Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: c_underwater    09/08/2017    0 recensioni
La trama dell'HBP vista dall'altra parte, dalla parte di Draco, accompagnato da un original character che mi auguro possa incuriosire.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1° settembre
 
Iris Dubois finì di sistemare i suoi effetti personali nel dormitorio, diede un’ultima occhiata al letto a baldacchino e scese la scala a chiocciola diretta alla sala comune. Era giunta al suo sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e, come usavano fare ogni primo di settembre dopo il banchetto, lei e i suoi compagni si riunirono per fare due chiacchiere e aggiornarsi sull’estate appena trascorsa.
I più piccoli erano già andati a dormire e a quell’ora la sala era popolata solo da qualche studente più anziano. Raggiunse gli altri del sesto anno e con uno sbadiglio si accomodò su un divanetto di pelle nera, vicino a due ragazze.
«Draco ci stava raccontando del suo incontro con Potter» la informò Pansy Parkinson, il muso da carlino contratto in una smorfia deliziata.
«Cos’è successo?» chiese Iris, più per mantenere viva la conversazione che per reale interesse.
«Gli ho rotto il naso» fece tranquillamente Malfoy. «Si è infilato nel nostro scompartimento per origliare.»
«Chissà quali impenetrabili segreti ha scoperto, eh, Malfoy?» lo stuzzicò Iris.
Un muscolo si contrasse sul volto pallido. «Non vado certo a sbandierare i fatti miei ai quattro venti, Dubois.» Pareva bearsi dell’attenzione che tutti gli rivolgevano.
«Non ora che tuo padre è finito con le chiappe al fresco, vero?» sghignazzò Millicent Bulstrode.
Malfoy scattò in piedi, il volto leggermente arrossato. «Non ti permetto di parlare così di mio padre.»
Tiger e Goyle fecero schioccare le nocche, ma nessuno sembrò preoccuparsi di quella scenetta, a cui avevano già assistito centinaia di volte.
«Ssh, Draco, ignorala…» Pansy si sporse per accarezzargli la spalla.
Malfoy si scostò dal suo tocco e se ne andò in fretta, senza augurare la buonanotte a nessuno.
«È nervoso» sussurrò Pansy, senza che ce ne fosse bisogno.
«Lo sarei anch’io, in una situazione come la sua» disse Zabini.
Le sue parole caddero nel silenzio. Le cose erano cambiate, rifletté Iris. Con tutto ciò che era successo nei mesi precedenti non potevano di certo aspettarsi un resoconto positivo dell’estate appena trascorsa, non come gli anni prima, quando facevano l’una di notte scambiandosi futili pettegolezzi e racconti di avventure divertenti.
Conosceva Malfoy da cinque anni e ancora non era riuscita ad inquadrarlo. Non lo idolatrava come la maggior parte delle persone che gli stavano vicine, come Tiger e Goyle, che sembravano essere stati messi al mondo per eseguire i suoi ordini, o Pansy, con quel suo atteggiamento appiccicoso a dir poco imbarazzante. Non prendeva troppo sul serio l’aria tronfia con cui si aggirava per il castello o le cattiverie che rivolgeva a chiunque considerasse di poco conto. Eppure in qualche modo lo rispettava: vedeva in lui un mago dotato, nonché un ragazzo che nascondeva un animo diverso dalla scorza dura che ostentava. E questo rispetto era ricambiato da Malfoy; d’altronde, Iris era una che si faceva gli affari suoi e forse Draco era colpito dal fatto che non fosse una dei soliti leccapiedi, di cui, anche se non l’avrebbe mai ammesso, iniziava a stancarsi.
Anche Tiger e Goyle andarono a letto (sembravano decisamente sperduti senza Malfoy al loro fianco) e poco dopo fecero lo stesso anche Pansy e le altre ragazze, mentre Zabini bofonchiò che voleva fare due passi e uscì dalla sala comune. Rimasero solo Iris e Nott, che si attardarono a parlare di Quidditch, chiedendosi quale persona sana di mente avrebbe potuto scegliere Urquhart come Capitano e chi avrebbe sostituito Bletchley nel ruolo di Portiere. Iris confessò che aveva la vaga intenzione di partecipare ai provini. Theodore disse che gli pareva una buona idea, si ricordava di averla vista volare molto bene. Nott era, come Malfoy, un altro di quelli che secondo Iris avevano un buon potenziale, ma che preferivano tenerlo per sé. A Iris piaceva osservare le persone, anche se scarseggiava di empatia e faticava a comprenderle.
Alla fine anche Nott decise di andare a dormire e le augurò la buonanotte, lasciandola sola davanti alle braci del caminetto.
«’Notte, Theo» rispose distrattamente.
Osservò le ultime fiamme affievolirsi e si addormentò sul divanetto, dove trascorse tutta la notte senza essere disturbata.


Note dell'autore
Eccomi di nuovo qui con l'ennesima long che probabilmente non vedrà mai una fine; purtroppo per me (e per voi) il personaggio di Draco mi affascina terribilmente e non posso non scriverci su. Naturalmente la trama già la conoscete, ma spero che l'inserimento di un nuovo personaggio possa renderla più stimolante.
Vi ringrazio se avete dato un'occhiata a questo primo capitolo, a presto,
Chiara

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: c_underwater