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Autore: SwanFangirl    26/07/2017    2 recensioni
Traduzione di "The Clothing Maketh the Dark One" di HelveticaBrown (qui trovate il link della storia originale: http://archiveofourown.org/works/4445756/chapters/10100825 ).
Emma Swan, da poco diventata il Signore Oscuro, ha un problema. E, a suo parere, Regina è l’unica che possa aiutarla a risolverlo. Post season 4.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Regina diede un pugno al materasso, frustrata. Questa era la terza volta in una settimana che Emma scompariva proprio mentre Regina era sul punto di raggiungere l’orgasmo. Aveva fatto quella cosa incredibile con la lingua e Regina aveva sentito il piacere aumentare, e aumentare, e poi più niente. Le ultime due volte Emma era ricomparsa un minuto dopo e aveva posto fine alle sue sofferenze, ma questa volta sembrava che ci stesse mettendo molto di più.

Regina non era nota per la sua pazienza, e, dopo che furono passati un paio di minuti, allungò una mano, determinata a terminare il lavoro da sola. Solo che, quando provò a toccarsi, non ci riuscì. La sua mano si era fermata, e, in nessun modo, riuscì a produrre un contatto. Raggiunse il vibratore sul suo comodino, con lo stesso identico risultato. Emma Swan aveva scagliato un sortilegio sulla sua vagina.

“EMMA SWAN! Giuro che se il tuo culo oscuro non riappare subito…”. Lasciò la minaccia incompleta; aveva imparato che l’immaginazione era molto più terrificante di qualsiasi cosa potesse inventarsi. Un momento dopo, Emma ricomparve alla punta del letto, sogghignante mentre stringeva un pezzo di carta, apparentemente non preoccupata riguardo la prospettiva della furia di Regina.

Guardò la mano di Regina (e il vibratore), bloccata nello spazio, e scosse la testa. “Io non avevo finito”.

“Neanche io, è questo il problema” ringhiò Regina.

Emma fece un sorrisetto. “Ti direi che mi dispiace, ma non posso. Sono in addestramento, e i cattivi non si scusano mai, lo sai”.

“Fidati, Emma, se provi a farlo un’altra volta, ti scuserai”.

Emma si illuminò, fiera di sé. “Questa manovra mi ha conferito 400 punti, abbastanza per arrivare al livello successivo”. Sventolò il foglio davanti agli occhi di Regina. C’era un’immagine in pixel di un trofeo ed un pugnale che sembravano usciti da Microsoft Clip Art del 1993. C’erano anche un paio di righe scritte in cui lesse: “Nuovo Obiettivo Oscuro Raggiunto: Negatrice di Orgasmi”.

Regina incenerì il certificato con una piccolissima palla di fuoco, complimentandosi con se stessa per l’autocontrollo dimostrato nell’incendiare solo il certificato. Nella lingua inglese non esisteva una parola che potesse esprimere il livello di frustrazione che aveva raggiunto.

Emma si imbronciò. “Perché l’hai fatto?”.

Regina ignorò la domanda. Aveva altre cose, ben più importanti, per la testa. “Emma, giuro che se non finisci ciò che hai cominciato, io troverò un modo per ucciderti, immortale o meno”.

Distesa più avanti sul letto, Emma stava perdendo tempo con il suo cellulare, irritando ancora di più Regina. Non è che lei fosse la creatura più coccolona che esisteva, ma le sarebbe piaciuto godersi un po’ di coccole post-sesso. Invece, per i passati minuti, Emma non aveva fatto altro che ignorare fermamente i suoi tentativi di abbracciarla.

“Capisco che sei cattiva, Emma, ma questo è semplicemente scortese”. Mosse la mano, e il cellulare volò via dalla mano di Emma fino ad arrivare alla sua.

“Hey! Stavo facendo una cosa”. Emma provò a riprendersi il telefono, ma Regina lo tenne fuori dalla sua portata.

Guardò lo schermo ed inarcò le sopracciglia. “Oh mio Dio. Hai veramente trovato un’app?”.

“No”. Dal tono, Emma sembrava delusa. “Ho cercato per un’eternità, ma apparentemente è un mercato piuttosto di nicchia”. Scrollò le spalle. “Così ho chiesto ad Henry di crearne una per me”.

“Hai fatto inventare a nostro figlio un’app che include categorie come ‘Negatrice di Orgasmi’? A che stavi pensando?”. Emma non era proprio una cima in quanto a buon senso, ma questo? Regina era realmente sorpresa.

Emma la guardò come se fosse lenta a capire, e Regina si fece più tesa. “Certo che no. Lui ha solo creato il frame. Io ho sviluppato le categorie”.

“E come hai deciso le categorie di Obiettivi Oscuri?”. Regina era curiosa, perché Emma non era andata a chiederle qualche idea, e, per quanto ne sapeva, lei era l’unico Mentore Oscuro di Emma.

“Ho fatto un gruppo d’indagine”. Emma sembrò compiaciuta. “Ho acquisito punti per questo perché le ricerche di mercato sono abbastanza da cattivo. Ho servito panini con cetrioli sottaceto e Fluff*come rinfresco, il che è stato praticamente la combinazione più disgustosa che mi venisse in mente. Ho ottenuto dei punti bonus perché due persone hanno dovuto lasciare la stanza per vomitare. E poi li ho trattenuti abbastanza da far correre i parchimetri. Multe ovunque”. Ghignò orgogliosamente. “Sto assolutamente spaccando in questa roba da cattivi”.

__________________

Regina, Emma ed Henry erano nel bel mezzo di un pranzo insieme al Granny’s. Il look malefico aveva certamente fatto il suo lavoro, perché solo un quarto degli occupanti del diner aveva guardato male Regina, mentre i restanti tre quarti avevano adocchiato Emma con sospetto. C’era stato un tempo in cui tutti avrebbero guardato di traverso lei, e la metà di essi sarebbe corsa a casa, si sarebbe chiusa dentro e avrebbe perfino sbarrato le finestre. Ah, i bei vecchi tempi.

Al tavolo vicino, una coppia di nani stavano discutendo riguardo ‘Il Trono di Spade’. Il servizio Internet di Storybrooke era appena stato perfezionato abbastanza da rendere lo streaming una realtà, e metà della popolazione sembrava essere risucchiata a guardare la tv, o a parlarne incessantemente.

Regina notò la cattiveria brillare negli occhi di Emma, e le prestò attenzione mentre si aggiungeva al tavolo, accanto a Brontolo.

“Ned Stark muore, sai. Alla fine della prima stagione. Joffrey infilza la sua testa in una picca, e tutto. E poi nella seconda stagione…”.

“Noooo. Non mi lascerò ingannare dalla tua lingua malvagia e bugiarda. Vattene via, Signore Oscuro”.

Brontolo si coprì le orecchie con le mani e cominciò ad urlare con forza per non avvertire la voce del Signore Oscuro. Uscì dal diner, ed Emma ritornò al suo posto, ghignando. Diede il cinque ad Henry mentre si sedeva di nuovo. Poi tirò fuori il proprio telefono e scrisse qualcosa, prima di sbattere il proprio pugno, eccitata. “Sì! Spoiler Master, 100 punti!”.

Regina roteò gli occhi. “Quali altre azioni terribili hai commesso di recente?”.

“Ho premuto tutti i pulsanti di un ascensore e sono scesa al primo piano”. Emma alzò la mano, ed Henry le diede il cinque di nuovo.

“Bel lavoro, Mamma Oscura!”.

Emma ci pensò su per un momento. “Ho scambiato tra loro i contenuti di tutte le tinture per capelli in farmacia”.

“Sei stata tu? Ci sono volute ore e un bel po’ di magia per aggiustare i miei capelli. Avevano delle strisce arancioni”.

Onestamente, Regina cominciava a trovare estenuante tutta quella storia del Signore Oscuro, ma Emma sembrava più felice di quanto non fosse stata da molto tempo. Finalmente libera dall’onere delle aspettative, si stava apparentemente godendo la sua appena trovata libertà. E dopotutto, Regina non poteva proprio incolparla per questo.

“Tu ti tingi i capelli?”. Emma sembrò genuinamente sorpresa, e Regina si sistemò un momento, finché non ricordò perché doveva tingersi i capelli.

“Beh, no, finché tu non sei arrivata a Storybrooke”. Quattro capelli bianchi. Uno per ogni anno di stress che Emma le aveva causato.

Emma riprese il suo cellulare. “Fantastico! Ladra di Giovinezza, 200 punti”.

Poco dopo, Emma si diresse verso un altro tavolo, avendo localizzato un’altra opportunità di cattive azioni.

“Allora, sembra che ti piaccia Emma come Oscuro. Avete fatto squadra con gli addestramenti e le app”. Regina non riusciva a non sentirsi gelosa. Quando lei era cattiva, Henry non voleva nemmeno stare con lei.

Henry fece spallucce. “Sto solo cercando di essere di supporto, mamma. Mi sento veramente in colpa per come ti ho trattata quando eri ancora cattiva, e non voglio commettere di nuovo lo stesso errore”.

Regina sentì un sorriso nascere sul proprio volto. “Sono così fiera di te, Henry”.

La sua voce si abbassò fino ad arrivare ad un bisbiglio. “Ma sul serio, mamma. È orribile. Non ho mangiato vegetali negli ultimi cinque giorni, se non conti le patatine fritte”. Si mise in posa sul proprio posto, ricordando vagamente una di quelle che Ema si stava allenando a fare. “Perché i cattivi non mangiano le verdure. Abbiamo mangiato degli hamburger senza lattuga per cena ieri sera. La sera prima abbiamo mangiato dei panini al bacon senza pane e con extra bacon. Era piuttosto forte all’inizio, ma adesso sono preoccupato per la mia salute: mi verrà un tumore all’intestino. E lei continua a darmi dei sandwich ai sottaceti per pranzo”.

Henry aveva un’espressione di pura angoscia, così triste che Regina poté sentire il proprio cuore spezzarsi. “Oh, il mio povero caro”.

Lui continuò. “Sono così stanco, mamma. Lei continua a farmi stare sveglio per giocare ai videogames con lei, perché i cattivi non hanno l’ora della nanna. Mi sono addormentato in classe ieri. E lei mi ha bruciato i compiti, e sono finito in detenzione perché la mia professoressa ha creduto che mentissi quando le ho detto che il Signore Oscuro ha distrutto i miei compiti”.

Lui notò che Emma lo guardava, e fece una smorfia che sembrava più un ghigno che un sorriso, mentre alzava entrambi i pollici in su. Quando fu evidente che Emma non lo stava guardando più, si voltò verso Regina. “Mamma, non so quanto ancora potrò andare avanti così”.

Regina era stata paziente con Emma e tutta quella storia di imparare ad essere cattivi, ma se ciò si ripercuoteva su suo figlio, beh, non poteva più stare seduta a guardare. Doveva fare qualcosa.

Mentre parlavano, Granny era emersa da dietro il bancone, balestra alla mano. I clienti nel locale si divisero come il Mar Rosso appena lei si fece avanti verso Emma, nella sua posa più malvagia. Regina si accigliò. Non poteva finire che male.

Granny puntò la balestra al petto di Emma. “Signore Oscuro, puoi smetterla di molestare i miei clienti. E, mentre fai questo, puoi sistemare il tuo conto. Quattrocento settantadue dollari e ventitré centesimi. Mi aspetto che tu paghi entro domani”.

Emma scomparve per un momento, poi riapparve sopra il bancone, in posa. “I cattivi non pagano i debiti”.

“Questo è troppo, Signore Oscuro. Sei bandita da qui”. Granny usò la balestra. La freccia passò nello spazio che Emma occupava un momento prima.

Regina ed Henry si guardarono a vicenda e parlarono all’unisono. “Dobbiamo aggiustarla”.

  
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