Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh! Arc-V
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Autore: Scythe_Master_Branwen    02/08/2017    1 recensioni
Zarc è un talentuoso duellante della Dimensione Originale. Durante un duello, accidentalmente, ferisce gravemente il suo avversario, ma invece di rimanere scandalizzato, il pubblico esulta e festeggia e ciò porta Zarc a riflettere su cosa significhino i duelli nel suo mondo e che cosa realmente vogliano le persone che li guardano.
Genere: Azione, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Zarc
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zarc stette nel suo camerino per un po’. Era in ritardo per l’intervista che veniva fatta prima delle semifinali del torneo, ma la cosa non gli importava più di tanto. Aveva di nuovo ferito una persona durante un duello, questa era l’unica cosa che contava.
Non riusciva a farsene una ragione: ci sarebbe pur dovuto essere un altro modo per ottenere una vittoria esemplare; si maledisse per non aver riflettuto meglio, prima di gettarsi in quell’avventatezza. Nella sua testa, le voci dei suoi Draghi rimbombavano piano, cercando di tranquillizzarlo -Ci doveva essere un modo...avrei dovuto trovarlo- disse, guardando la propria immagine riflessa allo specchio; c’era qualcosa di strano nei pensieri dei Draghi: avvertiva in loro la stessa strana emozione, lo stesso brivido che stava provando anche lui e che si mescolava con la tristezza e con la malinconia. Fu distolto dai suoi pensieri da una voce proveniente dal corridoio fuori dal camerino -Zarc, è ora di andare!- il presentatore sembrava parecchio baldanzoso -Il tuo pubblico ti sta già aspettando!- Zarc sospirò e si preparò per andare all’intervista.

Ray era riuscita ad entrare di nascosto nella sala di registrazione dello stadio dove si tenevano le interviste.
Sapeva che quella che stavano per fare a Zarc sarebbe stata trasmessa in diretta in ogni angolo del mondo, ma lei aveva bisogno di vederlo fisicamente; quando aveva sconfitto il suo avversario, le era parso di vedere qualcosa negli occhi di Zarc, uno scintillio carico di ansia, come se non aspettasse altro che di veder contorcersi dal dolore il ragazzo che aveva battuto. Non era possibile che il suo amico provasse davvero una cosa del genere, nemmeno senza che lui se ne accorgesse, eppure, l’istinto le diceva di verificare di persona.
Si nascose in un angolo, mentre la conduttrice dell’intervista iniziava il suo preambolo, poi fece entrare Zarc: il ragazzo si sedette e Ray constatò con successo che non vi era traccia di quella luce nei suoi occhi -Deve essere stata la mia immaginazione- sussurrò a sé stessa, sollevata.
L’intervista durò per quella che le parve un’eternità, tra mille domande e curiosità della conduttrice; Zarc non fece sparire il sorriso dal suo volto nemmeno per un’istante, rispondendo in maniera cortese e allegra, ma Ray vedeva la malinconia che si celava dietro a quella maschera di educazione e spensieratezza. Alla fine, la conduttrice fece la sua ultima domanda a Zarc -E dimmi, cosa hai intenzione di fare nei prossimi duelli?- l’amico ci pensò un attimo, facendosi serio di colpo e inclinando leggermente il capo verso il basso; quando sollevò lo sguardo, a Ray per poco non sfuggì un grido di sorpresa e spavento. Eccola lì. Di nuovo quella luce crudele, che scintillava appena nelle iridi dorate di Zarc, donandogli un’espressione pericolosa -Il pubblico avrà ciò che vuole!- accompagnò questa frase con un sorriso, ma Ray quasi non se ne accorse, paralizzata com’era dallo stupore.
Riuscì a sgattaiolare via dopo qualche minuto e uscì dallo stadio il più in fretta che poté; era sulla strada per casa sua, quando si sentì chiamare.

Zarc aveva visto Ray nello studio di registrazione, ma non aveva tentato di comunicare con lei per non metterla nei guai.
Era rimasta lì a guardarlo per tutta la durata di quella lunga e noiosa intervista, a cui lui stava partecipando controvoglia, visto che la maggior parte delle domande vertevano sugli ultimi due combattimenti che aveva sostenuto e alle quali Zarc non aveva molta voglia di rispondere. Tuttavia, si ricordò che stava facendo tutto questo per le persone che guardavano i suoi duelli per divertirsi, perciò ignorò la tristezza che aveva nel cuore e tirò fuori il suo miglior sorriso “Vale la pena fingere in questo modo per questa gente?” pensò tra sé e sé, mentre sentiva la malinconia crescere dentro di lui.
Poi la conduttrice gli aveva fatto quella domanda e lui aveva risposto nella maniera che riteneva più giusta, ma con la coda dell’occhio vide che Ray era sbiancata e aveva gli occhi sbarrati; poco dopo era sparita e Zarc si congedò dallo staff della televisione e le corse dietro, raggiungendola sulla strada per casa sua -Ray!- l’amica si voltò sorpresa -Ciao Zarc...- la sua voce lasciava trasparire una certa ansia, come se avesse fretta di tornarsene a casa -Che ci facevi all’intervista?- le chiese, accennando un sorriso -Oh, beh ero...ero solo passata a vedere come stavi, visto quello che è successo nell’ultimo duello...- Zarc aveva imparato molte cose su Ray durante tutto il tempo che avevano trascorso insieme nel corso degli anni e una in particolare, era che non sapeva mentire, perciò si accorgeva abbastanza rapidamente quando l’amica diceva una bugia. Quello, era uno di quei casi.
Fu come ricevere una pugnalata dritta al cuore. Ray non gli mentiva mai, se non per fargli uno scherzo, ma quella volta aveva un’aria troppo pensierosa e preoccupata -Ora devo...devo andare- disse lei allontanandosi di qualche passo -Ci vediamo domani- agitò una mano, salutandolo.
Rimase da solo sul marciapiede, con la lieve brezza notturna che muoveva il colletto della sua giacca -Ti prego, non mi abbandonare...- il suo sussurro si perse nel vento, ma lui lo udì chiaramente, insieme al suono di qualcosa che si spezzava nella sua anima. Le lacrime iniziarono a scorrergli lungo le guance, man mano che si faceva strada nella sua mente il pensiero che Ray lo stesse allontanando o peggio, avesse paura di lui -Non posso farcela senza di te...-

   
 
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