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Autore: Lara Rye    14/06/2009    1 recensioni
Stella, Alessia, Chiara, Alyson, Sabina.. e tutto un mondo.
Ragazze distinte, diverse. Ragazze che lottano giorno dopo giorno.
L'omosessualità e il suo mondo.
Amicizia, difficoltà, sorrisi, amori, problemi, abbracci.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6
Ciaoo!
Ecco il nuovo cap, mi sa che sto aggiornando troppo spesso.
Ringrazio sempre hacky,
Aspetto i vostri commenti. Un bacio.
Lala.
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* Un mese dopo. *

"Tu sei così dannatamente importante per me."
Aly la guardò fissa negli occhi. Chiara, nuda, accanto a lei, le aveva detto quella determinata frase.

Lei aveva mostrato a Chiara il mondo lesbico, nei suoi pregi e difetti. Con lei e, grazie a lei, Chiara era cresciuta.
Era come il bocciolo di una rosa bellissima.
Dalla nascita, piena di timore e insicurezza, aveva attraversato il suo percorso maturando velocemente e arrivando ad essere quella bellissima rosa.
Chiara le aveva dato tantissimo e, invece lei, cosa le aveva dato? Niente.



Giuro ti prometto che io mi impegnerò
io farò di tutto però se il mondo col suo delirio
riuscirà ad entrare e far danni
ti prego dimmi che combatterai insieme a me
Nella buona sorte e nelle avversità.
( Max Pezzali - Io ci sarò. )
Dallo stereo acceso, improvvisamente, quelle parole uscirono.
 Il viso di Alyson fu attraversato da una lunga e quasi invisibile lacrima. Chiara gliel' asciugò, preoccupata. "Hey Alii, cos'hai?"
Alyson la guardò. Sembrava cosi felice, li con lei e ora, come poteva farle cosi male? Però doveva, non aveva altra scelta.
Le menzogne non consistevano più in una possibilità.

"Amore.. ti devo parlare di una cosa, di una persona di nome Sabina" disse Alyson tremante.
"Alyson,.. chi è Sabina?"
"Ecco vedi, Sabina è.. la persona che amo."
Le parole di Max Pezzali, uscirono, tremanti, e volarono via, attraverso la finestra aperta, mentre il cuore di Chiara incominciò a gelare, un pezzo dopo l'altro.
Bugie, solo bugie.  Lei non ci sarebbe stata.

***








"Ho voluto portarti qua, questa sera, per mostrarti il mondo. Il nostro mondo Stel." disse Alessia, passeggiando con Stella, mano nella mano, davanti al loro fosso.
Stella cercò di fermare il discorso. Sapeva esattamente cosa Alessia voleva dirle e non le piaceva per niente.
"Fammi finire, ne ho il diritto. Non cercare di controllare tutto come al tuo solito." le disse Alessia sorridendole mente le accarezzava una guancia.
Stella sentì quel tocco e , involontariamente, vibrò assieme al suo corpo.





"Quell'apatia di chi si è già buttato via nell’anima
gettandosi in storie sterili l’hai spinta via
mi hai detto credici solo tenendomi.
La forza che hai fatto crescere
quando io ormai stavo per cedere
la volontà di non arrendersi
la dignità e il rispetto che sai rendermi
Tenendomi. "
(883- Tenendomi)
Alessia recitò le parole della canzone "Tenendomi" degli 883, cercando di farle capire il significato di tali parole.

"Lasciati amare AnnaStella. So che hai paura dell'amore, so che non conosci il significato della frase "ti voglio bene" ma cucciola, lascia che te lo spieghi.
Vivi con me la quotidianeità, apriti a me, fammi vedere chi sei, Stella. Puoi essere felice, è ora di esserlo."
Alessia raccolse una rosa rossa dal campo vicino a loro e la pose delicatamente tra le mani di Stella.
Stella si avvicinò ad Alessia tanto da sentire i respiri affanosi. Sfiorò con la sua bocca le labbra profumate di pesca, le assaporò passando la sua lingua su di esse e poi, con forza, si fece strada all'interno della sua bocca.
Stella la spinse al muro della cascina, subentrò sotto l'abitino di tulle blu notte con le mani, una si diresse verso il morbido seno, l'altra si addentro nella mutandine.
Alessia esplose. Non aveva mai provato una sensazione cosi intensa. Niente prima d'ora poteva essere paragonato a quel cumulo di emozioni che le stavano esplondendo all'interno di tutto il suo corpo. Ansimava, aggrappandosi ai capelli di Stella. Godeva come mai prima d'allora.
Stella incominciò a baciarle il seno, delicatamente. Tenui ma dolcissimi baci percorsero i due seni piccoli, eccitandola.
Le due ragazze si guardarono, l'una appoggiata al corpo dell'altra.
"Sono pronta Lela, sono pronta ad amarti, a combattere con te, per te." disse Stella con un sorriso dipinto sul volto.
Alessia la baciò subito, con forza, passionalmente, coinvolgendo, oltre alla sua lingua e alla sua passione, la felicità che la ragazza davanti a lei le aveva donato.
"Vuoi fare l'amore con me, cucciola?" chiese Stella, con l'aria sognante.
Alessia annuì, tremante, impaurita ma sicura.

***








I lunghi capelli neri ricci della ragazza erano mossi dal forte vento di Trieste.
Sulle sue gambe magre c'era appoggiato un quaderno scarabocchiato.
"Cazzo Sabi, devi andare avanti."
Sabina scoppio a ridere. Non era una risata divertita ma bensi, disperata.
"Io la amo, Ivan."
"E allora si può sapere che cazzo ci fai qua, ancora?"
"Ci ha visti mentre scopavamo!"
"Dettagli."
"Dettagli un cazzo, idiota"

Sabina si alzò di scatto, alterata, più con se stessa che con l'amico.
Barcollò, tremante.
Era da giorni che andava così, che il suo corpo non la reggeva in piedi.
Aveva sempre pensato alla stanchezza ma, forse era qualcos'altro. Che cosa le stava succedendo?
Aveva paura , si ma , contava solo Alyson. Solo ed unicamente lei, Aly.
Doveva iniziare a prepararsi.




















 
   
 
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