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Autore: Rohan    31/07/2017    3 recensioni
Raccolta di drabble/flash fic sulle coppie Goku/Chichi, Gohan/Videl e Bardack/Miyiako.
Dal testo:
[-Chichi sorrise dolcemente e si inginocchiò al fianco di suo marito. «Hai saltato gli allenamenti oggi per aspettare i genitori di questo piccolino?» chiese, infilando l’indice tra le mani del marito per accarezzare il becco dell’uccello.
-«Ma guardala: è bellissima!» esclamò con un sorriso enorme, accarezzando la sella della sua nuova moto.
Lei sospirò. «È un mese che fai acquisti inutili. Prima il camper, poi il set da subacqueo e adesso una moto» elencò la moglie, incrociando le braccia al petto.
-Sarebbe tornato da eroe per aver difeso la sua patria, il suo popolo e, soprattutto, la donna che amava.]
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Chichi, Gohan, Goku, Videl | Coppie: Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La vita secondo i Son









Giocoliere
 
Goku si grattò la guancia, mentre pensava a come far ridere suo figlio di qualche mese.
Il piccolo Gohan teneva il pollice in bocca, mentre fissava il genitore senza fare una piega.
«Dai, perché non fai qualcosa? Con tua madre ridi, piangi, giochi…» gonfiò una guancia, dopo aver finito la frase e continuò a fissare il figlio.
Chichi l’aveva lasciato a lui, facendogli mille raccomandazioni.
Lui l’aveva rassicurata, dicendole che poteva andare a fare la spesa in tutta tranquillità e che sarebbero stati alla grande, ma in quel momento si sentiva davvero a disagio.
Era la prima volta che rimaneva da solo in casa con suo figlio e quegli occhietti vispi lo fissavano in attesa che facesse qualcosa.
Lo prese in braccio e lo fece sedere sul tavolo, mentre lui si accomodava su una sedia e continuarono a fissarsi.  
«E se… faccio così?» gli solleticò appena il pancino con le dita, ottenendo come risultato un mugolio infastidito da parte del bambino.
Gli fece un paio di facce buffe, ma il piccolo continuava a fissarlo senza ridere.
Iniziò a fargli battere le mani, ma si lamentò ancora e preferì di gran lunga infilarsi il pollice in bocca e cambiare la sua espressione neutra in una di disappunto.
Scoraggiato, Goku sospirò e portò le mani dietro la testa, urtando contro il biberon del piccolo che riuscì a salvare solo grazie ai suoi riflessi fuori dal comune.
Assistendo alla scena, il bambino rise, soprattutto per la faccia spaventata -e poi sollevata- del padre che si era appena reso conto del disastro mancato.
«Ah-ah!» lo beccò Goku, toccandogli il nasino con l’indice. «Ti piace se prendo le cose al volo?» gli chiese afferrando un paio di oggetti sparsi per la cucina.
Dopo aver preso un sonaglino, un peluche a forma di scimmietta e il telecomando, Goku si posizionò davanti a Gohan, risistemato nel suo seggiolone, ed iniziò a gettare in aria gli oggetti per poi riprenderli al volo, davanti al piccolo che rideva contento e batteva le manine paffute.
Chichi rientrò dopo pochi secondi e inarcò le sopracciglia per lo stupore. «Un nuovo gioco?» gli domandò con un leggero sorriso, posando le buste sul tavolo.
Goku annuì felice. «Gli piace! Guarda come ride!» ridacchiò anche lui, veramente felice.
La donna sorrise di cuore, contenta di essersi fidata nel lasciarli da soli. «Se gli piacciono i giocolieri, prima o poi lo porteremo al circo» sorrise, andando a prendere in braccio il figlio e depositando un bacio sulle labbra del marito.
 
Etichetta
 

«Gohan sei pronto?»
Videl si affacciò dalla cucina, per vedere suo marito guardarsi nello specchio posto nel corridoio, che portava alla zona notte della casa.
Il giovane deglutì. «C-credo di sì. Cosa dimentico?» chiese agitato, aggiustandosi un ciuffo di capelli ribelle.
Videl sorrise dolcemente.
Quello era il primo giorno di lavoro di Gohan e tutta la spavalderia che aveva avuto in quei giorni in cui affermava che sarebbe stato il migliore nel suo campo, stava andando in frantumi come un castello di sabbia.
Nonostante si fosse vantato fino allo sfinimento per quel buon posto, in quel momento le faceva un’enorme tenerezza.
«Vieni» gli disse lei, facendo cenno di avvicinarsi.
Lui annuì e, deglutendo, si posizionò davanti a lei come un soldato durante l’appello.
«Hai dimenticato il mio bacio» disse appoggiando le labbra contro quelle di lui, che si rilassò immediatamente.
Gli passò le mani dietro la nuca, stringendolo a sé mentre approfondiva il bacio e, scendendone una sulla schiena, si staccò di colpo da lui. «Oh, andiamo, stavi per andare, al tuo primo giorno di lavoro, con l’etichetta attaccata alla giacca?» chiese scioccata.
Gohan spalancò la bocca e si girò per permettere alla ragazza di tagliarle il filo che teneva attaccato il cartellino al capo d’abbigliamento.
«Mi hai salvato la vita. Come farei senza di te?» esclamò con un sorriso di sollievo, sincronizzato con il taglio delle forbici.
Videl ridacchiò e gli prese il viso tra le mani per scoccargli un altro bacio. «Magari esageri dicendo che ti ho salvato la vita, ma direi che la reputazione sì: te l’ho salvata. Senza di me saresti perso» scherzò, rispondendogli.
Lui le fece la linguaccia e, dopo un ultimo bacio, camminò a passo veloce verso il portone di casa.
Quella ragazza era davvero la sua salvezza!
 
Sala operatoria
 
Bardack corse lungo il corridoio dell’ospedale, andando incontro alla sua donna, seduta con la testa tra le ginocchia ad aspettare.
Le poggiò una mano sul capo, per renderla consapevole della sua presenza. «Sai qualcosa?» chiese, vedendola alzare lievemente la testa.
Le sue iridi erano liquide e lui deglutì a vuoto, vedendola in quello stato.
«Mio padre è ancora sotto i ferri. Hanno detto che ha ottime possibilità, ma ho lo stesso paura» sussurrò.
Da quando avevano affermato che il malore di suo padre era effettivamente un infarto, si era sentita come se il mondo le fosse crollato addosso.
Aveva chiamato Bardack appena era entrato in sala operatoria.
Gli aveva chiesto di farle compagnia, con voce tremante e balbettando.
L’uomo si chinò ad abbracciarla, per infonderle quel coraggio che aveva da sempre, ma che in quel momento le mancava.
«Andrà tutto bene» le sussurrò.
Le sarebbe stato vicino in quel momento, come sempre, perché non l’avrebbe mai abbandonata.
 

























Angolo dell'autrice:
Salve a tutti e buon lunedì :D
Eeeccoci qui con il terzo capitolo di questa piccola raccolta. 
Spero vi piaccia, anche se non è il massimo ahah
Quale coppia vi è piaciuta di più? 
Grazie per le recensioni allo scorso capitolo e alla prossima settimana!

-
Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*



 
  
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