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Autore: MalessereBlu    20/07/2017    1 recensioni
L'inverno è arrivato e Sansa governa il Nord insieme al nuovo Re, Jon.
Il Mastino giunge a Grande Inverno dopo mesi di solitudine.
Sandor e Sansa si rincontrano, più arrabbiati, più consapevoli. Più forti.
SanSan ambientata dopo la Sesta Stagione.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo IV

 

La notte a Grande Inverno era fottutamente fredda.
Sandor continuava a chiedersi come riuscissero tutte quelle persone a vivere in quella dannata fortezza.
Durante l'ora del pasto mattutino lord, lady, bruti e soldati entravano e uscivano dalla sala dei banchetti, tutti distesi in volto e grati di poter vivere un altro giorno.
Sembrava che gli Stark fossero le balie di tutti quegli stronzi.
Non si sarebbe unito a quella gente, decise immediatamente, almeno fin quando un richiamo non lo seguì con una certa frequenza.
“S-Ser Clegane” Podrick gli si rivolse con il fiatone “Lord Stark vorrebbe che vi uniste al pasto.”
Sospirò scocciato. “ 'Fanculo” ripetè mentre si accingeva a seguire il giovane scudiero.
La stanza era grande e spoglia, niente a che vedere con la Fortezza Rossa. Gli piaceva. Notò subito che il suo ingresso non era passato inosservato: Brienne e Tormund lo scrutavano di sottecchi mentre Ser Davos sussurrò qualche parola a Jon non appena lo vide, Sansa non lo guardò nemmeno.
“Che ci faccio qui, ragazzino?” si avvicinò a Podrick più per incertezza che per tentare di spaventarlo.
“Lord Stark desidera che consumiate almeno un pasto, Ser.” rispose timoroso.
Al diavolo, avrebbe mangiato in fretta e sarebbe tornato a farsi gli affari suoi.
Fu Jon ad avvicinarsi a lui quando ormai l'interesse degli altri era scemato.
“Ser Clegane.” rimase in piedi dinnanzi a lui.
“Se aspettate che lasci stare questa roba per inchinarmi a voi, siete fuori strada.” suggerì con vigore mentre continuava a non staccare gli occhi dal desco.
“Non chiedo la vostra fedeltà, non ancora.” si guardò intorno prima di riprendere “Mia sorella vorrebbe che faceste parte della sua guardia insieme a Lady Brienne.”
Cominciò a ridere con amarezza senza trovare tuttavia il coraggio di alzare gli occhi.
“Non vi fidate di me ma vorreste mettermi a fare il cane da guardia di Sansa?”
“Non ci fidiamo di voi, mia sorella però vi ritiene un'ottima risorsa e ho imparato a fidarmi del suo giudizio.”
“Al diavolo” si alzò per fissare gli occhi nei suoi prima di andarsene.
“Accettate?” la voce di Jon lo raggiunse subito.
“Maledetto Snow, sì, accetto.”

Gli uomini non erano pronti. Non avrebbero mai potuto sconfiggere l'esercito Lannister in quelle condizioni, figurarsi l'armata dei non-morti. Meno progressi si portavano avanti, maggiore era la tensione degli uomini. Jon era un bravo leader: sapeva comandare e comprendere, sapeva insegnare senza farsi odiare.
Lo invidiava: Jon era stato legittimamente eletto Re del Nord per un semplice principio di meritocrazia e carisma, lei rimaneva la parte rigida e razionale dei due, priva di qualsiasi attrattiva.
Sansa aveva bisogno di molto tempo per sé, lì sui bastioni interni di Grande Inverno. Aveva bisogno di chiudersi in sé stessa continuando a mantenere un occhio vigile sugli altri, cosa in cui Jon non era bravo.
Non aveva avuto bisogno di sapere da Jon quale fosse stata la risposta del Mastino, era ben consapevole del fatto che le sarebbe stato fedele, a prescindere dalla sua fiducia verso il Nord e gli Stark.
Avrebbe potuto trattarlo come voleva e lui non l'avrebbe morsa.
“Mia Signora” il flusso di pensieri venne interrotto da uno degli uomini di corte “un corvo da Approdo del Re.”
Rimase impassibile e ferma anche se qualcosa dentro di lei urlò per un solo e breve istante.

Cercei della Casa Lannister, Prima del suo nome, Regina degli Andali e dei Primi uomini, Protettrice dei Sette Regni, convoca il ribelle e bastardo Jon Snow ad Approdo del Re per inchinarsi davanti alla legittima Regina o per subire il fato dei traditori.

Prevedibile. Doveva mostrarla a Jon anche se ormai ne avevano previsto l'arrivo da tempo: quando l'ultimo erede di una nobile casata e re dei Sette Regni si toglie la vita così brutalmente, le notizie corrono in fretta.
“Quello è il sigillo reale.” Sandor Clegane le si affiancò.
“Perspiace, Ser Clegane.” Gli lanciò uno sguardo rapido “A quanto pare avete accettato la mia proposta.” disse mentre posava gli occhi sulla nuova armatura “Spero che non vi dispiaccia” mormorò fissando il volto del lupo intagliato sulla corazza.
“È una buona armatura, tanto basta.” si sentì in imbarazzo e se ne maledì, perché diavolo era sempre così difficile starle vicino?
“Cercei vuole la nostra resa.” tornò seria.
“Che si fotta. Quella stronza non merita niente da te.”
Sorrise appena. “Ecco, perché ho bisogno di voi. La conoscete bene quanto me e Jon non sembra capire di che cosa sia capace.”
“Vuoi che convinca io il bastardo?” le si avvicinò prima di essere completamente immobilizzato dallo sguardo di ghiaccio di Sansa.
“Concedere la vostra fedeltà a me significa anche avere rispetto per mio fratello. Ricordatelo, Mastino.” Sospirò.
Rimasero lì in silenzio, a contemplare l'addestramento degli uomini e delle donne del castello.
“Quelli non vincerebbero nemmeno contro un pollo.”
“Jon e Brienne stanno facendo il possibile. Potresti aiutarli.” si voltò a guardarlo.
“Non me ne potrebbe importare di meno di allenare quelle fighette.” guardò Sansa di rimando.
Fu lei ad avvicinarsi pur mantenendo una distanza consona.
“Quando Cercei arriverà, sarà la mia testa la prima che vorrà.” Rimane in silenzio senza distogliere lo sguardo.
“Tu e Brienne vi alternerete nei turni di guardia e di addestramento.”
Sapeva di averlo convinto.

Sandor e Brienne non la lasciavano mai. Non aveva concretamente paura che le potesse succedere qualcosa, tuttavia se tanto era sufficiente ad allontanare le attenzioni di Ditocorto, allora andava bene così.
Era perennemente in compagnia ma sempre sola.
Rispettava Brienne: l'aveva salvata e le era fedele così come lo era stata a sua madre. Era la guardia che ogni re avrebbe voluto al proprio fianco.
Con il Mastino le cose erano diverse. La seguiva come un'ombra muovendosi secondo quella meccanica che il suo corpo aveva interiorizzato anni prima. Temeva che per lui non contasse chi si apprestava a sorvegliare: Robert Baratheon, Joffrey, Cercei, Sansa. Forse nel buio del suo rancore erano tutti uguali.
Aveva paura di lei, lo percepiva, ne era spaventata lei stessa: non temeva che lo potesse far giustiziare o punire, temeva solo che lo avrebbe visto come il cane che era sempre stato.
Si guardò intorno prima di parlare, aveva bisogno di assumere un tono dolce per ottenere quello che voleva, era subdolo ma efficacie.
“Sandor.” si rivolse a lui mentre scrutava l'oscurità che il pomeriggio sembrava inghiottire sempre con maggiore anticipo. “Vorrei rimanere da sola.”
Aspettò qualche momento prima di porsi al suo fianco. “Non posso.”
“È un ordine.”
“Se hai bisogno di far visita a quel Baelish del cazzo puoi dirlo apertamente.”
Sansa si voltò con più urgenza di quanto avrebbe voluto.
“Voi non sapete niente. Se vi do un ordine deve essere rispettato.”
Fece per voltarsi quando il Mastino le toccò con gentilezza estrema le spalle.
“Che ti è successo?”
Sorrise amaramente. “Vi basterebbe ascoltare le chiacchiere di quelle lady che scalpitano dalla voglia di riempirsi la bocca.”
“Voglio saperlo da te.”
“Non ti riguarda.” ringhiò.
Sandor Clegane rimase così, immobile nelle tenebre del castello.

Buonasera! Vi lascio con questo capitolo di passaggio, il prossimo arriverà questa notte e credo che sia ora di smuovere un po' le cose. Purtroppo sto cercando di dare una caratterizzazione quanto più accurata possibile di Sansa ( amoredellamiavita ), quindi ho bisogno di questi momenti un po' morti per illustrare il suo atteggiamento. 
Vorrei di nuovo ringraziare le persone che inserito la storia tra le preferite, ricordate o seguite, vi adoro! Ovviamente grandissimi ringraziamente vanno anche alle personcine che hanno lasciato una recensione [ leila91, bekkuzza_chan e Stellina1990 ] <3 
Come al solito mi scuso per eventuali erroracci: non ho proprio la pazienza per rileggere tutto :c 
Un abbraccio a tutt* 
Malessere

  
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