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Autore: Miss Simple    03/08/2017    1 recensioni
Avrebbe perso le ali.
Avrebbe vissuto una vita da umano.
Avrebbe lottato per ciò che gli era più caro.
Avrebbe ricordato in un modo o nell'altro?
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lay, Lay, Suho, Suho
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Fallen for love 6.

La punta della penna strisciava su ogni foglio che si presentava davanti a gli occhi.  Piccole dediche indelebili e ringraziamenti venivano lasciati su quei fogli, il tutto era accompagnato da i più dolci sorrisi che potesse fare.
Joonmyeon si ritrovò nel bel mezzo di un fansign organizzato così all’improvviso, la sera prima dopo un bel po’ di tempo il suo telefono suonò. Il nome del suo editore comparve sulla schermata e Joonmyeon si ritrovò a sospirare.
Era andato sull’isola di Jeju per non essere disturbato mentre cercava di scrivere la sua nuova opera, che fino a quel momento non stava facendo un ottimo lavoro. Sapeva che se fosse restato a Seoul il suo editore non solo lo avrebbe chiamato ma un giorno si e l’altro pure si sarebbe presentato in casa sua per mettergli pressione, anche se addetta del più grande sarebbe stato:
“Ti sto solo incoraggiando, Joonmyeon. E’  quello fa un ottimo editore per il proprio scrittore, ti voglio bene Joon.”
Certo, sapeva benissimo perché gli voleva bene, rispettava sempre le scadenza, più o meno, era uno dei suoi autori con più fama e questo gli portava denaro, quindi sapeva benissimo perché gli volesse bene.
“Non mettermi ansia” rispose al telefono in tono del tutto infastidito.
“Yah, Kim Joonmyeon!!! Non osare rispondermi così al telefono” ribatté interdetto l’uomo “ E per tua informazione non ti ho chiamato per quello che pensi. Ti avevo detto che ti avrei dato i tuoi spazi e lo sto facendo. Ma ricorda Joonmyeon, spazi e no tempo.”
A quell’ultima affermazione lo scrittore alzò gli occhi come se fosse infastidito per la solita pressione che l’uomo gli metteva.
“Allora dimmi perché hai chiamato?”
“Per sapere come stai?” domandò incerto questo.
“Dimmi il vero motivo, come hai detto non ho t-“
“Si, si va bene. Allora, ho organizzato un fansign per domani in una delle librerie più importanti sull’isola. Quindi domani mattina andrai all’evento.”
“Cosa? No.”
“Che vuoi con “No”. Non te lo sto chiedendo, ti sto solo informando quindi non mi aspetto nessuna risposta.”
“Ryeowook” chiamò stanco “Sono venuto qui a Jeju per un motivo di cui tu non mi darai tempi supplementari per finire. Quindi non pensi che sia più importante che finisca il libro in tempo invece di partecipare a degli eventi.”
“Mmh si, ma dato che sei lì è giusto che incontri i tuoi fan e firmi qualche tua opera. Ormai tutto è organizzato, la libreria è stata avvisata e si è già messa a disposizione. E poi siamo già a metà mese da quando sei partito e credo che sei già sulla buona strada, no?” domandò curioso.
NO.
Non era per niente sulla buona strada, non era neanche partito se doveva essere sincero, ogni parola che scriveva suonava così male e falsa che si ritrovava sempre a cancellare i progressi che sperava di stare ottenendo.
“C-certo!” mentì. E se non lo avesse fatto sapeva benissimo le conseguenze. Una lavata di capo dietro ad un cellulare, minacce, espressioni di delusione solo per farlo sentire in colpa e la presenza dell’uomo a Jeju che lo avrebbe “spronato”.
“Bene, vedi sei sempre il migliore. Adesso devo andare e buon proseguimento.” Canticchiò soddisfatto prima di riattaccare.
Ecco quello che in meno di 24 ore fa era successo.
Non gli dispiaceva incontrare i suoi lettori, amava vedere e sentire le persone che si ritrovavano ad avere un certo feeling con le sue opere. Spesso gli dicevano che si ritrovavano nelle parole che scriveva che si sentivano tanto affini a lui. Udendo quelle dichiarazioni ammetteva a se stesso che si sentiva meno solo.
Quella mattina quando arrivò in libreria fu esterrefatto dalla quantità dei suoi lettori presenti ma quello che più  lo colpì fu quando entro dentro e trovò due ragazzi che lo attendevano.
Uno di loro, capelli rossicci, sorriso smagliante e in preda all’agitazione.
L’altro, è quello che catturò la sua attenzione. Lo fissava con quegli occhi a mandorla un po’ smarriti, pelle chiara, delle piccole labbra rosee carnose e infine capelli decolorati di biondo, che a suo avviso, gli adornavano il viso in un modo serafico.
“Oddio, autore Suho è un onore averla nella nostra libreria. Cioè non proprio nostra ma del signor Lee, ma si, è ancora un onore” disse il ragazzo dai capelli rossicci distogliendo la sua attenzione portando gli occhi su di lui.
L’eccitazione del ragazzo lo prese un po’ alla sprovvista ma doveva ammettere che era carino.
“Il piacere è mio. E grazie per averci ospitato” disse gentilmente riportando lo sguardo sul ragazzo dai capelli biondi.
“Ma si figuri autore Suho.” Ribattè “Ad ogni modo il mio nome è Luhan e sono un suo grandissimo fan” continuò estendendo la mano che prontamente l’autore strinse.
“ E lui…” disse rivolgendosi all’amico “Lui è Yixing.”                                                                                                           
“Piacere di conoscerti Yixing”
Pronunciò il nome del ragazzo in un modo così dolce che Yixing al solo udire il suo nome dall’uomo sentì mancare il respiro.
“Piacere mio!” mormorò in modo udibile e con educazione si inchinò all’autore rivolgendogli un dolce sorriso.
Joonmyeon continuò a guardarlo incantato quando quel dolce sorriso diede vita ad un’adorabile fossetta sulla sua guancia e Joonmyeon si ritrovo a pensare “E’ davvero un angelo.”
“Autore Suho? Autore S-“ 
Joonmyeon si destò dai suoi pensieri quando udì una voce chiamare il suo nome. Una fan era li davanti a lui che lo guardava con uno sguardo preoccupato.
“Oppa stai bene?”
“Oh, si si” dichiarò con un ampio sorriso da tranquillizzarla.
Il fansing continuò senza problemi, Joonmyeon si dedicò ai suoi fan con devozione. Ogni tanto il suo sguardo si allontanava posandosi sulle due figure che stavano infondo vicino alla cassa. Vedeva Luhan ancora super emozionato e iperattivo dando fastidio a Yixing facendolo sorridere per le idiozie che stava facendo l’amico.
Inconsciamente Joonmyeon pensò che in qualche modo quei sorrisi erano rivolti a lui, che il motivo delle risate di Yixing forse lui. Non riusciva a capire perché sentisse delle strane vibrazioni quando incontrò il ragazzo quella mattina ma quello che sapeva era che qualcosa lo spingeva a conoscerlo.
L’evento era arrivato alla fine e la libreria pian piano cominciava a svuotarsi. Joonmyeon tirò un sospirò di una leggera stanchezza  uno dei collaboratori che gentilmente la sua casa editrice aveva mandato gli stava riferendo qualcosa che Ryeowook voleva sapesse. Distrattamente dava delle risposte, quando l’unico pensiero era quello di farla finita subito e andare dai due ragazzi.
“Ehy” chiamò l’attenzione dei due quando si avvicinò a loro. I due si voltarono incontrando il dolce sorriso dello scrittore.
“Autore Suho è stato fantastico” Luhan non perse tempo nel complimentassi con l’autore.
“Oh Luhan togli quel “autore”  e non darmi del lei è così  troppo formale e mi fa sentire a disaggio”
“Ok, certo. Mi dispiace ma davvero è stato fantastico averti qui”
“Grazie per averci dato l’opportunità di svolgere l’evento.”
“A scioc-”
“In realtà non dovresti ringraziare noi ma il signor Lee.” Disse Yixing interrompendo l’amico.
Gli occhi di Luhan si ampliarono quando udì la voce del più piccolo. Yixing non aveva detto molto in quel giorno, era stato più calmo del solito ma quelle parole che uscirono dalla sua bocca in quel momento sembravano così risolute.
“O-oh…” incespicò tra le sue parole non sapendo cosa dire “Beh non vedo nessun signor Lee qui, quindi credo che tutto questo è grazie a voi, no?”
Yixing non rispose, alzò semplicemente le spalle. L’aria si stava facendo un po’ imbarazzante e Luhan non capiva perché il suo amico si stesse comportando in quel modo inusuale.
“Già, Suho potresti autografarmi uno dei tuoi libri più cari a me?” domandò Luhan cercando di smorzare l’aria.
“Si, certo.” Distolse lo sguardo dal biondino prendendo il libro che Luhan gli stava porgendo. Mentre stava scrivendo qualche parola di gratitudine un pensiero gli passò per la mente “Dato che è ora di pranzo che ne dite di pranzare insieme? Così per ringraziarvi.”
“Oh si, cert-“ Luhan si interruppe mentre un cipiglio si fece strada sul suo viso ricordando che aveva già un impegno per pranzo con Sehun “mi dispiace ma ho già un impegno per pranzo” disse sconsolato, ma un idea gli venne subito in mente “Però Yixing può andare, non hai  nulla da fare no?”
Quando udì il suo nome, un senso di vuoto si propagò alla bocca dello stomaco. Guardò Luhan che aveva indossato il suo solito sorriso, e poi posizionò gli occhi su Suho che sembrava quasi come se sperasse in una risposta positiva.
“No. Mi dispiace…”
“Cosa?”
“Non posso Luhan, il signor Lee mi ha lasciato una consegna importante da fare.” Mentì, e anche spudoratamente. Non sapeva perché, tutte quelle strane sensazioni che aveva provato fin dalla mattina lo stavano soffocando. Tante emozioni contrastanti gli stavano mettendo confusione e non capiva il motivo. Voleva semplicemente allontanarsi dall’uomo.
Luhan stava per dire qualcosa quando il suo telefono cominciò a suonare e si scuso per andare a rispondere alla chiamata. Tra i due presenti non fu detta una sola parola, ma Joonmyeon voleva tanto parlare con quel ragazzo.
“Così, anche tu sei un mio fan?” domandò la prima cosa che gli venne in mente, forse era un po’ troppo impertinente nel domandare una cosa del genere. Ma fu come per istinto chiedere quando vide che Yixing stava tenendo qualcosa in mano. Era un suo libro, il primo che scrisse La realtà che vorrei.
Ricorda ancora oggi il sogno che lo portò a scrivere quell’opera.
“Mmh?”
“Tieni il mio libro in mano.” Disse facendo un accenno col capo verso l’oggetto “Quindi mi chiedevo se…”
“No. Sinceramente non ho mai letto nessuna tua opera” disse un po’ mortificato sentendo un certo imbarazzo “Mi dispiace.”
“Non preoccuparti, c’è sempre la prima volta.”
Con disinvoltura prese il libro che Yixing teneva e cominciò a scarabocchiare qualcosa al suo interno.
“Adesso devo andare” disse mentre gli porgeva il libro con un sorriso “Spero di rivederti Yixing. Saluta per me Luhan.”
Così dicendo Joonmyeon segui i due uomini che erano arrivati con lui quella mattina e varcò la porta lasciando un Yixing fissare la sua schiena finchè non scomparì e un Luhan che cominciò a lamentarsi perché non ha avuto l’opportunità di salutare il suo autore preferito.
Quel giorno, come una buona stella l’ispirazione venne a Joonmyeon e cominciò a scrivere il suo nuovo libro. Per quanto odiasse ammetterlo Ryeowook aveva avuto un ottima idea.
Dall’altro canto Yixing si sentiva stordito quella sera, continuava a pensare all’autore, e ai sorrise che rivolgeva ai suoi lettori pieni di gratitudine. Quegli occhi profondi che gli avevano rivolto qualche sguardo e la sua dolce voce che era quasi cullante.
Tra le mani aveva il libro che Suho aveva firmato senza chiedere il suo reale parere, si ritrovò a pagare il libro perché di certo non lo avrebbe lasciato li in vendita con una dedica che sicuramente era rivolta a lui.
Non aveva ancora letto cosa l’autore avesse scritto su una di quelle pagine, perchè sapeva che qualsiasi cosa ci fosse scritta li sopra non avrebbe smesso di pensarlo. Ed era davvero snervante pensare a qualcuno che non si conosce solo per delle sensazioni confuse che gli aveva trasmesso.
Non capiva perché gli stesse succedendo tutto ciò, ma quello che sapeva era che a causa di questa situazione gli era venuto grandissimo la di testa.
Sbuffando si issò dal suo letto, appoggiandogli il libro, e andò a procurare le sue medicine in bagno.
Quando ritornò i suoi occhi si posarono subito sul suo letto notando che il libro era aperto. Una smorfia di confusione si presentò sul suo volto e incerto si avvicinò al letto, ricordava di aver messo il libro ben chiuso e non di certo aperto.
“Ma che…” si zittì quando notò che il libro era aperto in una pagina ben precisa.
 
Spero che ti piaccia.
Quando finisci mi aspetto un tuo parere.
+82 **********
Kim Joonmyeon.
 
“Kim Joonmyeon” le sue labbra si mossero automaticamente come se non vedessero l’ora di pronunciare quel nome.
Quando si riprese dal suo attuale stordimento, chiuse il libro con forza spostandolo sul suo comodino e senza dire un ulteriore parola si infilò a letto con l’intenzione di dormire e di dimenticare qualsiasi sensazione che quello scrittore gli ha provocato per tutto il giorno.
 

“Stupido, fratello”
 


NA: Buonsalve a tutti. 
Non c'è tanto da dire, ma voglio ringraziare a tutti coloro che stanno leggendo la storia. Grazie mille!!
Mi piacerebbe sapere le vostre opinioni, sono un po' curiosa, chi volesse sa benissimo come farlo.
E niente. i due iniziano a interaggire finalmente. Ma come andrà a finire? Come si comporteranno i protagonisti? Quanta ansia mi hanno messo sti due per ogni capitolo scritto, non potete capirlo xD
Ma in questa storia, adoro molto Baekhyun, ha quell'occhio di riguardo per Yixing che sta andando contro il grande Padre pur di aiutarlo.
Baek sei l'amoreeee!!
Beh, che dire alla prossima ^^

 
  
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