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Autore: esserre93    03/08/2017    1 recensioni
Callie era ormai a New York con Penny e Sofia e Arizona da allora non aveva più avuto una persona accanto.
Al Grey Sloan Memorial Hospital arriverà qualcuno che le cambierà la vita.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella notte, entrambe le donne, la trascorsero in bianco. Arizona si girò continuamente nel letto, tormentata da ciò che Eliza le aveva detto in quella macchina. Sua moglie aveva sempre saputo, eppure era riuscita a far finta di nulla pur di darle una chance. Non riusciva a darsi pace per il dolore che le aveva provocato. Possibile che ricadeva sempre nei soliti sbagli? Cosa la spingeva ad allontanare l’amore della sua vita in questo modo?
Eliza, invece, trascorse la notte in lacrime. Nella coppia era sempre stata lei quella più decisa, ma mai come in quel momento sentiva che la terra potesse franarsi sotto di lei da un momento all’altro.
Il giorno dopo, Arizona, dopo aver accompagnato Sofia a scuola, corse in ospedale con la speranza di trovare Eliza, cosa che non successe. Dopo aver chiesto spiegazioni a Miranda, questa le spiegò che aveva preso due giorni di malattia. Sapeva dove avrebbe potuto  trovarla, ma le aveva chiesto di lasciarla da sola, quindi, almeno per quel giorno decise di assecondarla.
-    Buongiorno Arizona
-    Buongiorno April – la bionda era appena entrata nella sala degli strutturati e si lanciò sul divano, era stanca ancor prima di iniziare la giornata lavorativa
-    Che ti succede?
-    Eliza mi ha lasciata 
-    Cooosa?
-    Hai capito bene. Ha scoperto di me e Amelia
-    Ma avevi detto che era tutto finito tra voi due
-    Infatti era così, solo che Eliza ha iniziato a fare 2+2 e alla fine mi ha messa con le spalle al muro
-    Cavolo. Ora dov’è? 
-    Miranda mi ha detto che ha preso due giorni di malattia, suppongo sia nella nostra vecchia casa
-    E non vai da lei?
-    No, mi ha chiesto di lasciarla da sola e per oggi farò così 
-    Mi dispiace Arizona
-    Anche a me, ma me la sono cercata
-    Saputa la notizia?
-    Ovvero?
-    Oggi verrà dimesso il piccolo Greg. Amelia ha fatto davvero un ottimo lavoro. Cavolo, scusami
-    E per cosa? Lo so che è brava. Vado a salutare il piccolo allora
Uscita dalla stanza la bionda si diresse nel reparto di neurochirurgia. Non appena arrivò davanti la stanza del bambino, da fuori intravide Alex con il fratello e la cognata e Amelia che stava finendo di visitare il bambino. Era passato troppo tempo dalla loro ultima conversazione “a cuore aperto”. Ormai si scambiavano solo monosillabi e ad Arizona iniziava a mancare.
Quando decise di entrare nella stanza, la mora stava uscendo 
-    Ciao Arizona
-    Ciao Amelia, ho saputo la notizia. Complimenti
-    Grazie. Ora scusami, ma ho molto da fare
-    Certo, però vorrei chiederti se verresti a pranzo con me, ho delle cose di cui parlarti
-    Non mi sembra il caso
-    Andremo fuori dall’ospedale, è importante 
-    Va bene. Alle 2 alla tua macchina allora
-    Perfetto
Quella giornata sarebbe stata importante anche per Arizona. Dopo una lunga attesa finalmente avevano trovato il cuore per Erica. Ormai mancava poco alla fine della gravidanza, quindi Arizona aveva deciso di effettuare i due interventi simultaneamente. Lei e la Pierce si erano accordate per quel giorno ed Arizona era più che agitata.
Dopo aver terminato il giro di visite e dopo aver visionato per l’ultima volta il piano operatorio con la Pierce, alla 2 in punto Arizona si recò alla sua macchina.
Come previsto Amelia era già li ad attenderla.
-    Dove andiamo?
-    Sali, poi vedrai – dopo 5min di viaggio le due si ritrovarono al porto di Seattle 
-    Vuoi buttarmi in acqua per caso?
-    No. Mi è sempre piaciuto questo posto. È come se avessi una visuale illimitata 
-    È ciò che ti serve?
-    Esatto. Eliza mi ha lasciata
-    Quale dovrebbe essere la mia giusta reazione?
-    Quella che ti senti di avere
-    Ammetto che me lo aspettavo: Eliza è troppo sveglia per farsi fregare sotto il naso
-    Perché pensi che mi abbia scoperta e non che sia stata io a confessarle tutto?
-    Ti conosco fin troppo bene. Saresti andata avanti in quel modo in eterno, nonostante i sensi di colpa. Tu come l’hai presa?
-    Avresti dovuto vedere il dolore nei suoi occhi, sembrava come se potessi sentire il suo cuore andare in frantumi, mi sento uno schifo. Siamo state due incoscienti 
-    Sei pentita?
-    Col senno del poi si, ma in quel momento sono stata bene
-    Non mi sembri disperata
-    Cosa dovrei fare? È una cosa che ora non posso gestire. Mi ha chiesto del tempo e glielo sto dando.
-    Cosa farà?
-    Non ne ho la minima idea. 
-    Ma perché ne stai parlando con me? Non penso di essere la persona giusta a cui  rivelare le tue angosce
-    Mi mancavi. Questo mese di lontananza non è servito né al mio matrimonio, né a noi due
-    Arizona, ammetto che ho pensato molto a questa situazione, ma mi sento presa in giro e nonostante io possa sembrare forte in realtà non lo sono. Ti dico questo perché so dove stai cercando di arrivare, ma tua moglie ti ha appena lasciata e dovresti cercare di riconquistarla, anziché stare qui con me. Sono sicura che se noi iniziassimo a vederci di nuovo, non appena vedrai un barlume di speranza per riallacciare i vostri rapporti, io a quel punto non andrei più bene e mi butteresti via come hai già fatto
-    Non è vero Amelia. Al mio posto avresti fatto la stessa cosa
-    No Arizona, non credo
-    Owen quindi sa tutto?
-    No, ma io con Owen non sono più felicemente sposata da un bel po, quindi non credo che la mia posizione possa essere paragonata alla  tua
-    Ok chiudiamo il discorso, andiamo
-    Arizona, devi fare pace con il cervello. Siamo esseri umani, proviamo sentimenti e non puoi manipolarci a tuo piacimento. Chi vuoi? Me o Eliza?
Arizona non conosceva la risposta a quella domanda.
-    Visto? Come volevasi dimostrare
-    Per te ho rischiato il mio matrimonio, non dovrebbe farti fare due domande?
-    In realtà no, perché sei molto volubile ed è l’ultima cosa di cui ho bisogno
-    Mi stai facendo passare per quella che non sono
-    Arizona, non preoccuparti di questo. Pensa a ciò che vuoi veramente e tutto ti sembrerà più chiaro
La bionda intanto parcheggiò nel suo posto auto e si andò a preparare per l’intervento. 
Amelia aveva ragione; nonostante avesse usato parole che non le erano piaciute, aveva colpito nel segno. Arizona si sentiva confusa e quando si trovava in situazioni di crisi sbatteva da una parte all’altra come la pallina di un flipper. Doveva fare assolutamente chiarezza dentro di se.

Dopo sei lunghissime ore di intervento, Arizona e Maggie Pierce uscirono dalla sala operatoria stanche ma felici, erano riuscite a salvare Erica e il suo bambino. Dopo aver informato il compagno, Arizona corse a casa. Prima di inserire la chiave nella toppa, però, sentì delle risate provenire dall’interno. Erano Sofia ed Eliza. Cosa ci faceva lì?
-    Ciao mammaaaa 
-    Ehi piccola,  che state facendo?
-    Eliza mi stava facendo il solletico. Vuoi venire anche tu?
-    Sono stanca piccola, vado a fare una doccia. Eliza, puoi venire un attimo?
Arizona fece strada ad Eliza e la condusse verso la camera da letto
-    Che ci fai qui?
-    Volevo vedere Sofia. È un problema?
-    Certo che no, ma non c’eri oggi a lavoro
-    Ho bisogno di riposare
-    Hai pensato alla nostra situazione?
-    Si e per ora non ce la faccio a tornare a casa 
-    Ok va bene
-    Wow ti sei arresa subito
-    È che ho bisogno anche io di pensare. Non voglio che torni a casa per poi tornare al punto di partenza. Voglio risolvere tutti i miei dubbi
-    Quindi è come pensavo? Hai dei dubbi su di me?
-    Ho dei dubbi su Amelia. Oggi le ho parlato…
-    Ferma, non voglio sapere niente di quello che combini con lei. Mi basta quello che hai detto
-    Eliza…
-    No Arizona, hai ragione tu. Me ne vado
Eliza si chiuse la porta alle spalle ed Arizona non ebbe la forza di fermarla. Rimase in camera da letto abbastanza a lungo da sentir piangere Sofia, perché non voleva che Eliza se ne andasse. Prese coraggio e andò da lei.
-    Piccola, vieni qui
-    Mamma se ne è andata di nuovo
-    Lo so, ma tornerà. Te lo prometto
-    Avete litigato vero?
-    Si Sofia
-    E perché non fate pace?
-    Perché è un po’ difficile
-    Cosa è difficile?
-    Questa cosa tra me ed Eliza. Ci vuole tempo.
-    Tu non te ne andare però
-    Io non vado da nessuna parte. Sarò sempre con te piccola 
Arizona e Sofia rimasero strette l’una all’altra fino a quando non andarono a dormire. Non appena Arizona fu certa che la bambina si fosse addormentata, tornò in salotto e chiamò Amelia
-    Pronto Arizona
-    Amelia disturbo?
-    No è successo qualcosa?
-    Ho parlato con Eliza, le ho detto che ho bisogno di capire cosa provo per te
-    E perché mi hai chiamato?
-    Perché non posso capirlo se non ti vivo
-    E una volta che l’avrai capito mi scaricherai di nuovo?
-    Non eri tu quella che diceva che bisognava vivere le cose? Anche tu non sei sicura di quello che ti lega a me 
-    E chi te lo dice questo? Io al contrario di te sono sicura di provare qualcosa e sto avendo il coraggio di ammetterlo
-    Perché la fai così semplice?
-    Perché ora lo è. Tua moglie ti ha lasciata ed io ti sto servendo su un piatto di argento la possibilità di vivermi, come vogliamo
-    Non è così Amelia, sono ancora sposata
-    Anche io Arizona! Diamine! Si può sapere cosa vuoi allora da me? Ti sto donando tutta me stessa, ancora non ti basta?
-    Non ho detto questo, ma non voglio che pensino di me quello che già pensano
-    Se già lo pensano lasciali fare. Che ti importa?
-    Devi parlarne assolutamente con Owen
-    Lo farò, è l’ultimo ostacolo prima di stare insieme, vero?
-    Vero.
   
 
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