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Autore: Martina007    01/08/2017    2 recensioni
Che cosa succederebbe se i Vendicatori, dopo aver liberato una base Hydra, trovassero una piccolo mascotte? Come saranno le reazioni dei nostri supereroi quando verranno a sapere di dover convivere con un bambino? Lo scoprirete solo leggendo!
P.s. premetto che questa è la mia prima storia che ho scritto. Se volete si trova anche su Wattpad questa storia. Detto questo buona lettura😘
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
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Tony Pov's 

Entrammo nel passaggio segreto e, svoltato l'angolo, ci impietrimmo dall'orrore.
C'erano qualche decina di celle da cui provenivano delle urla strazianti.

Ad un certo punto sentiamo uno di questi bambini iniziare a sbattere le mani sulla porta ed a urlare qualcosa in russo.
- Vytashchi menya otsyuda!! - ripetè.

- Cosa sta dicendo Natasha? - chiese il Capitano senza staccare gli occhi da quel posto.
- Fatemi uscire di qui - rispose lei con un fil di voce. 

Riuscì a muovermi solo poco dopo e mi avvicinai alla cella del ragazzino.
Lui subito si rannicchiò contro l'angolo e iniziò a dire con voce tremolante.
- Ti prego signore non farmi del male - e mi guardò.
Solo in quel momento mi resi conto dei suoi occhi.
Erano rossi come il sangue e le pupille erano come quelle dei gatti.

- Ehi piccolo, sono qui per aiutarti... per aiutarvi - iniziai.
- Io sono Tony, tu come ti chiami? -
Il ragazzo abbassò lo sguardo e rispose: - Io sono l'esperimento 5437 -
Lo guardai spaesato e poi mi voltai verso i miei compagni che nel frattempo si erano avvicinati.

- E loro chi sono? - mi chiese il bambino castano.
- Loro sono Natasha e Steve e siamo qui per farvi uscire da questo posto -
Il ragazzo sorrise speranzoso ma appena Steve si avvicinò con lo scudo per rompere la serratura quasi urlò.

- No,no, se rompete la serratura salteremo tutti in aria - disse con le lacrime agli occhi.
I due mi guardarono e io capii subito quello che dovevo fare.

Iniziai a vagabondare alla ricerca di qualche cosa da azionare quando il mio sguardo non incontrò quello di un piccolo bambino castano che stava camminando sul soffitto della sua cella.
Incuriosito mi avvicinai e notai un piccolo cartello con su scritto :

Nome: Peter
Cognome: Parker
Abilità: poteri ragneschi
Esperimento numero: 4538 (molto promettente)


- Ho già sentito questo cognome - pensai.
Poi rincrociai lo sguardo con il pargoletto. Avrebbe dovuto avere sù per giù 2 anni abbondanti.
Lui mi salutò con la manina e io non riuscì a trattenere un sorriso.

- Tony hai trovato qualche cosa? - mi arrivò la voce di Steve poco distante.
- Non ancora Stevie - risposi.
E continuai a camminare pensando ancora al cognome del bambino.

Non ci volle molto tempo prima che arrivai davanti ad un pannello di controllo.
Era pieno di leve e bottoni ma non ci misi troppo tempo a capire che ad ogni leva corrispondeva una cella.
Così le tirai tutte giù e poco dopo si aprirono tutte le celle.

Delle dieci celle solo tre bambini uscirono.
Il ragazzo dagli occhi rossi e due bambine, una bionda e una mora.
Non vedendo uscire Peter ritornai nella sua cella.

Era ancora sul soffitto e non appena mi vide disse con una vocina incredibilmente dolce : - Mi aiuti a scendere? - 
Aprì le braccia come non aspettasse altro così lo presi in braccio.

Mi avvicinai ai miei compagni che sorridevano come due ebeti alla vista del piccolo.
- Siete riusciti a contattare Fury e gli altri? - cercai di risvegliarli dalla situazione.
- Si sono già arrivati e hanno catturato più della metà degli uomini di Strucker - rispose Natasha andando verso i bambini.
Poi mi guardò triste e aggiunse : - Gli altri bambini non ce l'anno fatta -
Steve abbassò lo sguardo triste e concluse : - Credo sia meglio andare - Poi si incamminò insieme al ragazzo.

Io ero leggermente scosso dalla notizia ma Peter mi abbracciò e poggiò la sua testolina sulla spalla destra.
In pochi secondi quel piccolo pargoletto era riuscito a farmi scordare tutte le cose brutte con quel semplice gesto.
Fu la voce della rossa a risvegliarsi.
- Abbiamo trovato uno che riesce a sopportati - disse ridendo - Dai andiamo - concluse iniziando ad avviarsi tenendo per mano le due bambine.

Poco dopo eravamo usciti da quella caverna buia e in lontananza vedemmo il nostro quinjet e su nel cielo c'era l'Helicarrier di Fury.
I  nostri compagni corsero verso di noi felici e sorridenti.

- Come stai 'Tasha? - chiese Clint alla donna.
- Oh io sto bene, Tony non tanto - disse mostrando un sorriso furbo.
Subito lo sguardo dell'arciere si posò su di me e fece uno sbuffo divertito.
- Guarda un pò...a Stark piacciono i bambini - disse sorridendo.
- Non è assolutamente vero Barton - dissi facendo il finto offeso.

Poi guardai oltre di loro e notai Steve e Thor stare vicino ai bambini che nel frattempo venivano visitati dall' equipe medica dello S.H.I.E.L.D.
In quel momento Steve si girò verso di me e disse: - Tony, porta il bambino qui così possiamo fargli gli esami necessari -
A quelle parole Peter si staccò dalla mia spalla e mi guardò preoccupato.
- Non voglio fare gli esami Tony - disse impaurito.
Lo guardai interrogativo. Non gli avevo detto il mio nome.
- Ehi piccolo tranquillo non ti faranno niente, te lo prometto - detto questo gli diedi un buffetto sul naso e lo posai a terra.
Lui però mi porse la mano che subito io strinsi.
Non so cosa mi successe ma quel gesto mi venne naturale.

Ovviamente la cosa non passò inosservata e, mentre io e Peter andavamo verso uno Steve e un Thor abbastanza divertiti tenendoci per mano, Natasha disse: - Awww ma che carini -
Gli lanciai un'occhiata di fuoco e per fortuna Steve le disse: - Natasha per favore, ci servirebbe una ninna nanna per il dottor Banner. Ci pensi tu?-
La rossa annuì e subito andò verso il bestione verde poco distante che stava lanciando gli ultimi detriti dei carri armati.

Appena arrivati una ragazza castana dagli occhi smeraldo si avvicinò e disse rivolta a Peter.
- Ciao io sono Sasha, tu come ti chiami? -
Lui prima mi guardò e, dopo avergli fatto un sorriso rassicurante, rispose con una vocina flebile - Peter -
- Bene Peter - disse lei pacata - Dovrò solamente fare dei piccoli esami, sarà molto veloce e indolore -
Il piccolo annuì non molto convinto.
La ragazza tirò fuori una piccola torcia e la portò vicino agli occhi di Peter.
Dopo, mettendo un dito davanti al naso del bambino, disse: - Adesso segui il movimento del mio dito -

Finito l'esame tirò fuori un ago.
Alla vista di quell'oggetto si nascose dietro le mie gambe.
- Ehi piccolo non farà male - spiegai girandomi e mettendomi alla sua altezza.
Ci guardammo per un istante poi Peter mi si strinse contro il petto e allungò il braccio destro verso l'infermiera.
Lei prese l'ago e, poco dopo, aveva finito e se ne andò.

Peter si stava ancora stringendo forte quando gli dissi scompigliandoli i capelli: -Ehi ometto è tutto finito sei stato bravissimo - 
Peter alzò lo sguardo e tutto contento disse: - Non ha fatto male -
- Te l'avevo detto - risposi con un sorriso.
In quel momento vide Steve e Fury avvicinarsi a lui.
- Dobbiamo portare Peter con noi, faremo delle ricerche e non appena troveremo i suoi genitori lo rimanderemo a casa - Disse l'uomo con la benda.
Peter si girò verso i due uomini e disse facendo una faccia così dolce da poter sciogliere ogni cuore sulla faccia della Terra: - Posso restare con lui? Solo per il viaggio di ritorno -
A Steve venne sù un piccolo sorriso, segno che quella faccina aveva fatto centro ma, per quanto riguarda l'altro uomo, non successe nulla.
- Peter, saluta Tony poi vieni con noi - disse Fury.
Ma il bambino non demorse e aggiunse: - Per favore - e questa volta la sua faccetta assunse un' espressione degna di un gattino abbandonato e infreddolito.
Intanto intorno a noi erano arrivati tutti gli altri Vendicatori che guardavano divertiti la scena.

L'uomo questa volta posò lo sguardo su di me e disse con tono duro: - Stark... -
Ma a questo punto, volendo sostenere Peter e non darla vinta a Fury, feci la faccia...QUELLA faccia. La faccia che facevo solo per due motivi: Se avevo combinato qualcosa (e quello era il mio modo per chiedere scusa) oppure quando volevo ottenere una cosa (e con quella faccia nessuno prima d'ora aveva resistito nel non dirmi di si).

Nick si mise una mano in faccia e sbuffò sonoramente contrariato.
Il gruppo continuava a guardare quella scena con il fiato sospeso. 
Alla fine Fury esordì: - Solo per il viaggio di ritorno e Stark, non osare mai più farmi quella faccia da cane bastonato - disse sconfitto.
Tutti i Vendicatori sorridendo si avviarono verso il loro quinjet.

Mi misi seduto su una delle sedie. 
Stavo per cadere tra le braccia di Morfeo quando Peter mi si rannicchiò addosso e si addormentò.
Sorridendo iniziai ad accarezzargli i capelli ma, ormai stanco, chiusi gli occhi pensando a farmi una piccola pennichella visto che la sera prima non avevo dormito quasi per niente.

Ehilà!! Sono tornataaa😂😂
Ma quanto può essere dolce Peter???
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Mi raccomando commentate 💬 e mettete tante stelline ✨
Al prossimo capitolo😘

~Mars😄

   
 
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