Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Romanticgirl02    25/07/2017    1 recensioni
Ambientato in un lontano medioevo, due regni, una principessa in fuga e vecchio e nuovo amore, incomprensioni, assassini, tragedie... ricordate, niente è come sembra.
P.s premetto che l'ambientazione fa riferimento ad un opera già scritta e NON mia.
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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10 anni dopo...

Era ancora mattina ma tutto il castello era già in pieno movimento. Camerieri ovunque impegnati a brandire la tavola, cameriere che sistemavano le stanze per i numerosi ospiti, infondo oggi è un giorno importante per tutto il regno del Sud. Oggi si festeggia il mio sedicesimo compleanno. Questa mattina mi ero svegliata presto per andare a salutare la tomba di mia madre che mi lasciò ormai cinque anni fa. Per me fu un periodo lungo e doloroso ma grazie alla mia migliore amica Sango e al mio grande amore Segreto sono riuscita a cavarmela. Grazie a loro tutto era perfetto. Andai di corsa nella sala del trono per salutare mio padre. Poi scappai in giro per il castello a chiedere di lui, era già arrivato? Mi stava aspettando? Ero talmente presa alla mia ricerca che non badai a tutto ciò che stava succedendo attorno a me.

-Ehi Kagome! Che stai combinando? Dobbiamo andare a prepararci per la festa!-

Sango mi prese per un braccio e mi portò dritta in camera, mi aiutò a spogliarmi, andammo nel bagno che era attaccato alla mia stanza e mi aiutò a scendere nell'enorme vasca da bagno. Mi lavai in fretta tra una chiacchiera e l'altra facendo perdere la pazienza a Sango.

-Ho capito che sta arrivando il tuo caro e amato Hojo. Ma puoi collaborare per renderti presentabile davanti a tutti i nobili sopratutto davanti a lui?-

Annuii facendole un enorme sorriso, ogni volta che si trattava di Hojo andavo fuori di testa. Presi a sciacquarmi le braccia quando lo rividi per l'ennesima volta. Quel braccialetto di cuoio nero. Ogni volta che lo vedo dei ricordi sbiaditi mi ritornano alla mente, un bambino, il freddo nord... sento di essere particolarmente legata a quel ricordo e sento che ne fa parte anche mia madre... però... uscii dal bagno e mi misi il vestito che prima di morire mi regalò mia madre. Sopra c'era un biglietto impregnato ancora del suo profumo. "Per i tuoi 16 anni piccola mia." Con un sorriso triste sul volto mi infilai quello splendido vestito dalle maniche in pizzo, sulla tonalità bluastra del cielo. Presi dei gioielli dello stesso colore e me li misi, poi mi truccai ovviamente aiutata da Sango, poiché in questo sono veramente incapace. Una cameriera venne a bussare alla mia porta e mi annuncio che il signorino Akitoki Hojo chiedeva di me. Iniziai a saltare per la gioia, presi Sango per un braccio e la costrinsi ad accompagnarmi. Prima di entrare nella sala piena di ospiti mi sistemai ancora una volta togliendo le pieghe dal vestito e mi misi i capelli su un lato. Appena entrai una folla di persone cominciò ad applaudire e al mio passaggio si inchinavano facendomi gli auguri. Ero al settimo cielo. Salutai tutti con poca curanza alla ricerca del mio giovane amore e quando lo vidi a passo di carica mi diressi da lui.

-Hojo! Sei venuto! Sono così felice!- 

Andai ad abbracciarlo e lui posò la mano sulla mia testa.

-Vedo che siamo diventati grandi principessa Kagome- 

Poi da dietro la schiena tirò fuori un pacchetto, dal quale estrasse un bellissimo anello blu color della notte. Mi prese la mano e me lo mise.

-Si intona perfettamente con i vostri capelli...-

Rimanevo immobile a bearmi di quelle parole osservandolo senza distogliere lo sguardo. Era davvero l'uomo perfetto: dolce, premuroso e bello... il mio uomo ideale... ormai da tempo avevo deciso. Quando avrei avuto l'età giusta per sposarmi avrei chiesto a mio padre la benedizione per sposare Hojo e oggi il grande giorno era arrivato. Rimasi buona parte del tempo a parlare con Hojo immaginando la nostra vita insieme, quando Sango venne a comunicarmi che mio padre mi voleva vedere. Con disappunto lasciai Hojo e accompagnata da Sango mi diressi nella sala accanto dove mio padre stava dando il benvenuto agli ultimi arrivati. Mi misi di fianco a lui e li squadrai per bene. Indossavano abiti chiari ma diversi, il primo bianco e blu il secondo, che all'apparenza sembrava più piccolo indossava lo stesso capo ma con colori diversi: oltre al bianco indossava una tunica rossa e infine il terzo rimaneva più indietro ma indossava un un capo interamente blu. Rimasi a fissarli interdetta, non tanto per i loro strani vestiti, ma perché non potevo vederli in volto. Infatti da quando erano entrati indossavano un cappuccio. Iniziai ad agitarmi, i primi due non erano affatto umani... anzi penso proprio che siano demoni...e direi che provengono da nord... mentre il terzo... che lui sia umano?

-Sango... chi sono?-

Chiesi sottovoce alla mia amica, ma l'unica cosa che ricevetti fu una stretta alzata di spalle. Appena mio padre ebbe finito di salutarli con le dovute formalità, il primo si tolse il cappuccio e si inginocchiò.

-È un piacere per me Sesshomaru No Tashio, essere al cospetto di vostra eccellenza, purtroppo il nostro re non è potuto venire per la sua cagionevole salute e per il lavoro accumulato. Vi chiediamo formalmente perdono.- 

Una voce dura e secca senza alcun colore. Detto ciò alzò il viso da terra e spostò lo sguardo da mio padre a me per poi ritornare su di lui. I suoi occhi mi congelarono sul posto. Occhi ambrati ma freddi come il ghiaccio, dalla sagoma tagliente e sfuggente, il naso e le labbra erano veramente perfetti, i lineamenti duri e maturi. Il tutto abbellito da una lunga chioma albina. La sua presenza mi incuteva terrore, volevo andarmene al più presto.

-Sono dispiaciuto per il vostro signore, ma prego accomodatevi siete i benvenuti... suppongo che l'uomo al vostro fianco sia vostro fratello minore, mi sbaglio forse?-

Mio padre mi tranquillizzò con la sua voce calma e pacata e guardai anch'io il secondo individuo. Da sotto il cappuccio vidi spuntare un ghigno di divertimento, ma non proferì parola e tanto meno si tolse il cappuccio. L'unica cose che fece fu inginocchiarsi al nostro cospetto e così fece anche la terza persona dietro di lui. 

-Esattamente, lui è Inuyasha No Tashio, mio fratello minore. Come chiesto dalla vostra defunta moglie, farà giuramento e inizierà a servire la vostra umile casa da quando voi lo vorrete- 

Si alzò e fece un leggero cenno al fratello e al l'uomo dietro di lui che si alzò e uscì dalla stanza.

-Le mie condoglianze per la vostra defunta moglie- 

Una voce grave e dura uscì dall'uomo ancora in ginocchio. Senza aspettare altro si alzò in piedi e con un leggiadro movimento si tolse il cappuccio. Si poteva dire che fosse uguale al fratello, eppure erano così diversi. Puntò il suo sguardo sul mio e mentre suo fratello era sempre serio, appena mi guardò un ghigno gli dipinse il volto. Il suo sguardo d'orato era fuoco ardente, i suoi lineamenti anche se più dolci rispetto al fratello erano comunque ben marcati. Il ghigno si sposava perfettamente con il suo sguardo. Ma la cosa che mi colpì più di tutte furono sue piccole orecchie che gli spuntavano in testa, piccole e argentee come i suoi lunghi capelli. Ne rimasi impressionata. 

-Se non vi è di troppo peso, dopo il vostro lungo viaggio vi chiederei di iniziare subito il vostro lavoro... come guardia del corpo personale di mia figlia.- 

Guardai allibita mio padre. Voleva assegnarmi una guardia del corpo? 

-Ma padre io so difendermi benissimo da sola! E poi appena mi sposerò sarà mio marito a difendermi.-

Mio padre si girò verso di me con uno sguardo triste, ma non accettò obiezioni. Così invitò dentro Sesshomaru per metteresti d'accordo sul da farsi e io rimasi con Sango e la mia nuova guardia del corpo. Poco dopo ci raggiunse anche il terzo uomo che si tolse subito il cappuccio. Era un ragazzo che aveva più o meno la stessa età di Inuyasha... mi sembra che si chiamasse così... aveva i capelli corvini legati in un codino e gli occhi blu come il mare. Vidi Sango sgranare gli occhi... devo concordare con lei, sono veramente bellissimi. 

-Bene, vostra maestà vi presento Miroku, il mio migliore amico tutto fare. Verrà anche lui a vivere qui- 

Miroku fece un leggero inchino poi si avvicinò a Sango e le prese le mani.

-Mia adorata fanciulla, vi ho appena vista e già mi sono innamorato di voi, vuole l'onore di concedermi un figlio?- 

Sgranai gli occhi e così fece Sango, leggermente rossa in viso. La sua mano scattò dritta sulla guancia del ragazzo che contemporaneamente subì un doloroso pugno sulla testa.

-Miroku! Io ti presento per bene e tu rovini tutto così! Perché devi sempre farmi fare figuracce si può sapere?- 

Gli attorcigliò il suo braccio attorno al collo e con l'altra mano gli diede una strigliata. Anche se si era comportato da libertino un po' mi faceva pena. Poi dovevo ammettere che la scena era davvero buffa. Mentre Miroku chiedeva disperatamente all'amico di lasciarlo andare mi scambiai un'occhiata veloce con Sango. 

-Inuyasha giusto? Sappi che non c'è bisogno che tu mi segua ovunque vada, io so badare benissimo a me stessa. In quanto tua principessa ti proibisco di starmi sempre appiccicato...-

-E chi vuole starti appiccicato scusa?-

La sua voce spezzò la mia. Lasciò l'amico e si concentrò pienamente su di me. Un moto d'ira si stava impadronendo di me.

-Dicevo in quanto princip...-

-Pensi davvero di potermi dare ordini così? Eh principessina?-

Mi interrompe una seconda volta, nel suo tono sento del gran sarcasmo, ma poiché sono una principessa devo dimostrarmi come tale.

-Non gradisco essere interrotta quindi...-

-Si si certo come vuoi mocciosa, di quello che vuoi o non vuoi ne riparliamo dopo. Miroku andiamo a fare un giro per vedere gli appostamenti delle guardie.- 

Ancora? Ma io dico un po' di rispetto. Detto ciò si girò e fece per andarsene ma qualcosa in me scattò, corsi da lui e lo afferrai per il colletto.

-Ascoltami bene, non so chi ti credi di essere ma non puoi trattarmi così, chiaro? Io sono la tua...-

-Ascolta ragazzina, non mi importa di che rango tu sia, chiaro? Per me sarai sempre una mocciosa piagnucolona e sappi che non sono solo la tua guardia del corpo, sono anche uno dei cinque generali perciò vostro padre ha deciso di mettermi anche come capo delle guardie. Perciò vedi di lagnarti poco, chiaro?- 

E con un tono che non ammetteva repliche uscì dalla stanza seguito dal suo amichetto sorridente. Rimasi interdetta per qualche secondo. Così lui fa parte dei cinque generali? Ma è troppo giovane! E poi ma chi si crede di essere? "Per me rimarrai sempre una mocciosa piagnucolona?" Ma quando mai io... Mi girai verso Sango che era rimasta in silenzio a guardare la scena. Pian piano un sorrisetto malizioso le si dipinse sul volto. Mi avvicinai con un broncio stampato in faccia aspettando che parlasse. 

-Che dire... ha un carattere forte... è bello...molto bello... forse un po' troppo fedele a se stesso... ma ciò non toglie che può benissimo tenerti testa... si mi piace.- 

Disse Sango continuando a sorridere. La guardai storta, chissà cosa le passasse in testa in quel momento. Ma io avevo solo un punto fisso: dovevo chiedere a mio padre di darmi la benedizione per sposare Hojo! Tornai nel salone principale ma non vidi più Hojo così decisi di andare da mio padre senza di lui. Bussai piano per non disturbare e quando entrai feci un leggero inchino sopratutto rivolto al secondo individuo. 

-Padre, vi devo parlare... io chiedo la vostra benedizione per sposare Akitoki Hojo- 

E con la sicurezza che avrebbe accetto sfoggiai uno dei miei sorrisi più belli. Ma si spense subito nel vedere l'espressione seria di mio padre, Sesshomaru fece per andarsene ma mio padre gli chiese di restare e di chiamare qui suo fratello. Che mi avesse ignorato? E poi come fa a chiamarlo se rimane qui? Intanto loro ripresero a parlare, neanche tre secondi dopo qualcuno bussò alla porta. Appena mio padre diede il consenso la mia guardia del corpo spuntò dietro di essa. Rimasi letteralmente colpita, lo aveva chiamato veramente o Inuyasha era lì per caso? No ne sono sicura in qualche modo le loro menti erano collegate. 

-Mi avete chiamato vostra altezza?- 

Chiede l'ultimo arrivato con un leggero inchino. Ma appena tirò su lo sguardo potei notare il suo sguardo sicuro bruciare con ardore.

-Cosa ne pensate di Akitoki Hojo?-

Chiede guardandolo seriamente mio padre. Inuyasha ci pensò un po' e quello che disse non mi piacque per niente.

-Akitoki Hojo, 18 anni. Un piccolo lord di poca importanza ma grazie a suo padre sono riusciti a spiccare un po' nel mercato e così hanno avuto il privilegio di frequentare la casa reale. Conobbe la principessa anni or sono quando morì vostra moglie. Penso che la principessa...-

Si fermò un attimo, mi guardò per un secondo, poi probabilmente pensò alle parole giuste.

-la principessa sia diventata buona amica del piccolo lord. Purtroppo non si sa tanto del suo conto ora, poiché dopo la scomparsa dei suoi genitori tutto volge nel mistero.-

Mio padre annuiva lentamente ascoltando ogni singola parola emessa dal mio sottoposto quasi fosse delle parole sacre. 

-Ma dimmi, cosa ne pensate voi di quest'uomo?-

Chiese diretto a mio padre, voleva davvero un consiglio da lui, che non aveva mai conosciuto Hojo? E poi come fa Inuyasha a sapere tante cose? 

-Personalmente? Non mi piace per niente! È un tipo molto frivolo sempre con la testa fra le nuvole, sempre pronto a preoccuparsi per gli altri e sinceramente non è neanche nulla di che come bellezza, insomma sono molto meglio io sinceramente e senza contare che rimane un tipo alquanto sospetto.-

Spalancai la bocca incredula e piena di rabbia. Saltando il fatto che aveva usato parole non tanto altezzose, stava insultando un uomo che mai aveva visto prima d'ora, per di più un lui che era così volgare e narcisista stava gettando fango sul nome del mio amato. Non sapevo come ribattere. Avrei voluto dirgliene tante ma ciò avrebbe inciso sulla mia etichetta. Lo guardai con odio ma tutto ciò che ricevetti in cambio da lui fu un sorrisetto divertito e ciò mi fece infuriare ancora di più! Mio padre non ci pensò due volte e rifiutò la mia proposta. Me ne andai in silenzio a testa bassa piena di ira e di vergogna. Lui... come aveva osato? Mi ha tolto l'unica possibilità che avevo per stare con Hojo! E mio padre... per quale motivo gli da così ascolto? Andai velocemente nelle mie stanze e piansi. Una buona oretta dopo sentì bussare alla mia porta, mi asciugai velocemente le lacrime, mi sedetti sul letto e invitai chiunque fosse ad entrare. Pregai con tutta me stessa che fosse Sango oppure Hojo, invece era ancora lui. Inuyasha No Tashio, lurido, invadente narcisista. Lo invitai velocemente ad andarsene ma non sentì ragioni e si sedette di fianco a me. 

-Mi spieghi come fa a piacerti così tanto un damerino del genere?- 

Diretto. Troppo diretto. Non gli risposi e lo rinviati di nuovo ad uscire.

-Pensavo che tuo padre lo sapesse, invece lui non ne sapeva proprio niente. Dovresti ringraziarmi non gli ho detto quanto tu lo ami, altrimenti potrebbe già essere su una forca.-

Mi voltai, lo guardai dritto negli occhi... era sincero! Quegli occhi mi sembravano bellissimi, ora li odio. Come fa a sapere quanto io ami Hojo? Lui non mi conosce! Non può venire nella mia vita e stravolgerla così e per di più in peggio. Se non avesse detto niente probabilmente...

-Tanto tuo padre aveva già deciso. Sarebbe stato irremovibile. Non vuole assolutamente che tu sposi quel tipo. E quello che ho detto lo penso davvero. Andiamo tu davvero...-

Mi leggeva forse nel pensiero?

-Smettila- 

Sussurrai livemente, certa che mi avesse sentito ma poiché stava per riaprire bocca lo precedetti.

-Smettila! Chi ti credi di essere per entrare così nella mia vita e rovinarla?-

Mi alzai in piedi e ricominciai ad urlare mentre le lacrime scendevano lentamente sul mio viso. 

-Tu non sai niente! Hojo era l'uomo perfetto per me, non desideravo nient'altro che stare con lui! E tu hai rovinato tutto! Tu non sei nessuno, non puoi fare così! Sei sfacciato, dici quello che pensi incurante di ferire le persone... e come fai a sapere quello che pensa mio padre? Oppure quello che penso io? Tu non puoi... non puoi...-

Pian piano abbassai la voce e chinai la testa. Non si mosse e rimase lì a guardarmi piangere. Prego ridi pure se vuoi, sei un mostro... 

-È solo una sensazione certa. È come se sentissi i pensieri degli altri attraverso i loro gesti e i loro sguardi, attraverso ogni loro piccolo movimento... certe volte è frustrante. Va bhe ora vado ti lascio alla tua sciocca disperazione per un uomo che non ti merita... comunque c'è una cosa che non ho detto a tuo padre... Hojo puzza... puzza di minaccia e puzza di sangue... il suo sguardo è più freddo di quanto pensi...-

Detto questo uscì chiudendosi la porta alle sue spalle lasciandomi in piedi da sola in mezzo alla stanza. Presi un libro e lo lanciai contro la porta. Perché lui è qui? Per rovinarmi la vita? Madre perché hai scelto lui? Perché... perché... mi stesi sul letto e pian piano mi addormentai con un terribile senso di angoscia. Mi risvegliai nel pieno della notte. Andai in bagno e mi sciacquai la faccia. Avevo un aspetto orribile. Quando tornai in camera notai un biglietto sul mio comodino. Era di Sango.

"Scusa per il poco preavviso ma sono partita con Miroku per volere di vostro padre. Con noi c'è anche Sesshomaru. Ci accompagnerà fino alla nostra destinazione poi se ne andrà. Volevo dirtelo di persona ma Inuyasha mi ha detto che eri distrutta e ti ho lasciato riposare... mi dispiace per Hojo... spero di tornare presto... poiché ci spingeremo verso nord-est non so quanti giorni ci vorranno. Ti prometto che tornerò il prima possibile. Un bacione Sango."

Se era uno scherzo non era affatto divertente. Ditemi che era solo un incubo. Non poteva essere vero. Stavo per ricominciare a piangere ma ricacciai indietro le lacrime e decisi di affrontare mio padre. Mi diressi velocemente nelle stanze di mio padre. Quando arrivai notai la porta semi aperta. Un brivido mi percorse la schiena... neanche una guardia in giro per il castello? Che strano... sentii uno strano rumore e decisi di entrare. Quello che vidi segnò la mia via per sempre. 

 

Ciao a tutti!

Ecco a voi il secondo capitolo... probabilmente è un po' tirato ma volevo arrivare al più presto a questo punto. Quello di Inuyasha non è un vero e proprio potere aggiuntivo sono più delle sensazioni dovute al suo aspetto demoniaco come per esempio "fiutare la paura" quindi ho solo accentuato un po' il tutto. Spero che continui ad interessarvi, accetto qualsiasi tipo di giudizio. A presto!!

   
 
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