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Autore: esserre93    01/08/2017    2 recensioni
Callie era ormai a New York con Penny e Sofia e Arizona da allora non aveva più avuto una persona accanto.
Al Grey Sloan Memorial Hospital arriverà qualcuno che le cambierà la vita.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-    Ti prego, non posso! Lasciami andare! 
-    Arizona, ehi Amore, svegliati – Eliza cercò di svegliare sua moglie scrollandole le spalle. L’aveva sentita urlare nel sonno e si era spaventata. Arizona aprì gli occhi e cercò di capire cosa fosse successo.
-    Hai avuto un incubo, cosa stavi sognando?
La bionda ripensò al brutto sogno che aveva appena fatto ed era sicura di non poter dire la verità ad Eliza. Nel sogno era con Amelia che cercava di convincerla ad andare con lei.
-    Non lo so, è tutto molto vago – la bionda cercò di capire se sua moglie avesse accettato quella risposta e le si avvicinò per darle un bacio. La mora rispose a quel gesto cercando di approfondirlo, ma Arizona si allontanò – vado a prendere un bicchiere di acqua
Quando la bionda tornò in camera Eliza era ancora sveglia, così le si avvicinò e iniziò a spogliarla
-    Che stai facendo?
-    Non lo hai ancora capito? -  si avvicinò al collo di Eliza e glielo morse, per poi scendere sui seni
-    Direi proprio di si
Quella notte, Arizona ed Eliza fecero l’amore. La bionda cercò di dimostrare a sua moglie tutto l’amore che provava per lei e la mora accettò tutto quello che Arizona cercò di darle.
-    Ammetto che è stato strano – Eliza era distesa in posizione prona, con la testa verso Arizona
-    In positivo o in negativo?
-    Non lo so, non mi era mai successo prima. È stato come se volessi farmi capire qualcosa senza dover parlare
-    È uno dei miei modi per dirti che ti amo
-    Sicura che sia tutto qui?
-    Certo. Cosa vogliamo fare domani?
-    Non lo so, vorrei portare Sofia in piscina, è tanto che me lo sta chiedendo e la domenica è l’unico giorno utile
-    Io non vengo Eliza, lo sai
-    Non dovrai né mettere il costume né fare il bagno. Ho visto che domani ci sarà un evento proprio per bambini, ci saranno gli animatori e quant’altro
-    Va bene allora
Quella domenica, come previsto, Sofia si divertì tantissimo e Arizona ed Eliza furono contente di vederla così.
-    Com’è bello vederla sorridere
-    Dovremmo passare più giornate di questo tipo: fanno bene a lei, ma anche a noi
-    A proposito, domani dopo il turno ho lezione con Marion, però stavo pensando di andare nel nostro nido: è tantissimo che non andiamo e mi manca passare del tempo tutto per noi
-    E Sofia?
-    Potremmo lasciarla a Meredith
-    Domani glielo chiederò
Nonostante per Arizona era stata una giornata piena, si ritrovò a pensare più di una volta al sogno che quella notte l’aveva svegliata. Quel segreto la stava tormentando e nonostante facesse di tutto per nasconderlo, fare l’amore con sua moglie non era più la stessa cosa e anche Eliza se ne stava rendendo conto. Non era più come prima non perché non desiderasse più stare con sua moglie, ma perché le bugie, in quei momenti, rischiavano sempre di sovrastarla e reprimerle non era facile.

Anche quel lunedì mattina, come sempre, le due si salutarono nell’atrio per iniziare le rispettive giornate lavorative. Arizona aveva in programma due interventi, che aveva rimandato partendo per Atlanta, mentre Eliza aveva più tempo libero del previsto.
-    Buongiorno Robbins 
-    Alex, che ci fai qui?
-    Sono venuto a cercarti, oggi Amelia opera Greg e mi chiedevo se la assistessi tu
-    Vorrei, ma ho già due interventi. Sei preoccupato?
-    Abbastanza, ma so che una volta superata questa per il piccolo ci saranno solo miglioramenti
-    Più tardi verrò a salutarlo

Erano le 4pm quando Arizona terminò il suo secondo intervento consecutivo. Bensì fosse tardi per pranzare decise di andare comunque nella mensa per stuzzicare qualcosa. Prima di arrivare a destinazione, però, fu fermata da April
-    Arizona!
-    Ciao April
-    Come è andato il viaggio ad Atlanta?
-    Bene, grazie
-    Questa è la tua unica risposta?
-    Cosa vuoi sapere di preciso?
-    Sei andata con Amelia
-    Lo so con chi sono andata
-    E quindi? Cosa è successo?
-    Nulla di importante, Amelia aveva un convegno
-    Vuoi davvero che ti creda?
-    Non possiamo parlarne qui, se vuoi dopo il turno ne parliamo davanti ad una birra
-    Va bene, allora alle 8pm nell’atrio
-    Perfetto
Arizona continuò il suo percorso e per un attimo, nonostante l’esagerata curiosità dell’amica, era contenta di averle raccontato tutto. Era l’unica persona della sua vita con la quale poteva essere completamente sincera .
Dopo aver finito di mangiare, la bionda decise di andare a trovare sua moglie, che era a lezione con gli specializzandi del terzo anno. Non appena arrivò si appoggiò allo stipite della porta e  rimase ad ascoltare la sua voce; era rassicurante, calda. Per un attimo cancellò tutti i pensieri che le frullavano per la testa e si concentrò totalmente su di lei
-    Amore… - Eliza aveva appena aperto la porta dell’aula 
-    Ehi
-    Come mai qui?
-    Mi piace ascoltare la tua voce. Non mi meraviglia il fatto che gli specializzandi ti adorino
-    Per la mia voce?
-    E per la tua bravura. Comunque ti dispiace se dopo il lavoro vado a bere una birra con April? Giusto il tempo della tua lezione con Marion e se ti va non appena hai finito mi passi a prendere per tornare a casa
-    Hai dimenticato di chiedere a Meredith per Sofia?
-    Cavolo si, vado a chiederglielo subito
Arizona corse verso la stanza degli strutturati, dove sapeva di trovare Meredith
-    Arizona, perché stai correndo?
-    Ho dimenticato di chiederti se stasera puoi prenderti Sofia
-    I miei figli li tiene Amelia stasera, prova a chiederle se può tenere anche Sofia
-    Amelia con quattro bambini?
-    È più brava di quanto tu possa immaginare, ci sa fare
-    Mm ci penso
Arizona, uscita dalla stanza, iniziò a pensare ad una soluzione meno dolorosa. Chiedere ad Amelia di tenere Sofia sarebbe stato troppo, però come spiegarlo ad Eliza? Intanto digitò il suo numero e aspettò che rispondesse
-    Risolto?
-    No, i bambini di Meredith li tiene Amelia
-    Chiediamo a lei?
-    No, quattro bambini per una persona che non ne ha neanche uno mi sembra davvero troppo
-    Cosa pensi di fare?
-    Chiamiamo la baby sitter?
-    Buona idea. Ci pensi tu? Io ora ho un intervento e andrà avanti fino alla fine del turno
-    Va bene, ci penso io. Ci vediamo per le 10pm da Joe allora
-    Perfetto. A dopo

Erano le 8pm e Arizona era nell’atrio ad aspettare April, quando vide avvicinarsi Amelia il suo cuore iniziò a battere all’impazzata.
-    Ciao Ari
-    Ciao Amelia
-    Finito?
-    Si sto aspettando April, usciamo un po’
-    Capito, buona serata allora
-    Grazie, anche  a te
Sentire Amelia con quel tono di voce, così freddo e distaccato le provocò dispiacere. Non sapeva il motivo per cui si stesse comportando così, nonostante fosse stata proprio lei a consigliarglielo. La mente di Arizona stava ricominciando a vagare per sentieri da cui non sarebbe uscita illesa, quando le si parò davanti April
-    Eccomi qui, possiamo andare

-    Allora, sono tutta orecchi – Arizona e April erano sedute ad un tavolo del bar di Joe, con una birra fresca tra le mani. La rossa continuava a guardare Arizona insistentemente, affamata di tutte le novità che di li a poco la bionda le avrebbe raccontato
-    Lo abbiamo fatto
-    Cosa precisamente?
-    Come cosa? Siamo andate a letto insieme - April, istintivamente, si portò la mano davanti la bocca
-    Ed ora cosa pensi di fare?
-    Non lo so, ho evitato Amelia per tutto il giorno e come risposta ho ricevuto un tono freddo e distaccato, l’ho incontrata poco prima che tu arrivassi
-    Puoi biasimarla?
-    No, ma non mi aspettavo che mi trattasse così dopo tutto quello che abbiamo passato
-    Avete solo fatto sesso
-    No April, è stato molto di più. È stato come se un tornado ci avesse travolte. Ho provato cose mai provate in vita mia e so che probabilmente è solo un fatto di attrazione, ma è difficile non pensarci ed è difficile mentire a mia moglie
-    Cosa provi per Eliza?
-    La amo, da ieri siamo anche nella nuova casa e mi sembra tutto così dannatamente perfetto
-    E non va bene?
-    Forse è un po’ troppo perfetto. Amelia mi ha stravolto, mi ha catapultato in una realtà che mi mancava, con lei posso essere completamente sincera
-    Anche con Eliza avresti potuto esserlo, chi te lo ha impedito?
-    Con Eliza sono sempre stata sincera, da quando ho iniziato a provare qualcosa per Amelia ho iniziato a mentirle
-    Amelia cosa ne pensa?
-    Avrebbe voluto continuare a vedermi, ma le ho detto che non ci saremmo più viste, se non per lavoro
-    Hai fatto benissimo
-    Davvero?
-    Se Eliza è la persona che vuoi nella tua vita, certo che si. Non puoi avere due cose contemporaneamente
-    Non rinuncerò mai ad Eliza
-    E allora hai fatto la tua scelta. Finiamoci quest’ultima birra, tu a che ora devi andare?
-    Alle 10pm viene a prendermi Eliza
-    È quasi ora
Poco più tardi Arizona ed Eliza stavano entrando nel loro “nido”. Era da molto che non andavano e anche ad Arizona era mancato quel momento che riservavano solo a loro due. Non appena varcarono la soglia Eliza iniziò a spogliare Arizona, che, ancora su di giri per le birre che aveva bevuto con April, assecondò senza troppe esitazioni i gesti di sua moglie. Trascorsero la serata a fare l’amore, una serata in cui erano solo loro due, una serata in cui tutto il resto del mondo era inesistente. Arizona si sentì finalmente leggera e non sapeva se fosse frutto dell’amore che provava per sua moglie o di altro, ma stava bene, lì in quel momento.
-    Ti amo Arizona
-    Anche io Eliza e scusami se ti sono sembrata un po’ assente, ma ti prometto che migliorerò
-    Non devi migliorare, i periodi meno positivi ci sono per tutti. Ti sta squillando il telefono
Arizona guardò sul comodino e la foto di Amelia lampeggiava sullo schermo
-    Può aspettare
-    È Amelia, è con i bambini e potrebbe essere importante
La bionda ci pensò ancora un po’ su e decise di rispondere
-    Ciao Arizona, fingi di avere una conversazione usuale, so che sei con Eliza, ma vorrei dirti che mi manchi e che non volevo trattarti in quel modo, so che ci sei rimasta male ma non riesco a trovare un modo per non soffrire. Mi manchi
-    Ok allora ci vediamo domani mattina  nel tuo studio e vediamo come fare - e riattaccò
-    Amore tutto bene? Sembri sconvolta
-    No nulla, Amelia domani ha bisogno di un consulto
-    E non poteva dirtelo direttamente domani
-    No, perché vuole che appena arrivo in ospedale vada da lei
-    Mm ok
-    Cosa c’è?
-    Nulla
Per il resto della serata le due donne non fecero più riferimento a quella chiamata, ma Arizona aveva capito che nella testa di sua moglie le si era insinuato un qualche dubbio.
Il giorno dopo, quando le due donne si recarono a lavoro, Arizona andò subito nello studio di Amelia
-    Ciao Arizona ti stavo aspettando
-    Senti Amelia, non puoi chiamarmi a quell’ora, perché Eliza non è stupida e sta iniziando a capire qualcosa
-    Capire cosa Arizona? – Eliza era proprio lì, davanti ad Amelia e Arizona in attesa di una risposta e questa volta dovevano essere entrambe molto convincenti
   
 
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