Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: LarrySolangelo    25/07/2017    0 recensioni
''...Io sono la morte e tu la vita.
Come potremmo mai stare insieme?...''
Vita e Morte, i poli opposti, ma la realtà di uno stesso mondo.
[Larry Stylinson| One Shot]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                   

 

Ho aspettato a lungo, messo da parte con la testa china e i ricci a ricadermi sul viso, in silenzio.

 

 

 Ascoltavo la tua voce così chiara e bella, e mi meravigliavo ogni giorno di più di essa, dei tuoi capelli lisci e morbidi come seta che avrei tanto voluto accarezzare, del tuo corpo snello e perfetto così come solo esso poteva essere, delle tue labbra sottili e rosee, così morbide e calde che avrei voluto tanto assaporare, del tuo naso così semplice e quei due zaffiri che ti ritrovavi come occhi, che brillavano nella stanza come a volerti incantare e intrappolarti, ma erano così vivi che non riuscivo a pensare a nient'altro che alla pace che essi mi donavano, al senso di libertà che rendeva il mio cuore più leggero e la mia mente più sgombra dai pensieri inutili.

 

 

 Forse non ti eri mai accorto di me, della mia sola esistenza, ma io ero ovunque tu andassi, non ti lasciavo neppure un secondo, non volevo perderti di vista. Volevo starti accanto e sorreggerti, non volevo che anche tu crollassi, un anima pura come la tua non doveva crollare, non doveva farsi portare via la vita così facilmente. 

 

La gente è invidiosa, se qualcosa non la può avere o se ne sbarazza o cerca di renderla sua. E nel caso non riuscisse a renderla sua, cerca di eliminarla. 

 

Nell'arco della mia vita, avevo incontrato molta gente, troppa, che pur di eliminare ciò che non poteva avere, decise di commettere carneficine. E proprio quelle, mi sono rimaste impresse nella mente, come una scritta con un pennarello indelebile, che più passa il tempo e più rimane invariata.

 

Piano piano sei entrato nella mia vita, mi hai preso di sorpresa e come il miglior ladro sei riuscito a rapinarmi il cuore senza che io me ne accorgersi, mi hai legato a te, senza capire che fra noi non ci sarebbe stato mai niente.

 

 Io sono la morte e tu la vita.

  Come potremmo mai stare insieme?

 

Io raccolgo anime ormai prive di vita, tu le fai nascere.

 Io mi nascondo dalla gente e tu diventi come essa.

 A me piace ascoltare, a te parlare.

 

Siamo come i tasti di un pianoforte, io sono nero come le anime che raccolgo, tu bianco come le anime che crei.

 Destinate a stare vicino ma senza mai incontrarsi, come le note che si perdono nell'aria mentre pian piano formiamo una melodia a cui solo noi decidiamo di dar una forma.

 

Non potevamo incontrarci, non dovevamo. 

 

Ma quel giorno mi hai notato, in mezzo alla folla sei riuscito a scovare la mia anima nera e lì tutto svanì.

 

Il blu si scontro col verde, come i tasti del pianoforte si scontrano fra di loro.

 

Il bianco e il nero vorticarono nell'aria mentre le note di quella melodia, da me tanto amata, iniziarono a danzarci tutt'intorno e niente, assolutamente niente, riuscì a separarci.

 

Troppo tempo eravamo stati lontani, troppo tempo senza poterci guardare, senza poterci parlare e intanto, eravamo così vicini, estremamente vicini.

 

E in quel attimo diventammo noi stessi: la morte e la vita.

 

Uno scontro fatale, quasi surreale.

 

Eravamo noi due insieme, a fissarci mentre tutto scorreva impercettibile, mentre una vita nasceva ed un'altra moriva.

 

E non chiesi nient'altro, mi bastava stare lì con te.

 

Poi qualcosa si mosse dentro di me, i nostri corpi si unirono, le nostre facce si avvicinarono e finalmente le nostre labbra potettero assaporare l'una il sapore dell'altro.

 

E in quel bacio c'erano nascoste troppe cose: promesse, speranze, gioia, felicità, tristezza e un'infinità d'amore.

 

Finalmente le nostre anime erano riuscite a liberarsi da tutto ciò che ci circondava, eravamo schiavi da troppo tempo ed ora eravamo come gli uccelli che volano liberi in cielo, come note che fluttuano nell'aria.

 

 

 

 

 

 

 

******************************

 

Hi! (Ops!)

Come va?

 

Questa è la prima one shot che scrivo, per me fa schifo, ma alcune mie amiche mi hanno spinto a pubblicarla, quindi eccoci qua!

Scusate eventuali errori grammaticali o non, ma se io mi soffermassi a rileggerla, credo proprio che l'ansia inizi ad impossessarsi del mio corpo, facendomi perdere il controllo più del dovuto.

 

Spero che vi piaccia e di ritrovarmi qualche recensione da parte vostra.

 

Bye.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: LarrySolangelo