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Autore: Heda_Lexa    31/07/2017    1 recensioni
Clexa AU potterverse
Una lama le marchiava la pelle e urla disumane uscivano dalla sua bocca. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era il dolore. Dolore. Tanto dolore.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Violenza
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Vi consiglio di ascoltare questa canzone ( https://www.youtube.com/watch?v=VxNllYdEleQ ) quando arriverete al punto del ballo. Merita tanto!!!
 
CAPITOLO 7
 
La vigilia di Natale era arrivata e i ragazzi rimasti si stavano preparando per andare alla festa.
“Allora Raven vuoi dirci chi è il ragazzo misterioso che ti ha invitato alla festa?” O’ aveva fatto quella domanda almeno venti volte da quando Raven aveva rifiutato l’invito di Clarke per andare alla festa insieme come amiche.
“Ti ho detto che quando verrà vedrai… sei proprio insistente.” Rispose Raven seccata.
“Siamo nervose eh… hai paura che non approveremo? “ chiese Clarke prendendo in giro l’amica.
“Non sono nervosa, sono solo stanca di rispondere sempre alle stesse domande.”  Raven in realtà era molto nervosa. Da quando Anya le aveva chiesto di andare alla festa insieme era costantemente in ansia. Chissà cosa avrebbero detto gli altri studenti e i professori; ma la preoccupazione maggiore per Raven era la professoressa Woods. Cosa le avrebbe fatto se avesse spezzato il cuore di sua sorella?
“Come sto?” chiese la ragazza non appena ebbe finito di sistemarsi i capelli per distrarsi da tutti quei pensieri.
“Wow Raven… devi essere proprio cotta per farti così bella.” Disse O’ stupita. Raven non era mai stata il tipo da vestiti e trucchi, ma quella sera aveva deciso di fare un’eccezione.
Aveva indossato un vestito rosso senza spalline, che le metteva in risalto il seno; davanti le arrivava sopra le ginocchia, mentre dietro era più lungo, fino alle caviglie e indossava un paio di stivali neri, poiché per lei era impossibile indossare i tacchi. I capelli erano sciolti  e le ricadevano sulle spalle e si era data un filo di matita che le metteva in risalto gli occhi.
“Questo vestito però non copre il tutore…”
“Raven stai benissimo- la interruppe Clarke- sei veramente bellissima. Sono sicura che chiunque sia il tuo accompagnatore non se ne accorgerà neanche. Sarà troppo incantato dalla tua bellezza.”
“Grazie Clarke…” le due ragazzi si abbracciarono e un attimo dopo furono investite da Octavia.
“Ehi non potete escludermi così dagli abbracci di gruppo!” le tre scoppiarono in una risata, poi O’, tornando seria, disse: “ Clarke vorrei ricordarti che tu devi andare alla festa con Bellamy.”
“Già… va beh non sarà poi così male.”
“Clarke lui è innamorato di te.. da quando Gina è morta ha occhi solo per te. Poi se non ricordo male ha già provato a baciarti.” Disse Raven sogghignando.
“Ragazze quante volte ve lo devo dire… Bellamy non è innamorato di me. Per me è come un fratello. Abbiamo condiviso la casa per quattro anni. e quando ha provato a baciarmi lo ha fatto solo perché stava male per la morte di Gina. In quel momento voleva solo distrarsi dalla realtà.”
“Si certo credici.” Disse O’.
In quel momento qualcuno bussò alla porta e O’ corse subito ad aprire. Quando mise a fuoco la persona che aveva davanti rimase pietrificata.
“Ciao, sono venuta a prendere Raven.” Disse Anya, facendo riprendere Octavia.
“ehmm.. si certo arriva subito. Se vuoi entrare…”
“Volentieri. Grazie.”
Quando Anya entrò Clarke rimase di sasso, ma fortunatamente si riprese dubito evitando di fare la figura dell’idiota. Quando Raven uscì dal bagno rimase a bocca aperta alla vista della sua ragazza.
Anya indossava un pantalone beige attillato che le risaltava il fondoschiena con una camicia nera dentro ai pantaloni un po’ sbottonata. Un paio di tacchi neri e un po’ di mascara sulle ciclia.
“Sei bellissima.” Disse Raven a bocca aperta.
“Tu lo sei.” Rispose subito Anya.
Clarke e O’ fissavano la scena a bocca aperta, incapaci di proferire parola. Poi Anya porse la mano a Raven che la prese saldamente.
“Allora  ragazze ci vediamo giù alla festa. È stato un piacere conoscervi” Disse Anya mentre si dirigeva alla porta, mano nella mano con Raven.   
 
“Hai visto anche tu quello che ho visto io o sono impazzita?” chiese O’ scioccata non appena la porta si chiuse.
“Credo di aver visto quello che hai visto te….. wow sono sorpresa- Clarke rimase un attimo senza parole poi continuò- non me l’aspettavo davvero. In ogni caso non ho mai visto Raven così felice. Sono davvero contenta per lei.”
“Si hai ragione… comunque domani dovrà rispondere a un bel po’ di domande. “
La conversazione fu interrotta quando le due ragazze sentirono bussare alla porta.
“ Clarke come sto?” chiese O’ in ansia.
“Stai benissimo, non devi preoccuparti. Lincoln è pazzo di te.” Disse Clarke sorridendo mentre andava ad aprire la porta. Salutò Bellamy e Lincoln e quest’ultimo si diresse subito a dare un bacio alla sua ragazza.
“Sei bellissima.”
Octavia aveva optato per un tubino nero e un paio di tacchi dello stesso colore e aveva raccolto i capelli in una coda alta. I due ragazzi invece indossavano entrambi uno smoking nero con la camicia bianca.
Bellamy diede un bacio sulla guancia a Clarke e poi si diressero verso la sala grande.
Quando arrivarono la festa era già iniziata, studenti, insegnati e auror ballavano e chiacchieravano tra loro.
Il gruppo si avvicinò a Raven e Anya, intente a bere un drink.
“Raven alla fine sei riuscita a convincere Kane a farti mettere la musica con la tecnologia babbana.” Disse Clarke ridendo.
“Avevi dei dubbi? Questa musica è molto meglio…sarebbe stato devastante con un’orchestra magica.” Rispose Raven sogghignando.
Nonostante vivesse ormai nel mondo magico da tanto tempo, Raven amava la tecnologia e tutto ciò che la riguardava e riusciva ogni anno a portare ad Hogwarts, di nascosto, qualche aggeggio babbano. Aveva dovuto pregare il preside per giorni per farle utilizzare la console per la musica, ma alla fine era riuscita a convincerlo.
Anya e Raven finirono il drink e si diressero verso la pista da ballo e così fecero anche le altre due coppie.
Bellamy poggiò le mani sui fianchi di Clarke e la condusse in una danza lenta.
“Sei davvero molto bella stasera Clarke.”
“Grazie, anche tu stai molto bene.” Clarke si sentiva un po’ a disagio. Per lei Bellamy era come il fratello maggiore che non aveva mai avuto e il pensiero che lui potesse provare qualcosa per lei la metteva in difficoltà. La serata passava tranquilla, tra balli, drink e chiacchierate, ma Clarke  aveva un pensiero fisso: Lexa non c’era. Per tutta la serata l’aveva cercata con lo sguardo senza mai trovarla. Quando ormai aveva perso le speranze, la vide. Clarke rimase a bocca aperta di fronte a quella bellezza. Lexa indossava un paio di pantaloni blu attillati e una camicia bianca che le fasciava le forme e metteva in risalto i suoi muscoli; aveva un paio di mocassini marrone chiaro e i capelli non erano legati con mille treccine, come li portava di solito, ma erano sciolti e le ricadevano su una spalla. I loro occhi si incontrarono e Clarke distolse subito lo sguardo imbarazzata, con la speranza che Lexa non si fosse accorta che la stava fissando. Bellamy le propose un altro ballo e lei a malincuore accettò. Avrebbe tanto voluto ballare con Lexa, e per tutto il tempo a seguire non smise di cercarla con lo sguardo senza farsi notare.
 
 
 
Il letto di Lexa era ricoperto da vestiti, sembrava quasi che fosse diventato il suo nuovo armadio.  Era più di un’ora che si vestiva, si guardava allo specchio e si cambiava. Inizialmente aveva deciso di non andare alla festa, ma sua sorella l’aveva quasi minacciata e lei di certo non voleva farla arrabbiare. Dopo l’ennesimo completo gettato sul letto optò per i pantaloni blu e la camicia bianca. Non era mai stata un tipo difficile per vestirsi, ma stasera ci sarebbe stata anche Clarke e, anche se non voleva ammetterlo, voleva farsi bella per lei. Una volta finito di sistemarsi i capelli uscì dalla sua stanza e si avviò verso la sala grande. Quando arrivò la festa era già iniziata da molto e alcuni ragazzi erano già un po’ brilli. Inconsciamente si mise a cercare con lo sguardo l’unica persona che desiderava vedere. Quando i suoi occhi incontrarono la sua figura rimase a bocca aperte. Clarke indossava un vestito celeste, con venature blu scuro ,che le metteva in risalto gli occhi, con una scollatura perfetta per il suo seno e aveva un paio di tacchi sempre blu scuro. I capelli le ricadevano sulle spalle e incorniciavano il suo viso d’angelo. Lexa pensò di non aver mai visto una persona così bella in tutta la sua vita. Incrociò il suo sguardo con quello della ragazza per un secondo, ma lo distolse subito imbarazzata. Un sorriso però le spuntò sulle labbra: aveva notato che anche Clarke si era fermata a guardarla. Si diresse verso il bancone dei drink e si mise a bere, cercando di tenere a bada la sua irritazione alla vista di Bellamy che toccava e ballava con Clarke. Scambiò qualche parola con i suoi colleghi e con Marcus per distrarsi, ma la cosa non sembrava funzionare.
 
 
“Devo andare un attimo in bagno, torno subito.” Clarke non riusciva a smettere di pensare a Lexa. Era stata tutta la sera ad osservarla, ma questo non le bastava. Voleva parlarle, ballare con lei, toccarla e anche baciarla. Soprattutto baciarla. Uscì dalla sala grande e si diresse verso il bagno quando una mano l’afferrò e la spinse dentro un’aula vuota. Fece per difendersi, ma nel voltarsi si accorse chi aveva davanti.
“Lexa..” la sua voce uscì come un sussurro.
“scusami non volevo spaventarti… solo che.. ecco non potevo andarmene dalla festa senza prima averti chiesto di ballare, ma farlo davanti a tutti, con tua madre poi, non mi sembrava il caso… quindi… mi concederesti questo ballo ?”
Clarke rimase in silenzio per qualche secondo, cercando di metabolizzare quello che era appena successo.
“Certo, con molto piacere.”
Lexa regalò a Clarke uno dei suoi rari sorrisi e, forse anche per questo motivo, la ragazza lo trovò bellissimo.
Posò le mani sui fianchi di Clarke, che strinse a sua volta le  braccia intorno al collo di Lexa.
“Sei bellissima.” Clarke notò subito la differenza tra quello che aveva provato a sentir pronunciare quelle parole da Bellamy e a sentirle pronunciare da Lexa. Un brivido le percorse tutto il corpo e il suo cuore aveva accelerato i suoi battiti. Il tocco delle mani di Lexa sui suoi fianchi era così delicato che sarebbe potuta rimanere in quella posizione per sempre. La musica, che dalla sala grande si sentiva fino a lì, partì e Lexa iniziò a muoversi, mentre il verde annegava nell’azzurro , e l’azzurro si perdeva nel verde.
Lexa strinse ancora di più a sé Clarke quando le parole della canzone iniziarono.
 
 
Heart beats fast                                                                       
colors and promises
how to be brave, how can I love when
I’m afraid to fall
but watching you stand alone
all of my doubt suddenly goes away somehow
one step closer
I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
for a thousand years, I’ll love you for a thousand more
 
Le due ragazze continuavano a ballare, sempre più vicine e entrambe non poterono fare a meno di pensare che quella canzone fosse stata scritta proprio per loro. Il cuore di Clarke batteva sempre più forte e non riusciva a smettere di guardare la ragazza bellissima che aveva di fronte. Lexa, dopo aver ascoltato la prima strofa, si ritrovò a pensare di voler essere coraggiosa per la sua Clarke e come diceva la canzone, tutti i suoi dubbi e le sue paure svanivano quando il suo sguardo si posava sulla ragazza.
 
Time stands still
beauty in all she is
I will be brave,
I will not let anything take away
what’s standing in front of me
every breath, every hour has come to this
one step closer
 
“Non voglio lasciarti andare Clarke..”pensò Lexa
 
I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
for a thousand years, I’ll love you for a thousand more
All along I believed I will find you
time has brought your heart to me, I have loved you
for a thousand years, I’ll love you for a thousand more
 
 
Clarke strinse ancora di più a sè Lexa e appoggiò la testa nell’incavo della sua spalla. Una lacrima le rigò la guancia, ma continuò a farsi cullare, con la speranza che quel momento non finisse mai.
 
One step closer, one step closer
 
I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
for a thousand years, I’ll love you for a thousand more
All along I believed I will find you
time has brought your heart to me, I have loved you
for a thousand years, I’ll love you for a thousand more
 
 
Mentre la melodia scemava Lexa spostò I capelli di Clarke che le erano ricaduti sul viso e notò la lacrima sul volto della ragazza.
“Perché stai piangendo?” le chiese mentre le sciugava il volto.
“Stare qui con te stasera è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata… quando sono con te mi dimentico di tutto e le emozioni che provo sono indescrivibili- Clarke alzò la testa per guardare lexa negli occhi, ma i loro corpi rimasero uniti- vorrei che fosse più semplice.. vorrei che non ci fosse la guerra, vorrei avere una vita piena di questi momenti con te… vorrei te Lexa… lo vorrei tanto. Fidati di me… ti prego.”
Lexa si avvicinò ancora di più a Clarke, i loro respiri si mescolarono e finalmente le loro bocche si incontrarono di nuovo. Fu un bacio estremamente dolce e delicato. Quando si staccarono per riprendere fiato Clarke appoggiò la sua fronte su quella di Lexa.
“Mi fido di te Clarke.. e anch’io vorrei che fosse tutto più semplice, ma non lo è. Io voglio proteggerti, non riesco neanche a sopportare l’idea che ti potrebbe succedere qualcosa per causa mia…”
“Shhh- la interruppe Clarke- non possiamo sempre proteggere le persone che amiamo Lexa… ti chiedo solo di darci una possibilità. Apriti con me .. proviamoci.. io non voglio vivere von i rimorsi.. tu?”
“No, non lo voglio nemmeno io..- Lexa prese il viso di Clarke tra le mani e la baciò delicatamente- ci sto provando, credimi... Buonanotte Clarke.”
Lexa si allontanò dalla ragazza, mentre ogni fibra del suo corpo e della sua mente le dicevano di non farlo, e uscì dall’aula per dirigersi verso la sua stanza.
Clarke rimase immobile per diversi minuti, poi decise di tornare al suo dormitorio. Quando si mise a letto un sorriso le si stampò sul volto e il ricordo del ballo con Lexa la cullò durante tutto il suo sonno.  
 
 
 
 
Salve a tutti! Prima di tutto vorrei ringraziare tutti quelli che continuano a seguire la storia e in particolar modo quelli che dedicano un minuto del loro tempo per recensire. Mi fa sempre molto piacere sapere cosa ne pensate. In questo capitolo la storia in sé non è andata avanti, ma ho deciso di soffermarmi sui rapporti tra i personaggi. Raven ha reso pubblica la sua relazione con Anya e sembra che sia O’ che Clarke l’abbiano presa bene. Lexa ha finalmente preso un po’ di coraggio e dopo tre mesi è riuscita a interagire di nuovo con Clarke. Vedremo ora se farà passi indietro o se deciderà di intraprendere questa strada con Clarke. Spero vi sia piaciuto il capitolo.
May we meet again. 
   
 
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