Riemergi dalla pozza e ti distendi supina su un vecchio materasso ammuffito.
Sospiri.
-Non è più la stessa cosa, senza di te- mormori, sperando che lui possa udirti.
Ti manca.
Il tuo compagno di follie è andato via , e ciò ti sembra molto più assurdo di tutte le vostre pazzie messe assieme.
"Non è morto" ti sei detta inizialmente. "Avrà sicuramente deciso di ripetere l'esperienza di tanti anni fa, quando, anche se per poco, siamo diventati dei ragazzi senza casa. Probabilmente ora si trova a bordo di un treno, ma fra poco tornerà a prendermi."
Non è andata così.
Steven è ormai lontano, mentre tu sei ancora qui, cercando di negare che questa sia la realtà.
Ti volti verso un' angolo dell'ampia stanza, l'unico in cui gli oggetti sono curati come se fossero reperti fragili e preziosi esposti in un museo.
Una maglietta rossa con una stella, il suo orsacchiotto preferito e lo zaino-cheesburger .
Garnet e Perla non lo sanno. Dopo quel fatto, avete trovato incredibilmente difficile comunicare tra voi.
E poi ti senti in colpa , come se avessi compiuto un grave furto.
Pensavi che , se ti fossi appropriata di alcuni dei suoi oggetti, ti saresti sentita più vicina al figlio di Rose.
Ti sbagliavi. Che novità, eh?
Sono solo ricordi, ombre sul presente.
Le cose non sono nient'altro che...cose. Non hanno né anima , né valore . Tocca alle persone farle divenire preziose.
Quasi non ti accorgi delle lacrime che traboccano dai tuoi occhi.
"Stai aspettando che ti raggiungiamo, Steven?"