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Autore: Taki    07/08/2017    1 recensioni
la castana lo guardò e gli sorrise, un sorriso che aveva sempre e solo fatto a lui, pieno di dolcezza e felicità, che era il solo in grado di far palpitare all'impazzata il cuore del verde, in fondo non erano cambiati per niente, erano sempre i due ragazzini delle superiori che desideravano a tutti i costi diventare degli eroi, ovvio, avevano un aspetto più maturo, erano più alti e i lineamenti del viso erano più marcati, ma nient'altro era cambiato, neanche i sentimenti che nutrivano l'uno per l'altro.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ormai erano passati svariati anni da quando Uraraka e Midoriya, si erano diplomati ed erano diventati a tutti gli effetti degli eroi. A causa di ciò, smisero di sentirsi, le loro rare conversazione erano composte solo da un flebile ciao, uscito fuori dalle bocche di due eroi che dentro erano ancora bambini, che erano troppo timidi per comunicare quei sentimenti taciuti per anni, ma segretamente coltivati e fatti crescere con cura: la stessa cura che un bambino dà a un animaletto domestico. Ma tutto cambiò quando un estate, il loro vecchio compagno Mineta aveva deciso di fare una rimpatriata, invitando tutti i membri della 1-A, anche se molto probabilmente, il suo unico scopo era rivedere e tocchicciare i sederi e i seni delle povere e sventurate ragazze. Fatto sta che il giorno dell'incontro arrivò; e dopo aver passato la maggior parte della serata a mangiare svariate pietanze, per poi ricordarsi di quanto fosse caro il ristorante, arrivò il momento di salutarsi e tornare alle proprie dimore. << U-uraraka-san! >> disse il verde, con le gote arrossate per l'imbarazzo, la castana rispose nello stesso modo riguardo l'espressione facciale, anche se il suo rossore si confondeva con le sue rosee guance avute sin dall'infanzia  << c-cosa D-deku? >> tra i due l'atmosfera era imbarazzante e silenziosa, era come l'incontro tra due parenti di cui non conoscevano l'uno l'esistenza dell'altro, però volevano dirsi tante cose, per recuperare quell'estranietà che li pervadeva. << c-che ne dici di tornare a casa insieme? >> la ragazza annuì alla proposta di Midoriya e i due s'incamminarono verso la palazzina in cui vivevano, perché si, i due abitavano nello stesso edificio, però non si erano mai rivolti la parola, addiritura tutti e due cercavano di non uscire quando usciva l'altro, anzi si mettevano ad aspettare che l'altro uscisse pur di arrivare in ritardo a lavoro. << come va la vita? >> chiese il verde, guardandosi le scarpe di marca che si era comprato proprio per quella sera. << b-benissimo, anche se la vita di un eroe non è molto semplice >> << beh, dopo tutto quello che abbiamo passato, io ci ho fatto l'abitudine >> una leggera risata allegra e mista di malinconia apparse sul viso di Deku, che iniziò a ricordarsi di tutte le avventure passate con lei e i suoi amati amici. << sai Deku...per me tu sei sempre stato un eroe, sin dal giorno del test in cui mi hai salvato la vita, rompendoti il braccio >> la castana lo guardò e gli sorrise, un sorriso che aveva sempre e solo fatto a lui, pieno di dolcezza e felicità, che era il solo in grado di far palpitare all'impazzata il cuore del verde, in fondo non erano cambiati per niente, erano sempre i due ragazzini delle superiori che desideravano a tutti i costi diventare degli eroi, ovvio, avevano un aspetto più maturo, erano più alti e i lineamenti del viso erano più marcati, ma nient'altro era cambiato, neanche i sentimenti che nutrivano l'uno per l'altro. << non era nulla di speciale! T-tutti l'avrebbero fatto, anche quello scontroso di Kacchan! Il compito di un eroe è quello di salvare gli altri! >> iniziò ad arrossire di più, mentre il cuore iniziò a galoppare, non si sarebbe mai aspettato delle parole del genere da lei, soprattutto adesso che lei era diventata un eroe << Deku...il giorno del test nessuno avrebbe fatto quella pazzia, anzi ne sarebbero stati felici, visto che avrebbero avuto un avversario in meno, invece tu mi avevi salvato la vita, oltretutto non l'hai fatto solo quella volta, ma sempre, per me sarai sempre il mio eroe >> sorrise dopo aver affermato ciò, mentre il suo cuore si stava alleggerendo pian piano, visto che era riuscita a dire finalmente quello che teneva dentro di se da anni, mancava solo da dire l'ultima cosa e poi si sarebbe svuotata di tutto e sarebbe potuta sparire dalla sua vita, senza creare altri casini. Intanto l'atmosfera intorno a loro si era addolcita e rilassata, era passata dall'imbarazzo che può nascere dal chiamare la propria maestra,mamma,  ad una torta, dolce e deliziosa, che riusciva a toglierti tutti i pensieri negativi e a farti pensare positivo. Ormai erano quasi arrivati e Midoriya non aveva ancora risposto all'affermazione della castana, era troppo occupato a pensare se era il momento giusto o meno di dirle che l'amava, che l'amava così tanto che per lei avrebbe sconfitto tutti i cattivi del mondo in pochi secondi e che da quando l'aveva conosciuta, non riusciva a rimuoverla dal suo cuore. << s-sai Uraraka...io quello che ho fatto...l'ho fatto p-perchè mi piacevi, n-non si dall'inizio, n-non prendermi per un morto di figa come Mineta, ma dopo averti conosciuta mi sei inziata a piacere, il tuo aspetto, la tua allegria e bontà, l'aver trasformato il mio nomignolo Deku da un insulto al mio nome da eroe, i tuoi incoraggiamenti e tutto il resto, hanno fatto si che ti amassi e t-ti a-amo tutt'ora, p-però so che tu non ricambi, per questo motivo ho evitato di dirtelo tutti questi anni, perché non volevo rovinare la nostra amicizia, p-però non riesco ad andare avanti così, q-quindi...ti prego di rifiutarmi e rimanere mia amica >> gli occhi gli si chiusero di scatto e il viso di solito con un'espressione gentile, si era trasformata in una sorta di smorfia causata dall'imbarazzo e dalla paura della risposta della ragazza da lui desiderata da anni << I-izuku anche per me è lo stesso, cioè non amo me stessa, amo te e l'ho sempre fatto, però vedendo che eri così dotato e fantastico, non mi sono mai fatta avanti avendo paura proprio di un rifiuto perché avevi un'altra...quindi I-izuku s-se per te va bene, mi piacerebbe andare oltre l'amicizia con t-te >> ormai entrambi erano completamente rossi e i cuori dei due battevano così forte e in armonia, quasi fossero un unico cuore, Midoriya fece un cenno del capo come ad acconsentire nello stare insieme, mentre i loro visi si avvicinavano pian piano, fino a che le loro labbra non si scontrarono, in un dolce e delicato bacio, in cui i sentimenti dei due si erano finalmente incontrati dopo anni, dove finalmente, il suo eroe era ufficialmente suo.
   
 
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