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Autore: Juls18    16/06/2009    2 recensioni
certe storie sono fatte per essere tramandate, altre per essere mitizzate, altre per servire da insegnamento, altre semplicemente dimenticate... altre storie invece, vengono fatte dimenticare ma non sempre è possibile cancellarle per l'eternità. basta un piccolo indizio, un filo sfuggito al buio dell'oblio per farne rivivere il ricordo e per riportarla alla luce. è questo che capita ad un gruppo di amici. attraverso sogni che non sono solo sogni, ricerche e indizi che a volte non sembrano portare a niente, questo gruppo scoprirà che certe storie ci appartengono più di altre e che a volte i sentimenti e le emozioni sono fatti per superare i secoli e per rivivere, in un ciclo continuo di amore, amicizia, rivalità, invidia e inganno. cosa sarà più forte? l'amore o l'invidia?
Nuova versione della storia. si chiama "I ricordi del tempo"
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mimi Tachikawa, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Uno Spiraglio di Luce nel buio del Mistero



Non so esattamente come spiegare quello che provai. Sorpresa, imbarazzo, stupore, smarrimento...... tutto questo non basta a spiegare bene quello che sentii. Non ci sono parole per potere descrivere i miei sentimenti quando vidi il quadro. Non ci sono parole per potere spiegare cosa si prova nel riconoscersi perfettamente in un quadro. Quella non era semplice somiglianza, io e la donna del quadro eravamo identiche. Solo vestite in modo diverso, ma il viso, lo sguardo, il colore degli occhi...... quella ero io. Era come osservarsi allo specchio. Non so per quanto tempo rimasi ferma ad osservarmi, non so per quanto tempo rimasi imbambolata ad osservare quell'incredibile scherzo del destino. Si, credevo che fosse uno scherzo del destino, e anche di pessimo gusto. Un sacco di domande mi si formarono nella mia mente. Chi fosse quella donna? Come mai non esistevano informazioni su quel quadro? Come era possibile che non vi fosse nessuna notizia di quel dipinto? Neanche il pittore era conosciuto. E quella frase cosa voleva dire? E, soprattutto, la domanda che mi ossessionava, cosa significava quella frase latina “Mimi, aminus purus”? Come poteva il mio nome essere riportato in un quadro del 700?

Ero talmente tanto presa che neanche mi occorsi degli sguardi allarmati che i miei amici mi rivolgevano. Anche gli altri erano scossi, e continuavano a spostare lo sguardo dal ritratto a me, ma io ero totalmente sconvolta.

Fu solo quando mi sentii trascinata via che ritornai in me. Eravamo usciti dalla mostra. Non ricordo chi mi stesse spingendo, credo Sora, ma non ne sono sicura. Ricordo solo cose marginali di quel giorno. Guardavo intorno a me ma non riuscivo a vedere realmente. Davanti ai miei occhi non potevo cancellare il ritratto, il mio ritratto.

Sentivo il bisogno di parlare, di essere confortata. Non sapevo ancora il motivo, ma sapevo che io e quel quadro eravamo legati, non solo per la somiglianza. Io sapevo che quello era il mio ritratto, lo sentivo.



Sentivo gli occhi di tutti puntati su di me. Si aspettavano una mia parola, una mia reazione, ma io non riusciva a dire niente. Ma dovevo loro una spiegazione.

-Io.....-

Non ce la facevo. Non riuscivo a parlare. Avevo mille cose da dire, ma in quel momento non riuscivo a formulare un solo pensiero.

Ma avevo sottovalutato i miei amici. Loro sapevano perfettamente cosa volevo dire.

-Non ti preoccupare Mimi- mi disse Izzi- siamo tutti sconvolti.-

-Izzi ha ragione-continuo Kari-se siamo rimasti sconvolti anche noi come te. Ma tu, per caso, sai qualche cosa di questo quadro?-

-No Kari, non ne so niente.-

Era vero. Io non sapevo niente dell'esistenza di quel dipinto. In fondo, come potevo saperne qualche cosa? Era un dipinto che proveniva da una casa privata di qualche lord inglese, io non ne potevo certo sapere niente.

Ero talmente presa dai miei pensieri che non mi accorsi che, intanto, la conversazione era andata avanti. Mi riscossi solo quando sentii, ad un tratto, Matt dire queste parole

-Tra tutte le stranezze di quel ritratto, la cosa che più mi ha colpito, oltre alla somiglianza con Mimi ovviamente, riguarda quello che ci ha detto la guida ieri. La guida, infatti, ha detto che facendo alcuni esami sulla tela, si e notato il fatto che la cornice fosse ottocentesca, mentre il quadro era della prima meta del 700. Inoltre, si e potuto osservare che il quadro fu tagliato, e che quindi la frase rimane incompleta. Mi chiedo chi possa avere fatto una cosa del genere. Perché tagliare un quadro?-

Matt aveva ragione. Tagliando una parte della tela anche il nome del pittore era stato eliminato. Era come se qualcuno avesse voluto cancellare qualche cosa, lasciando la frase mutilata.

Ma le stranezze di quel quadro non erano ancora finite. Mi era rimasto impresso un particolare, e volevo vedere se anche i miei amici lo avevano notato.

-Voi non avete notato niente altro di strano nel mio ritratto?-

Gli altri mi guardarono allibiti.

-Mimi, cosa hai detto?-

Tai mi guardava allibito. Non riuscivo a capire.

-Tai, ad una domanda di solito non si risponde con una altra domanda. Ho solo detto se avevate notato qualche altra cosa particolare nel mio ritratto!-

Ero scocciata. Cosa avevo detto di strano? Stavo perdendo la pazienza.

-Insomma, mi volete dire cosa vi ha sconvolto tanto????-

-Hai detto mio.-

Matt, sempre diretto e conciso. Fin troppo. Lo osservai con uno sguardo tra lo stupefatto e lo scocciato.

-Come scusa? Ho detto cosa?-

-Il ritratto. Lo hai definito mio, il mio ritratto.-

Finalmente avevo capito. Era vero, sentivo che il ritratto era il mio. Come facevano gli altri a non capirlo?

-Mimi, non lo puoi definire il tuo ritratto. Quella non sei tu, anche se siete due gocce d acqua.-

-Tai tu non capisci. Io e la donna del ritratto siamo uguali e.....-

-Mimi- riprese Tai- questa è una coincidenza. Anche se tutto è avvolto nel mistero, si tratta di una coincidenza.-

-No!-

Ero arrabbiata! Come facevano a non capirlo? Per me era chiaro. Sapevo che quel quadro era legato a me, lo sentivo. e mi feriva il fatto che i miei migliori amici non lo riuscissero a capire. Non mi resi conto delle lacrime che, lentamente, stavano scendendo dai miei occhi. Fu quando mi sentii abbracciare dalle mia amica Kari che me ne resi conto, come dei rimproveri che Sora stava facendo a Tai.

-Hai visto cosa hai combinato? Non capisci che Mimi e rimasta sconvolta oggi? Non ti pare che le sembri normale che lo definisca il suo ritratto? Tai sono uguali, il suo nome e inciso nella tela, qualsiasi persona lo definirebbe il suo ritratto, no?-

-Scusa Sora, ma non può essere Mimi. Quel quadro risale al 700! Sono passati ben 300 anni da allora. O Mimi porta bene i suoi 300 anni, o si tratta solo di una coincidenza!-

-E la storia del nome come la mettiamo?- Ora anche Izzi si era intromesso nella conversazione. Anche lui era del parere di Tai, non credeva che quella fossi proprio io, ma un dubbio lo tormentava. Non riusciva a spiegarsi il motivo di quella frase. Ed espresse la sua opinione ad alta voce, prima che Tai potesse ribattere.

-Analizziamo la frase incisa nella tela. “Mimi animus purus”. Anche se non conosco il latino, la traduzione non risulta difficile. Mimi anima pura. Noi tutti sappiamo che Mimi e la custode della purezza, e quindi Mimi rappresenta una anima pura. Anzi, la incarna proprio.-

Fece una piccola pausa. Tutti noi lo fissavamo e pendevamo letteralmente dalle sue labbra. Quando parlava Izzi diventava un vero e proprio oratore. Sapeva sempre un sacco di cose, e il suo modo di esporre era chiaro e preciso.

-Non credo che sia sbagliato ritenere che quel quadro raffiguri veramente Mimi. Magari è una sua lontana parente, una sua antenata. Forse e questo il legame che Mimi sente con quel quadro, ed è questo il motivo che le fa definire il quadro il suo ritratto. Inoltre, per spiegare il nome Mimi, può darsi che quello fosse il soprannome della donna. Questo spiegherebbe molte cose, no?-

L'arguta spiegazione di Izzi ci aveva lasciato tutti sbalorditi. Era stato così chiaro che aveva spiegato esattamente come stavano le cose. Ancora non lo sapevamo, ma molte delle cose che aveva detto si rilevarono vere. Tuttavia ancora le ritenevamo semplici supposizioni. Ripensando alle parole di Izzi e ripensando al quadro, mi ritorno in mente il particolare che avevo riscontrato nel quadro, e che non aveva abbandonato la mia mente.

Riposi, così, la stessa domanda che avevo posto prima.

-Voi non avete notato proprio nulla di strano nel ritratto?-

Avevo volontariamente tralasciato di definirlo mio. Non volevo creare altre polemiche.

Gli altri mi osservarono un po' confusi.

-Cosa intendi per strano?- mi chiese Tk.

-Intendo anomalo. Non avete notato niente di anomalo, particolare, qualche cosa che non era al suo posto?-

Si misero a pensare. Dopo un paio di minuti Tai mi disse

-Io ho notato l'acconciatura. Era molto particolare, strana, voi non trovate?-

Lanciammo tutti una occhiataccia a Tai. Come poteva essere cosi stupido? Per fortuna Sora gli arrivo una bella sberla sulla testa.

-Ahi, Sora ma sei pazza? Si può sapere cosa ti prende?-

-Tai, sei sempre lo solito stupido! L'acconciatura non era strana, era la moda del tempo che faceva portare i capelli così alle donne aristocratiche!-

Dopo la infelice uscita di Tai, nessuno aveva osato rispondere alla mia domanda.

-Scusa Mimi- mi disse Kari- ma io non ho notato niente.-

-Neanche noi- mi dissero gli altri.

-Non avete notato che per essere una donna nobile non aveva nessun gioiello addosso a parte la collana?-

Gli altri mi osservavano stupiti. Non capivano cosa stessi dicendo, o dove volessi arrivare. Solo uno mi aveva capito. Come al solito, Matt era stato il solo ad afferrare il senso delle mie parole.

-Ho capito quello che vuoi dire Mimi, ma di preciso a cosa ti riferisci?-

-Mi riferisco al fatto che nei dipinti di quel periodo, le dame sfoggiavano la loro ricchezza nei gioielli sfarzosi, nelle spille, in tessuti preziosi. Invece, in quel ritratto l’unico ornamento visibile è il ciondolo, lo smeraldo. Questo vuol dire solo una cosa.....-

-Si, hai perfettamente ragione!-

Io e Matt ci osservammo. Eravamo arrivati alla stessa conclusione. Ma agli altri non era tutto così chiaro.

-Aspettate un attimo-disse Sora- cosa volete dire di preciso voi due? Lo volete spiegare anche a noi?-

Mi voltai verso Sora e le risposi

-Il fatto che vi sia solo un ciondolo come ornamento vuol dire che il quadro era un quadro privato.-

Mi sentivo soddisfatta. Avevo appena risolto un mistero. Avevo appena fatto entrare uno spiraglio di luce nel buio di quel mistero.

Ma agli altri ancora non risultava tutto cosi chiaro, perciò Matt provvide a finire la spiegazione.

-Un ritratto privato significa che si trattava di un ritratto personale. Il quadro doveva essere stato pensato per le stanze private di qualcuno. Non era un quadro che sarebbe stato esposto in un salone, con lo scopo di attirare l'attenzione. Quello doveva essere un quadro personale, un quadro privato, un quadro osservato solo da una o poche persone.-

-E in tutta questa storia cosa c'entra il ciondolo?-

Tk osservava il fratello con uno sguardo strano. Non riusciva a capire bene il collegamento con il ciondolo del ritratto.

-Te lo spiego subito Tk-

continui io. Ormai avevo gli occhi di tutti addosso.

-Il ciondolo, probabilmente, era un dono, un regalo. Doveva avere un significato particolare per la persona a cui il ritratto era destinato. Voi sapete quale significato possiedono gli smeraldi e i diamanti?-

Gli altri si limitarono a scuotere la testa. Perciò ripresi la mia spiegazione.

-Lo smeraldo è il simbolo della vita e dell'eterno ritorno della primavera. È il simbolo della bellezza e dell'amore eterno. Il diamante, invece, indica amore eterno, eterna fedeltà. Capite, quindi cosa significa quel ciondolo?-

Fu Kari a rispondere

-Un pegno di amore eterno. Quello era un regalo di un uomo innamorato. Quindi quel quadro era, probabilmente, custodito da colui che amava quella donna.-

-Esatto Kari. E questo, anche se non ci dice molto, è pur sempre un piccolo indizio. Io voglio scoprire tutto di quella donna ragazzi. Io non so il motivo, ma sento di essere legata a quella donna, e voglio scoprire tutto. Mi aiuterete?-

Gli altri si guardarono. Capivo la loro preoccupazione. Quello che chiedevo loro era una cosa assurda. Gli stavo chiedendo di iniziare ad indagare su una donna di cui nessuno conosceva il nome, di cui non vi era nessun indizio da cui partire se non per un ciondolo, che al momento era l'unico punto di partenza. Ma era un punto che poteva non portare da nessuna parte. Eppure io dovevo sapere. E, come sempre, i miei amici non mi delusero.

Tai, fattosi portavoce degli altri, mi disse

-Mimi, conta pure su di noi! siamo tutti con te, anche se questo vuol dire imbarcarsi in una storia assurda, oscura e assolutamente incredibile. Ma siamo tuoi amici e ti sosterremo e ti aiuteremo-

Avevo le lacrime agli occhi.

-Grazie ragazzi, vi voglio bene!-



Keisuke ascoltava rapito il racconto di sua nonna. Anche Taro aveva ascoltato rapito la storia che sua nonna gli stava raccontando. Erano stati talmente presi dal racconto che non si erano resi conte del tempo che, lentamente e inesorabile era passato. Ormai al parco erano rimasti solo poche persone. Si stava avvicinando l’ora del pranzo, e il parco si stava svuotando.

-Bene ragazzi, direi che per il momento basta cosi-

-Cosa?-Kei e Taro avevano urlato la stessa cosa contemporaneamente.

Sul volto di nonna Mimi si dipinse uno splendido sorriso. Sapeva che quella storia gli sarebbe piaciuta, ma sapeva che non la poteva raccontare tutta in una mattinata, almeno se voleva raccontare tutto per bene. E Mimi ci teneva a raccontare la storia esattamente come lei la aveva vissuta.

-Ci vuole del tempo, ragazzi, per raccontare questa storia. Ora andiamo a casa, pranziamo e poi, se volete, nel pomeriggio vi continuo a raccontare la nostra avventura, va bene?-

Mimi sapeva perfettamente cosa avrebbero risposto i suoi nipotini. Conosceva troppo bene i loro caratteri. I bambini si limitarono ad annuire, impazienti di sentire il resto della storia.









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Salve a tutti!!!!

Scusate se il capitolo risulta noioso, ma avevo bisogno di spiegare alcune cose, come il legame particolare tra il ritratto e Mimi!

Spero non me ne vogliate^^



Grazie anche per le recensioni.

Minatoforever grazie per avermi definito addirittura un genio. Sono veramente contenta che la storia ti piaccia. Scusa, invece, se ti lascio sempre la storia in sospeso, ma fa parte del mistero.



Mijen sono contenta che la storia ti incuriosisca, e non ti preoccupare, prima o poi tutto si scoprirà, il mistero verrà svelato. Per il momento vi devo lasciare con le vostre supposizioni.



Grazie anche solo a chi legge e chi vuole può sempre lasciare un commento, anche negativo. Sono pronta a tutto. Un bacio a tutti, la vostra Juls18




  
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