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Autore: DhakiraHijikatasouji    21/07/2017    0 recensioni
Siamo nel Medioevo. Due bambini inseparabili dovranno affrontare una scelta che
sconvolgerà le loro vite, ma si sa che l'amore rimane nonostante il tempo...
#Saschefano💚❤
#Stescha❤💚
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anima, St3pNy
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Quando la festa giunse al termine, Stefano e Sascha si ritirarono nella stanza di quest'ultimo. Stefano si sedette sul letto togliendosi le scarpe e buttandole in un angolo della camera, poi si lasciò cadere sul materasso sentendo la schiena fare uno scronck piacevole. Quelle scarpe lo avevano distrutto, non immaginava certo che avrebbe dovuto portarle per così tanto tempo. Sascha invece era andato a farsi un bagno. Si spogliò ed entrò dentro.

- Posso entrare con te?- Sascha si voltò annuendo. Stefano si mise dentro la vasca e si avvicinò a Sascha accoccolandosi sopra il suo petto. - Ti amo- Le parole che, per quante volte vengano dette, ti lasciano con quel senso di benessere imparagonabile ad altre sensazioni. Sascha lo strinse ancora di più a sé baciandogli la fronte. Stefano alzò il viso per raggiungere il suo collo con le labbra e cominciarlo a baciare delicatamente. Poi dei piccoli morsi. Poi dei marchi fatti con labbra e denti, una cosa che lui sapeva fare molto bene, e quelli stavano a significare che gli apparteneva...per sempre.

- Ste..vuoi davvero farlo? Adesso?-

- Perché, tu non vuoi?-

- Sì, certo che lo voglio, io voglio tutto di te sempre, ma lo chiedevo perché pensavo che con questo corpo potresti sentirti a disagio...anche perché io non ho mai fatto sesso con una donna, ed è una cosa giusto un po' diversa-

- C'è sempre una prima volta, Sascha. Io mi fido di te- Sascha sorrise e lo baciò, poi uscì dalla vasca prendendolo il braccio e, sbattendosene se erano bagnati, lo sbatté sul letto. Baciò ogni centimetro della sua pelle liscia mentre faceva scorrere le sue mani su tutto il suo corpo. Dal petto ai fianchi. Stefano sentiva come del liquido che gli stava uscendo da sotto, ed era piacevole quanto strano. Quando stringeva le gambe avvertiva come una sensazione di piacere. - Sascha...tu non puoi capire...- Disse ansimando. Sascha alzò lo sguardo dal suo basso ventre e sorrise compiaciuto a vedere Stefano in quel modo. Era bellissimo. Il respiro irregolare, le guance rosse e...questo tutto per lui. Era lui a provocargli quelle sensazioni e lo faceva sentire bene. Continuò con la lingua a percorrere la sua pelle, e, senza esitare, la introdusse anche in mezzo alle gambe di Stefano che sussultò. Cominciò a gemere...era fantastico. - Sascha...ti prego non fermarti- Disse mordendosi le labbra mentre con una mano accarezzava i capelli corvini di Sascha. Quest'ultimo dovette fermarsi, ma introdusse un dito nell'altra apertura di Stefano... dato che questa volta non era solo una. Da quel punto di vista, Stefano era ancora vergine e quindi gemette un po' di dolore. - Sascha! Fai piano che da davanti non ho mai avuto il privilegio di essere penetrato- Disse ridendo. Sascha capì quello che intendeva dire e ci andò più piano penetrandolo più lentamente. Stefano chiuse gli occhi continuando a gemere di dolore, ma poi cominciò a piacergli via via che Sascha faceva avanti e indietro con la mano. Si leccò le labbra ansimante mentre avvertiva una cosa strana che stava succedendo nel suo corpo. Stava per venire, lo sentiva. - Aumenta un po', Sascha, per favore!...Oddio...!!!..!!!- Strinse le lenzuola in un pugno mentre veniva. Più o meno provava le stesse sensazioni. La testa vorticare, il non capirci più nulla...tutto era normale, tutto era perfetto. Ansimava quando l'orgasmo era giunto al termine. Sascha aspettò un po', poi chiese se poteva procedere. Stefano gli diede il permesso e lo penetrò con il suo membro. - Sascha...Sascha...!!!- All'inizio sentì un po' di dolore perché non era più un dito ad entrare in lui, ma si abituò abbastanza in fretta. Sascha fece avanti e indietro per qualche minuto, prima di fermarsi e chinarsi su Stefano baciandogli il collo mentre lui giocava con i suoi capelli e ansimava. - Non hai idea di quanto ti amo!-Sascha lo baciò sulle labbra umide da quante volte se le era bagnate con la lingua, e poi continuò a spingere in lui. Stefano prese nuovamente a gemere più forte e a stringere il cuscino su cui aveva appoggiato la testa. Vennero insieme. Sascha si tolse lentamente prima di sdraiarsi accanto a lui per riposarsi un po' dopo lo sforzo dell'orgasmo. Prese Stefano e lo tirò a sé.

- Come è stato?-

- Fantastico...semplicemente splendido- Poi si addormentarono giacché la giornata in sé per sé era stata molto stancante tra vestiti, tacchi e festicciola.

Un mese dopo...

Una mattina...

Stefano stava dormendo sul petto di Sascha, ma si svegliò di scatto avvertendo un forte dolore allo stomaco. Sentiva che doveva vomitare. Andò in bagno e rimise. Sascha, sentendolo, si alzò dal letto e lo raggiunse andando a reggergli la testa e i capelli. Stefano si alzò e si mise a sedere sul materasso.

- Non mi sento per niente bene, non so perché...eppure ieri sera non ho mangiato nulla che potesse farmi questo effetto- Sascha si inginocchiò davanti a lui.

- Sono sicuro che non è niente di cui preoccuparsi, tu rimani a letto, farò venire un dottore se la cosa dovesse peggiorare- Proprio come previsto, la situazione andò sempre peggio. Stefano aveva degli attacchi di febbre e vomito continui nella settimana a venire. Sascha quindi chiamò il dottore che arrivò all'istante. Gli disse di aspettare fuori. Sascha chiamò anche Salvatore ad attendere con lui. In quella settimana Salvatore si era presa cura di Stefano, come Corinne che aveva intuito cosa potesse essere, ma aveva paura ad affermare la sua ipotesi senza prove certe. Quando il dottore ebbe finito, Sascha entrò in stanza seguito da Salvatore. Il dottore fece soltanto un semplice inchino andandosene, dichiarando che sarebbe stato Stefano (Angelica) a dire quello che aveva. Sascha si avvicinò a lui e gli prese la mano. Stefano sorrideva.

- Sascha, io...tu non ci crederai, ma io...- Anche Corinne li raggiunse dentro la stanza, mentre le altre domestiche stavano origliando tutte ammucchiate sulla porta per non perdersi la diagnosi.

- Non aver paura di parlare, qualsiasi cosa sia...la risolveremo insieme- A Stefano scese una lacrima. Era un pianto di gioia il suo. Salvatore continuava a capirci davvero poco.

- Io...aspetto un bambino, Sascha...- L'imperatore rimase con una faccia che non faceva trasparire nessuna emozione. Stefano si trattenne dal ridere, perché capì che quello era l'effetto di quella confessione.

- Tu ed io...avremo un figlio?- Stefano annuì. - Tutto nostro...io e te...un figlio...-

- Un mini Burci...o una mini Burci, chi lo sa- L'espressione di Sascha si tramutò in un sorriso quasi pazzo da quanto era felice. Salvatore rimase a bocca aperta, ma era contento anche lui. Corinne si avvicinò inumidendo il panno che Stefano aveva sulla testa, per poi tamponargli il viso.

- Ma...mia signora, se voi non vi sposerete, vostro figlio sarà...illegittimo-

- Ma noi ci sposeremo! Appena starai meglio, ti prometto che ci sposeremo. Nostro figlio deve essere il più legittimo del mondo!- Sascha prese Stefano in braccio per baciarlo.

- Ti amo, Sascha-

- Non potevi farmi regalo più grande- Corinne li guardava contenta per loro. Salvatore si avviò subito in stanza prendendo penna e calamaio scrivendo una lettera a Giuseppe che ancora non era tornato. Salvatore però non aveva mai perso la speranza. Non gli disse ovviamente quello che stava succedendo al castello, ma scrisse cose che lo avrebbero incuriosito, d'altronde aveva sempre risposto alle sue lettere quindi aveva la conferma che l'avrebbe letta. Nel mentre la scriveva, sentiva Sascha che contento si era messo lì di fianco al letto con Stefano e dicevano nomi su nomi...uno dei quali sarebbe toccato poi al figlio o figlia che avrebbero avuto. Erano bellissimi insieme.

Se quella notte non fosse stata ancora giovane, un tale miracolo non sarebbe potuto accadere...

continua...

 
   
 
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