Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Romanticgirl02    06/08/2017    1 recensioni
Ambientato in un lontano medioevo, due regni, una principessa in fuga e vecchio e nuovo amore, incomprensioni, assassini, tragedie... ricordate, niente è come sembra.
P.s premetto che l'ambientazione fa riferimento ad un opera già scritta e NON mia.
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Maidenpool, Regno del Sud

 

Arrivammo a Maidenpool in tarda mattinata. Avevamo camminato per un bel po' di strada senza fermarci. Ormai mancavano solo due tappe e se tutto continuava a filar liscio avremmo presto ritrovato i nostri amici. Anche se stanco per la lunga camminata non potevo non essere felice. Kagome si è ricordata chi sono. Certo non posso pretendere che tutto torni normale, come un tempo, ma almeno forse non le sono del tutto indifferente. Ci dirigemmo direttamente al porto, poiché dovevamo attraversare la Baia del Granchio per raggiungere Wickenden. Ma con mia grande sorpresa il porto pullulava di soldati. Ci nascondemmo in un vicolo e da lontano cercavo un modo per rimanere nascosti ma tutto ciò mi sembrava impossibile.

-Che succede? Perché ci siamo nascosti?-

-Più avanti è pieno di soldati... dobbiamo cercare di raggirarli...-

Non avevo idea di come fare. Se fossi stato da solo probabilmente avrei attraversato la Baia a nuoto. Ma non posso pretendere tanto da Kagome. 

-Ei tu! Ridammi la mia tunica!- 

E con un urlo assordante Kagome si mise a rincorrere qualcuno. La segui e la sorpassai catturando velocemente il ladruncolo. Era un piccolo cucciolo di volpe, dagli occhi verdi e i capelli arancioni come la sua enorme coda. 

-Tsk ma tu guarda questo sgorbio. Forza molla l'osso se non vuoi farti del male-

Il piccolo iniziò a dimenarsi ma con pochi risultati così si arrese e ci riconsegnò la tunica. Lo lasciai andare e gli dissi che se mai ci avrebbe riprovato lo avrei sistemato per le feste. 

-Inuyasha! Smettila così lo spaventi! Su vieni qui piccolino. Spiegami perché volevi rubarmi la tunica...-

La guardai allibito, così il cattivo ero io? Il marmocchio saltò in braccio a Kagome accoccolandosi come meglio poteva sul suo petto lanciandomi strane occhiate vittoriose. Già lo odiavo. Questo piccolo mostriciattolo con mio grande disappunto ci spiegò che doveva rubare qualcosa ogni giorno altrimenti il suo padrone l'avrebbe punito. Ormai sono rimasti in pochi perché i soldati li avevano catturati tutti.

-E come ti chiami?-

Chiese Kagome già con le lacrime agli occhi.

-Shippo... solo Shippo...-

Kagome lo abbracciò forte e mi guardò. No, non poteva pensarlo davvero! Un'altra scocciatura in più! Pregai che mi fossi sbagliato ma a quanto pare il mio istinto non sbaglia mai.

-Inuyasha... possiamo tenerlo? È così carino! E poi dobbiamo aiutare i suoi amici!-

Purtroppo questa ragazza è ancora la mia principessa e non posso disubbidire a nessuno dei suoi ordini.

-Tsk, come desideri principessa. Ma sappi che non me ne prendo la responsabilità, se gli succede qualcosa...-

-Ok d'accordo, grazie Inuyasha-

Il suo sorriso fu talmente dolce che dovetti girarmi dall'altra parte per nascondere il mio rossore. Sperai con tutto me stesso che questo dannato cucciolo stesse dicendo la verità, Altrimenti   sarebbe stato solo una gran scocciatura e sopratutto una gran perdita di tempo. Il piccolo con mio grande stupore ci fece vedere dei passaggi segreti sparsi per tutta la città, potevano tornarci utili per sfuggire dalle guardie. Controvoglia entrammo in un passaggio sotterraneo dall'aspetto alquanto sinistro. Il piccolo ci stava portando dritti nel loro nascondiglio. Ma mano che ci addentravamo per quei tunnel sotterranei la luminosità diminuiva, così presi per mano Kagome e la guidai in mezzo all'oscurità. Quel insolito contatto non mi dava fastidio... anzi tutt'altro! Sentivo una strana sensazione farsi strada dentro di me. 

-Ecco siamo arrivati. Questa è la nostra tana... molti di noi non hanno più famiglia e quelli che ce l'hanno o sono stati venduti oppure sono stati costretti a venire qui.-

Aprimmo una porta nascosta dall'oscurità. Quindici bambini chiusi in una sottospecie di cantina lasciati a se stessi. Mentre ci facevamo largo tra i bambini per arrivare al letto di Shippo, un odore pungente di lacrime arrivò dritto al mio naso. Strinsi la mano di Kagome più forte. Infondo lei non poteva immaginare che esistessero posti del genere. Il piccolo ci mostrò una mappa disegnata da lui. Mostrava tutti i passaggi da quelli più sicuri a quelli meno. Ero concentrato a studiare un piano quando sentii qualcuno tirarmi per il pantalone.

-Ci porterete via da qui?- 

Ha parlare fu una bambina di appena tre anni dagli occhi scuri ma dai capelli lucenti. Teneva un orsacchiotto stretto tra le sue piccole mani. Le sorrisi e annuì. Di certo non potevo lasciarli così! 

-Mia sorella si trova a nord... voi ci sapete arrivare?-

Continuò senza tregua quella piccola bambina. 

-Kanna fai silenzio! Non vedi che sta studiando un piano per farci scappare?- 

La ammonì Shippo. La bambina mise su il broncio... e così si chiamava Kanna... 

-Ah si? Io vengo dal nord... come si chiama tua sorella?-

Dissi abbastanza interessato. Non molti bambini sanno che esiste dell'altro al di fuori della propria città.

-Kagura... ha detto che sarebbe andata al nord per lavorare sotto una certa Midoriko... ma non mi ha detto nient'altro... mi ci potresti portare?-

La presi in braccio, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quei suoi occhi lucidi da bambina. 

-Certo. Ti porterò da Midoriko... sai io la conosco!-

Continuai a raccontarle del Nord e intanto anche gli altri bambini si strinsero attorno a me. Tutti quanti volevano saperne di più. Per loro parlare del Nord era come sentire un mito o chissà cosa. Per una volta mi sentii orgoglioso di essere nato e cresciuto la. Pian piano tutti i bambini si addormentarono... chissà da quanto tempo non sentivano una storia! Con l'aiuto di Kagome li misi a letto uno per uno. L'unico che era rimasto sveglio era Shippo. Rimase in piedi con noi fino a tarda notte. Voleva rendersi utile e salvare tutti i suoi compagni, ma il sonno lo colse all'improvviso. Misi nel letto pure lui e presi una coperta da dare a Kagome. 

-Ci sai fare con i bambini... -

Dissi lei sotto voce. Mi sedetti di fianco a lei e gli risposi.

-Non ne vado matto, però ho dovuto fare da babysitter a molti bambini e... quindi me la cavo abbastanza.-

Lasciai cadere il discorso. Non potevo mica dirgli che oltre ai bambini trattavo uguali i cani, di certo mi avrebbe preso per pazzo. 

-Sai mi piacerebbe vedere il nord... anche se ci sono già stata purtroppo non mi ricordo un gran che.-

E vidi di nuovo quel viso triste e angosciato. Le circondai le spalle con un braccio e l'attirai più verso di me. 

-Non preoccuparti e ora riposati. Domani dobbiamo lavorare sodo se vogliamo farli uscire tutti quanti.-

Si sistemò meglio tra le mie braccia e piano piano si addormentò. Dovevo sbrigarmi. Prima arrivavamo da Miroku meglio sarebbe stato per tutti. A fatica mi addormentai, tenendo saldamente Tessaiga, la mia fidata spada.

 

Il mattino seguente fui svegliata da Inuyasha. Molti dei bambini erano già in piedi, quindi anche se avrei preferito continuare a dormire mi alzai e mi misi al lavoro. Tra poco il capo di questi bambini sarebbe venuto a riscuotere i furti. Mi chiedevo cosa mai avessero rubato questi bambini. All'apparenza sembravano tutti molto innocui e gentili. Io e Inuyasha ci nascondemmo dentro ad un armadio quando il padrone di casa aprì furentemente la porta. Per prima cosa contò i bambini e scrisse qualcosa su un foglio. Mentre osservavo con attenzione tutto quello che faceva sentivo di fianco a me una forte tensione. Guardai per un attimo Inuyasha e la sua espressione la diceva tutta. Avrebbe voluto sicuramente ammazzarlo qui seduta stante... ma quello che avevamo davanti era pur sempre un demone... e anche bello grosso! Non potevamo mettere così a rischio la vita di questi bambini. Osservai con ammirazione tutta la refurtiva: oro, argento, metalli vari... questi bambini avevano messo su un enorme bottino. Sentii il demone ridere soddisfatto e con un ruggito spaventoso se ne andò così come era venuto. Uscimmo dal nostro nascondiglio e mettemmo a punto qualche dettaglio. 

-Tsk e così è un Oni* di basso rango. Quelli come lui mi danno il voltastomaco-

Disse Inuyasha una volta finito di ideare il piano. In effetti il lezzo che emanava quel demone era davvero disgustoso così come il suo aspetto. Se tutto filava liscio questa sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei visto. Infatti questa sera nessuno sarebbe rientrato. Uscimmo di corsa da quella cantina e fui lieta di risentire il calore del sole sulla mia pelle. Ci dammi un punto di ritrovo e un ora precisa. In quel l'arco di tempo dovevamo ricavare più informazioni utili possibili sulle barche che andavano per Wickenden. Una volta arrivati lì, i bambini ci avevano detto di conoscere un posto sicuro. Sorpassati i soldati attraverso un passaggio segreto, mi fiondai in una locanda e iniziai a cercare qualsiasi informazione utile. Arrivata l'ora stabilita valutammo la soluzione migliore. 

Il primo a parlare fu Inuyasha.

-Non abbiamo abbastanza denaro per tutti...- 

E quindi? Voleva per caso lasciare andare indietro alcuni di loro? No, non poteva assolutamente!

-Quindi? Chi rimane?-

Chiese un bambino dai capelli biondi.

-Nessuno- 

Rispose prontamente Inuyasha.

-Quelli che non pagheranno si nasconderanno nella stiva-

A sentir quelle parole tirai un sospiro di sollievo. Sapevo che Inuyasha non avrebbe mai fatto una nulla del genere, come potevo anche solo dubitarne? 

Facemmo dei conti e valutammo le navi che potevano accogliere il maggior numero possibile. E infine dovemmo scegliere chi si sarebbe nascosto. Chiunque avesse accettato avrebbe rischiato la vita. Se per caso venissero scoperti non ci penserebbero due volte e li getterebbero in mare, lasciandoli affogare. 

-Non obbligo nessuno a diventare un fuggiasco.- 

Li rassicurò prontamente Inuyasha.

-Sappiate però che se nessuno si offre rischia di saltare tutto. Perciò... se il caso vuole sarò io a scegliere.-

Rimasi sbigottita. Un attimo prima li rassicura e un attimo dopo fa lui il becchino? Feci per obbiettare ma alcune manine si alzarono. 

-Perfetto. Tenetevi pronti. Si salpa con la prossima nave.-

Detto questo Inuyasha se ne andò lasciandomi con i bambini. Guardai ognuna di quelle faccine e notai che tra i volontari c'erano anche Shippo e la piccola Kanna. Mi si strinse il cuore... anche se erano dei bambini erano così coraggiosi. Aspettai con ansia il momento e quando arrivò non mi sentivo ancora pronta. Inuyasha prese il gruppo che si sarebbe nascosto e scomparve intanto io salii sulla nave con i restanti. Poco dopo ci raggiunse dicendo che era riuscito a farli entrare. Tirai un sospiro di sollievo e la nave parti. Eravamo ormai al centro del piccolo ma immanso mare quando di nuovo mi venne un capogiro. Mi sedetti prontamente e iniziai a guardarmi in torno. Qualcosa non andava. Feci per chiamare Inuyasha quando lo vidi. L'Oni che aveva rinchiuso i bambini nella cantina. Avvertii Inuyasha che senza pensarci due volte estrasse quell'enorme spada. Perché? Così attirava solo l'attenzione. 

-Kagome! Corri nella stiva e chiudi a chiave la porta. Penso proprio che non siamo i benvenuti su questa nave- 

Una folla di demoni si avventò su di lui e iniziò una folle guerra. Presi i bambini e andai velocemente nella stiva. Feci esattamente come mi aveva detto. Non volevo essere d'intralcio. Ormai sarebbe calata la sera e nessuno si sarebbe accorto di quello che stava succedendo sulla nave. 

-Kagome cos'è successo? Perché siete tutti qua giù?- 

Guardai il piccolo Shippo e gli raccontai tutto. Che sapessero dei nostri piani? Impossibile... forse... e se ci avessero riconosciuto? All'improvviso mi tornò in mente l'immagine vivida di mio padre che cadeva atterra esanime e accanto a lui si stagliò la figura di Inuyasha. No, non poteva morire anche lui, non c'è l'avrei mai fatta a sopportarlo. Iniziarono a colpire violentemente la porta, ci preparammo al peggio. Afferrammo qualsiasi oggetto che potevamo usare come arma e quando quella fragile porta di legno venne abbattuta ci lanciammo con foga verso i soldati. Chiunque riuscivamo ad abbattere lo legavamo saldamente con una corda così anche se riprendeva i sensi non poteva comunque fare altro. Poco dopo raggiungemmo il ponte dove la battaglia stava ormai per giungere al termine. Solo Inuyasha e l'oni erano rimasti in piedi. Intorno a loro c'era solo un enorme distesa di sangue. 

-Complimenti, per essere un mezzo demone non sei affatto male... sappi però che non ti basterà la tua inutile spada per battermi-

La sua voce risuonò come un ruggito grottesco, i bambini si nascosero dietro di me impauriti dalla sua presenza. In poco tempo l'Oni crebbe diventando enorme e facendo oscillare violentemente la nave. E cosi quella era la sua vera natura. Lunghe corna gli ornavano la testa squadrata munita di enormi occhi incandescenti. Il colore verdastro della pelle stonava completamente con quest'ultimi. Inuyasha si avventò su di lui ma fu respinto con un brusco movimento del braccio dell'Oni e andò a sbattere contro il palo dell'albero maestro. Mi cedettero le gambe. Inuyasha non poteva perdere... in nessun modo. Ero così preoccupata per lui che non sentii la sua voce chiamarmi, quando mi ripresi vidi l'oni avvicinarsi a me. Mi prese con le sue luride mani e iniziò a stringermi sempre più forte... poco a poco iniziò a mancarmi l'aria e persi i sensi. Quando riaprì gli occhi trovai tutti i bambini accanto a me. 

-Kagome! Stai bene vero?-

Annuì lentamente mentre mi raccontavano cosa fosse successo. Dopo che sono svenuta Inuyasha ha sconfitto l'Oni e a guidato la nave fino a Wickenden. Dopo di che mi ha portato in braccio fino a questa locanda dove mi hanno soccorsa. Mi alzai piano scostando lievemente le coperte. Notai che non indossavo più il mio vestito, addosso avevo solo una sottoveste bianca. Vidi dei vestiti sulla sedia. Erano vestiti mondani di colori chiari... sinceramente non mi dispiacevano. Mi alzai e i bambini mi accompagnarono in una stanza dove trovai una botte piena d'acqua calda. Mi tolsi anche la sottoveste e mi ci infilai dentro senza pensarci due volte. Sulla mia pelle notai dei lividi, probabilmente lasciate da quell'oni. Chissà come stava Inuyasha. Da quando mi ero risvegliata non l'avevo ancora visto. Dopo un po' decisi di uscire e mi rimisi la sottoveste. Tornai nella mia camera provvisoria e iniziai a vestirmi quando la porta si spalancò e Inuyasha entrò furioso.

-Torna subito a letto, devi riposarti finché puoi!-

Mi guardò per qualche secondo e si girò dall'altra parte. Non era ben visto vedere una donna in veste da letto perciò mi sbrigai a vestirmi con i miei nuovi vestiti. Fortunatamente al posto della gonna trovai dei pantaloni, così avrei camminato più comodamente. Una volta pronta abbracciai Inuyasha da dietro. Lui si voltò e mi abbracciò a sua volta. Restammo così per qualche minuto finché non decisi di uscire anche contro il volere di Inuyasha. Volevo ripartire al più presto. Salutammo i bambini che corsero felici un po' in tutte le direzioni. Gli unici a rimanere furono Shippo e Kanna, perciò dopo varie lamentele da parte di Inuyasha riprendemmo il cammino con due nuovi compagni. 

 

Ciao!

Ecco qua! Che ve ne pare? Mi rendo conto che ho accelerato di parecchio il racconto, ma volevo al più presto aggiungere questi due personaggi alla storia... non avevo ben chiaro che fine avrebbero fatto gli altri bambini così ho preferito dire che avevano già un posto in cui andare una volta scappati. 

A presto!

   
 
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