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Autore: Avery Silver    10/08/2017    2 recensioni
ATTENZIONE: VARI SPOILER DELLA SECONDA STAGIONE
Thomas ha voluto regalarci un pezzetto di anteprima di un episodio della seconda stagione: Troublemaker.
In questo episodio Jagged Stone è al Bakery per fare pubblicità a Marinette e accidentalmente mentre cercava una stanza si è ritrovato nella sua camera, sommersa da foto su foto su altre foto di Adrien ovviamente, la troupe lo segue e Adrien che stava seguendo la live vede tutto. Questa storia si basa sull'ipotetico seguito, spero vi piacerà.
AVVISO CHE GLI AGGIORNAMENTI VARIANO A SECONDA DELLE RECENSIONI, PIÙ L'ULTIMO CAPITOLO È APPREZZATO E PIÙ VELOCEMENTE NE PORTERÒ UN ALTRO.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sentivo il suo cuore, sotto il mio palmo, battere forte tanto quanto il mio. 
Solo quando posò la propria mano sulla mia trovai il coraggio di guardarlo negli occhi anche se sentivo le guance bruciare, anche lui era un po' arrossito e sorpreso anche. Forse non si aspettava una risposta del genere.

« Voglio essere sincero con te, perché te lo meriti. » rimase in silenzio per un attimo, guardando le nostre mani.
« Devo confessarti che amo già una ragazza, anche se sembra essere irraggiungibile per me e più passa il tempo e più me ne rendo conto… » continuò sommessamente lui.

A quelle parole serrai gli occhi e abbassai di nuovo lo sguardo per evitare di piangere ancora e cercai di tirare via la mano.
« Ma… » continuò lui impedendomi gentilmente di staccarmi da lui. 
« Non ti posso dire nemmeno di no, perché non ti conosco bene Marinette. Ogni volta che sei con me sei sfuggente o a disagio, vorrei conoscere anche io la persona che ho davanti prima di dare una risposta. » disse abbassando la testa per costringermi a guardarlo negli occhi.

« Quindi mi stai dicendo che vuoi conoscermi meglio? » chiesi, un po' confusa. 
Lui annuì.
« Tu mi hai dato la possibilità di farti cambiare idea quel giorno Marinette, è giusto che ricambi il favore. » disse coprendosi il mento con le dita, cosa che faceva ogni volta che era pensieroso notai.
Mi venne da sorridere, non mi aveva detto di sì perché c'era già una ragazza che amava anche se sembrava non ricambiarlo perché sapeva che mi sarei sentita un ripiego, ma non mi aveva nemmeno detto di no per lealtà.

« Sei incredibile sai? » gli feci notare provocando un'espressione confusa da parte sua.
Sospirai e mi alzai dal masso con determinazione.
« Va bene! Vorrà dire che dovrò farti cambiare idea. » annunciai porgendogli la mano per farlo alzare da lì.
Non sapevo bene il motivo, ma dopo tutto quello che ci eravamo detti non sentivo più imbarazzo o disagio. Come se mi fossi finalmente liberata di un peso dicendo quello che sentivo veramente e ascoltando le sue risposte.

Lui ricambiò il mio entusiasmo, accettando la mia mano tesa, si tirò su.
« Dovremmo tornare indietro, sai sono sparito per un po' e non so per quanto Nathalie potrà ancora coprirmi. » disse con una piccola risata imbarazzata. 
Sgranai gli occhi e con ancora la sua mano stretta nella mia lo trascinai di corsa verso la fermata dell'autobus.
« Tu sei matto, non avresti dovuto disobbedire a tuo padre per questo, finirai nei guai! » lo rimproverai per strada, veramente dispiaciuta.
« Beh non avevo nulla di troppo interessante da fare oggi, questo era più importante. » mi sorrise divertito lui cercando di rassicurarmi appena arrivammo alla fermata.

Non mi convinse per nulla ma almeno non dovemmo aspettare molto per il bus.
« Ci manca solo che anche tu inizi a comportarti come Tam! » sospirai io, scuotendo bonariamente la testa mentre entravamo.
« Cioè scappare appena ha una minima occasione? Mi spiace ma già lo faccio. » mi rivelò con un sorriso furbo che non avevo mai visto in lui.

« Beh… immagino che lo avrei fatto anche io, se fossi stata al vostro posto. » ammisi ridendo, mi sedetti su un sedile prima che l'autista decidesse di partire e, con la mia fortuna, sarei sicuramente caduta su qualcuno combinando chissà quali disastri degni del mio nome. Adrien si sedette di fianco a me e mi accorsi solo in quel momento che gli stavo ancora stringendo la mano così la lasciai gentilmente, arrossendo inevitabilmente.

« A proposito, come hai conosciuto Alexander e Tamara? » mi chiese, la curiosità negli occhi di smeraldo. Il contrasto con la luce rossastra del tramonto li risaltava ancora di più, erano davvero magnifici.

« Oh… ehm… » temporeggiai staccando gli occhi dai suoi « … da piccoli abbiamo frequentato la stessa scuola di danza per un paio di anni, è stato prima della loro fama e quando quel produttore li ha notati ci siamo inevitabilmente allontanati. Ma comunque la nostra amicizia è sempre stata molto forte ed è resistita, nonostante tutto. » continuai quando mi ripresi. 

« Sai, sono veramente contenta che la fama non li abbia cambiati. » confessai appoggiandomi con la schiena al sedile, rilassandomi per la prima volta da quando ero con lui.
Passammo il viaggio così, gli raccontai tutto quello che avevo condiviso con i Syren, gli spaventi che ci faceva prendere costantemente Tam quando spariva e la ritrovavamo nei posti più impensabili, gli raccontai anche quando inspiegabilmente mi ero ritrovata a tornare a casa in sella a un cavallo con Alex.

Passò poco meno di mezzora e ci ritrovammo ad una fermata vicino alla scuola.
« Sei stata davvero fortunata Marinette, i miei compagni di scherma non sono mai stati molto socievoli. » mi disse, ancora ridacchiando per una situazione assurda in cui mi ero ritrovata con Tam.

« È tutta gente molto… » si fermò un attimo, come a trovare la parola giusta « … rigida, immagino. » ridacchiò infine mentre ci fermavamo sul marciapiede per aspettare che scattasse il verde, immaginai che era il termine più gentile che aveva trovato. 

ADRIEN'S P.O.V

Marinette si coprì la bocca con la mano cercando di reprimere una risata, capendo cosa intendessi dire veramente.
« Già, immagino di essere fortunata. Sono diventati i miei primi migliori amici. » rispose con ancora il sorriso sulle labbra, lo sguardo perso a rivivere chissà quale ricordo, con la punta delle ballerine spingeva distrattamente dei piccoli sassolini nella pozzanghera che aveva formato la pioggia di ieri notte.

Feci per risponderle quando il grido di una madre mi interruppe catturando l'attenzione di entrambi.
« Jenna, ferma! Dove stai andando?! Torna subito qui! » strillò tendendo la mano verso una bambina di forse sei o sette anni, non riuscendo ad acchiapparla. Era troppo occupata a cercare di non far andare in giro altri due bambini che non sembravano avere la minima intenzione di ascoltarla. La piccola stava seguendo una farfalla cercando di afferrarla, non rendendosi conto che la stava portando dritta in mezzo alla strada.

Successe tutto talmente velocemente… una macchina stava per investirla, non accorgendosi della sua presenza.
Ci misi meno di un secondo e subito i miei sensi scattarono e feci per tirare via la bambina dalla strada ma, incredibilmente, Marinette fu più veloce di me.

La madre gridò, per paura che investisse entrambe forse, ma non ebbi nemmeno il tempo di preoccuparmi che lei aveva preso la bimba tra le braccia spostandola dalla strada e facendole scudo con il proprio corpo per proteggerla dal getto d'acqua che il passaggio della macchina su una grossa pozzanghera aveva creato, inzuppandola dalla testa ai piedi.
Passò qualche secondo dove ci diede la schiena, pensai quasi che avrebbe iniziato a sgridare la bambina o la mamma lamentandosi dei vestiti o dei capelli bagnati, ma poi mi ricordai che era di Marinette che si trattava. Si voltò con un sorriso stupendo per farci capire che entrambe stavano bene, le gocce che le erano rimaste intrappolate tra i capelli brillavano rendendola ancora più bella, la bimba tra le sue braccia era completamente asciutta e rideva giocando con il nastro rosso di uno dei suoi codini.

« Oh mio Dio! Grazie, grazie! » pianse la madre della bambina quando lei la rimise tra le sue braccia ancora tremanti dallo spavento per poi stringere Marinette in un abbraccio pieno di gratitudine.

« Sono bagnata fradicia, si bagnerà anche lei signora! » la avvertì ma a lei non sembrò importare.
« Avrei dovuto prendermi io quella pozzanghera! Non so proprio come ringraziarti signorina, c'è qualcosa che posso fare per ripa… »
« Oh no, assolutamente no signora. Sono contenta che la bambina stia bene e vorrei che la prossima volta stesse più attenta, ma non voglio nient'altro in cambio sul serio. » la interruppe lei scompigliando i capelli mori della piccola che rise divertita.

« Oh… sei sicura? » chiese di nuovo mentre Marinette tornava al mio fianco.
« Assolutamente sì, buona serata signora e stia attenta! » le sorrise.
« Anche a te e ancora una volta, grazie infinitamente! » rispose con ancora la voce rotta dall'emozione, trascinando via i bambini.

Marinette sospirò, strizzandosi un codino per togliere l'acqua in eccesso.
« Sono proprio una frana, mi sono presa una pozzanghera in pieno! » ridacchiò lei, scuotendo la testa con disapprovazione. 
« No… » risposi con voce sommessa, ancora scioccato da quello che era appena successo. 

Lei mi guardò con uno sguardo confuso ed io la avvolsi in un abbraccio, mettendole la mia camicia bianca sulle spalle nel mentre, sperando di asciugarla almeno un po'.
« Sei stata semplicemente fantastica. » le sussurrai, con il cuore che batteva furioso. Pieno di un misto di emozioni che non riuscii ad afferrare.

ANGOLO MANICOMIO:

Here we go again, I kinda wanna be more than friends… ( ͡° ͜ʖ ͡°)
Okok la smetto (`・ω・´)
Ed eccomi di nuovo con questo capitolo disagiato, contenti? :3
*coro di grilli*
Okok me ne faccio una ragione .-.
Duuunque ho deciso di narrare l'ultima parte dal punto di vista di Adrien perché… beh dal punto di vista di Marinette non rendeva abbastanza, sorry not sorry ⁽⁽ଘ( ˊᵕˋ )ଓ⁾⁾
Tra l'altro questa scena è stata ispirata da una scena del PV di Miracolous dove però c'erano Bridgette e Fèlix, l'ho modificata un pochino ma in pratica era questa:


Eeee nulla ho finito di annoiarvi, giuro ʕ•ᴥ•ʔ
Alla prossima!
Avery💎
  
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