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Autore: Juls18    13/06/2009    2 recensioni
certe storie sono fatte per essere tramandate, altre per essere mitizzate, altre per servire da insegnamento, altre semplicemente dimenticate... altre storie invece, vengono fatte dimenticare ma non sempre è possibile cancellarle per l'eternità. basta un piccolo indizio, un filo sfuggito al buio dell'oblio per farne rivivere il ricordo e per riportarla alla luce. è questo che capita ad un gruppo di amici. attraverso sogni che non sono solo sogni, ricerche e indizi che a volte non sembrano portare a niente, questo gruppo scoprirà che certe storie ci appartengono più di altre e che a volte i sentimenti e le emozioni sono fatti per superare i secoli e per rivivere, in un ciclo continuo di amore, amicizia, rivalità, invidia e inganno. cosa sarà più forte? l'amore o l'invidia?
Nuova versione della storia. si chiama "I ricordi del tempo"
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mimi Tachikawa, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Il quadro del Mistero



Era una calda mattinata di Maggio. Ormai la scuola stava finendo, mancavano solo poche settimane e poi avremmo detto addio ai libri e ci saremmo goduti le tanto sospirate vacanze. Ogni mattina io e i miei amici ci davamo appuntamento davanti al cancello della scuola, per potere entrare poi tutti insieme, e come sempre eravamo in attesa di Tai e di sua sorella. Arrivavano sempre in ritardo, per colpa di Tai, che alla mattina non si voleva mai alzare. E come ogni mattina, noi ci ritrovavamo ad aspettare. Solo che quel giorno non era un giorno qualunque. I professori, infatti, consapevoli che gli allievi in quel periodo non prestavano particolare attenzione alle lezioni, avevano deciso di portare le classi a fare delle piccole gite culturali tra i musei della città e altri luoghi di interesse culturale e storico. Quella mattina toccava alla classe di Tai ad andare in gita, e se qualcuno fosse arrivato in ritardo, tutta la classe si sarebbe scordata la piccola escursione. Per questo Sora era molto agitata quel giorno.

-Se non arriva puntuale giuro che lo riempio di botte. Non ho voglia di stare chiusa in classe per colpa sua.-

-Calmati Sora, vedrai che arriva. Infondo lo conosci... arriverà come al solito, due minuti prima che suoni la campanella!-

-Lo spero Matt, lo spero...-



-Muoviti Kari, corri. Ormai manca poco e la campanella suona e se arrivo tardi Sora mi ammazza sul serio questa volta.-

-Sto correndo... ma se qualcuno si svegliasse presto la mattina non sarei qui a correre per arrivare puntuale-

I due fratelli ormai erano senza fiato, ma la scuola era sempre più vicina.

-Forza Kari, un ultimo sforzo-

E prima che i cancelli si chiudessero, i due fratelli Kamiya si ritrovarono dentro la scuola, accerchiati dai loro amici che, come ogni volta, erano pronti a dare una mano ai loro amici. Infatti Tai si era buttato per terra, stremato per la lunga corsa, mentre Kari si era appoggiata a Mimi e Sora, ansimando anche lei stremata per la corsa.

-Visto Sora, che ti avevo detto? Alla fine ce l'ha fatta Tai ad arrivare in tempo, almeno andremo in gita.-

-Perché, dubitavate forse che non sarei arrivato?-

Tai guardò con occhi severi la sua amica Sora, che prontamente gli rispose per le rime

-Conoscendoti Tai, era logico pensare che tu fossi in ritardo, e non avevo voglia di starmene a scuola per colpa tua. Se fossi arrivato in ritardo ti avrei ucciso con le mie stesse mani.-

Tai e Sora si guardarono in malo modo, lanciandosi una occhiata di sfida. Ma prima che la cosa degenerasse, Matt richiamò l'attenzione generale.

-Su, dobbiamo andare in classe. E voi due smettetela di litigare, che non posso pensare di passare la giornata con voi due in queste condizioni.-

Il solito, razionale Matt. Era l'unico che potesse riuscire a calmare le acque tra quei due. Ci avviammo tutti verso la scuola, ognuno con la propria meta. Entrati dentro l'atrio, lentamente incominciammo a dividerci. Tai, Matt e Sora si separano subita da noi dirigendosi verso il giardino interno della scuola. Infatti, era quello il luogo di ritrovo prima che partissero per la loro escursione. Io e Izzi, che frequentavamo la stessa classe, ci dirigemmo assieme a Tk, Kari e Jolie al secondo piano, dove erano le nostre classi. Io e Izzi frequentavamo la 4 superiore, ed eravamo in classe insieme. Invece Kari, Tk, Cody e Davis frequentavano la 1 superiore, ma erano divisi in classi diverse. Davis era finito separato dai suoi amici, e la cosa non lo faceva stare molto bene. Avrebbe preferito stare insieme in classe con gli altri. Yolei e Ken, invece, frequentavano la 2 superiore. Tutti avevamo deciso di frequentare lo stesso liceo per potere restare insieme, sempre. Insieme stavamo bene, avevamo creato un rapporto che ci univa in un modo unico, e il nostro desiderio era che questo rapporto non si interrompesse mai.



Tornando a quella giornata, noi tutti invidiavamo quei tre che si sarebbero saltati le lezioni. Io, soprattutto, ero molto invidiosa. Quel giorno, infatti, a scuola avrei avuti due ore di matematica, e io odiavo la matematica. Mi sarebbe piaciuto, perciò, saltare le lezioni ed andare con loro. Ora, ripensandoci, credo che fosse un bene che io non fossi presente in quella gita. Ancora non lo potevamo sapere, ma quel giorno, il 16 Maggio del 2005, le nostre esistenze sarebbero cambiata completamente. Quello che sarebbe successo avrebbe stravolto le nostre vite, portandoci a compiere una ricerca e a scoprire segreti che spesso non dovrebbero mai essere rivelati.

Tuttavia, ignari di quello che sarebbe successo, Tai, Matt e Sora si dirigevano tranquillamente verso la pinacoteca nazionale, dove era stata allestita una mostra con quadri che provenivano da varie collezioni private. Alcuni quadri non erano mai stati mostrati prima, e per questo la mostra aveva attirato molti turisti e curiosi. Tuttavia, qualcuno si stava lamentando, come suo solito.

-Uffa, ma proprio una mostra dobbiamo andare a vedere! Non potevano portarci al parco marino? Sarebbe stato molto divertente, al posto di questo stupido museo!-

-Pinacoteca, stiamo andando a vedere la pinacoteca Tai!-

disse Sora, stufa di sentire sempre le lamentele di Tai.

-Uffa Sora, non fare sempre la precisina. Comunque la cosa non cambia. Museo, pinacoteca, stiamo andando a vedere qualche cosa di assolutamente noioso, e io non ne ho voglia.-

Sora, stufa e ormai pronta a fare una ennesima scenata a Tai, fu prontamente fermata da Matt, che avvertendo la tensione tra i suoi due amici, decise di chiudere la loro discussione.

-Ora piantatela Tai. Volevi restare a scuola a fare lezione? Io no. E poi la mostra alla pinacoteca si annuncia interessante.-

-Io sono concorde con Matt.-

-E va bene, ho capito, sono in minoranza. Vuol dire che sopporterò questa mostra. Tuttavia appena usciamo ci andiamo a divertire, va bene?-

Gli altri due non poterono fare altro che assentire, sorridendo. Ancora una volta, erano riusciti a spuntarla contro le lamentele del loro amico.



Arrivati alla mostra, seguendo la guida che era stata loro assegnata, i ragazzi incominciarono a vedere un sacco di quadri. Erano tutte opere provenienti dalla Francia e dall'Inghilterra ed erano tutte opere straordinarie. Sora osservava rapita i grandi ritratti che erano posti alle pareti delle varie sale. Vi erano molti ritratti, e Sora osservava attentamente, rapita da quei meravigliosi vestiti, da quei paesaggi stupendi, da quegli sguardi così penetranti. Molte volte, osservando dei ritratti, si chiedeva che vita potevano avere condotto, quale destino avevano avuto quelle persone. Osservando con uno sguardo meravigliato un ritratto, non si accorse della presenza di Tai al suo fianco.

-Non so cosa ci troviate in questi quadri. Sono tutti uguali! Voglio dire, le stesse posizioni, cambiano solo i vestiti!-

Il solito Tai. Lui proprio non riusciva a capire la bellezza di quei quadri. Sora, sbuffando, lo rimproverò dicendogli

-Proprio non capisci niente Tai!-

-Non essere cattiva Sora. Comunque ci conviene sbrigarci, la guida se ne sta andando. Mancano ancora cinque sale, su, forza andiamo.-

I due si incamminarono assieme ai loro compagni, ma appena entrati nella sala si fermarono di colpo, basiti e stupefatti. Anche Matt, che era vicino a loro, rimase scioccato nel vedere quello che la sala conteneva.

Intanto, la guida, ignara del motivo del loro stupore, incominciò a descrivere il quadro che si trovava dietro di lei.

-Bene, questo quadro che vedete alle mie spalle, viene considerato un quadro estremamente importante. Infatti, nessuno conosce il nome del pittore che eseguì questo ritratto, ma rimane misterioso anche il nome della persona che viene raffigurata. Come potete osservare, si tratta di un ritratto di una nobile donna. Lo si può notare dal vestito, dall'acconciatura della donna e anche dai gioielli. Il quadro proviene da una collezione privata di una famiglia inglese, ma nemmeno loro conoscono l'esatta provenienza del quadro. Infatti il ritratto fu ritrovato nelle cantine del palazzo solo pochi anni fa. Anche se non ci sono molte informazioni a riguardo di questo quadro, potete anche voi osservare il meraviglioso lavoro che il pittore fece. Per me è un quadro assolutamente fantastico. La persona ritratta ha un comportamento, emana una energia incredibile. Doveva essere stata una donna incredibile, vero?-

Alcuni ragazzi annuirono, altri, annoiati, prestavano poca attenzione al quadro. Solo tre ragazzi avevano ascoltato basiti, la descrizione della guida. Tuttavia, la guida non aveva ancora finito.

-Voglio svelarvi un segreto riguardo a questo quadro. Facendo alcuni test sul quadro, si è scoperto che il quadro venne dipinto intorno al 1740-1745 e il quadro non venne firmato. Le uniche parole che ci sono nel quadro sono nascoste sotto la cornice. Anche quelle poche parole che sono state scritte sono molto enigmatiche. Inoltre, durante gli esami, si e appurato che il quadro, in basso venne tagliato e la cornice che ora circonda il ritratto venne posta molti anni dopo. Non si conosce il motivo del taglio della tela, ma le parole che sono riportate sono le parole amor, che in latino significa amore. Poi, poste in basso, tre parole, sempre riportate in latino. Mimi animus purus. La traduzione e semplice: Mimi anima pura. Probabilmente il nome Mimi era il soprannome di questa donna, un soprannome che tuttavia non permette nessuna identificazione. Come vi ho detto, il quadro fu tagliato e non e possibile stabilire se la frase continuasse o meno. Bene, ora se volete seguirmi, ci sono altri quadri che ci aspettano.-

La guida sorrise e, seguita dagli studenti, si diresse nella sala adiacente.

Mentre tutti si allontanavano, tre ragazzi rimasero a osservare ancora il quadro, sempre più sconvolti da ciò che avevano visto e sentito.

Tai fu il primo a interrompere il silenzio.

-Ragazzi, non sto sognando, vero? Quello che vedo non lo sto sognando, giusto?-

-No Tai,-rispose Matt- non stai sognando!-

-Non puo essere...- disse Sora, osservando sempre il quadro. Nessuno aveva il coraggio di dire quel nome, nessuno riusciva a pronunciare ad alta voce ciò che tutti e tre stavano pensando.

Matt, tuttavia, riuscì a dire quello che tutti stavano pensando.

-Mimi-

Una sola parola. Ma era vero. In quel quadro era raffigurata la loro amica Mimi.



*************************************

Lo so, sono un po' cattiva. Ma devo lasciare un po' di suspence. ^^



Non mi odiate. Comunque grazie a chi ha commentato, ma volevo dire a

minatoforever che il primo capitolo era solo il prologo, per quello è così corto. Spero di fare capitoli più lunghi, e spero che continui a piacerti!



Grazie anche a chi ha messo la storia tra i preferiti, grazie mille, mi fa molto piacere!!!!



Un bacio a tutti, spero di aggiornare presto, Juls


  
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