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Autore: Bunny05    02/08/2017    1 recensioni
[jortini ]
Martina si è da poco laureata in letteratura, ha molti sogni. Inizia a lavorare per una famiglia un po' complicata e fa la conoscenza di uno dei figli, Jorge. Un ragazzo con molti problemi legati alle emozioni. Scontri, muove amicizie e nuovi amori verranno affrontanti in questa storia. Uno strano amore sta per entrare nella vita di Martina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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In un secondo, forse meno, le sue labbra, calde e morbide, sono sulle mie. Non so spiegarlo ma è come se i colori, i sapori e le sensazioni si fossero amplificati il doppio, è come se il mondo avesse ripreso a girare e il cuore a battermi nel petto. Tutto ha ricominciato a muoversi mentre la sua bocca preme sulla mia e le sue braccia mi avvolgono in un abbraccio stretto, come se avesse paura che svanissi nel nulla, come se fossi solo un sogno. Dopo un lungo bacio, passionale e potente quanto una bomba, lui si allontana leggermente da me appoggiando la sua fronte sulla mia, i nostri nasi si sfiorano e mi basta quel contatto per sentirmi bene, quel piccolo e insignificante contatto. Lo vedo sorridere in un modo che non avevo mai visto prima, mentre riprende il respiro. << Ti amo >> esclama lui con il fiatone. I miei occhi puntano subito dritti nei suoi, scioccati da quelle parole. Non pensavo che sentirlo dire direttamente da lui, provenire dalla sua bocca, avrebbe fatto esplodere la felicità dentro di me, mentre milioni di farfalle svolazzano nel mio stomaco. E’ vero abbiamo molti problemi ma in questo momento esiste solo lui e quello che provo per lui. << Ti amo anche io >> gli sorrido facendogli sgranare leggermente gl’occhi che mi scrutano, lui riappoggia la fronte sulla mia, chiudendo gl’occhi e stringendo il mio corpo ancora di più al suo, << Puoi ripeterlo? >> chiede, sorrido e so che se anche ha gl’occhi chiusi riesce a percepirlo perché ricambia, << Ti amo Jorge >> dico e lui spalanca gl’occhi facendo incontrare le sue iridi verdi nelle mie e poi mi bacia, con foga e desiderio, mentre continua a sorridere sulle mie labbra. Mi costringe ad indietreggiare finché con le gambe non incontro il letto e mi ci siedo, mentre le mie labbra vengono mangiate dai suoi baci, dolci ma allo stesso tempo focosi. Indietreggio sul letto e lui mi segue, gattonando su di me fino a quando la mia testa non incontra il cuscino su cui mi appoggio. Lui mi sorride dall’alto scrutandomi come se fossi un apparizione, un angelo, come se io non fossi realmente qui ma sono solo frutto della sua immaginazione. Appoggio le mie mani sul suo volto accarezzandone ogni minima parte, per fargli sentire che sono vera, che sono qui con lui e non è solo la sua immaginazione. Le mie mani scendono sulle sue spalle, percorrendo lentamente le sue braccia, lo sento fremere sotto il mio tocco delicato e lo vedo godersi quel contatto fino infondo. Le nostre labbra si toccano ancora quando raggiungo una sua mano e la stringo nella mia. I suoi baci diventano bollenti poco dopo, la sua lingua mi sfiora le labbra, il collo, la spalla, ha bisogno di me quanto io ho bisogno di lui. Mi lascio trascinare in queste forti emozioni, non mi importa cosa succederà domani, so solo che voglio vivermi questo momento con lui, che voglio sentirlo vicino più che mai, voglio sentire quelle emozioni che solo lui riesce a scatenare. In un lampo mi volto e mi trovo sopra di lui. Lo osservo dall’alto mentre mi guarda con ammirazione e con un desiderio profondo, scruta ogni centimetro di me con un sorriso vero sul volto. Le mie mani si infilano sotto la sua maglietta, toccandogli la pelle nuda del ventre, salendo piano sui suoi addominali lasciandogli dei piccoli baci dove la mia mano è passata. Lo sento gemere di piacere e questo mi manda ancora di più in estasi, mi fa sentire così forte e potente, il mio tocco su di lui ha un potere che non potevo nemmeno immaginarmi. Lui si alza a sedere e mi bacia, tendo la mia testa bene salda tra le sue mani spingendola verso la sua per non farmi allontanare. Mente le mie mani gli sollevano le maglietta per farla sparire e lui fa lo stesso. Sento le sue mani sulle mia schiena nuda che mi accarezzano dolcemente. Con una mossa veloce mi slaccia il reggiseno continuando a passare la sua mano su e giù sulla mia pelle. Mi ritrovo velocemente sotto di lui che mi bacia ancora come se non ne potesse più fare a meno e mi sento così anche io, non credo di poter continuare a vivere senza questi baci, senza sentire la sua bocca sulla mia. Le mie mani accarezzano il suo corpo semi nudo, procurandogli dei brividi che percepisco, lo sento trattenere il respiro quando le mie mani indugiano sulla cintura dei suoi pantaloni, le pupille dei suoi occhi verdi si dilatano per l’eccitazione di questo momento. Non ci mette molto a spogliarsi una volta che gli ho slacciato la cintura. Mi bacia il petto, la pancia scendendo piano e facendo fremere dal piacere del suo tocco, mentre passa le dite sul bordo dei miei pantaloni che senza tanto sforzo mi sfila. I nostri corpi nudi entrano in contatto e una scintilla di amore e di piacere si accende, mentre lui mi scruta guardandomi negl’occhi accarezzandomi il viso. Non vorrei essere da nessun’altra parte se non con lui.
 
Mi sveglio senza aprire gl’occhi. Mi sento soddisfatta, appagata e in uno strano modo felice. Sento il corpo di Jorge a contatto con il mio, è così caldo, confortante e piacevole trovarmi tra le sue braccia in questo momento. Le gambe incrociare alle sue, che si strusciano piano, sorrido prima di aprire gl’occhi. Lo trovo sdraiato su un fianco, sostiene la testa con un braccio mentre mi guarda con una faccia strana, che non avevo mai visto.  Quando i nostri occhi si incontrano lui sorride e posa un bacio leggero sulle mie labbra e dalla gola mi esce un verso di piacere per quel piccolo e leggero contatto, mentre lo osservo con quella strana espressione, << Cose c’è? >> mi chiede lui, << Hai un’espressione strana >> gli faccio notare, << Questa? >> si indica il volto lui e io annuisco << E’ perché sono felice >> dice piano nascondendo poi il volto nell’incavo del mio collo, dando dei piccoli baci che mi fanno venire i brividi. Mi sorride ritornando nella sua posizione. Senza rendermene conto la mia mano accarezza il suo corpo, seguendo ogni linea del sui petto, lui trattiene il fiato quando sente il mio tocco su di lui. Poi sorride ancora, non so se mi abituerò mai a vederlo sorridere così spesso, afferra la mia mano che lo tocca e se la porta alla bocca per baciarne il palmo, << Fai la brava >> dice con voce maliziosa che mi fa ridacchiare mentre avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo stringo a me, i nostri corpi si intrecciano alla perfezione l’un l’altro. Lentamente appoggio le mie labbra sulle sue, sento il bisogno di quel tocco più che mai, credo di non poterne più fare a meno. << Martina >> dice sorridendo sulle mie labbra mentre io lo tento morsicandogli il labbro inferiore, << Davvero vorrei continuare questa cosa più di te, fidati, ma fra poco Sophia si sveglierà >> borbotta lui sulle mie labbra. Io sgrano leggermente gl’occhi, che ora sono? Perché non ho controllato? Mi tiro su di scatto e lo guardo, << Non può trovarmi qui >> dico io, se qualcuno scoprisse tutto questo e la signora Clarke lo venisse a sapere sarei fottuta e Sophia ne soffrirebbe. Raccolgo i miei vestiti da terra velocemente, << Cosa c’è che non va? >> mi chiede lui vedendomi turbata, io mi volto a guardarlo, nudo con un lenzuolo che gli copre metà corpo, con un braccio alzato messo sotto la testa, che mette in risalto i suoi muscoli e il corpo perfetto, mi viene voglia di accoccolarmi a lui e lasciarmi andare tra le sue braccia. << Martina! >> mi richiama lui ridacchiando dopo che sono rimasta imbambolata a gustarmi la vista. Ritorno in me dopo quello stato di trans, << Va tutto bene, non voglio semplicemente che Sophia mi trovi qui >> borbotto infilandomi la maglia. Lui si mette a sedere e si sporge dal letto per afferrarmi un braccio e tirandomi a se, facendomi sedere sulle sue gambe, mi stringe forte nascondendo il viso nel mio collo e lo sento respirare il mio profumo. << Se non mi lasci andare non usciremo più da questa stanza >> dico quasi senza fiato, << Io non voglio che tu te ne vada >> sospira, in quel momento percepisco la sua paura, crede che se uscissi da qui tutto ritornerà come prima. Prendo il suo viso tra le mani e gli sorrido, << Ti amo Jorge >> gli dico e vedo i suoi occhi illuminarsi per queste parole, << Ma non deve saperlo nessuno >> continuo io e lui mi guarda stranito, << Jorge ti stai per sposare >> e Sophia ne soffrirebbe perché tua madre mi ha ricattato, << Non voglio sposarmi >> ribatte lui << Io amo te >>. Accarezzo la sua guancia e gli sorrido piano e poso le mie labbra sulle sue, << Dobbiamo tenerlo nascosto >> borbotto poi sulle sue labbra, i suoi occhi si accendo, << Quindi vuoi dire che… non mi stai lasciando >> esclama, vedo un fuoco di felicità pura nei suoi occhi, << Ti ho appena trovato perché dovrei lasciarti >>, non sarà facile lo so, ma non posso più fare a meno di lui, ho bisogno che sia presente nella mia vita, perché lui accende le mie emozioni, persino quelle che non pensavo di avere, lui illumina la mia vita solo guardandomi, come potrei mai a rinunciare a tutti questo, sto giocando con il fuoco lo so, so che sto andando incontro alla mia probabile rovina, ma come faccio ad allontanarmi da lui? Non riesco a vivere senza, non riesco a respirare, non riesco a dormire. Mi stringe a se così forte da farmi mancare il respiro, << Vai se no non ti lascio più andare >> borbotta lui sorridendo e sciogliendo l’abbraccio. Poso un ultima volta le mie labbra sulle sue, prima di uscire dalla sua stanza sotto i suoi occhi attenti che mi seguono. Mi appoggio al muro lì in parte per prendere aria e mi ritrovo a sorridere come una ragazzina.
 
Dopo aver fatto colazione, come promesso a Sophia, prepariamo i biscotti. Da quando sono uscita dalla stanza di Jorge non l’ho più incrociato per casa, credo sia ritornato a dormire. Da una parte è un bene, perché mi distrarrebbe dai miei pensieri averlo intorno. Sophia intanto con le formine ritaglia i biscotti nelle forme che più le piacciono. Sono di spalle alle porta e quando la sento aprirsi, il cuore inizia a battermi all’impazzata, bloccandomi mentre preparo l’impasto per i biscotti. Anche se non so che sia entrato ho come la sensazione che sia lui, lo sento sotto la pelle. << Jorge guarda >> dice Sophia mostrandole le formine e scopro che le mia sensazioni erano fondate. Lui mi passa in parte facendo sfiorare il suo braccio con il mio. Apposta. I brividi mi percorrono il corpo, invadendolo tutto di una sensazione di piacere per il suo contatto. << Sei proprio una piccola pasticcera >> le scuote i capelli lui una volta attivato in parte a lei, difronte a me. I suoi occhi guizzano dalla sorella a me, mi fissa per qualche secondo e poi sorride a Sophia, << Che ne dici se ti aiuto? >> le chiede e i suoi grandi occhi le si illuminano di gioia, inizia a battere le mani, << Si >> urla lei. No. Penso dentro di me. Ma non posso andare contro i voleri di una bambina che adora suo fratello. << Allora cosa devo fare? >> chiede lui, mentre io cerco di evitarlo in tutti i modi possibili, << Prendi la formina e la schiacci forte forte sull’impasto >> gli sorride lei mostrandogli come si fa con una formina a forma di pupazzo. Jorge afferra quella a forma di cuore e fa come le ha mostrato Sophia, incidendo due cuori. << Uno per te >> le sorride lui, << E uno per Tini >>. Non mi sta guardando, sorride a Sophia che è piena di allegria, ma lo sento che con la coda dell’occhio sta scrutando la mia reazione. Jorge inizia a darsi da fare e io divento silenziosa, Sophia per farmi parlare mi fa delle domande, e io rispondo a monosillabi alzando gl’occhi su di lei ogni tanto. Jorge con la scusa ti prendere alcuni attrezzi di lavoro e le decorazioni dei biscotti, mi sfiora, con le mani, con il corpo, facendolo apposta per cercare un contatto tra noi, che anche io cerco. Il più grande dei problemi e che più mi sfiora più vorrei che mi tocchi, mi basterebbe solo un semplice abbraccio o una stretta di mano. Quando finiamo di fare i biscotti li inforniamo. << Hai tutta la maglietta sporca Sophia >> gli dice Jorge, lei guarda giù e sorride notando di essersi sporcata con l’impasto. << Forza vai a cambiarti, se la mamma ti vede così poi se la prende >>, lui gli fa solletico e lei ridendo scappa via. Quando rimaniamo soli io mi volto di scatto verso il lavandino per finire di pulire tutte le cose che abbiamo usato. In meno di un secondo sento le sue braccia avvolgermi dal dietro e la sua testa appoggiarsi alla mia, mi annusa facendo un sospiro e sento il suo corpo rilassarsi, come il mio, finalmente siamo in contatto. Mi volto, << Jorge staccati, se entra qualcuno o se torna Sophia? >> gli faccio notare che non è una situazione adeguata per comportarsi in quel modo, << Ti preoccupi troppo >> borbotta lui, difronte a me, << Lo sanno tutti che non voglio sposarmi anche se sono costretto, e che sto con chi voglio comunque >>, << Si ma non sanno che sono io quella persona con cui stai, e fidati è meglio che non lo sappiano, non voglio passare per quella che si fa il ragazzo fidanzato >>, << Non lo sono fino alla festa di fidanzamento in realtà >> sorride lui avvicinandosi a me, sfiorando con il suo naso il mio e avvolgendo ancora una volta le sue mani attorno a me, stringendomi forte per far combaciare i nostri corpi alla perfezione. Mi manda in estasi, mi sembra di essere ubriaca, di volare insieme alla farfalle che invadono il mio corpo. << Lo so che lo vuoi anche tu >> fa un sorrisetto lui posando poi le sue labbra sulle mia, baciandomi in modo lento e sensuale, stringendo ancora più forte il suo corpo contro al mio. Prendo fuoco, letteralmente. Il mio corpo è in preda ad un incendio, nelle vene mi scorre sangue caldo, vorrei trattenermi ma è più forte di me. Anche se in qualche modo, Jorge, è cambiato da quando lo conosco, non ha perso la sua bravura nel sedurre, anzi, ogni volta che mi dice qualcosa con quel suo sguardo ammaliatore e quella voce profonda, mi sciolgo, come il ghiaccio a contatto con il fuoco. Mi manca quasi il respiro mentre le sue labbra, dal quale ogni tanto spunta un sorriso, baciano ancora le mie. Sentiamo la porta di casa sbattere e Jorge si allontana da me giusto in tempo prima che Lodo entri dalla porta. Sono accaldata e si vede e Jorge è in preda al desiderio, lo si legge dagl’occhi e dalle sue pupille dilatate. Lei ci osserva per qualche istante in silenzio, mentre Jorge è appoggiato facendo finta di nulla al bancone e io appoggiata al lavello. << Cosa state facendo? >> ci chiede lei guardandoci, << Abbiano fatto i biscotti >> faccio spallucce io, alzando la bacinella dove ho preparato l’impasto, sapendo di essere rossa in faccia, poi mi volto, mi metto a lavarla e in quel momento anche Sophia fa capolino in cucina, con una maglietta pulita.
 
Rientro a casa trovando Mechi intenta a cucinare, Fran non c’è evidentemente è a lavoro, se no non si staccherebbe mai dalla sua Mechi. << Come è andata la tua nottata? >> mi chiede lei voltandosi vedendomi entrare. Io abbasso il capo, << Benissimo >>, << Sono contenta >> mi fa un grande sorriso lei << Cosa mi nascondi? >> chiede poco dopo. Io sollevo lo sguardo su di lei << Niente Mechi >> scuoto il capo io << Non ho sempre qualcosa da nascondere come credi >>, e invece sì, penso dentro di me. Le sto nascondendo il fatto che Jorge mi ha scritto una lettera d’amore, che ci siamo detti di amarci e che abbiamo fatto l’amore. A quel pensiero il mio corpo prende vita, insieme ai miei pensieri. << Certo non nascondi niente! Per questo ti sei incantata a pensare a qualcosa e poi sei arrossita >> mi fa notare lei, << Non sei brava a nascondere le cose >>. Io la guardo in cagnesco e con una faccia finta arrabbiata, << Mechi puoi non fare domande per favore >> la supplico io, << Quindi qualcosa è successo >> mi fa notare lei << Stranamente, non sei nervosa o triste e hai anche fame dal modo in cui guardi il cibo >> esclama guardando nella stessa direzione dei miei occhi, che guardando le pietanze pronte sul piano della cucina. << Ti prego >> ripeto io congiungendo le mani a mo’ di supplica. << Prima o poi me lo dirai comunque >> si volta lei portando i cibi pronti in tavola e io la aiuto. Ceniamo tranquille, senza che Mechi mi faccia domande a cui non voglio e non posso rispondere, ma parliamo semplicemente delle cose di tutti i giorni. Quando finiamo di sistemare e mettiamo tutto in lavastoviglie faccio un bel sospiro pronta a buttarmi sotto l’acqua, << Vado a farmi una doccia >> bisbiglio io afferrando la mia borsa. Mentre l’acqua mi scrocia addosso, la porta del bagno di apre e si richiude immediatamente, << Non ci credo >> urla lei, << Mechi? >> chiedo con la faccia incredula che lei non può vedere << Cosa diamine stai facendo? >>, << Jorge TI AMA >> urla lei. Io apro di poco la doccia per sbucare solo con il viso, << Ma cosa? >>, lei alza un foglio in mano che riconosco come la lettera di Jorge e la fulmino con gl’occhi, << Hai frugato nella mia borsa? >>, << No >> scuote il capo lei allungando in avanti le mani << Era sulle scale devi esserti caduta ma… Martina è incredibile >> dice indicandola << Non volevo impicciarmi l’ho aperta per sapere cosa fosse e non sono riuscita a smettere >> fa una faccia quasi dispiaciuta lei, ma so che nel profondo non lo è. << Mechi non è il momento di parlarne >> dico richiudendo la doccia e ricominciando a lavarmi. Volevo tenere per me questa cosa per un po’, prima di condividerla con lei, l’unica a cui posso dirlo. << Oddio raccontami >> la sento dire con una voce sognante, << Mechi! >> la richiamo ancora io, << Martina lui ti ama >> dice con un tono semplice, come se fosse la cosa più bella del mondo. << Lo so >> sospiro io, << Ma non possiamo stare insieme ed è meglio che nessuno lo sappia, si deve sposare >>, nemmeno lei sa del ricatto della madre di Jorge e questo non posso proprio dirglielo. Lei capisce che la cosa mi turba e non poco, anche se so che lui mi ama rimane comunque il fatto che si sposa, e solo a pensarlo mi viene un nodo in gola. << Te l’ha detto? >> chiede << A voce… >>, << Si >> borbotto io, la sento sorridere al di là del vetro della doccia. << Non so bene cosa fare >> ammetto io, lo amo, ma non so dove sbattere la testa, << Devi avere pazienza e prima o poi capirete come fare a sistemare le cose >> mi dice lei. Come potremmo mai sistemare questa situazione? Sua madre mi ha minacciata e non c’è nulla che io possa fare, o sto con Jorge e Sophia ne soffrirà, o sto lontana da lui, perdendo ciò che amo. Poco dopo Mechi se ne va, dicendomi che quando sarò pronta per raccontarle tutto lei sarà disponibile. Mi metto a letto, sono veramente stanca. Troppi pensieri, troppe amozioni in poco tempo. Da quando ci siamo baciati stanotte tutto è cambiato tra noi, tutto è cambiato per me. Queste sensazioni forti che sento sono esplose nel momento esatto che le sue labbra si sono appoggiate alle mie, dopo tanto tempo che le bramavo ancora. E ora mi sento esausta e in più sento la sua mancanza. Come può mancarmi se sono passate solo poche ora da quando sono uscita da casa sua? Mechi bussa alla mia porta, << Cosa c’è? >> chiedo io, non ricevo risposta ma vedo la porta aprirsi. Un sorriso che riconoscerei tra mille. << Cosa ci fai qui? >> domando io mettendomi a sedere, rendendomi conto di indossare solo una lunga maglietta, mi copro le gambe con il lenzuolo, non so bene il motivo per cui lo faccio. << Mi mancavi >> borbotta lui avanzando, chiudendosi la porta alle spalle e avvicinandosi piano al letto << Siccome a casa mia non possiamo stare nel modo in cui voglio ho pensato di venire io da te, sempre se mi vuoi >> chiede puntando i suoi occhi nei miei e qualcosa si accende in me. Lui fa quel suo solito sorrisino, da seduttore mentre si toglie le scarpe e con una mano, lentamente fa scivolare via il lenzuolo dalle mie gambe.

P.S: Ecco qia. Vi è piaciuto? In questo capitolo esplode l'amore tra i due, ma non sarà facile per loro, ci sono ancora degl'ostacoli. Riusciranno a superare il fatto che Jorge si deve sposare e che Tini è sotto un ricatto? A presto con il prossimo capitolo. 
 
   
 
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