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Autore: Bunny05    07/08/2017    1 recensioni
[jortini ]
Martina si è da poco laureata in letteratura, ha molti sogni. Inizia a lavorare per una famiglia un po' complicata e fa la conoscenza di uno dei figli, Jorge. Un ragazzo con molti problemi legati alle emozioni. Scontri, muove amicizie e nuovi amori verranno affrontanti in questa storia. Uno strano amore sta per entrare nella vita di Martina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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<< Sophia sistema i pastelli sul tavolo che facciamo merenda >> le dico e lei mi sorride mettendosi a lavoro. << Buongiorno >> fa capolino Lodo in cucina, sembra serena e tranquilla, strano per una come lei. << Ciao Lodo come mai tutta questa felicità? >>, << Ho vinto una causa >> sorride facendomi l’occhiolino << Una che sembrava impossibile da vincere >> continua poi, << Beh non sei mica uno dei giovani avvocati più in gamba? >>, << Si lo sono >> dice vantandosi e poi scoppia a ridere e io la seguo. Lodo è veramente perfetta per fare l’avvocato, non mi stupisco del fatto che sia brava, quando si impunta su una cosa riesce sempre ad ottenerla e sa farti cambiare idea dopo un discorso ben fatto, non ci terrei mai ad andarle contro perché so già che la vittoria sarebbe sua. << Tu come stai? >> mi domanda, << Bene >> le rispondo semplicemente anche se si avvicina il giorno fatidico della festa di fidanzamento di Jorge con quella ragazza stupenda. << Sei sicura? >> insiste lei, << Si Lodo sono sicura >>, << A me puoi dirlo lo sai >> mi guarda dolcemente lei, io le sorrido, << Non devi preoccuparti per me, supererò anche questa >> faccio un sospiro abbassando il capo, << Beh non ti meriti tutto questo e io sono convinta che tu e mio fratello dobbiate stare insieme, insomma siete perfetti e poi finalmente aveva trovato qualcuno che lo facesse vivere davvero e completamente >> borbotta con una faccia dispiaciuta lei. Non sa che io e Jorge ci vediamo di nascosto, che ci amiamo alla follia e che in realtà passiamo molto tempo insieme. Ma ora che la festa sta per avvicinarsi le cose iniziano a farsi più concrete, il matrimonio di Jorge si sta facendo più concreto e questo in qualche modo mi sta distruggendo lentamente, piano piano il mio cuore si sta frantumando in mille pezzi e non so davvero cosa fare. Non ho ancora detto a Jorge del ricatto, perché so come la prenderebbe, siccome la madre ha messo in mezzo Sophia, una minaccia bella e buona sia per me che per Jorge, perché ci teniamo entrambi a quella bambina e nessuno vuole vederla soffrire. << Me la caverò >> rispondo a Lodo facendo spallucce come se ormai mi fossi arresa a questa situazione, ed in parte è così perché non sembra esserci via di fuga. << Martina davvero possiamo trovare un modo… >>, << No >> la interrompo io << Non voglio mettermi in mezzo a queste cose, io non farò un bel niente per far saltare il matrimonio e va bene così, lo accetto, ormai è da un po’ che l’ho accettato >> mento io, non accetto per niente tutto questo, non accetto che loro abbiano una madre del genere che comanda le loro vite, soprattutto quella di Jorge. Che madre si comporterebbe mai così? Io sono cresciuta in modo diverso, dove l’affetto di una madre vale più di tutto, dove una madre cerca sempre di aiutarti e accetta le tue scelte, i tuoi sbagli e ti lascia vivere la vita come vorresti. Probabilmente io sarei già scappata da questa casa, ovviamente Jorge non è mai scappato da qui per stare con Sophia. << Ok ma io non lo trovo giusto, non voglio che mio fratello si sposi con quella che nemmeno conosce e che non ama >> mi spiega lei << E’ orribile >> borbotta poi incrociando le mani al petto. << Lo so >> rispondo io con un tono basso, so che è orribile, lo so benissimo, ma non c’è altro che si possa fare. << I tuoi genitori sono già tornati a casa? >> mi domanda lei cambiando finalmente discorso, << No tornano a casa domani >> le spiego e mi piacerebbe tanto andare in Argentina, scappare da questo posto e ritornare nella mia terra, per sentirmi meglio, per respirare un aria diversa, per allontanarmi da tutte le schifezze che mi circondano. << La prossima volta che vai in Argentina dimmelo che vengo anche io >> mi sorride Lodo, << Certo, potremmo andarci tutti insieme, un bel viaggio >>, tutti insieme tranne Jorge che sarà sposato. Devo smetterla di pensarci perché sto impazzendo, ma non riesco, non so come fare a togliermi questi continui pensieri dalla testa, continuano a girare intorno a questa cosa e non mi fanno pensare ad altro. Ho in testa l’immagine di Jorge all’altare che guarda la sua sposa, che non sono io, venire verso di lui. Mi si forma un groppo in gola che quasi non mi fa respirare. << Martina ti senti bene? >> mi chiede Lodo, << Si, mi manca solo un po’ d’aria >> le dico io cercando di respirare profondamente, << Mi dispiace >> mi guarda teneramente lei, << Per te non deve essere facile, non lo è per me figurati per te >>. Si avvicina a me e mi abbraccia, uno di quei abbracci forti e protettivi di cui ho bisogno. Poco dopo anche la piccola Sophia ci abbraccia entrambe le gambe e questo ci fa scappare una piccola risata.
 
<< Cosa state facendo? >>, la voce di Diego ci arriva alle orecchie, è appena entrato in cucina, seguito da Jorge che mi guarda subito. Vorrei poterlo abbracciare e baciare, tanto quanto lo vuole lui in questo momento. << Niente che ti importi >> risponde Lodo, << Siamo ritornati a questo? A risponderci male, pensavo fossimo andati avanti >> gli sorride lui avvicinandosi, << Non siamo mai andati avanti >> risponde lei, << A me pare di sì >>, << Diego non mi pare il momento >> lei lo guarda di sottecchi, << Con te non è mai il momento, ma prima o poi ti avrò >>. << Lo sanno tutti che vi piacete quindi perché non la finite? >> a parlare è Jorge, punto subito gl’occhi su di lui e gli sorrido, mentre Diego e Lodo lo fulminano con gl’occhi, << Stai zitto tu che ti sposi una che nemmeno conosci >> lo prende in giro il suo amico, << Non per volere mio >> gli fa notare Jorge che poi posa i suoi occhi verdi su di me, mentre io faccio finta di nulla. Sophia si avvicina a Jorge e si fa prendere in braccio, lei dice qualcosa all’orecchio di Jorge, lo vedo sorridere alla sua sorellina che poi riappoggia a terra << Hai ragione >> gli dice lui e lei ricambia il sorriso battendo le manine. Non so cosa lei gli abbia detto, ma lei sembra felice della risposta del fratello. << Comunque sei molto bella oggi >> Diego stuzzica Lodo che diventa paonazza per quel piccolo complimento, incrocia le braccia al petto e se potesse ucciderlo con lo sguardo sarebbe già morto, << Sai che sei insopportabile >>, << Anche tu lo sei per questo siamo fatti per stare insieme >> ribatte lui, << Piantala >> urla la mora. << La smettere voi due sembrate dei bambini >> ridacchio io gustandomi la loro scenetta << Perché non vi mettere insieme e basta >>, << Anche tu ti ci metti, pensavo fossimo amiche!! >> Lodo mi guarda in cagnesco, << Lo siamo ma è la verità Lodo >> le faccio notare. Jorge lentamente si è avvicinato a me, senza dare sospetti, sento anche io il bisogno di averlo vicino, di toccarlo, di stringerlo e di posare le mie labbra sulle sue per riprendere vita. Ma non possiamo. Il suo braccio sfiora il mio e il mio corpo si accende, come sempre. E’ come se stare con lui ricominciassi a vivere, mentre quando è lontano sono un corpo vuoto e spento. La nostra attenzione viene attirata dalla porta della cucina che si apre. << Mamma? >> chiede Lodo guardando sua madre, << Cosa ci fai qui? >> le chiede poi. << Sono tornata prima >> risponde fredda lei scrutandoci uno a uno ma si sofferma su di me e su Jorge, << Devo accompagnare Jorge a scegliere il suo abito di nozze >>. Ci raggeliamo tutti. << Ma se non c’è ancora stata la festa di fidanzamento >> dice Lodo guardandola stranita, << Tesoro, nel giro di uno forse due mesi ci sarà il matrimonio, non ne vale la pena aspettare, stiamo già guardando le date >>. Il mio cuore si ferma e anche quello di Jorge, è come se lo percepissi. Vorrei abbracciarlo ma non posso, piangere a dirotto ma non posso. Sono bloccata qui senza poter fare assolutamente niente. << Mamma non ti sembra di esagerare? >> chiede la mora un po’ arrabbiata, << Esagerare? Tu non capisci Lodo, te ne sei andata da casa facendo quello che ti pare senza ascoltarmi quando ti dicevo che meritavi di più, ora guardati, si sei un ottimo avvocato ma cos’hai per il futuro? >> lei impallidisce, << Sei crudele, come sempre >>, sembra quasi che stia per piangere e vorrei tanto abbracciarla al mio posto lo fa Diego e la signora Clarke fa una faccia schifata, << Visto con che razza di gente stai? Dovevi rimanere qui, forse ora saresti sposata con un ricco imprenditore che poteva darti un futuro di potere e ricchezza >>, << Ehi non ti permetto di insultarli >> la riprende Jorge, << E’ solo la semplice verità >> risponde fredda lei. << Preferisco vivere sotto i ponti piuttosto che stare ai tuoi piedi e fare ciò che vuoi >> ribatte Lodo asciugandosi le lacrime e sciogliendo l’abbraccio con Diego, << Lo so, hai preso da tuo padre questa cosa purtroppo, per questo se ne è andato, proprio perché come te non capiva l’importanza del potere >>. << Ok basta mamma >> urla Jorge mettendosi davanti a Lodo << Non gli dire un'altra parola se no col cazzo che mi sposo >> gli ringhia contro lui. Lei non si scompone per niente. Rimane fissa, con la stessa espressione come se queste cose non la toccassero minimamente, e mi chiedo dove abbia seppellito i suoi sentimenti. << Davvero? Sai cosa succede se non ti sposi >> dice pacata ma con una voce tagliente che ti fa tremare. << Ti odio >> ad urlare è Lodo che la guarda e poi scappa fuori dalla cucina, mentre Diego la segue, << Tua sorella capirà un giorno, quando sarà troppo tardi e sarà sposata con qualche idiota >>, << Non conosci Lodo >> le fa notare Jorge << Come non conosci me o Sophia, non ti è mai importato di noi >>, << So cosa è meglio per voi e per la nostra famiglia, ora andiamo ci aspettano per la prova dell’abito >>, Jorge trattiene il fiato dalla rabbia, vorrebbe scoppiare ma non lo fa. La signora Clarke si volta verso di me, << Puoi andare Martina per oggi non ci sevi più >> mi dice. Saluto Sophia che per tutto il tempo è rimasta in parte a me, << Ciao piccolina >>, << Non voglio che tu vada via >> mi dice con un viso preoccupato, << Torno domani >> gli sorrido abbracciandola e poi me ne vado, passando di fianco a Jorge e sua madre ed entrambi mi guardano. Jorge con un aria dispiaciuta, sua madre con un aria compiaciuta.
 
In macchina i pensieri mi tormentano. “Massimo uno o due mesi “come è possibile che manchi così poco al matrimonio di Jorge, tutta questa fretta per essere sicura di accaparrarsi una famiglia potente e ricca. Ho il magone allo stomaco, un senso di nausea mi pervade, non riesco a pensare più a niente. Nella mia testa passano le immagini di quello che è accaduto poco prima, di come la signora Clarke ha trattato Lodo solo per il semplice fatto che sta vivendo la vita che vuole, di come ha minacciato Jorge con quelle parole “Sai cosa succede se non ti sposi” è un ricatto bello è buono. Mi distrae il rumore di una frenata e poco dopo non vedo più niente. Quando mi risveglio mi rendo conto di trovarmi in un ospedale. Mi sento rintronata. Cosa diavolo è successo? Mi domando toccandomi la testa. Apro piano gl’occhi e vedo tutto offuscato, sento solo il rumore di una macchine che emette continuamente un bip, ma non ho le forze per tenere gl’occhi aperti e ricado in un sonno profondo. Sto percorrendo la navata, indosso un abito bellissimo e bianco, sorrido imbarazzata a Jorge che mi aspetta infondo all’altare. Cammino lentamente anche se vorrei correre verso di lui ma qualcosa me lo impedisce. La navata sembra farsi sempre più lunga e Jorge più lontano, << Jorge >> urlo non capendo cosa sta succedendo, ma lui continua a sorridermi. Non riesco a raggiungerlo, continuo a camminare su questa navata infinita e ho il fiatone. << Jorge >> urlo ancora più forte, inciampo e quando rialzo la testa vedo Jorge sempre più lontano, << Jorge ti prego aiutami >> gli dico, ma lui rimane immobile a fissarmi. Poco dopo una figura alta e snella, in un abito da sposa, mi passa in parte. La riconosco, è la ragazza che Jorge deve sposare, Jennifer. Mi rialzo cercando di andare incontro a Jorge, ma stranamente lui è sempre più lontano mentre Jennifer riesce a raggiungerlo. << No >> mi agito io << No >>, le lacrime iniziano a scendermi sul volto, mentre una risata diabolica alle mie spalle mi costringe a voltarmi. Incontro il viso trionfante della madre di Jorge, << Pensavi davvero di farcela? >> mi chiede continuando a ridere, << Io lo amo e lui ama me >> gli urlo contro ma lei non cessa la sua risata, << Oh mia cara, non puoi amarlo >> sorride lei. Non so come la sua mano finisce dritta nel mio petto e mi strappa fuori il cuore, tenendolo tra le mani << Ah questi cuori pieni di amore >> sorride guardando il mio cuore che poi lascia rotolare a terra, mentre il sangue macchia il mio vestito bianco e mi accascio senza riuscire a provare più nulla. Apro gl’occhi di scatto senza respiro. Mi rendo conto di essere in ospedale quando un dottore dall’alto mi sorride, << Bentornata >> dice, << E’ sveglia >> sento la voce di mia madre che poco dopo compare nella mia vista, << Tesoro come stai? >> mi chiede, << Cosa è successo? >> chiedo appoggiandomi una mano sulla testa, che mi fa male, mi accorgo che è fasciata, << Una macchina ti è venuta addosso, hai picchiato la testa >> mi spiega lei. Mi sento un po’ debole e dolente, << Non hai niente di rotto, hai solo picchiato la testa, abbiamo fatto un po’ di esami ma non risulta niente, hai preso solo una bella botta e ti terremo qui stanotte sotto osservazione >>, io annuisco e poi strizzo gl’occhi per il dolore alla nuca. Fran e Mechi fanno capolino con mio padre nella stanza, << Come stai sorellina? >> domanda Fran, << Bene, potrei sentirmi meglio >> rispondo io e lui ridacchia, Mechi mi stringe una mano con gl’occhi lucidi, << Mechi è tutto ok sto bene davvero, lo dice anche il dottore >> la rincuoro io, << Lo so ma ho avuto paura >>. Dopo mezz’ora mia madre e mio padre escono dall’ospedale per andare a casa mia a prendermi il ricambio. Fran è andato a prende qualcosa da mangiare a Mechi che si è seduta in parte al mio letto. Oltre al dolore della botta è come se sentissi il dolore che ho provato quando, nel mio sogno, la signora Clarke mi ha strappato il cuore, come se fosse successo per davvero. << Voglio vederla >> sento una voce fuori dal corridoio e quando la porta si apre gl’occhi di Jorge incontrano i miei, dietro di lui Sophia. Rimane fermo sulla porta ad osservarmi, mentre la piccola viene verso di me e mi fa una carezza sul volto, << Come stai? >> mi chiede, << Bene, non preoccuparti >>, << Devi stare bene dobbiamo finire di colorare l’album che mi hai regalato >> esclama lei sorridendomi, << Certo tesoro che finiremo di colorarlo >> ricambio la carezza che mi ha fatto poco prima e poi lei si volta verso Jorge, ancora fermo sulla porta che mi guarda impaurito. << Siccome sappiano che sta bene possiamo andarcene >> riconosco la voce della signora Clarke che scorgo poco dopo dietro Jorge, lui si volta leggermene, << Te lo puoi scordare >> dice entrando finalmente nella stanza.
 
<< Jorge >> lo richiama sua madre ma lui non lo ascolta. Si mette vicino a me e mi stringe leggermente la mano e mi sembra di sentirmi meglio, molto meglio. Sophia sorride vedendo quel gesto. << Sei sicura di stare bene? >> mi chiede lui puntando intensamente i suoi occhi verdi nei miei, << Sicura, lo dice anche il medico >> borbotto, cerco di mettermi a sedere ma mi viene un giramento di testa. << Stai sdraiata >> mi dice Mechi preoccupandosi, io annuisco senza obbiettare. << Jorge andiamo >> sento sua madre dire, << Vai non ti preoccupare >> gli dico guardandolo, vorrei che rimanesse, ma so che non può restare, << Io rimango eccome, qui con te, tutta la notte >> ribatte lui, << Jorge no >> gli dice la madre e lui alza lo sguardo arrabbiato su di lei, << Senti, ho acconsentito a sposarmi, e lo farò ma stanotte io rimango qui >> dice sicuro di se, << Ti conviene >> risponde sua madre << Devi rispettare i patti >> lo squadra in modo gelido lei, << Li rispetterò ma tu ora puoi andartene >>. Sophia con malavoglia se ne va con la madre per tornare a casa ma prima avverte Jorge dicendogli di proteggermi dai mostri e lui le promette di farlo. << Non devi stare qua >> gli dico io, non mi va di creargli casini, << Non mi importa io resto qua Martina, con te >> dice in modo dolce posandomi poi un bacio leggero sulle labbra. Mia madre ritorna con mio padre. Con l’aiuto delle infermiere e quello di Jorge che non vuole lasciarmi un secondo mi mettono addosso il pigiama. << Non sto morendo >> faccio notare a Jorge, lui sorride imbarazzato quasi, << Non importa non ti lascio sola nemmeno per un minuto >> borbotta lui posandomi sul letto, siccome ha insistito per riportarmi nella mia stanza in braccio. Verso sera, dopo mille chiamate di Lodo, Diego, Facu e tutti gl’altri, i miei genitori se ne vanno seguiti da Mechi e Fran, non potevano rimanere, solo una persona può restare e Jorge non voleva andarsene quindi ho detto a mia madre che poteva tornare a casa tranquilla perché ero in buone mani. << Come hai fatto a saperlo? >> chiedo quando rimaniamo soli, << Mi ha chiamato Lodo, è stata avvertita da Mechi >> mi spiega lui, << E come hai fatto a convincere tua madre a venire qui? Non stavi provando gl’abiti da sposo? >> chiedo io distogliendo lo sguardo, lui lo nota e mi stringe una mano, << All’inizio non l’ha presa bene, abbiamo litigato in mezzo al negozio, non voleva farmi venire qui perché per lei era più importante la scelta dell’abito, mi sono arrabbiato, davvero arrabbiato, gli ho detto che se non venivamo qua non mi sarei sposato e che sarei scappato mandando a monte i suoi piani >>, << Ah >> rispondo io << Le hai promesso di sposarti per rimanere qui >> borbotto, << Lo so >> risponde lui sospirando << Non devi preoccuparti per me Martina, ormai ho accettato il fatto che non posso avere la vita che voglio >>, mi si stringe il cuore, << E’ buffo il destino, proprio ora che ho trovato qualcuno con cui voglio stare, che mi ha fatto uscire dall’oscurità e con cui voglio passare il resto della mia vita, non posso farlo perché non posso avere la vira che voglio >> fa un sorriso malinconico e triste lui. << Forse è meglio se non stiamo più insieme >> dico tutto d’un fiato e il mio cuore si distrugge in mille pezzi, lo amo da morire, ma stare insieme potrebbe farci solo ancora più male, << No >> urla quasi lui << Non rinunciò a te, non vale la pena vivere se non ti ho al mio fianco >>, << Ma non possiamo stare insieme >> gli dico << Cosa ne sarà di noi? >>, << Non lo so Martina, so solo che ti amo e che non voglio vivere senza te, sto cercando un modo per non sposarmi, è dura ma ce la sto mettendo tutta >>, << Tu ti devi sposare Jorge non puoi non farlo >> gli dico io, << Perché dici così? >> domanda. “Perché tua sorella ne soffrirà”, vorrei urlare ma non riesco, le parole mi muoiono in bocca. Scuoto il capo, sto cercando di trattenere le lacrime che cercano invano di scendere. << Puoi sdraiarti qui con me? >> gli domando io << Ho bisogno di sentirti vicino, siccome non abbiamo ancora molto tempo per stare insieme >>. Lui lentamente si sfila le scarpe e si infila ne letto dell’ospedale. Mi avvolge tra le sue braccia e io ricomincio a respirare e a vivere come vorrei. << Non voglio lasciarti >> bisbiglia nel mio orecchio con la voce tremante, << Nemmeno io >> rispondo appoggiando una mano sul suo viso e posando i miei occhi nei suoi, siamo così vicini e riesco a sentire i suoi respiri su di me. Lo fisso per qualche istante prima di premere la mia bocca sulla sua, per sentire il suo sapore, per sentirlo mio ancora per un po’, per quel poco tempo che ci rimane da passare insieme, prima che si sposi.


P,S: Eccoci qui con un nuovo capitolo. Le cose stanno oer cambiaee, nel prossimo capitolo ci sarà la festa di fidanzamento di Jorge e vedremo cosa succederà. In questo capitolo vediamo Lofo litigare con la madre che è costantemente fredda nei confronti dei figli. Tini ha un incidente, nulla di grave, e Jorge va da lei lascianfdo la prova del suo abito da sposo, sua madre non la prende bene ma alla fine lui decide di restare con lei. A presto con il prossimo capitolo! Grazie a tutti!!! 
 
   
 
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