Film > Pirati dei caraibi
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Autore: Miss_Sparrow_17_09    10/08/2017    1 recensioni
E se Jack, capitando a Tortuga per reclutare una ciurma per salvare Elizabeth, ritrovasse la sua "fiamma"?
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hector Barbossa, Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Capitano siamo in vista dell'Interceptor - comunicò il primo ufficiale.
Ci mancò poco che Jack non cadette dalla sedia, perchè la scimmietta di Barbossa lo spaventò correndogli davanti, poi i tre pirati si diressero sul ponte, dove avvistarono l'Interceptor.
Barbossa stava guardando dal cannocchiale quando Jack gli si parò davanti.
- Ho avuto un'ottima idea Barbossa, ora noi facciamo una bella tregua, io salgo a bordo dell'Interceptor e negozio il ritorno del tuo medaglione, non è geniale? -
- Sai una cosa Jack...? E' per questa tua condotta che hai perso la Perla. E' più facile perquisire la gente quando è morta....mettetelo sottochiave! - ordinò Barbossa.
- Anche la ragazza signore? - domandò il primo ufficiale.
- No, lei resta qui! -
Il primo ufficiale sbatté Jack in una delle celle sottocoperta.
- Senti cara...come sta la mamma? - domandò Barbossa alla nipote.
- Credo bene...l'ultima volta che l'ho vista era incinta. -
- Ah si? -
- Eh già...-
- E tuo padre? -
- E' morto tre o quattro mesi fa! In uno scontro fra la sua ciurma e la Compagnia Delle Indie Orientali se non erro, a proposito di figura paterna...-
- Si...? -
- No niente...- lasciò perdere lei.
- No ragazza...ti ho sempre insegnato che un discorso non va lasciato a metà, quindi parla prima che raggiungiamo l'Interceptor. -
- D'accordo...appena il bambino o bambina avrà compiuto dieci anni vuole darlo a te perchè tu gli possa insegnare a predare e saccheggiare, mentre io dovrò insegnargli a tirare di spada -
- Perchè?! Io ho già abbastanza da fare con la ciurma, la nave e tutto il resto...non ho tempo di badare a un marmocchio -  si difese Barbossa.
- Sapeva che l'avresti detto, e mi ha detto di dirti che se l'avresti detto dovevo ricordarti del patto fra fratelli che avevate fatto da ragazzi - disse Alys con un sorriso colpevole.
- Quella donna non si smentisce mai! - brontolò Barbossa alzando gli occhi al cielo.
- Ha preso dal fratello maggiore...non è vero zio? - domandò Alys imitando uno dei sorrisi ebeti di Jack.
Barbossa la guardò, alzò un sopracciglio e un accenno di sorriso gli si disegno sull'angolo della bocca.
- Preparate i cannoni! - urlò poi alla ciurma -...e fuori i remi - sussurrò invece al primo ufficiale.
Alys, senza farsi vedere, si intrufolò nelle celle dov'era Jack.
- Mai una volta che non ti cacci nei guai tu, vero? - lo rimproverò cercando il modo di liberarlo.
- E' la mia specialità cherì...- rispose lui da dietro le sbarre.
- Forse sarebbe ora di trovarsene una nuova, non credi? Non posso passare tutta la vita a tirarti fuori dai guai! - lo rimproverò lei.
- Cherì dimentichi una cosa...- cominciò lui.
- Se osi dire..sono il Capitan Jack Sparrow...ti appendo a testa in giù sull'albero maestro - lo bloccò minacciandolo.
Jack tacque, sapeva che Alys era ingrado di farlo.
Non si sarebbe mai scordato di quella volta che aveva nascosto alla ragazza le carte autiche per l'isola di Tortuga...appena sbarcarono infatti si ritrovarono a Singapore. Alys fece finta di niente per quasi tutto il viaggio di ritorno, ma quella notte, durante uno svago fra pirati, fece ubriacare così tanto Jack, che quest'ultimo cadde a terra ubriaco fradicio, più che normale dato che la ragazza gli aveva lanciato una sfida alla quale lui non aveva rifiutato....bere diciotto bottiglie di rum tutte di fila.
Una volta che Jack fu privo di sensi Alys si fece aiutare da un membro della vecchia ciurma per appendere Jack al'albero maestro.
L'uomo, o meglio, il ragazzo, dato che al tempo avevano ancora diciannove anni, all'arrivo alla Baia dei Relitti si risvegliò, ma rimase bloccato sulla Wench per tre giorni di fila. Da lì aveva imparato a tenere a bada il suo modo di essere con Alys.
- Senti amore...a cosa ti serve il tesoro di Barnabas? - chiese Jack, si era accorto solo adesso che era da tanto che non parlavano di questa questione1\.
- Calypso ha detto che mi libererà dalla maledizione solo se le porterò lo zaffiro di Barnabas....perchè dice che ha poteri curativi o qualcosa del genere...-
- E...che genere di poteri curativi? - chiese lui incuriosito.
- Ma che ne so...non me l'ha specificato...so solo che voglio levarmi questa cavolo di maledizione di dosso! -
- Non sembra male però -
- Ah no? Non posso espormi troppo al sole perchè altrimenti la mia pelle si secca, non posso nuotare tranquillamente senza preoccuparmi di essere vista e in più quando mi ritrasformo in umana sono sempre...nuda! Si Jack...lo so che a te questo particolare fa piacere - si affrettò a dire vedendo che Jack stava sorridendo a quelle parole.
- Io vado...- disse lei frettolosamente dirigendosi alle scale.
- E io!? - le gridò Jack indicando le sbarre della cella.
- Cercherò un modo per tirarti fuori! -
Alys si diresse sul ponte e vide che suo zio era intento ad accarezzare la sua scimmietta mentre teneva gli occhi puntati sull'Interceptor.
Si affianco a lui.
- Ma se liberassimo Jack e lo mandassimo veramente sull'Interceptor? - chiese lei speranzosa.
- Scordatelo! - disse freddo.
- Va be', io c'ho provato...come si chiama la scimmietta? - chiese, tanto per cambiare discorso.
- Jack...- disse Barbossa.
- Dove? - Alys si girò in cerca di Jack ma non lo vide.
- La scimmia si chiama Jack! - disse Barbossa accennando un mezzo sorriso.
Alys non trattené le risate.
- Stai scherzando?! Hai veramente chiamato la scimmia Jack!? -
- Ovvio, sembra lui - rise per la prima volta Barbossa.
- In effetti un po' ci assomiglia...ciao Jack..- disse allungando la mano verso la scimmietta, quest'ultima le annusò la mano e si arrampicò fin sulla sua spalla.
- Le piaci...- le confessò Barbossa.
- Davvero?! Wow! - esclamò la ragazza facendo dei grattini dietro le orecchie della scimmietta.
Barbossa attirò la propria attenzione su c'ho che stava facendo la ciurma dell'Interceptor.
-  Stanno virando sull'ancora!- esclamò - tutta sinistra, dentro i remi di tribordo - ordinò.
- Tutta a sinistra! - ripeté il primo ufficiale.
La nave barcollò violentemente e Alys dovvette tenersi all'albero maestro per non cadere.
Dopo qualche secondo l'Interceptor fu affiancata dalla Perla.
Barbossa sguainò la spada e ne passo un'altra ad Alys.
- Sai usarla? - chiese porgendogliela.
- Mi prendi in giro!? - esclamò lei in tono offeso.
- Bene! FUOCO! - urlò Barbossa alla ciurma.
- FUOCO! - urlò una ragazza dall'altra nave.
La battaglia ebbe inizio con colpi di cannone e membri delle due navi che cadevano in mare, chi vivi e chi privi di vita.
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- Ammainate i nostri colori insulsi scarafaggi! Gente, pronti con i rampini! Prepararsi all'arrembaggio! - urlò Barbossa.
I pirati erano pronti ad attaccare, Alys era già passata sull'Interceptor, ma un altro violento colpo di cannone ruppe l'albero maestro.
Alys prese di sprovvista una ragazza e le puntò la sciabola alla gola.
- Chi sei tu!? E...e perchè indossi il vestito di mia zia? - si staccò dalla ragazza e la squadrò notando che aveva indosso un abito rosso smeraldo appartenuto a sua zia -...aspetta! Tu sei  Elizabeth!? Quella Elizabeth? -
- Si esatto! - rispose fredda la donna.
Alys alzò lo sguardo e vide in piedi sul parapetto della Perla, Jack. Come aveva fatto ad evadere?
L'uomo prese una fune, o meglio rubò una fune ad un uomo che cadde in acqua, e si lanciò sull'Interceptor, buttando due/tre uomini in acqua, ci volle un po' perchè riuscisse a fermarsi.
Alys gli corse dietro.
- Jack ma che combini? -
- Ah cherì eccoti! -
- Jack attento! -
Jack si girò e bloccò appena in tempo la mano nella quale Elizabeth impugnava la sciabola.
- Questo non si fa! - disse come se in quel momento stesse parlando ad un bambino.
- Dov'è il medaglione? - chiese Jack frettolosamente portando Elizabeth in un angolo.
- Furfante! - lei cercò di liberarsi.
Jack le prese la mano fasciata poi riprese...
- Dov'è il caro William? -
Elizabeth si guardò indietro preoccupata, cercando Will con lo sguardo.
- Will..- sussurrò per poi liberarsi dalla presa di Jack per cercare il ragazzo.
In quel momento Alys e Jack avvistarono la scimmietta di Barbossa che risaliva sulla Perla con il medaglione in una zampa - SCIMMIA! - esclamò Jack e la inseguirono.
Ma la scimmietta corse sulla spalla del suo propietario.
- Molte grazie Jack! - disse Barbossa.
- Di nulla - ripose Jack.
- Non tu caro, ha chiamato la scimmia Jack - gli disse Alys.
- Signori torniamo a sperare! - urlò Barbossa alla ciurma che rispose entusiasta.
In un attimo la ciurma di Jack fu legata compreso lui.
- E se provate anche solo a pensare la parola Parlé vi strappo e budella e me le mangio - li minacciò Pintel.
Barbossa rise sotto i baffi.
Elizabeth si liberò per voler ritornare da Will ma l'Interceptor esplose sotto gli occhi increduli di tutti.
- Un pirata senza addio! - urlò Elizabeth cercando di cogliere di sporovvista Barbossa, ma lui fu più svelto.
- Ben tornata Miss...- disse lui bloccandola per i polsi - avete goduto della nostra ospitalità...sarebbe corretto ora restituirla - detto questo la buttò in mezzo alla sua ciurma di manigoldi.
- Barbossa! - urlò una voce.
Tutti si girarono, Will si era salvato dall'esplosione.
- Lasciatela libera! - ordinò il ragzzo puntando la pistola verso Barbossa.
- Attento a quel che fai! - lo minacciò Alys puntandogli a sua volta la pistola contro.
- Tranquilla me ne occupo io - la rassicurò lo zio - che cos'hai in mente mozzo? - si rivolse poi a Will.
- Lasciatela libera - ripeté.
- Tu hai un colpo soltanto e noi non possiamo morire - gli ricordo il capitano della Perla.
- Non fare cose stupide - gli sussurrò Jack.
- Allora ucciderò lei! - minacciò Will, puntando la pistola verso Alys.
- Tipo questa - si pietrificò Jack.
- Cosa?! - esclamò quest'ultima.
- Fai pure - lo incitò Barbossa.
- Cosa!? - esclamò di nuovo.
Will esitò, poi premette il grilletto.
Alys si sentì trapassare il petto dal proiettile, ma non sentì alcun tipo di fitta o di dolore. Si guardò e rimase pietrificata, non c'era neanche una goccia di sangue e il foro del proiettile era sparito.
- Oh...mi ero dimenticato di dirti che la maledizione è caduta anche sulla mia famiglia -
- Potrei sapere quante diavolo di maledizioni mi dovranno cadere addosso ancora!? - urlò Alys esasperata andando in cerca di Jack e abbracciadolo.
Will si mise in piedi sul parapetto e si punto la pistola sotto al mento.
- Voi non potete morire...ma io sì! - disse.
- E tipo questa - ripeté Jack tenendosi stretta Alys.
- Chi sei tu? - chiese Barbossa.
- Nessuno! Nessuno...- intervenì Jack - un lontano cugino del nipote di un mio zio di terzo grado - cercò di mentire Jack.
- Sentissi come canta però, è un eununco. - intervenì anche Alys.
-Il mio nome è Will Turner! - tutti rimasero pietrificati -...mio padre era Sputafuoco Bill Turner! Il suo sangue scorre nelle mie vene! -
- Tuo padre era più itelligente però.... - gli gridò Alys.
-...razza di eununco! - finì la frase Jack.
- E' la copia del vecchio Sputafuoco Bill! E' tornato per perseguitarci! - lo indicò Ragetti.
- Parola mia! Fate quel che vi dico o premerò il grilletto e dovrete prendermi in fondo al mare -
- Ditemi le condizioni Signor Turner...- si arrese Barbossa.
- Elizabeth viene liberata! -
- Si questo lo abbiamo capito, qualcos'altro? -
- Anche la ciurma! Non fate loro del male! -
- Accordato - disse infine Barbossa.
- E Jack? - chiese Alys.
- Finalmente qualcuno che pensa a me! - esclamò Jack. Will non proferì parola.
- Sappi che questa me la segno Turner - lo minacciò Alys ma il giovane Turner rimase zitto.

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Poco dopo arrivarono dinzanzi ad una piccola isola.
Elizabeth fu subito spinta sulla passerella pronta per essere buttata in mare.
- Barbossa sporco bugiardo, hai giurato di lasciarla libera! - si infuriò Will.
- Non osare toccarmi sull'onore mozzo! Ho acettato di liberarla, ma eri tu che dovevi specificare quando o dove - ghignò Barbossa.
Alcuni membri della ciurma risero mentre altri imbavagliarono Will.
Alys sorrise compiaciuta da quella scena, poi si ricordò che quello era il figlio del suo migliore amico.
"Per mille ratti di sentina! Mai una volta che posso godermi queste scene" imprecò mentalmente Alys.
- Certo è un peccato che questo trionfo di bellezza vada preduto...- riprese Barbossa -...quindi ridatemi il vestito, prego, prima di andare - disse ghignando sotto i baffi.
Elizabeth si tolse il vestito rosso e lo consegnò a Barbossa, rimanendo, cos', in veste da camera.
- Si intona alla vostra anima nera! - sussurrò Elizabeth con odio.
- Ancora caldo - disse Barbossa non badando alle parole dela ragazza e lanciando il vestito alla ciurma, che litigò per averlo.
Elizabeth esitò a buttarsi, ma il primo ufficiale fece barcollare l'asse e la ragazza cadde in mare.
Poi fu il turno di Jack.
- Speravo proprio che questo si potesse evitare - confessò il malcapitato.
- Anch'io zio - confessò a sua volta Alys.
- Jack! Jack..! Neanche te ne sei accorto, quella è la stessa isoletta di cui ti abbiamo fatto governatore nell'ultimo viaggio. - gli rammentò Barbossa.
- Me ne ero accorto! - disse l'uomo.
- Può darsi che ti riesca un'altra delle tue fughe miracolose e la scampi, ma ne dubito - ad Alys le si fermò il cuore quando suo zio punto la spada alla gola di Jack.
- E ora giù - lo "incitò" Barbossa.
- L'altra volta mi hai lasciato una pistola con un colpo - gli ricordò Jack.
- Quando hai ragione hai ragione! Consegnate a Jack la sua pistola! Portatela subito! - oridinò il capitano.
Un mozzo spuntò da dietro la ciurma e consegnò la pistola a Barbossa.
- Considerato che siamo in due un gentiluomo ci darebbe un paio di pistole - cercò di convincerli Jack.
- Fatti bastare una sola pistola! E anzi sii tu il gentiluomo e usala sulla signora...e tu lasciati morire di fame! - detto questo buttò la pistola in mare e Jack si tuffò per recuperarla.
- JACK!! - gridò Alys esasperata affacciandosi al parapetto, poi andò incontro allo zio.
- Perchè l'hai fatto!? - urlò arrabbiata come mai era successo.
- Avrebbe ostacolato i nostri piani cara - spiegò lui.
- L'avrei tenuto a bada io! Invece tu non ragioni mai! -
- Testarda, come tua madre! Sia te che lei non avete mai avuto buon gusto in fatto di uomini, ma ti do un'ultima possibilità...o vieni con noi a Isla de Muerta o morirai su quest'isola in compagnia del tuo amato, appena avrò spezzato la maledizione! Decidi! - le fece scegliere Barbossa.
- Sei senza cuore zio! -
- Il cuore ce l'ho mia cara, è la bontà c'ho che mi manca, allora, cos'hai deciso? -
Alys scelse c'ho che ritenne più giusto e salì sull'asse.
 - Preferisco morire! - Alys giurò che un secondo prima di buttarsi aveva visto negli occhi di suo zio un lampo di tristezza. La bontà gli mancava di certo ma l'amore paterno verso la sua unica nipote non mancava di certo. Forse avrebbe sperato che rimanesse con lui?
Mentre Alys rifletteva su c'ho che pensava avesse provato suo zio in quell'istante, sentì le gambe tramutarsi in coda, così si diresse più velocemente possibile verso l'isola, e verso Jack.
   
 
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