglio vederlo” disse subito Jaha.
“Certo Thelonious- rispose Abby-può entrare solo una persona per paziente.”
“Io vado da Lincoln” disse subito O’
“Io vorrei tenere d’occhio Raven se non è un problema” si propose Anya.
Nessuno rispose così intervenne Jacson “ No va bene, è meglio che i ragazzi vadano a riposarsi”
“Tornate tutti nei vostri dormitori- disse il preside Kane- e non uscite per nessuna ragione. Domani mattina terremo un discorso nella sala grande.” Detto questo tutti i ragazzi iniziarono a dirigersi verso i propri dormitori cercando di farsi forza l’un l’altro.
“Clarke dove vai?! Hai sentito il preside dobbiamo tornare nei nostri alloggi…” disse Harper.
“Voglio parlare con mia madre torno subito”
Clarke tornò verso l’infermeria quando sentì la voce di sua madre provenire da un corridoio vicino.
“hanno detto niente ?” chiese Abby.
“No fortunatamente niente di compromettente- Clarke riconobbe la voce di Lexa- però ci siamo andati vicino.. quando sono arrivata stavano parlando di Jake e poi Echo stava per rivelare il mio segreto.”
“L’importante è che non l’abbia fatto-disse Marcus- nessuno deve sapere che tu sei la figlia di Nia… “
A Clarke si gelò il sangue e non riuscì più a sentire quello che stavano dicendo. L’unica cosa che riusciva a fare in quel momento era cercare di metabolizzare quella notizia.
Lexa era la figlia di Nia. Nia, la più potente e spietata strega oscura di tutti i tempi aveva una figlia. Lexa.




Rieccosi qua! il segreto di Lexa è stato svelato. Chissà ora come reagirà Clarke.. Nel prossimo capitolo il passato di Lexa verrà fuori e non solo. In questo capitolo abbiamo visto Echo e Roan. Chissà che cosa hanno fatto alla nostra amata professoressa e che ruolo avranno in futuro. Grazie a chi è arrivato a leggere fin qui e se vi va lasciate una recensione per farmi sapere cosa ne pensate.
May we meet again.
   
 
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