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Autore: Bunny05    04/08/2017    1 recensioni
[jortini ]
Martina si è da poco laureata in letteratura, ha molti sogni. Inizia a lavorare per una famiglia un po' complicata e fa la conoscenza di uno dei figli, Jorge. Un ragazzo con molti problemi legati alle emozioni. Scontri, muove amicizie e nuovi amori verranno affrontanti in questa storia. Uno strano amore sta per entrare nella vita di Martina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Sono ormai giorni che io e Jorge ci vediamo di nascosto in casa mia per non farci vedere. Sono quasi le dieci di mattina, ma è Domenica quindi mi rigiro nel letto per rilassarmi, accoccolandomi, come succede spesso ormai a Jorge. << Buongiorno >> mi sorride lui, sdraiato sulla schiena, dandomi prima un bacio leggero sulla fronte e poi un altro più lungo sulle labbra. << Ciao >> borbotto ancora assonata passandogli una mano sul petto nudo. Non mi stancherei mai di questa sensazione, di svegliarmi con lui, di toccarlo, dei suoi baci. Gli bacio dolcemente la spalla e mi stringo ancora di più a lui, incrociando le gambe con le sue. Le sue braccia mi avvolgono e un senso di benessere mi pervade. Ci amiamo, ed è vero, si sente in ogni piccolo gesto, in ogni piccolo sorriso che ci facciamo. Fran ancora non è molto d’accordo, non perché non gli piaccia Jorge, anzi, ma perché ha paura che io possa essere ferita, che quando lui si dovrà sposare e le cose cambieranno io crollerò. Le sue dita sfiorano lentamente il mio braccio, facendomi venire i brividi. Sorrido con gl’occhi chiusi e sento le sue labbra posarsi sul mio naso per darmi un altro, leggero, bacio. Dalla mia bocca esce un verso di piacere per quel piccolo contatto. Apro gl’occhi per incontrare le sue iridi verdi e come sempre mi perdo in quei occhi, mi perdo in lui. Il suo sguardo è dolce e felice mentre mi guarda, ma come sempre trovo una nota di desiderio in lui. Lui ridacchia quando si accorge che lo sto osservando troppo, << Cosa c’è? >> mi chiede e io gli sorrido, << Niente, stavo pensando a quanto tu sia bello >> lo prendo un po’ in giro io, << Lo so che lo sono >> risponde lui, io lo guardo in malo modo alzando un po’ la testa per osservarlo dall’alto, lui mi stringe a se per riportarmi a contato con il suo corpo, << Sei troppo egocentrico >> gli faccio notare, << No, non lo sono, è vero che sono bello >> borbotta lui << Ma tu lo sei di più >> i suoi occhi si accendono a quelle parole. Allungo un braccio dietro di me, afferro un cuscino e senza preavviso glielo lancio addosso. << Non dovevi farlo >> dice in un tono finto severo lui prendendomi i polsi tra le mani per non farmi muovere. Io gli sorrido un po’ maliziosamente, sa benissimo che sto cercando di distrarlo. Mi fa ribaltare e me lo trovo sopra di me, mi scruta mentre mi tiene le braccia ancora ben salde tra le mani. << Cosa vuoi fare? >> chiedo io scrutandolo, << Mi prendo la rivincita >> fa spallucce lui e poi mi sorride. Ora mi tiene i polsi con una mano e con l’altra afferra un cuscino e mi colpisce tre o quattro volte. << Jorge non è giusto così >> mi lamento io agitandomi sotto di lui, sfregando il mio corpo col suo, e questo sembra aumentare il suo desiderio nei miei confronti. Mi metto a sedere mentre lui non molla la presa sui miei polsi. Lui mi guarda dritta negl’occhi e io senza preavviso mi fiondo sulla sua bocca, dandogli un bacio lungo, lento e sensuale, mordendogli le labbra e la lingua. Il suo fiato si fa corto e sento la sua mano lentamente lasciarmi andare, per poter avvolgermi la testa spingendomi verso di lui. << Sai bene come fare per distrarmi >> bisbiglia lui al mio orecchio che poi mordicchia, scendendo sempre più giù sul collo, automaticamente sposto la testa di lato per scoprirlo di più. Mi esce un gemito di piacere a quel contatto. Tutte e due le mie mani si appoggiano sul suo petto e scendono lente per accarezzargli piano il corpo, fa un verso di piacere per il mio contatto su di lui. Lui ritorna a fissarmi dritto negl’occhi con un sorriso strano, << Che c’è? >> gli chiedo mentre le mie mani ancora lo sfiorano, << Sarà sempre così? Perché ogni volta è sempre più bello e ogni volta ti desidero sempre di più, come è possibile? >> borbotta con il fiato corto, << Vale lo stesso per me Jorge >> gli sorrido piano io, << Tu non puoi nemmeno immaginarti quanto io ti amo >> bisbiglia piano vicino e me e poi ricomincia a riempirmi di baci che mi fanno dimenticare tutto il resto del mondo. Mi sto rivestendo in camera, dopo aver fatto una doccia. Jorge è in bagno, è quasi ora di pranzo quando mi siedo sul letto e mi incanto a pensare ai momenti appena passati, mi sento una stupida perché arrossisco a quei pensieri, anche se mi rendo conto che sono pieni di un amore e di una passione che non avevo mai provato prima. Ogni semplice cosa di lui è capace di mandarmi tra le stelle. << Martina >>, mi volto di scatto riconoscendo quella voce, << Mamma? >> chiedo io sgranando gl’occhi e inizio ad agitarmi.
 
<< Tesoro quanto mi sei mancata! >> entra lei in camera mia e mi sembra di non respirare. L’abbraccio quando si avvicina lentamente a me. << Cosa ci fai qui? Non dovevi arrivare domani? >> le domando un po’ in imbarazzo, ma cercando di far finta di nulla. Jorge arriverà qui da un momento all’altro e io cosa le dirò? << Siamo arrivati un giorno prima, papà mi ha lasciato qui prima di andare in albergo a sistemare le valige >> mi fa un gran sorriso lei spostandomi una ciocca di capelli dal viso e poi mi scruta attentamente, << Sembri felice >> sorride lei << Molto felice >> continua, io non so bene cosa dire e mi limito a sorriderle, << Va tutto bene a lavoro cara? >> borbotta accomodandosi sul mio letto, << Benissimo >> rispondo, sto segretamente con il figlio del mio capo, che si sta per sposare, e mi ha minacciata, va tutto benissimo. << A proposito tuo fratello sta con Mechi! >> esclama lei << Perché non me l’hai detto? >> chiede poi, << Stava a lui dirtelo >> faccio spallucce io, << Siete davvero cattivi con me, non è che siccome viviamo lontani non mi raccontate le cose >> mi sgrida lei in modo simpatico e dolce. Bene, penso dentro di me, ora chi gli spiega di Jorge. << Sono davvero belli insieme però, ho sempre sperato che Fran trovasse una ragazza come lei, dolce, gentile, simpatica >> mia madre mi sorride intenerita dal pensiero di Fran e Mechi insieme << E si amano davvero molto, si sorridono come due idioti >>, << Mamma! >> la richiamo io, << E’ vero tesoro, quando ci si innamora tutti sembrano degl’idioti >> ridacchia lei << Anche io lo ero >>. << Martina dovrest… >> a Jorge muoiono le parole in gola mentre fa capolino nella mia stanza e nota mia madre, che a sua volta si gira per scrutarlo. Mia madre lo osserva un po’ e poi si volta verso di me in un silenzio imbarazzante. << Mamma >> dico con la voce bassa cercando di non guardarla negl’occhi identici ai miei << Lui è Jorge >> lo indico con una mano, << Jorge lei è mia madre, Mariana >>. Jorge riprende coscienza e da ragazzo educato allunga una mano, << Piacere signora >> gli fa uno di quei sorrisi che fanno morire le ragazze e mia madre sembra sciogliersi, poi si volta verso di me lasciando la presa, << Perché non mi hai detto di avere un ragazzo? >> chiede e io divento paonazza mentre Jorge ridacchia per prendermi in giro, << Non è ancora niente di ufficiale >> mi invento io per non raccontargli in realtà quello che sta succedendo, << Già non ci frequentiamo da molto >> mi fa eco Jorge per aiutarmi, << Si ma arrivo qui credendo di trovare i miei ragazzi soli e invece entrambi avete trovato un compagno >>, << Scusa mamma è che sono stata un po’ presa ultimamente, tra il lavoro, stare dietro a Fran e tutto il resto, e poi come ti ho già detto è da poco che ci frequentiamo >> sono così nervosa che credo se ne accorga, << Ok >> borbotta lei alzando le mani << Ma sta a voi raccontarlo a vostro padre >> mi minaccia, sa che non mi piace dire a papà che ho un ragazzo perché lui poi inizia a farmi il terzo grado, << Sei cattiva mamma >> le faccio notare, << Mi avete voluto nascondere le cose ora sta a voi vedervela con lui >>, per Fran sarà una passeggiata siccome, mio padre, Mechi la conosce bene mentre io dovrò sorbirmi un sacco di domande a cui forse non posso nemmeno dare una risposta. Jorge si mette a ridacchiare, attirando anche l’attenzione di mia madre, << Non c’è niente da ridere >> gli dico io, << Scusami è che non sono abituato a vedere questo genere di rapporto tra genitori e figli >> spiega lui e vedo mia madre trattenere leggermente il fiato e incupirsi un po’, << Non hai i genitori? >> gli chiede lei invadente << Oh scusami non volevo >> abbassa lo sguardo mia madre rendendosi conto di essersi spinta un po’ oltre. << Non si preoccupi signora sto bene, ho una madre ma sicuramente non è come lei, anzi per niente e mio padre semplicemente non lo conosco >> spiega tranquillo lui, anche se so che dentro sta morendo per questo, vedendo questo rapporto che non ha mai potuto avere. << Oh, mi dispiace caro >> borbotta lei << Sappi che se tra voi c’è un rapporto serio verrai trattato come un figlio >> gli sorride lei e lui cambia espressione. Sembra quasi che non respiri e che stia per svenire, << Grazie Signora >> dice invece poi riprendendosi dall’impatto che hanno avuto quelle parole su di lui, << Oh chiamami Mariana, signora mi fa sentire vecchia >> mia mamma scoppia a ridere mentre io la guardo incredula, invece Jorge la segue nella sua risata. Che situazione strana, trovarmi qui, con mia madre che dice certe cose a Jorge, sono sicura che le piace dal momento che si sono stretti la mano. Mentre scendiamo per andare al piano di sotto, Jorge è davanti a noi e mia madre si avvicina a me per parlarmi all’orecchio, << Tesoro è proprio un bel ragazzo, complimenti >> ridacchia piano e io divento paonazza.
 
Per fortuna Jorge riceve una chiamata da Diego e se ne va mezz’ora prima che mio padre arrivi. Lo abbraccio forte quando apro la porta e me lo ritrovo davanti. Sono sempre stata la cocca di papà, lui per me prova un amore immenso come io lo provo per lui. << Ehi, ehi, mi uccidi così >> ride lui per il fatto che lo stringo stretto a me, mentre mi solleva da terra. Ci mettiamo tutti al tavolo, << Quindi state insieme? >> chiede a Fran e a Mechi quando gli dà la notizia, << Sono molto felice ragazzi >> sorride poi << Hai fatto un ottima scelta >> borbotta mio padre a Fran e mio fratello sorride contento, << Mentre mi dispiace per te Mechi perché dovrai sopportarlo >>, la bionda si mette a ridere stringendosi a fianco di Fran, << Grazie mille papà >> dice finto scocciato lui mettendo un braccio intorno alle spalle della sua ragazza. << E tu invece tesoro? >> mio padre si volta verso di me e rimango impalata a guardarlo e poi con gl’occhi cerco l’aiuto di mamma, << E’… >> inizio a dire ma non so bene cosa dire, << Sta frequentando un ragazzo ma non è niente di serio >> mi aiuta Mechi e io la ringrazio con lo sguardo, << Chi? >> chiede. Ecco che ci risiamo, le mille domande di mio padre iniziano ora, << Si chiama Jorge, io sono la tutor di sua sorella >> spiego cercando le parole adatte, << Quanti anni ha? Lavora? >> mi chiede poi e mia madre si schiarisce la voce per attirare l’attenzione di mio padre e con lo sguardo gli fa capire di andarci piano, << Ha 26 anni e si lavora è a capo della sua azienda >> gli spiego e lui sgrana leggermente gl’occhi, << E di cosa di occupa? >> mi scruta lui, << Di bioingegneria >> faccio spallucce, << Ah però! >> esclama stupito mio padre. << Che ne dite se noi femmine andiamo a fare shopping e voi uomini fate quel che volete? >> suggerisce mia madre, per salvarmi da mio padre, << Io devo andare a lavoro fra poco >> fa spallucce Mechi un po’ triste, so quanto adora mia madre e soprattutto fare shopping. Usciamo di casa e andiamo in centro per negozi, solo io e mia mamma, è da un po’ di tempo che non ci vediamo e mi mancava la sua presenza. La mamma è sempre la mamma ed è vero, me ne sono accorta quando sono andata via di casa per frequentare l’università, mi sono resa conto di quanto mi mancasse e di quanto alcune volte avevo veramente bisogno di lei, di un abbraccio, di una semplice parola di conforto, del suo sguardo che mi rassicurava. << C’è qualcosa che non va, vero tesoro? >> mi chiede lei, io ritorno alla realtà, << Eh? No mamma è tutto ok >> gli sorrido io, << Non è vero tesoro, lo sento, una madre sa sempre quando la figlia è turbata per qualcosa e sono sicura che c’entra la tua storia con Jorge >> lei mi guarda e mi fa un sorriso dolce che mi fa sentire bene, al sicuro, come se mi togliesse un peso sulle spalle, << Non è semplice, mi sto lanciando nel fuoco >> dico un po’ triste, << Puoi raccontarmelo se vuoi, sai che non ti giudicherei mai per le scelte che fai, sei sempre stata così intelligente e matura >>. Mi viene voglia di raccontargli tutto, per sfogare la mia tristezza, le mie insicurezze e anche la rabbia che provo. << Jorge si deve sposare >> dico senza fiato, mia madre sgrana gl’occhi << Non è come pensi >> aggiungo io << Non sta tradendo la sua futura sposa, è un matrimonio combinato da sua madre, ossessionata dal potere e che in più mi odia >> dico sospirando e vedo mia madre rilassarsi a quelle parole, << Perché ti odia? >> chiede lei socchiudendo gl’occhi, << Perché ha paura che Jorge si innamori di me e io non sono all’altezza per la loro famiglia, invece la ragazza che deve sposare ha un nome conosciuto, è un ereditiera e porterà in alto il nome della sua famiglia >>, mia madre ridacchia e io la guardo in malo modo, << Mi sa che è troppo tardi >> borbotta poi, << Tardi? >> chiedo confusa. Lei mi guarda e poi mi mette le mani sulle spalle, << Tesoro quel ragazzo ormai è innamorato di te, si vede lontano un miglio >>, io gli sorrido e poi abbasso il capo, non so cosa fare, sono in una strana situazione << Scommetto che lei non sa niente di questa vostra relazione >>, io scuoto il capo per confermare le sue parole, << Tu sei perfetta per lui, non importa chi sei, se sei ricco, o sei potente, l’amore vero non vede queste cose e mi pare che lui l’abbia dimostrato stando con te >>, << Difatti a lui non importano queste cose, ma è costretto a sposare quell’altra >> dico quasi arrabbiata, << Quella donna deve avere una brutta vita sentimentale siccome non sa cosa vuol dire amare, e se lo capisse, anche solo un poco, capirebbe che tu sei unica e che suo figlio sarebbe fortunato ad averti. Purtroppo le persone quando non sono soddisfatte della loro vita fanno di tutto per comandare i figli a fare ciò che più giusto per il potere e non per l’amore >>, << Non so cosa fare >> ammetto io a lei che incrocia gl’occhi con i miei, << Fidati Martina quel ragazzo non ti lascerà mai andare via >>.
 
Per strada incrociamo Facu, mano nella mano con Alba. Sembrano due bambini innamorati, li saluto alzando la mano e loro ci vengono incontro. << Non dire a loro di Jorge >> borbotto a mia madre prima che loro si avvicinano, lei annuisce. Alba mi abbraccia e Facu saluta calorosamente mia madre, si conoscono da una vita, perché Fran e Facu sono amici dall’infanzia. << Ti trovo bene >> dice mia madre a Facu e lui gli fa un enorme sorriso, per lei è sempre stato come un figlio, passava molto tempo a casa nostra e l’ha visto praticamente crescere, contando anche che i nostri genitori sono anche amici. << Si sto alla grande, Fran mi sta aiutando molto con il lavoro ormai siamo una squadra e poi ho trovato lei >> spiega lui indicando Alba che arrossisce e poi si presenta a mia madre, << Sei davvero splendida >> le fa un complimento, << G-grazie >> si imbarazza la riccia ancora di più. << E’ da un po’ che non vediamo Jorge >> dice poi lei a me, guardandomi << Ogni tanto scompare e non capiamo dove sia >>, << Non saprei >> faccio spallucce io << Lo vedo solo quando sono con Sophia ma spesso esce >>, mia madre mi guarda di sottecchi, << Chissà cosa sta combinando, è ancora arrabbiato con sua madre, credo che non gli passerà mai, a proposito vieni alla festa di fidanzamento settimana prossima? >> mi chiede, il fiato mi si ferma in gola, la madre di Jorge per essere gentile mi ha mandato l’invito, sapendo cosa avrebbe scaturito in me, << Si, certo >> rispondo con un finto sorriso che per fortuna funziona. Li salutiamo dopo una breve chiacchierata, mi incammino veloce perché ho un forte magone allo stomaco e credo di star per piangere. Raggiungo la macchina in fretta e ci salgo scoppiando in lacrime. << Martina >> mi accarezza una spalla mia madre dopo essere salita << So come ti senti, ehi guardami >> mi ordina lei e alzo i miei occhi lucidi dal pianto nei suoi, << Sono tua madre e se non mi stesse bene questa storia te lo direi ma non so perché sono certa che lui ti ama e vedrai che non si sposerà, me lo sento perché ti ama >> ripete lei << So che non è una bella sensazione, ti direi di uscirne il più in fretta possibile, ma vedo nei tuoi occhi l’amore profondo che provi per quel ragazzo come lui lo prova per te >>. Appoggio la testa sulla spalla di mia madre, << Spero di non incontrare mai quella donna perché potrei ucciderla >> la sua affermazione mi fa scappare una piccola risata, << Davvero Martina voi vi amate >> dice tornando seria << E vedrai che Jorge troverà un modo perché non è disposto a perderti >>. Queste parole mi danno un po’ di sicurezza, ma mi è ancora difficile credere che tutto si sistemerà, perché ne Jorge, ne mia madre, ne nessun’altro sa che sono sotto un ricatto bello e buono. << Lui deve sposarsi >> borbotto io << Per forza >>, << Perché dici così? Lui se vuole può andare contro sua madre >>, << Non credo >> borbotto, << Ne sembri troppo convinta Martina >>, << Perché lo sono >> ribatto io << L’avrà minacciato, come lei ha minacciato me, per questo non ci sono soluzioni >> sputo fuori io in preda alla rabbia e questo aumenta le mie lacrime, << Minacciata? >> chiede incredula, << Si >> borbotto << E avrà minacciato anche lui, ne sono sicura se no si sarebbe già ribellato >>, << Minacciata in che senso? >> chiede lei guardandomi con un viso contratto dalla rabbia, << Mi ha detto che se non sto lontana da lui mi licenzia e questo farà soffrire Sophia, perché sono l’unica che adora, l’unica che è riuscita ad entrare nel cuore di quella bambina, tutte l’hanno sempre messa da parte perché si invaghivano di Jorge e io non voglio fare la stessa cosa >>, << Stai rinunciando all’amore per proteggere una bambina? >> chiede lei << Ma che razza di donna è quella? Anzi non si può nemmeno definire una donna, questo è molto più complicato di quello che mi aspettavo >> dice pensandoci su << E’ veramente un orrenda situazione, vuoi che ci parli io? >> chiede arrabbiata, << No mamma >>, << Jorge lo sa di questo ricatto? >>, scuoto il capo per dirle di no, << Devi dirglielo Martina, perché fidati lui farà di tutto per mandare a monte il matrimonio e tu sarai nei guai >>. Non ci avevo pensato prima, non avevo pensato all’eventualità che Jorge potesse trovare il modo di mandare all’aria i piani della madre, qualunque sia il motivo del suo ricatto e questo ricadrebbe su di me, perché la signora Clarke non ci metterebbe molto a capire che la causa del fallimento dei suoi piani sono io, perché Jorge ama me e questo ricadrebbe su Sophia. Dovrò spiegarglielo in qualche modo, del suo ricatto, ma come? Come posso dirgli che sua sorella potrebbe soffrire se scegliesse me al posto di sposare quella ragazza? Come glielo spiego? 

P.S eccoci qui con un altro capitolo. La mama di Tini arriva e lei si sfoga con sua madre, ne aveva proprio bisogno siccome non sa bene con chi potersi realmente sfigare. Sua madre si rende conto dell'amore ch c'è tra i due solo vedendoli. Martina si rende conto che se Jorge fa saltare il matrimonio lei potrebbe essere nei guai, perchè Jorge non sa del ricatto e potrebe fare qualcosa di avventato pur di stare con Martina. Glielo dirà? A Domenica con il prossimo capitolo!! Nel frattempo passate a leggere le mie altre storie Jorgtini se vi va! <3 
 
   
 
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