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Autore: __Lunatica    07/08/2017    1 recensioni
E' una raccolta di momenti di Ester e Fred precedenti al periodo della Fan Fiction The Girl Who Hides The Truth che racconta di come il rapporto si sia evoluto nel corso degli anni per poi trasformarsi in una storia d'amore.
Si può leggere anche senza aver letto la storia principale dato che non ha riferimenti specifici ad essa.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ester: Tell You the Truth'
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Ester is a girl



Che gli Weasley in campo sentimentale non fossero esattamente il massimo della perspicacia ormai è un fatto comune a tutti. Esatto, sto parlando degli Weasley in generale, ma questa storia ha a che fare con un solo componente della famiglia. No, non Ron, ma Fred. 
Fred Weasley si era sempre dichiarato più bello, intelligente e furbo del fratello minore e forse non aveva poi tutti i torti, queste sono opinioni soggettive ovviamente, ma anche Fred possedeva la caratteristica principale di ogni Weasley maschio, non sto parlando dei capelli rossi e neanche delle lentiggini ma della loro lentezza di rendersi conto di chi realmente si vuole accanto, ma non solo, la lentezza nel constatare cose ovvie per tutti e poi metabolizzare i propri sentimenti. 
La prima volta che Fred Weasley si rese conto che quella che lei considerava una sorella alla pari con Ginny Weasley era una ragazza e in quanto tale suscitava l’interesse in esseri del sesso maschile fu una mattina di Ottobre. 
Fred era in Sala Grande a fare colazione con il suo gemello seduto affianco e il suo migliore amico Lee Jordan di fronte ed erano impegnati in una fitta discussione sulla imminente prima partita della stagione. Stavano discutendo di schemi da provare e di modi, non esattamente sportivi, per cercare di mettere fuori gioco gli avversari quando Ester Burke si sedette al fianco di Jordan sbuffando rumorosamente. 
Tutti e tre alzarono lo sguardo sulla ragazza che gli aveva appena raggiunti e constatarono in comune accordo, senza però osare proferire parola dato che dirlo ad alta voce voleva dire di far infuriare la ragazza, che quel giorno era in condizioni imbarazzanti. 
I capelli castani della ragazza, che di solito erano legati in una coda o intrecciati in una treccia, le cadevano in modo scomposto fino a sotto le spalle e qualche ciocca le copriva disordinata il viso, gli occhi verdi, che di solito sembravo sprigionare allegria, erano spenti e contornati da profonde occhiaie violacee, la divisa era tutta stropicciata come se avesse avuto un incontro ravvicinato col Platano Picchiatore e l’espressione era tetra e quasi spaventosa. 
-Buongiorno Es- la salutò Fred allegro, come sempre, sorridendole raggiante –Non vorrei essere indelicato…-
-Ma cosa ti è successo?- finì per lui la frase, cosa che infastidiva sempre Ester, George sorridendole anche lui cordiale 
Ester lì fulminò con lo sguardo prima di versarsi del succo di zucca e addentare un toast –Non è proprio giornata ragazzi- disse la ragazza con ancora la bocca piena prima di deglutire –Ho passato una notte di cacca di drago- concluse 
-Questo si nota- sussurrò Lee ridacchiando per poi smettere subito dopo a causa della gomitata sullo stomaco sferrata dalla ragazza con forza
-Ho detto- sibilò Ester –Non è giornata- prima di tornare a mangiare sotto lo sguardo confuso dei tre ragazzi.
Ester quella notte l’aveva passata a girovagare per il Parco di Hogwarts alla ricerca di qualche prova della sua teoria. 
Qualche giorno prima la ragazza, durante una delle sue passeggiate notturne aveva visto tramite una finestra una figura che somigliava ad un lupo mannaro, ovviamente, non era così stupida, non era uscita la sera stessa a controllare se avesse ragione o meno, ma la notte prima era uscita alla ricerca di qualche impronta o simili per poter dimostrare alla sua migliore amica, ovvero Hermione Granger, di avere ragione. 
Inutile dirlo ma non aveva trovato proprio niente e aveva passato una notte sveglia inutilmente.
Era nervosa e infastidita, era sicura di ciò che aveva visto eppure non ne aveva prove e questo insieme alla notte in bianco la rendeva a dir poco pericolosa. 
La ragazza continuò imperterrita a fare colazione senza intromettersi nel discorso dei tre ragazzi quando Harry Potter la raggiunse al tavolo e si sedette vicino a lei. 
-Buongiorno- le disse il ragazzo con la cicatrice a saetta sorridendole cordiale e lei emise uno strano suono con la bocca che il ragazzo interpretò come una specie di risposta.
-Sta attento Harry- disse George dopo aver notato il ragazzo –Oggi morde- lo informò
-Che hai?- le chiese allora il moro guardandola in faccia preoccupato. 
La ragazza scosse appena il capo prima di dire –Mangia in fretta ho bisogno di parlarti- 



-E’ stata una scena unica- esclamò Ester continuando poi a ridere
-A dir poco meravigliosa- le diede man forte Ron tra una risata e l’altra 
-Malfoy messo fuori gioco da un Ippogrifo, è stato fantastico- continuò Ester ormai con le lacrime agli occhi per le troppe risati 
-Ma la smettete voi due? E’ una cosa seria, Hagrid potrebbe essere licenziato!- li riprese una contrariata Hermione Granger prima di scoccargli un’occhiataccia 
-Non essere esagerata come sempre- rispose Harry –Silente non licenzierà mai Hagrid e lo sappiamo tutti questo- 
-In più considerando che c’è un lupo mannaro che gira nel parco ha problemi ben più seri a cui pensare- concordò Ester 
-Ancora con questa storia?- le chiese esasperata Hermione –Non può esserci un lupo mannaro ad Hogwarts!- disse forse per la millesima volta quella settimana 
-E questo chi lo dice? E’ per caso scritto in Storia di Hogwarts? Non perché anche io l’ho letto e non c’è nessun divieto a riguardo- disse Ester incrociando le braccia al petto e sfidando l’altra ragazza con lo sguardo. 
-Non credo che Silente possa permettere di…- cercò di rispondere a tono Hermione ma poi sembrò pensare a qualcosa e lasciò la frase in sospeso 
-Permettere di?- la incoraggiò Harry a finire la frase mentre la ragazza si distolse all’improvviso dai suoi pensieri e si guardò intorno con fare circospetto 
-Devo andare a fare delle ricerche in biblioteca- esclamò prima di mettersi a correre verso il castello e a nulla servirono le urla di Ester che le ricordavano di aver finito tutti i compiti meno di un’ora prima.
-Quella ragazza ha bisogno di rivedere le sue priorità- affermò con convinzione Ron prima che il gruppetto ricominciasse a camminare verso il Castello. 
Quando arrivarono all’entrata andarono dritti in Sala Grande per pranzo, anche se era ancora mezza vuota dato che la loro lezione era finita in largo anticipo. Una volta seduti iniziarono a parlare del professor Lupin che aveva suscitato ammirazione nei ragazzi e non solo. 
Ester si stava lanciando un una lunga esaltazione del Professore che, a suo parere e non solo suo, era il migliore che avessero mai avuto, cosa non difficile visto e considerato che quello del primo anno aveva cercato di far fuori Harry e quello del secondo era stato solo un ciarlatano, quando si sentì picchiettare sulla spalla. 
La ragazza si girò a guardare chi l’avesse infastidita e si ritrovò davanti Roger Davies, ragazzo dello stesso anno di Fred e George, alto, affascinante e Corvonero. 
-Se stai cercando i gemelli Weasley non so dove possano essere- disse risoluta la ragazza per poi tornare a guardare i due amici.
Sentì un colpo di tosse e tornò a guardare il Corvonero –In realtà- iniziò lui incerto –Vorrei parlare con te- chiarì e la ragazza sbarrò gli occhi incredula prima di imporsi di darsi un contegno
-V…Va bene allora, dimmi- lo esortò lei dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio 
-Possiamo- e lanciò uno sguardo ai due amici della ragazza che lo stavano fissando –parlare da soli?- chiese allora lui in evidente imbarazzo .
La ragazza annui prima di alzarsi e seguire Davies fuori dalla Sala Grande sotto lo sguardo curioso di alcuni studenti che iniziavano a riempire la Sala.
Una volta raggiunto l’ingresso del castello Ester rimase a fissare disorientata il ragazzo chiedendosi cosa volesse da lei dato che mai prima avevano avuto una conversazione da soli e le poche volte che si erano scambiati parola era perché il ragazzo cercava i gemelli Weasley e non sapeva dove fossere. 
Dopo qualche secondo di silenzio, che iniziava a diventare imbarazzante Ester decise di prendere in mano la situazione e –Allora cosa devi dirmi di tanto importante?-
-Oh si giusto- esalò il ragazzo come se si fosse dimenticato del perché si trovassero uno davanti all’altro e lei si chiese se non avesse problemi di memoria a breve termine –Sei al terzo anno giusto?- se ne uscì lui poi e a lei venne la voglia di battersi una mano in fronte per la sua stupidità.
-Si Davies, sono del terzo anni. Tu mi hai fatto lasciare un meraviglioso banchetto solo per questo?- chiese iniziandosi a innervosire. Nessuno la poteva disturbare durante un pasto per così poco e poi non aspettarsi una bella sfuriata. 
-No si, lo sapevo già- continuò lui tra un balbettio e l’altro evidentemente in imbarazzo 
-E allora perché, di grazia, me lo hai chiesto?- gli rispose lei iniziando seriamente a innervosirsi.
Lui la guardò per qualche istante prima di arrossire leggermente e mordersi il labbro forse per il nervosismo –In realtà volevo chiederti un’altra cosa- ammise 
-Allora muoviti a chiedermela così potrò ritornare a mangiare in pace- disse lei prima di sbuffare rumorosamente evidentemente infastidita da quel ridicolo teatrino
-Hai il permesso di andare ad Hogsmeade? Perché sabato c’è la prima gita e se vuoi posso farti da guida dato che per te sarebbe la prima- disse lui velocemente ma la ragazza, con non poca fatica, riuscì a capire la sua frase
-Ci sono già andata parecchie volte a Hogsmeade Davies, i miei genitori mi ci portavano spesso quando ero piccola perché io volevo vedere Hogwarts quindi non ho bisogno di una guida per non perdermi grazie- chiarì lei e facendo per andarsene per finire il tanto desiderato pasto.
Lui la afferrò delicatamente per un braccio e lei tornò a guardarlo alzando prima gli occhi al cielo esasperato.
-Ti sto chiedendo di uscire con me Ester- chiarì finalmente lui mosso da un improvviso coraggio che non credeva neanche di avere.
Lei aprì appena la bocca per la sorpresa, non ci era proprio arrivata, prima di richiuderla e riprendere il contegno e il controllo della situazione. 
-Mi dispiace ma devo uscire con Ron ed Hermione, siamo già d’accordo così da settimane- rispose cercando di essere il più delicata possibile 
-Quindi sarà per la prossima?- provò di nuovo lui non intenzionato ad arrendersi così facilmente 
-Non lo so Davies, se magari me lo ricordi possiamo organizzarci- e detto questo tornò di corsa dai suoi amici in Sala Grande libera di dedicarsi al suo amato pollo arrosto. 





Era sera ormai e Ester si trovava in Sala Comune seduta su una poltrona vicino al fuoco a leggere un libro mentre si godeva la pace che le regalava il silenzio della Sala ormai quasi deserta quando all’improvviso qualcuno alle sue spalle riuscì a sfilarle il libro dalle mani cogliendola di sorpresa. 
Lei si girò sbuffando rumorosamente per poi scuotere appena la testa appena visto chi aveva osato infastidirla tanto. 
-Fred ridammi subito il libro- gli ordinò lei seccata –Non sono dell’umore oggi, lasciami stare- 
Lui senza battere ciglio strinse ancora di più il libro a sé prima di sedersi ai piedi della ragazza e guardarla curioso dal basso.
-Chi ti ha infastidito tanto oggi?- chiese con finto fare serio inclinando appena la testa verso destra 
-Troppi idioti tutti insieme non riesco a sopportarli e oggi ho avuto a che fare con il mio numero massimo, quindi non farmi arrabbiare- disse lei per poi allungare il braccio destro per fargli capire che voleva rientrare immediatamente in possesso del suo libro. 
-Ma io mi sto annoiando a morte, non puoi farmi questo- rispose lui con fare tragico cercando di convincerla con un’espressione ferita
-Vai a infastidire George e liberami della tua compagnia forzata- disse lei alzando indifferente le spalle tanto per sottolineare quanto poco le importasse del fatto che lui si stesse annoiando tanto 
-Non posso, sta chiedendo ad una ragazza di uscire con lui alla prossima gita ad Hogsmeade e io sarei di troppo questa volta- spiegò lui. 
-Ma cos’è questa voglia che avete tutti oggi di chiedere alla gente di uscire, perché non potete uscire semplicemente con i vostri amici e dovete rompere alle persone che magari hanno di meglio da fare, tipo mangiare- si sfogò lei all’improvviso sorprendendo Fred che la guardò curioso. 
-Qualcosa mi dice che non ce l’hai realmente con George. Sfogati Es chi ti ha disturbata durante un pasto? Chi può essere così desideroso di morire?- disse lui ridacchiando divertito 
-Davies- disse semplicemente lei 
-Roger Davies? Il Corvonero del mio anno?- chiese lui confuso 
-Si Fred lui, quanti altri Davies conosci?- rispose lei infastidita 
-E perché mai ti avrebbe infastidita?- 
-Mi ha chiesto di uscire- disse lei semplicemente. 
Lui, dopo qualche attimo di silenzio, scoppiò a ridere di gusto dicendo ogni tanto qualcosa che comunque Ester non riuscì a capire.  Quando finalmente lui la finì di ridere, vedendo l’espressione confusa della ragazza, disse –E perché mai Davies avrebbe chiesto a te di uscire?- 
-Come scusa?- chiese lei sperando di aver frainteso quello che lui stava insinuando 
-Intendo dire che, per quanto mi costi ammetterlo, Roger ha un buon successo con le ragazze, quindi perché dovrebbe chiedere a te di uscire?- precisò lui. 
Il viso della ragazza iniziò ad assumere un’espressione di furia pura, lui, essendosi reso conto troppo tardi di ciò che aveva detto, cercò invano di spiegarsi tra balbettii e parole confuse tra loro ma nulla impedì ad Ester di arrabbiarsi fino ad urlare un –Ma come osi Frederick Weasley?-. 
Inutili furono gli inviti di Fred di abbassare la voce, a causa dell’orario o anche le scuse per quello che ormai era stato detto. 
-Come puoi dirmi una cosa del genere?- continuò lei urlando –Non sarò di certo una modella, ma addirittura darmi della racchia è esagerato anche per te! Sei uno dei miei migliori amici per Merlino!- 
-Es non intendevo dire…- 
-Oh invece si che intendevi!-  lo interruppe immediatamente lei -secondo te io non sono degna di uscire con lui? Ma che ti dice il cervello? Magari non sono di tuo gradimento, cosa che per inciso mi importa ancora meno di saper leggere le foglie di thé, ma addirittura dirmi che nessuno potrebbe mai interessarsi a me!- 
-No, solo che non credevo che potessi avere un appuntamento!- cercò di rimediare lui
-E invece posso! Anzi lo avrò! Se tu mi vedi solo come quella con cui scherzare e giocare a Quidditch o cose del genere non vuol dire che io non possa essere una ragazza con qualcun altro!- 
-Tu sei una ragazza, certo…- 
-Dieci punti a Grifondoro per la tua intuizione Weasley- e detto questo la ragazza strappo il libro dalle mani di Fred per poi dirigersi a passo di marcia verso i dormitori. 


Quando quel sabato Ester e Roger uscirono insieme dalla Sala Grande per andare a Hogsmeade l’unica cosa che Fred riuscì a dire per rispondere a George che gli aveva chiesto cosa lo turbasse fu –Ester è una ragazza-.


CIAO A TUTTIIIII
Beh sapete come si dice: Chi non muore si rivede no? 
No ok a parte gli scherzi mi dispiace di essere sparita per così tanto tempo ma ho passato/sto passanfdo un periodo a dir poco difficile per vari motivi.
COMUNQUE
Questa è una mini-long composta da 5/6 capitoli che pubblicherò circa una volta ogni dici giorni prima di passare alla seconda parte della storia (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3125192&i=1) che chi non ha letto può andare a vedere di che tratta se vuole. 
Allora niente, lasciate una recensione se volete!


  
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