<<
Abbiamo già una traduzione >>
commentò calmo:<< Sì ma una
traduzione fatta da chi? Credo che il miglior
esperto di storia e leggende della Britannia possa tornarci utile, no?
>>
Al sorrise ammiccando ad Hannah:<< È
ammirazione quella che sento nella
tua voce? >> << Come? >> e le
sue guance divennero rosse
mentre la sua bocca si apriva in una graziosa O:<< Ma
cosa dici...assolutamente
no...dico solo che lui è il migliore in questo campo, l'hai
detto tu stesso e
quindi perché non chiedergli aiuto? >>
incapace di dare una risposta che
non sembrasse decisamente stupida ed infantile Al fece una
smorfia:<< Ci
penserò, non ti prometto niente ma ci penserò
>> Hannah annuì:<<
Sei tu che devi decidere ma abbiamo un assassino da prendere
ricordatelo
>> Alastair fece per rispondere quando un lieve bussare
alla porta li
fece voltare tutti e tre verso Rex, l'auror che li aveva accolti il
primo
giorno e che guardava Carsen con evidente antipatia:<< Il
capo vuole
vederti Carsen, dice che è urgente >> Al
annuì:<< Datemi qualche
minuto, torno subito >> Hannah e Lily annuirono mentre
l'auror usciva.
Pochi
minuti dopo stanca di continuare a
guardare sempre le stesse foto Lilian alzò la testa
passandosi le mani nei
capelli:<< Vado a prendere qualcosa da bere di
là, vuole...vuoi - si
corresse all'ultimo - qualcosa? >> Hannah fece cenno di
no prima di
tornare a concentrarsi sulle foto del diorama.
Una
volta in corridoio Lilian si avviò verso la
piccola sala ristoro che Al le aveva mostrato quella mattina, stava per
entrare
quando la porta si aprì di colpo facendola scattare
indietro, sarebbe di certo
scivolata a terra come una pera se due mani robuste non le avessero
afferrato
gli avambracci rimettendola in piedi:<< Mi scusi, non
l’avevo vista…miss?
>> domandò poi lo sconosciuto biondo con un
sorriso da canaglia e uno
squisito accento del sud:<< Cavendish, Lilian Cavendish,
lei sarebbe?
>> lui si passò distrattamente una mano nei
capelli:<< Edward
Garrett >> << Garrett? >>
domandò lei riconoscendo il cognome
del capo del dipartimento ma prima che lui potesse rispondere Alastair
uscì dall’ufficio
del suo capo e il suddetto si voltò verso di
loro:<< Eddy sei qui, bene
ho giusto bisogno di parlarti >> il ragazzo
annuì:<< Certo papà,
arrivo subito >> poi guardando un'ultima volta in
direzione di Lilian si
sistemò il nodo della cravatta facendole
l’occhiolino prima di entrare nell’ufficio
del padre.
<<
Vedo che hai fatto la conoscenza di
Edward Garrett, il figlio del capo >> <<
Diciamo che ci siamo
scontrati più che altro >> Al le sorrise
facendo per tornare nel suo
ufficio:<< Edward è un promettente avvocato,
che ci ha aiutato a spedire
molti delinquenti dietro le sbarre, suo padre è molto fiero
di lui >>
<< Beh non fatico a crederlo, sembra molto… -
Lily cercò la parola giusta
- competente >> di
nuovo
Alastair Carsen sorrise nascondendo il suo ghigno dietro ad un
bicchiere d’acqua
che si era appena versato:<< Sì, anche quello
direi >> ma il
discorso finì lì visto che tornarono da Hannah e
Alastair cominciò a pensare
all’idea della Welsh di far entrare Hamilton
nell’operazione o almeno di
chiedere il suo aiuto.
<<
Non mi piace e basta! >> la voce
di Ryan era dura e si alzava ad ogni ulteriore domanda di
Lena:<< È un
giocatore di Quidditch e anche un ragazzo molto simpatico, che
cos’hai contro
di lui? >> << Non mi fido di uno con quella
faccia e il fatto che
tu lo trovi attraente e penda dalle sue labbra non me lo
farà magicamente
piacere Cox >> le sibilò di nuovo mentre Lena
cercava di convincerlo ad
andare con lei alla famigerata partita:<< Cosa? Io cosa?
>>
<< Pendi dalle sue labbra come una scolaretta, credevo
fossi un auror
Lena non una ragazzina appena uscita dalla scuola >> gli
occhi di lei
divennero due fessure affilate e piene di rabbia:<<
Ripetilo sei hai il
coraggio, prova di nuovo a dire… >>
<< Oh andiamo fatela finita!
>> e la voce scocciata di Caleb interruppe la sua
sfuriata salvando
momentaneamente il culo a Ryan:<< Verrò io con
te a quella stramaledetta
partita così il piccolo McFly la smetterà di fare
i capricci >> poi
alzandosi dal suo letto si avvicinò all’armadio
per cercare una camicia da
mettersi:<< Grazie, almeno qualcuno qui è
maturo e non fa tutte queste
storie per niente >> e un’occchiata di fuoco
sembrò perforare Ryan da
parte a parte, poi guardando direttamente Caleb
aggiunse:<< Ti aspetto giù,
sbrigati >> e lasciando i due soli si sbatté
la porta alle spalle.
<<
Non aspettarti che ti dica grazie
Sapphyre >> commentò Ryan guardandolo con
odio:<< Sai una cosa
McFly forse dovresti prendere Cox e darle un maledetto bacio, ti
risparmieresti
queste litigate da bambini >> <<
Litigate…bacio? Ma che dici?
>> Caleb fece spallucce e sorrise
ghignando:<< Sì
certo niente…come dici tu… >> poi
aprendo la porta aggiunse:<< Intanto non sono io quello
che rimane qui da
solo a brontolare >> e salutandolo con la mano per
prenderlo in giro uscì
per raggiungere Lena.
<<
Mio signore, padrone è già tornato?
>> << Prepara il vino Jenkins, avremo
visite tra poco >> l’elfo
chinò il capo fin quasi a toccare terra:<<
Certo mio signore come ordina
il padrone >> e mentre lui si dirigeva in cucina il mago
si avvicinò ad
un secretaire di mogano in fondo al soggiorno aprendo la ribaltina e
prendendo
in mano alcune foto iniziando a sfogliarle con attenzione; era ancora
immerso
in quell’operazione quando un piccolo pop e il rumore di
qualcuno che bussava
alla porta lo ridestò:<< Signore, il suo
ospite è arrivato >> poi
allungando la piccola mano ossuta Jenkins gli porse la sua maschera
d’oro ma
lui fece cenno di no con la testa:<< Grazie Jenkins ma
non mi servirà per
stasera >> << È sicuro signore?
>> di nuovo annuì sfiorando
con le dita le foto che aveva poggiato sul piano del
tavolino:<< Sì, per
stasera mi occuperò personalmente del signor Longlost
>> poi guardando la
porta sentendo bussare di nuovo aggiunse:<< Va’
ad aprire >> l’elfo
fece un piccolo inchino, nascose la maschera e si diresse alla porta.
Un
paio di minuti dopo Jacob era seduto sul
comodino divano di pelle color sangue con un bicchiere di vino rosso in
mano:<< Benvenuto Jacob >> l’uomo
si voltò restando impalato
davanti al suo ospite in un elegante completo scuro e, per la prima
volta da
quando lo conosceva, senza la sua maschera d’oro sul
volto:<< Mio signore…
>> e la sua voce si interruppe fissando quegli occhi
freddi ed
implacabili:<< Mio signore io non…pensavo che
voi… >> e distolse
immediatamente lo sguardo sapendo bene quanto Morte Rossa ci tenesse al
suo
anonimato e al fatto che nessuno dei suoi seguaci, cerchia dei
fedelissimi
compresa, lo avesse mai visto in volto.
L’uomo
si sedette sulla poltrona davanti a lui
afferrando con le lunghe dita da pianista un calice di
rosso:<< Non ti
preoccupare Jacob, se ho deciso di mostrarmi vuol dire che di te mi
fido e che
non hai nulla da temere >> Jacob sembrò
rilassarsi un attimo a quelle
parole e lui ne fu contento, aveva un progetto in mente e per tale
progetto era
essenziale avere la completa fiducia di Longlost; mostrargli il suo
volto in
quell’occasione era solo uno dei tanti piccoli stratagemmi
che aveva in mente.
<<
Non fraintendetemi signore, sono molto
onorato per la vostra fiducia, ma so quanto voi teniate alla vostra
privacy e
che la vostra identità resti celata, mi chiedevo solo
perché… >> l’altro
bevve un sorso di vino sorridendo calmo ma sempre
freddo:<< Drake aveva
la mia fiducia e mi aveva visto senza maschera, ora tu sei al suo posto
e devo
darti la stessa fiducia che concedevo a lui >> nessuno
sapeva che fine
avesse fatto Drake a dire il vero, di Foster sapevano tutti che era
morto per
la sua incompetenza e per essersi quasi fatto catturare dagli auror, ma
Drake
era sparito da un giorno all’altro come se non fosse mai
esistito e Jake si era
ritrovato al suo posto a capo di quel piccolo esercito senza quasi
sapere perché:<<
Drake non è morto Jacob, se è per la tua vita che
temi sappi che è vivo e sta
bene >> a quelle parole Longlost alzò gli
occhi sorpreso:<< Ma
pensavo che…lui è scomparso nel giro di una notte
e… >> << Avevo
bisogno di Drake altrove e quindi l’ho mandato dove mi era
più utile >>
rassicurato in parte da quella spiegazione Jacob bevve ancora un po' di
vino:<< Perché mi avete fatto venire qui
signore? >> << Ti ho
fatto venire perché ho un compito da affidarti Jacob
>> poi allungando
sul tavolino alcune delle foto che aveva preso poco prima
aggiunse:<<
Abbiamo alcuni problemi da eliminare >> il luogotenente
prese le foto
guardando la coppia che vi era ritratta:<< Ma questo
è… >> <<
Esattamente Jacob >> commentò Dhearg
Bàs con un sorriso
vittorioso:<< Eliminali e poi saremo di un passo
più vicini al nostro
obiettivo >> come sempre Longlost chinò il
capo annuendo:<< Come
desidera signore, non la deluderò >> Morte
Rossa annuì bevendo ancora un
po' di vino:<< Direi che per questa sera abbiamo finito
>> di nuovo
Jacob annuì:<< Come desidera signore
>> e avvicinandosi alla
porta Jacob fece
per uscire quando
sollevando un braccio Dhearg Bàs gli puntò contro
la sua bacchetta, era sempre
stato molto portato per gli incantesimi non verbali; la sua mente
pensò all’oblivion
nell’esatto momento in cui Jake si dimenticò il
suo viso o quell’indirizzo poco
prima di smaterializzarsi, la sola cosa che gli restò fu la
foto della coppia
che teneva in mano e la sua missione: ucciderli.
La
partita stava procedendo abbastanza
tranquillamente, quel Vieri aveva dimenticato di dire a Lena che si
trattava di
un’amichevole ma i Falmouth Falcons stavano giocando come se
si trattasse della
coppa del mondo e, Caleb lo notò vedendo come il ragazzo si
muoveva, Vieri
stava cercando di fare più bella figura di tutti.
<<
Credo che McFly abbia ragione, hai
fatto davvero colpo Cox! >> la ragazza si
voltò verso il rosso:<<
Come scusa? >> con la testa Caleb indicò il
battitore che continuava a
volare nella loro zona dello stadio:<< Quel tizio sta
facendo di tutto
per farsi notare da te, ci manca solo che prenda lui il boccino al
posto del
cercatore! >> a quelle parole Lena arrossì
vistosamente ma quando fece
per rispondere Caleb si stirò le braccia sopra la testa
ghignando:<< Ora
capisco perché il caro Ryan è così
nervoso ultimamente…ha una bella concorrenza
>> << Concorrenza? >>
domandò lei perplessa ma un boato di
gioia si levò dalla curva e in un attimo tutta la squadra
dei Flamouth seguiva
il loro cercatore che teneva stretto in pugno il boccino e si esibiva
in acrobazie
di vittoria e gioia.
<<
Lena! Lena! >> sentendosi
chiamare lei e Caleb si fermarono e lei si voltò giusto in
tempo per vedere
Vieri, ancora con addosso la sua divisa e la scopa in mano, correre
verso di
lei con un gran sorriso stampato in faccia:<< Sei venuta
>> come se
non se ne fosse già accorto dopo cinque minuti
dall’inizio della partita pensò
Caleb nascondendo tutto dietro ad un melenso sorriso mentre Lena gli
presentava
il giocatore:<< Vieri, piacere >>
<< Caleb >> << È
un piacere conoscere amici di Lena >> <<
Sì, certo…piacere
mio>> mormorò
lui mentre si
stringevano la mano poi, fu solo una frazione di secondo, qualcosa
nello
sguardo di Vieri gli fece venire i brividi alla spina dorsale e, gli
costò
ammetterlo, ma forse Ryan non aveva così torto a non fidarsi
di quel tipo…
<<
Cosa? Un brunch? A casa del tuo capo?
>> e Hannah guardò perplessa Alastair quando
quella sera comunicò a lei e
Lilian la notizia:<< Laura Garrett ha organizzato di
nuovo il suo brunch
annuale? >> domandò la voce di Nicole dal
bagno lì accanto mentre si
sentivano le voci dei gemelli che sguazzavano felici nella
vasca:<< Sì
tesoro, ma non sei costretta a venire, ho detto che non abbiamo nessuno
a cui
affidare i bambini >> commentò Al sapendo bene
il sorrisetto compiaciuto
che in quel momento stava lambendo le labbra di sua moglie e infatti
poco dopo
Nicole rispose:<< Sì, hai
ragione…di’ ai Garrett che mi dispiace
così
tanto… >> l’auror scosse il capo
tornando a guardare le sue
ospiti:<< Purtroppo noi non possiamo esimerci da questo
evento mondano
>> e virgolettò le ultime parole dando ad
intendere che per loro quella
sarebbe stata tutto tranne che una festa:<< Che
cos’è che non ci sta
dicendo? >> domandò Lilian arricciando il naso
e Alastair sorrise:<<
Ok, diciamo che più che una festa è una riunione
informale di Auror, ci sarà un
gruppo scelto di invitati dal dipartimento e dato che il capo teme che
ci siano
talpe all’interno del dipartimento vuole parlare dei casi
più di rilievo
lontano da orecchie indiscrete >> << Un
gruppo scelto? Non ha paura
che sia lì la talpa? >> Alastair scosse il
capo:<< Garrett ha
scelto personalmente i suoi fedelissimi, compreso me >>
poi passandosi
una mano sui capelli aggiunse:<< Subito dopo la comparsa
di Morte Rossa
ha fatto bere a tutti noi il Veritaserum e ci ha sottoposto lui stesso
ad un
interrogatorio, solo chi ne usciva pulito poteva restare
>> Hannah e
Lilian si guardarono perplesse: Garrett sembrava così calmo
e invece…beh come
diceva sempre sua madre bisogna guardarsi anche dall’acqua
cheta pensò Hannah
con un mezzo sorriso:<< Quando sarà questa
festa? >> domandò Lilian:<<
Domenica pomeriggio, sarà una cosa molto informale
>> << Vale a
dire che dovrete tirarvi a lucido peggio che al ballo della scuola
signore
>> commentò Nicole riapparendo sulla porta del
bagno con la coda di
cavallo mezza scolta e la T-Shirt fradicia:<< Non abbiamo
niente del
genere >> commentò Lilian improvvisamente
insicura su quello che
avrebbero realmente trovato a quel brunch:<< Beh siamo a
New York
ragazze, è il momento di andare a fare un po’ di
shopping >> commentò la
signora Carsen sorridendo e guardando il marito come a sfidarlo a
ribattere ma
Al annuì senza proferire parola:<<
Preparerò qualcosa per cena intanto
>> commentò poi andando in bagno per
recuperare i figli e dirigersi poi
in cucina.
Edward Garrett
Grimilde's
Chiedo scusa per il ritardo, il capitolo era già quasi finito, mancava solo la conclusione, ma non ho avuto il tempo di rileggero e sistemarlo prima; ad ogni modo veniamo alle cose pratiche: Vieri non convince nemmeno Caleb...chissà perchè...vedremo che cosa si inventeranno Sapphyre e McFly per indagare!
Quanto al brunch a casa Garrett (che sarà nel prossimo capitolo) penso che qualche idea ve la stiate già facendo...Edward poi sarà un personaggio abbastanza ricorrente da ora in poi...si avvicinerà anche a qualcuno in particolare.
A presto...