Voltò il capo, mentre l’uomo
si alzava dal letto e si rivestiva.
Chichi, cos’hai combinato? si chiese mentre il principe
dei saiyan era lì, in quella stanza e la osservava con un ghigno.
“ Scommetto che ora sarai contenta.”
fece malizioso lui. “ Beh, ci si rivede gallina.” fece per uscire, quando lei
lo fermò.
“ Non ti permetto sai?”
dichiarò alzandosi dal letto ed avvolgendosi il lenzuolo intorno al corpo. “Punto primo: lo volevi anche tu. Punto secondo: tu non devi neanche pensare di chiamare
me gallina. Punto terzo: non ci si
rivede. Non accadrà mai più.”
“ Se lo dici tu.” sogghignò
lui con aria strafottente. “ Anzi, scommetto che...”
avanzò verso di lei. “ se ti stessi così vicino...”
l’attirò a sé. “ non la penseresti così, Chichi.”
Lo spinse via da sé, decisa.
“ Invece la penso allo stesso modo, Vegeta.” sillabò
quasi per dispetto. Lei non era Bulma: non avrebbe fatto tutto quello che lui
le avrebbe detto.
Il moro si leccò le labbra,
fissandola quasi divertito.
“ Lo sai vero che non fai
altro che invogliarmi, facendo così?” si mise le mani in tasca.
Lei alzò un sopracciglio. “
Stammi a sentire principe dei miei stivali. Non è
colpa mia se sei attratto da chi ti insulta.”
“ Mh, non sono attratto da
chi mi infamia, in realtà.” avvicinò le labbra
all’orecchio di lei. “ Ma solo- e stranamente-
da te.” soffiò.
Lo allontanò ancora. “ Ascoltami. Io non sopporto tua moglie, tu non sopporti mio
marito e ci ignoriamo a vicenda. Sommando tutte queste cose, capirai bene che è
stato uno sbaglio.” Santo muso verde, la donna di
Kakaroth era così...patetica.
“ Io non ho mai detto che non
è stato uno sbaglio, Chichi”
“ Non chiamarmi per nome. Se
proprio devi farlo non con quel tono allusivo.”
Ed era anche permalosa. Non capiva che ci trovava in
lei quello stupido di Kakaroth.
“ Tsk, io faccio quello che
voglio.” precisò, lui.
“ Bene, allora farai quello
che vuoi fuori da casa mia.” fece, indicando la porta.
“ Ho detto che faccio quello
che voglio, non quello che mi ordina una gallina così idiota da non capire che
l’uomo che ha sposato è un demente.”
“ Non offendere Goku,
bastardo.”
“ Sta’ un po’ zitta, oca.”
“ Oca sarà Bulma”
“ Giusto, tu sei solo una
puttanella.” Gli tirò uno schiaffo. Lui le fermò il braccio prima che potesse
colpirlo. “ Non provarci mai più, Chichi”
“Fuori da casa mia!” gli urlò
contro. Vegeta strinse la presa sul suo braccio.
“ Devi prima pagare per
quello che stavi per fare.” ghignò, facendo volare via le lenzuola e
lasciandola nuda davanti a sé.
“ Non ci provare nemmeno.”
fece lei, strattonando il braccio. La presa si fece più intensa e dolorosa. “
Lasciami.”
“ Eppure prima ti era
piaciuto così tanto.” mormorò prendendola in giro, circondandole la vita con un
braccio. I loro occhi s’incrociarono: nero nel nero. Cupo nell’acceso.
Gli occhi di lui non erano come quelli di Goku. Erano
profondi e tormentati.
Gli occhi di lei non erano come quelli di Bulma. Erano
caldi e materni.
“ Prima era
prima. Non ero in me. Ora lasciami.” fece lei, distogliendo lo sguardo.
“ Di’ un po’: com’è che tutto
un tratto sei così...mh... tenace. Sono i sensi di
colpa? In fondo hai goduto sotto un uomo che non è tuo
marito.” chiese, mentre con due dita tracciava una linea immaginaria intorno al
seno di lei. “Anzi che è molto meglio di lui.” ghignò soddisfatto.
Sospirò appena, fremendo. “
Mi sento in colpa è vero, ma ciò non toglie che io ti detesti.” affermò
guardandolo.
Le stuzzicò un bottoncino
roseo con due dita e lo osservò famelico. “Mh, non ho mai detto che non mi
detesti.” saggiò un seno di lei, che gemette.
“ Smettila.” soffiò,
spingendo il seno verso la bocca di lui. Ah non
era coerente.
“ Lo vuoi, vero?” la sfiorò
intimamente. Lei piegò la testa all’indietro.
“ Mh, Gohan...Goten...stanno...stanno
per tornare.”
“ E allora? Sai quanto me ne frega di quei
mocciosi?” dichiarò.
“ Se...se
Gohan...ti...ti vede mentre...” le mordicchiò il collo, massaggiandole un seno.
“ Smettila o...oppure mio figlio...ti ammazzerà” si
leccò le labbra, soffocando un gemito. Stava perdendo la ragione: quel saiyan
era così...
Si morse un labbro,
allontanandolo ancora una volta da sé utilizzando tutta la forza di cui
disponeva. “ Ho detto che devi andartene.” cercò di darsi un contegno,
indossando una leggera sottoveste bianca.
Vegeta ghignò. Quella donna
era così...Scosse
il capo, incrociando le braccia al petto.
Chichi poggiò le mani sui
fianchi e lo guardò severa: lo stesso sguardo che rivolgeva a Goku quando le
diceva che sarebbe stato ad allenarsi in qualche posto lontano da casa.
Rimasero in quelle posizioni
a lungo.
Tsk, il principe dei saiyan
non si sarebbe mai intimidito davanti allo sguardo severo di quella gallina
isterica.
La moglie di Son Goku non si
sarebbe mai fatta sopraffare da un cinico bastardo principe senza regno né
sudditi.
Dei passi.
“ Mamma
sono tornato. C’è
anche Trunks, Bulma gli ha dato il permesso di restare a pranzo, per te va
bene?” i due bambini senza neanche bussare entrarono nella stanza.
Spalancarono gli occhi.
Un cigolio insistente.
“ Co...co...co...”
cercò di articolare il giovane Brief.
“ Ma...ma...mamma?”
la chiamò il suo piccolo Goten.
Cercò di coprirsi
inutilmente. “ Goten, Trunks.” si finse arrabbiata mentre si avvicinò a loro e
li puntò il dito contro. “ Nessuno vi ha detto che non si
entra nelle stanze degli altri senza prima bussare? Piccoli
maleducati fuori da questa stanza: per oggi niente pranzo Goten!”
“ Ma mammina...”
“ Goten!”
“ Va bene...”
abbassò lo sguardo mettendo il broncio. “ Dai Trunks andiamo.” incitò l’amico
mogio-mogio. Il lilla lo seguì cercando di riflettere. Insomma: perché suo
padre sembrava muoversi su Chichi? Cosa stavano facendo? Arrivò ad una
conclusione: di sicuro visto che la odiava tanto stava cercando di ucciderla!
Sì, ecco perché lei si lagnava tanto!
“ Ehi Goten...”
chiamò l’amico con tono soddisfatto. “ forse so cosa stava succedendo lì
dentro.”
Non credeva di aver mentito
così, Dende-sama guardare Goten negli occhi era come guardare negli occhi Goku.
Si lasciò cadere all’indietro sul letto.
“ Non credevo
te la sapessi cavare così. Non sei
poi tanto stupida.” constatò sua Altezza mentre
guardava il soffitto.
“ Sta zitto.” Goku...
“ Sai che probabilmente
Kakaroth ha visto tutto, vero?” lei deglutì.
Se Vegeta avesse avuto ragione, lei... “ Certo, certo. Piuttosto: sai che Trunks racconterà
tutto a Bulma, vero?”
“ Tsk, e allora?”
“ Ti farà fuori.”
“ Sbagliato” la contraddì
lui. “ farà fuori te, non me.”
Il moro guardò sorpreso il
lilla. “ Se è come dici, Trunks, dovremo avvertire il fratellone!” “ Va bene,
anche se non vedo cosa potrebbe fare Gohan...”
Proprio in quel momento il
primogenito di Goku fece il suo ritorno a casa, il fratellino ed il glicine gli
si avvicinarono di corsa. “Gohan! Lo zio Veggy vuole
ammazzare la mamma!” “Che? Vegeta cosa...?” ripeté
confuso.
“Sì, li abbiamo visti prima!
Le stava facendo male! Su, sbrigati...” Goten gli
prese la mano e tentò di trascinarlo verso le scale. “ Dai
Gohan! Non voglio che la mamma muoia, dai!”. Il
maggiore guardò Trunks come a chiedere conferma. Quello alzò le spalle e disse:
“Beh è l’unica cosa che papà può fare a Chichi.”
“Ma dove sono ora?” chiese.
“Al piano di sopra, vieni!” lo trascinò il fratellino.
“Al piano di...” il Son guardò la porta della camera da letto dei
genitori, gli occhi si ridussero a sue fessure e lasciò la mano del minore e
salì le scale di corsa.
Le si mise ancora una volta
sopra e ghignò.
“ Sai Chichi, non credevo fossi così decente.” pronunciò osservando il
corpo della donna sotto di sé. Lei alzò gli occhi al cielo, ribaltando le
pozioni: si trovò a cavalcioni su di lui. Scese da
quella posizione e si rivestì.
Il saiyan la raggiunse,
stringendola da dietro, mordicchiandole il collo e stringendo i seni di lei tra
le proprie mani. La mora abbassò il capo all’indietro, cercando di mantenere un
briciolo di compostezza. Vegeta mugugnò qualcosa in dissenso non appena avvertì
l’aura del giovane Son. “Il moccioso è tornato.” fece, baciandole le spalle e
infilando le mani sotto la maglietta di lei.
“Gohan?” fece Chichi
fremendo.
“Mh” emise Vegeta facendola
voltare, sfiorandole la scollatura con le labbra quasi non potesse fare a meno
di tenerle lontane dalla pelle di lei.
Era arrivato davanti alla
porta.
Quel bastardo era lì dentro,
chissà cosa stava facendo a sua madre.
Gohan chiuse gli occhi,
prendendo un respiro per calmarsi e poi li riaprì di scatto abbassando la
maniglia. "Ehilà, moccioso"
si sentì chiamare. Osservò il corpo di sua madre sul letto, ignorando Vegeta.
“Cosa sta succedendo?” chiese incredulo. Non poteva credere che fosse successo
quello che pensava. No, era tutto un sogno. Un dannatissimo incubo.
Chichi si coprì in imbarazzo
non avrebbe dovuto saperlo. Non Gohan e non in questo modo. Sentì la voce del
Principe rispondere sicura “Mi sembra che alla tua età certe cose dovresti
saperle, moccioso”. Osservò Vegeta nella sua solita e irritante posa che
ghignava malizioso ed era calmo, tranquillo e pacato. Come faceva?
Il giovane Son scosse il capo
e fissò la madre con una smorfia di disgusto. “Vi lascio continuare” sputò
velenoso, uscendo dalla stanza. Si voltò solo un attimo, per poter riosservare
la madre con rancore.
“Gohan!” urlò Chichi, scendendo dal letto e facendo per seguirlo. Vegeta la
fermò, attirandola a sé.
“È grande, lascialo sbollire”
le sussurrò sul collo, prima di morderlo e leccarlo.
Lo scostò. “
Non sono cazzi tuoi. Vattene via!” lo osservò adirata.
Era colpa sua se adesso suo figlio la odiava, era colpa sua se aveva tradito
Goku, era colpa sua se...
“Non accetto ordini da te, odio ripetermi.” fece incrociando le braccia e
guardandola.
“Sparisci!” urlò con tutto il
fiato che aveva in gola. “ Non voglio più vederti, hai capito?!
Mi stai rovinando la vita, dannazione!” gli occhi le si riempirono
di lacrime e cadde inginocchiata a terra. Stava
piangendo.
"Vuoi
smetterla di frignare?"Ma non si stava mai zitto? Eppure Bulma si
lamentava dei suoi silenzi. No, quello non stava in silenzio nemmeno se
l’ammazzavano.
"Frigno quanto mi pare. Va’ via se non ti sta bene" si
asciugò le lacrime. Era la prima volta che piangeva dopo tanto. Non
l’aveva più fatto da...
“Volentieri” se ne
andava, finalmente. Chichi tirò un sospiro di sollievo, sperando di vederlo
presto volare via da quella finestra aperta. Sentì i suoi passi avvicinarsi e
poi le sue braccia cingerla, per buttarla sul letto.
“Prima Chichi...” si
mise su di lei “ mi prendo ciò che mi spetta” asserì ghignando, strappandole i
vestiti di dosso. Lei si coprì con le mani, guardandolo negli occhi.
“Tu non ti prenderai
un bel niente” fece corrucciando la fronte.
“Sta un po’ zitta
gallina” le disse, mentre le afferrava i polsi e li posizionava sul capo di
lei.
“ Ti ho già detto che...” la zittì, a modo
suo. Chichi cercò di divincolarsi.
Le faceva schifo era
solo un bastardo, un dannato pervertito. Altro che nobile Principe.
Le leccò il collo e
scese ad accarezzarle i fianchi, mentre con una mano le stringeva i polsi. La
mora sperava finisse presto, si sentiva più in colpa ed era colpa sua. Anzi la
colpa era di tutti e due. Sua e di Vegeta.
Entrò in lei irruento
e Chichi poté ancora una volta sapere la differenza con il suo Goku.
Il Son era dolce ed
anche immaturo. Aveva paura di farle male e non si lasciava mai del tutto
andare. Era razionale perfino nel momento in cui non doveva esserlo.
Il Principe invece era
tutt’altro: rude, passionale, si lasciava andare tanto da farla urlare dal
dolore, ma anche dal piacere. Era il
perfetto contrario di Goku.
Vegeta si muoveva su
di lei quasi affamato, affondando sempre di più, procurando piacere solo per
sé. Lei era solo la donna di
Kakaroth. Non c’erano legami d’affetto che li univano. Non vedeva perché non
dovesse essere egoista.
La fissò, mentre lei
cercava di trattenere le urla guardandolo quasi volesse sfidarlo.
Non avrebbe ceduto.
Nessuno dei due lo avrebbe fatto.
Vegeta capì quanto
quella donna gli somigliasse, nel profondo. Non aveva avuto il suo stesso
passato, ma era somigliante a lui più di quanto credesse.
Continuò a spingere
rude, senza alcuna delicatezza. Non gli importava di certo farle male, ma
quando la sentì urlare di dolore sentì una stretta al petto. Era quello che
sulla Terra si chiamava compassione?
Beh, l’odiava.
Cominciò a muoversi
sempre più violento e indelicato e continuò così fino a quando non si riversò
in lei. Chichi ansimò, seguendolo e sospirò sollevata. Era finita.
Lui le morse il collo
e poi si alzò.
“Sai cosa vuol dire, Chichi?” le chiese mentre si rivestiva.
Lei scosse il capo.
Vegeta si abbassò su di lei. “Vuol dire che da oggi in poi sarai la mia
puttana.” sfiorò con l’indice il punto in cui l’aveva morsa. “ E quando dico
mia vuol dire soltanto mia.”
La mora lo fissò. “ Te
lo scordi. Io non sarò mai la tua puttana.”
“Allora non mi ascolti...” disse. “tu già lo sei.” nel mentre si avvicinava alla
finestra. “Ah, salutami il moccioso” ghignò ironico prima di spiccare il volo.
“Bastardo” gli urlò
contro Chichi, lanciandogli dietro un cuscino. Strinse le lenzuola sospirando. Goku, perdonami...
Mesi dopo...
Era tornato. Il suo Goku era
tornato.
Si sentiva al settimo cielo mentre
osservava Goku e Goten l’uno vicino all’altro, felici.
Si sentì osservata e si
voltò. La stava osservando. Vegeta le
ghignò malizioso e lei gli mandò un sorriso tirato. Per una frazione di secondi
i loro sguardi s’incontrarono.
Gli occhi di lui non erano come quelli di Goku. Erano
profondi e tormentati.
Gli occhi di lei non erano come quelli di Bulma. Erano
caldi e materni.
“Mamma, mamma” si
voltò Goten la stava chiamando. “Vero che prepari a me e papà un bel
pranzetto?” chiese con occhioni da cucciolo.
“Certo” sorrise ai
due.
“Papà vieni devo farti vedere una cosa.” Trunks lo tirò per la manica. Lui si
lasciò portare. Si guardò indietro giusto in tempo per vedere andar via i tre.
Tornò a guardare davanti a sé.
Chichi si voltò. Se n’era andato.
Sospirò. “Chichina
muoviti!”
“Arrivo” e corse incontro al suo unico amore. Almeno lo credeva.
*-{-}-*
Prima che
le migliaia di fan della BulmaxVegeta o GokuxChichi mi lincino devo spiegare
alcune cose.
Ho sempre
voluto scrivere una VegetaxChichi. Era il mio sogno nel cassetto, però non mi
venivano idee. Fino a quando due mesi fa ho avuto l’illuminazione xD Mi è
venuta l’idea giusta e spero di averla descritta per bene. Lo so che il pairing
è puramente campato per aria, ma a me piace ù.ù Cioè non mi fraintendete io sono per Goku e Chichi, però...ù_ù
Ringrazio
tre persone, due delle quali diciamo che mi hanno rincuorato, perché l’una è
fan del BulmaxVegeta e l’altra del GokuxChichi e visto
che piaceva ad entrambe mi sono sentita sollevata xD
Sto
parlando della mia ‘tellinina Vegeta4ever (ti ‘timu ù.ù) e della scimmietta bigodina (xD) sexxxychichi.
Poi c’è Ily
(jaj984) che nonostante non abbia mai seguito davvero Dragon Ball mi ha aiutato
molto ù.ù Ti vi bi*-*
Poi... *le
arrivano pomodori addosso* ok, ok la smetto ò_o Ma calmini, eh?
So che non
molti la leggeranno perché si considera spesso Chichi una gallina non degna del
grande Principe dei Saiyan (ma dove?!ò.o) ed anche perché
è lunga ed esistono persone pigre come me ù.ù, ma non m’importa di quanti leggano
o commentano.
Io sono già
soddisfatta così ù_ù
Ci si legge
presto^^
Bacioni,
-Raffa-