Anime & Manga > High School DxD
Segui la storia  |       
Autore: slenderguy93    11/08/2017    1 recensioni
Ormai sono passati due mesi da quando la vita di Dante è stata stravolta.
E' stato costretto ad accettare che nascosto dal nostro, esiste un altro mondo, violento e spietato, abitato da creature antiche e potenti oltre l'umana immaginazione.
Tuttavia sembra che sia riuscito a raggiungere un equilibrio... destinato a spezzarsi nuovamente con l'arrivo di vecchie e nuove conoscenze.
Dal testo:
“La promozione si è esaurita, ed anche il mio BB è al limite.
Inizio a planare verso il suolo, lo sguardo fisso verso terra; non riesco ad incrociare quello degli altri. Ero la carta vincente del piano, ma non sono riuscito a compiere il mio dovere…
“…Ho perso il conto dei complimenti che ho fatto stasera, ma questi sono davvero sinceri e soprattutto meritati. Era da un paio di secoli che non subivo un colpo del genere.” Kokabiel è atterrato poco prima di me, e mi concede il primo sorriso privo di follia e derisione che gli abbia mai visto fare.
Peccato che non me ne freghi un cazzo che provi rispetto per me. Avrei dovuto sconfiggerlo ad ogni costo…”
Seconda parte di DxD Tales. E' consigliato di leggere prima Knocking on Hell's Doors.
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuuto Kiba
Note: Cross-over, Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
 
Il movimento d’aria causato dal pugno di Koneko mi arruffa i capelli, ciò nonostante, riesco a schivarlo. Balzo all’indietro portandomi in posizione difensiva, e attendo il suo colpo successivo.
È un gancio in salto, ma il colpo viene rilasciato solo quando è giunta quasi a contatto, rendendomi difficile intercettarlo. Ma ci riesco comunque al pelo, ed eseguo un Ikkyo schiantandola a terra di schiena.
Lei sfrutta le vibrazioni dell’impatto per liberarsi il braccio, e rotola via rialzandosi in un istante.
Ci fissiamo, e stiamo per lanciarci di nuovo addosso quando… il timer del mio cellulare inizia a suonare. Allenamento concluso.
Disattivo la promozione a torre, e dopo averlo spento, vado a prendere le borracce. Passo a Koneko la sua, ed iniziamo a bere.
“…le tue capacità di reazione sono migliorate, ed anche il tuo tempismo… forse dovrei iniziare a mettermici d’impegno. Ma a sorprendermi di più Senpai, è che tu abbia corretto la postura: sta diventando molto più salda di prima…” le sorrido di rimando.
“Ti ringrazio. Credo sia merito dello scontro con quel folle… mi sono trovato costretto ad adattarmi in fretta al potere acquisito dalla fonte, e le intuizioni che ho avuto per poterlo gestire mi sono davvero utili.”  È una cosa che ho notato anche dopo lo scontro con Astaroth: più sono sotto pressione, più il mio cervello elabora e memorizza idee salvaculo.
“Senti… c’è una cosa che volevo chiederti. Mi hanno detto che Lathian era in grado di usare il Senjutsu… tu cosa sai dirmi a riguardo?” lei si fa pensierosa.
“…ha solo attivato il suo ki, perciò solamente che il suo livello è molto superiore al mio. A giudicare dal suo flusso vitale, credo che abbia qualche decennio di addestramento alle spalle… se avesse manifestato anche il touki, probabilmente quel caduto sarebbe morto sul colpo.”  …altre cose che non avrei mai potuto neanche immaginare, su di lui. Quanti anni avrà veramente?
“…se non erro, il principio di quella disciplina è sbloccare e controllare il proprio flusso di energia interiore, giusto? Questo oltre a permettere di manipolare liberamente il ki e trasformarlo in touki, dovrebbe aumentare i benefici generali degli allenamenti fisici, e migliorare di molto la percezione… sia di se stessi, che di ciò che ci circonda.”
“…vorresti che te lo insegnassi?” dritta al punto come al solito.
“Sì, per favore. Anche senza portarlo ad elevati livelli, i benefici del Senjutsu sono comunque notevoli, no? E cominciare a praticarlo porterebbe vantaggi anche in tutti gli altri campi in cui mi sto allenando.”
Un aumento della concentrazione e della percezione migliorerebbe le mie capacità come incantatore. La prima migliorerebbe anche le mie abilità di combattente, mentre se arrivassi ad un livello adeguato con la seconda, dovrei riuscire a ‘sentire’ la presenza di altri esseri… anche in caso disturbi dell’aura.
Ripenso al caduto camuffato dalle emissioni nella sala di controllo del sistema di difesa. Se non mi avesse riconosciuto e mi avesse invece attaccato all’istante, sarei morto. Quindi un modo per percepire anche l’energia vitale…
Koneko sta riflettendo, lanciandomi di tanto in tanto un occhiata indagatrice.
“…ti aiuterei volentieri, ma il mio addestramento è incompleto. Tutto ciò che posso fare per ora è aiutarti ad sbloccare i chakra ed aprirti i meridiani, per il resto…” Capisco. In effetti non l’ho mai vista usarlo neanche una volta.
Se non fosse per i suoi supersensi e la lettura a freddo a distanza, un profano non potrebbe mai capire che è una praticante… anche se in realtà la prima capacità dovrebbe derivare dalla sua vera natura.
[Bello avere una compagna di squadra che è una macchina della verità umana, vero Mr. Sincerità?]
Sempre meglio di un Drago Celeste inacidito. Quanto continuerai a farmi pesare l’averti ignorato?
[Beh, visto che lo hai fatto per quasi nove anni, direi—]
“…ti va bene o no?” mi riscuoto all’istante, provocando l’ennesimo grugnito insoddisfatto di Ddraig. Primadonna.
“Sì, lo apprezzerei molto.”
Ci mettiamo d’accordo per incontrarci tra un ora, dopo esserci rinfrescati.
Xenovia in questo primo giorno di scuola avrà parecchio da fare anche dopo le lezioni, e mi ha avvertito che tornerà a casa tardi, quindi dovremmo avere tempo a sufficienza.
E considerato che è Kiba il suo accompagnatore, direi che è in buone mani… dopotutto sono nella stessa classe, e dovrebbero vedersi anche per i loro allenamenti di scherma.
Mi dirigo eccitato verso le docce maschili del club.
Senjutsu.
…Non vedo l’ora.
 
Sono disteso su un lettino, mentre Koneko mi passa dei batuffoli imbevuti di essenze sotto il naso. Inspirando profondamente, sento un aroma intenso pervadermi.
Una musica rilassante risuona nell’aria, intervallata da cori sonori ma melodiosi: deve essere una sorta di mantra*, o qualcosa di simile.
“…ora sto per cominciare, quindi svuota la mente e fai come ti ho detto.” Mi poggia le mani sulle tempie, ed inizia a fare dei respiri profondi.
Anche io li faccio: riempio d’aria i polmoni arrivando a contrarre al massimo il diaframma, per poi espirare fino all’ultimo soffio. Nel frattempo immagino l’energia della natura pervadermi, una luce rossa che si condensa nel mio coccige, e da lì viaggia fino la sommità del capo.
Dopo essere entrata in risonanza con il mio flusso vitale, anche Koneko si concentra sul mio primo chakra piazzandomi il palmo aperto sotto di esso. Tutto ciò è estremamente naturale, come un azione svolta molte volte in passato… lentamente, passo ad uno stato di trance.
Senza neanche che me lo dica, al cambio di melodia passo al chakra successivo, quello all’altezza dei genitali. Ora la luce è arancione. 
Per qualche istante sento dello stupore. Non mio, ma suo. Ma rapido come è comparso, esso svanisce, e lei continua il trattamento.
Andiamo avanti per un tempo indefinito, poi la musica finisce. Abbiamo fatto tutti e sette i chakra, quindi ora dovrebbe aprirmi i meridiani…
Le sue mani si posano sulla mia sinistra, e rimane lì ferma per un po’. Riesco a percepire il suo ki scivolare gentilmente nel mio punto di fuga*, iniziando a dilatarlo.
…un momento, dilatarlo? Non dovrebbe prima essere aperto per poterlo fare?
Mi concentro. Gli altri miei principali meridiani sono già tutti aperti, e il ki fluisce tranquillo. Mentre ero concentrato sui chakra, lei si è presa avanti occupandosene.
Dopo pochi minuti, anche l’ultimo viene sistemato, e lei inizia a rimuovere la mia energia negativa passandomi su tutto il corpo i palmi ricoperti di ki, a pochi millimetri dalla pelle.
“…finito.” Apro gli occhi. Koneko mi sta guardando con una punta di sospetto. Di nuovo.
“…cos’è successo esattamente?” lei continua a fissarmi indecisa, ma alla fine sospira e mi fa cenno di alzarmi.
Io ci provo, ma un capogiro per poco non mi fa schiantare di faccia sul pavimento. Lei mi afferra, e mi aiuta a sedermi sul divano.
“…Quindi davvero non ne hai idea. No, sarebbe più corretto dire che non ricordi, questo non è qualcosa che può esserti stato fatto, sei tu che devi farlo…”
Davvero, non ci capisco quasi nulla. Tranne che, per qualche motivo, tutto questo mi è sembrato fin troppo familiare…
“Forse… ho già fatto qualcosa del genere in passato? Ma se è così, come ho fatto a—“ –dimenticarlo? Davvero, tutto questo è inquietante.
“…esatto. I tuoi chakra ed i tuoi meridiani erano già sbloccati e funzionanti, solo che i primi si sono poi sbilanciati, e i tuoi punti di fuga si sono invece parzialmente atrofizzati e richiusi. Credo sia questa la causa della tua innaturale percezione e forse anche della tua propensione verso la magia. Ho notato che il tuo sesto chakra è particolarmente attivo, ed anche il settimo è stranamente più sviluppato del normale.” Mi gratto la testa confuso.
“…sarebbero quelli corrispondenti a: visione e sapere, che si manifesta con chiaroveggenza e guarigione e influisce su intuizione e razionalità il 6°, conoscenza diretta il 7°, che influisce sulla connessione cosmica. E dovrebbe manifestarsi con ‘risveglio ed estasi’, ma mi pare che tu non abbia ancora raggiunto quel livello.” …davvero assurdo.
“…e quindi che si fa? Se le cose stanno come dici tu, significa che qualcuno ha manipolato la mia memoria.” Lei continua a fissarmi pensierosa.
“…per cominciare ne parlerò con la Buchou. Nel frattempo, continuerò le sedute aiutandoti ad aprire gli altri meridiani. Tu intanto cerca di ascoltare le sensazioni che provi durante le meditazioni… potresti trovare indizi sui tuoi ricordi dimenticati.” Mi porge un paio di rotoli di carta sull’argomento, che contengono le basi del Senjutsu ed alcune tecniche di meditazione.
“…un’ora al giorno dovrebbe bastare. A domani, senpai.” Koneko riprende fiato. Ora che ci penso, è la prima volta che la sento parlare così tanto… anche se ha detto di non aver raggiunto alti livelli, è evidente che ha avuto modo di studiare a fondo questa disciplina.
Chissà perché non ne ha fatto il suo punto di forza…

 

Sbadiglio vigorosamente.
A causa di tutti gli interrogativi che mi frullavano in mente, mi sono addormentato molto tardi, ed oltretutto nel sonno ho pure avuto la sensazione di percepire qualcosa intorno l’appartamento, ma per qualche motivo alla fine è passata.
Mi tiro su, decisamente stordito, quindi mi dirigo verso il bagno più vicino. L’altro è ovviamente usato da Xen, non voglio certo rischiare situazioni imbarazzanti…
Dopo una rinfrescata vado a preparare la colazione, trovando la mia neo-coinquilina già al tavolo a bere del succo, mentre studia gli appunti del giorno precedente.
“Giorno’ Dante.”
“Buongiorno, Xenovia.” Mi metto all’opera, e dopo alcuni minuti, ci stiamo ingozzando di caffelatte e cerali, e fette biscottate con marmellata. Sì, di prima mattina abbiamo entrambi un discreto buco nello stomaco, e ci assicuriamo sempre di riempirlo il prima possibile.
In poco tempo facciamo piazza pulita, e dopo esserci lavati i denti ed aver indossato le uniformi, lasciamo l’appartamento. Appena superata la soglia però, ci blocchiamo entrambi stupefatti.
Le scale… le posizioni delle porte… e dopo aver buttato un occhio fuori dalle vetrate del pianerottolo, mi rendo conto anche il giardino ed il parcheggio del condominio… sono cambiati!
Ci stiamo scambiando un’occhiata smarrita, condita dall’ormai familiare tenersi il capo di Xen, quando un voce nota si fa sentire dietro di noi.
“Dante-kun, Xenovia-san… buongiorno.” Ci giriamo verso una certa diavola rosso chiomata, che scommetto sia la causa di questi ultimi cambiamenti: dietro di lei si  trovano un giovane uomo che sembra una sua copia al maschile, e Grayfia, la regina di suo fratello. Entrambi indossano degli abiti borghesi, non troppo appariscenti.
Ehi… non è che…
“I miei saluti, Master.”
“Buongiorno anche a te, Rias-buchou. E…” lo sguardo di Xen si posa timoroso su quei due. Non mi stupisce, sebbene le tengano ben soppresse, è comunque possibile sentire a pelle la potenza delle loro aure…    
“Grayfia Lucifuge, servitrice dei Gremory. Felice di fare la tua conoscenza, Xenovia-dono. Lui invece—“
“Sono suo marito, ed anche il fratello di Rias. Piacere di conoscervi entrambi!” Xen spalanca gli occhi. Io invece stringo i denti, quindi faccio per inginocchiarmi.
“Tranquillo, non è necessario. Sono qui in vesti non ufficiali, ed oltretutto questa sarebbe casa tua, no?” sta sorridendo tranquillamente. Pare che come Beelzebub, neanche lui dia molto peso all’etichetta.
“Oh, sei Il Diavolo… piacere, sono Xenovia Quarta.” I due si stringono la mano senza troppi problemi. Questa poi…
Lui si gira verso di me. Non mi resta che imitarla e scambiare una stretta con lui.
“È un onore incontrarla finalmente, signore. Non mi aspettavo certo di farlo qui… e neppure Rias-buchou, se è per questo.” Lancio un occhiata alla mia Master che stava osservandoci intenta insieme alle altre due.  Questo la riscuote e la spinge a schiarirsi la voce.
“Beh, il motivo è semplice: come mi ha fatto notare Onii-sama, la nostra logistica nei sistemi di trasporto è inadeguata, perciò ho ritenuto che riunire l’intera scacchiera in un unico edificio come ha fatto Sona, avrebbe ovviato il problema. Abbiamo già finito i lavori preliminari, ed eccetto il tuo appartamento, tutto il resto è stato completamente ristrutturato: difatti come avrai capito, io mi sono già trasferita. Restano da sistemare un paio di cose, perciò se vuoi apportare qualche altra modifica, fammelo sapere.” …quindi ai diavoli basta una notte per ristrutturare completamente un edificio, eh?
Tutto il club dell’occulto… riunito sotto lo stesso tetto. In effetti questo ridurrebbe i rischi, e convogliando le protezioni solo qui si risparmierebbe parecchia energia del sistema difensivo…
“Ovviamente gli ex-residenti sono stati risarciti più che adeguatamente.” Precisa Grayfia.
“…capisco. Una scelta saggia direi, e ti ringrazio per l’offerta ma... ora non dovremmo andare a scuola? Di questo passo rischiamo di arrivare in ritardo.” Rias annuisce.
“È così, tuttavia, vorrei che tu svolgessi un compito per me. L’Onii-sama è giunto qui ieri sera, ed ancora non ha avuto modo di visitare la città. Potresti occupartene tu, per stamattina?”
Come scusa?!
“In verità ho…” …già accumulato fin troppe assenze, stavo per dire. Ma lo sguardo intenso della mia Master, ed i miei neuroni che hanno finalmente iniziato a carburare, mi fanno cambiare battuta al volo.
“…proprio voglia di farmi una bella passeggiata. Sarà un vero piacere, Lucifer-sama, Grayfia-sama.”
 
Sto marinando la scuola. Con il consenso della mia padrona. Facendo da guida turistica a Lucifero e quella che sembra essere sua moglie. Che razza di vita…
Mi auguro almeno che Rias si ricordi di avvisare Sona oggi stesso, che la Kaichou è stata molto chiara su cosa sarebbe successo se avessi saltato altri giorni di scuola…
“Quindi quello è il centro commerciale più frequentato dagli studenti della vostra scuola?” Sirzechs Lucifer indica con il capo il complesso che ormai conosco come le mie tasche.
“Esatto, Sirzechs-sama. Essendo a due passi da essa, ogni giorno moltissimi di noi ci fanno un salto.” …ha insistito che lo chiamassi per nome, durante gli incontri non ufficiali. Saranno così anche gli altri due Maou?
“Mmh. Ti andrebbe di mostrarcelo?” annuisco, quindi faccio loro strada.
Da quando abbiamo lasciato l’appartamento, ha voluto visitare una marea di negozi e locali, da i vari Café e bar (ho già preso tre espressi e due thè verdi…), fino addirittura alle sale giochi. Ha voluto entrare perfino in un fast food…
Il giro è accurato, e solo dopo aver esaminato ogni singolo negozio finalmente sembra essere soddisfatto. Per tutta la mattinata ha tenuto un aria tranquilla e spensierata, ma sono certo che abbia registrato attentamente ogni singolo dettaglio. Possibile che come Rias…
“…Spero di esserle stato utile. Se posso permettermi… anche lei come la Master è affascinato dalla cultura giapponese, oppure lo è dal mondo umano in generale?” stiamo tornando lentamente verso casa, visto che siamo stati fuori tutta la mattina. Rias ha detto che sarebbe uscita prima, dopo aver sistemato un paio di cose a scuola.
“Oh sì, ho apprezzato molto la tua premura. Beh, diciamo che entrambi amiamo in particolar modo il Giappone, sebbene apprezziamo tutto il mondo umano in generale. È pieno di idee ed innovazioni molto interessanti…”
“…quindi vorrebbe provare ad introdurre alcune di esse negli inferi?” Grayfia inarca le sopracciglia, mentre Lucifer sorride divertito.
“…Precisamente. Sei perspicace come dicono, Dante-san. Ora che abbiamo avuto modo di prendere un po’ di confidenza, che ne dici di parlare un po’?” …non mi è sfuggita l’intonazione delle ultime tre parole. Lo guido verso il mio ristorante di fiducia, visto che ormai era mezzogiorno passato e lui aveva accennato di voler fermarsi a magiare fuori, per pranzo.
Dopo esserci accomodati, aver piazzato un incantesimo illusorio che distorce le nostre parole(opera di Grayfia), ed aver effettuato le ordinazioni, rimaniamo un attimo in silenzio.
“…Dunque Sekiryutei-dono, vorrei iniziare ringraziandoti prima di tutto per aver aiutato Rias ad ottenere la propria libertà, che a causa dell’eccessiva preoccupazione di nostro padre per poco non si è ritrovata in una pessima situazione, per dirla con un eufemismo. Ma soprattutto, per aver preso le sue difese affrontando Kokabiel.” A differenza di quello scienziato, che è sempre freddo e distaccato, pare che quest’uomo non si faccia problemi a far trasparire ciò ce pensa. Sono abbastanza sicuro che durante il suo lavoro non sia così, è il rappresentante dell’Inferno dopotutto… ma questo vorrebbe dire che si fida abbastanza di me da aprirsi e dire ciò che pensa senza riserve.
[…Esatto, Partner… riesco a percepire distintamente la sua gratitudine. Allora, era o non era una buona idea supportare la ragazza affrontando quel pollo arrosto?]
Sì, Ddraig. Avevi ragione.
“Non mi deve ringraziare. L’ho fatto perché l’ho voluto, dato che avrebbe comportato benefici anche a me… non mi piaceva molto l’idea di prendere ordini da Raiser-sama… o peggio ancora, da quel folle.” Lui ridacchia.
“Oh, non ne dubito… comunque ciò non sminuisce i tuoi meriti. Ma veniamo al punto. Sia i diavoli che i caduti ti sono profondamente debitori, e conoscendo Michele, anche gli angeli lo sono. Credo l’avrai già intuito, le tue azioni hanno gettato le basi per la pace che stavamo cercando di costruire da molto tempo, fallendo però continuamente. Ormai ti sarà chiara la situazione delle tre fazioni… continuare per la strada che abbiamo tenuto fino ad ora, non ci porterà a nessun futuro degno di questo nome.” …quindi erano d’accordo fin dall’inizio. E non si fidavano di me abbastanza da darmi istruzioni precise.
[…Ricordi cosa ti ho detto durante l’allenamento in montagna? Viste le dinamiche della tua reincarnazione, è quasi certo che tu abbia avuto degli occhi puntati addosso tutto il tempo, e se qualche esperto fosse stato mandato a scrutare nella tua mente…]
“Però gli unici a conoscenza di questo piano eravate lei ed il governatore, giusto?” lui socchiude gli occhi, mentre Grayfia tossicchia lanciandogli un’occhiata ammonitrice. Intanto arrivano i camerieri con il cibo.
“…In teoria, sì. Ma sono abbastanza sicuro che in qualche modo Ajuka ne sia venuto a conoscenza, e lo stesso credo che valga per il vice-governatore Shemhazai. Tuttavia sono persone fidate: non tradirebbero mai un amico. Ora tutto ciò che ci resta da fare è firmare il trattato di pace: stavo pensando di tenere il summit nella vostra scuola, visti tutti gli avvenimenti e gli esseri che si sono raggruppati lì. È un buon luogo simbolico…” per poco non mi strozzo con l’acqua.
“Cough! Co-come scusi? Nella scuola? Vuole fare di una scuola umana il simbolo della pace delle tre fazioni?!?!” prima di riuscire ad elaborare completamente, butto fuori quello che mi passa per la testa. Cavolo, come spia non avevo futuro, eh?
“…beh, sì. Certo che se lo dici in quel modo, sembra piuttosto brutto… ma questo vorrebbe anche dire che quel luogo sarà protetto da diavoli, angeli, e caduti. E visto che ormai è venuto alla luce il collegamento di quel luogo con molti esseri di spicco…” …beh, anche questo è vero. Anche se abbandonassimo la scuola e rimuovessimo ogni traccia della nostra presenza, questo non vuol dire che qualcuno non provi ad attaccarla per tentare di provocare una reazione nei Sitri e nei Gremory.
Ma farci addirittura la conferenza di pace, sarebbe come disegnarci un bersaglio sopra! Un enorme, invitante, bersaglio.
“…capisco, mi scuso per la mia scortesia. Spero che potremo contare sulle migliori difese disponibili, non vorrei mai vedere i miei compagni umani soffrire a causa nostra. E sono certo che questo valga anche per Rias-buchou.” Lucifer annuisce seriamente.
“Te lo posso assicurare, anche perché pure i Grigori e il Paradiso presto avranno buoni motivi per proteggerla.” …mi pare che ci sia qualcosa sotto, oltre all’ovvio voler proteggere un luogo simbolo.
“Cosa vorrebbe dire di preciso?” un lieve sorriso gli si disegna sulla faccia.
“Lo scoprirai presto…”
 
Consumiamo il pranzo parlando tranquillamente del più e del meno, quindi i due si alzano e si dirigono verso casa, non prima però di aver saldato il conto, ed avermi salutato gentilmente. Ad avermi lasciato perplesso comunque, è il fatto che mi abbiano chiesto di attendere ancora un po’ al tavolo.
Cosa avranno in mente?
“Dante! Eccoti finalmente!” una voce gioiosa risuona per il locale, quindi una certa bionda mi si lancia addosso a mo’ di bolide.
 “…Asia?! Che… che ci fai qui?” lei, impegnata a soffocarmi con uno dei suoi abbracci, storce un po’ la bocca.
“…non ci vediamo da così tanto, ed è questa la prima cosa che mi dici? Sei diventato davvero un ragazzaccio!”
“…Era ora che aprissi gli occhi sulla vera natura degli uomini. Che ti dicevo?” una seconda persona ci raggiunge al tavolo: Reynalle.
“Scusami… è solo che non mi aspettavo proprio di reincontrarti così presto. Come stai, Asia?” le accarezzo piano la testa, come spesso facevo quando era agitata.
“Abbastanza bene, anche se a volte certi zucconi tendono a farmi preoccupare un sacco.”  Ora mi sta guardando a metà tra la gioia sconfinata, ed il profondamente offeso.
[Non è che dimentichi qualcosina, Partner?]
…merda, è vero: non avevo parlato ad Asia della mia vera missione!
Chino il capo contrito.
“Mi dispiace molto, non avrei dovuto nasconderti la mia situazione… potrai mai perdonarmi?” risollevo la testa tirando fuori un espressione da cucciolo bastonato.
“Mmm, che dici Reynalle?” quell’altra sbuffa.
“…Gli darei quaranta punti. Ci sa fare, ma è ancora inesperto.” …come?!
“Spiacente Dante, se vuoi dare sollievo al cuore di una fanciulla ferita, dovrai fare di meglio.” Si accomoda nel posto lasciato libero da Sirzechs, mentre la caduta occupa quello di Grayfia.
“…Ti chiedo scusa, sono davvero pentito. Allora ero soverchiato da tutto ciò che ci era successo, e non sapevo proprio dove sbattere la testa. Il fatto che il governatore non facesse altro che manipolarmi poi, non aiutava affatto. Sono serio: ho agito nel modo che credevo ti avrebbe fatta soffrire di meno.” Lei rimane in silenzio per un paio di minuti, poi annuisce assumendo nuovamente il luminoso sorriso che la contraddistingue.
“Tranquillo: mi hanno raccontato tutti i retroscena. Non sono davvero arrabbiata con te, ma dopo avermi abbandonata dandomi appena una mezza spiegazione, volevo darti una lezioncina. Considerala una piccola rivalsa della tua sorellina.” Reynalle rotea gli occhi.
“…Ed io che speravo avessi iniziato ad usare correttamente la materia grigia… vedo che è ancora fin troppo ricoperta di melassa, povera cara.”
“Tanto lo so che in realtà hai un cuore d’oro. È inutile che ti fingi così burbera, sono certa che un giorno tornerai a fare mostra della tua bontà.”
“Nei tuoi sogni mocc—Asia cara.”
Aspetta. Quelle due non avranno mica… legato?! Asia sembrerebbe di sì, mentre quell’altra… vabbè, lasciamo stare.
“Scusate se vi interrompo ragazze, ma potreste dirmi come mai siete qui? Ufficialmente saremmo ancora nemici…”
“Semplice: Lord Azazel ha chiesto a Lord Lucifer di organizzare il nostro incontro, e lui ha accettato. Finché si tratta una sola detentrice di SG e singoli caduti di livello non troppo a alto, il rischio di influenzare il summit è quasi inesistente. L’hanno fatto come sorta di scusa per averci separati forzatamente.” Ah… sono più premurosi di quel che mi aspettassi…
Io ed Asia iniziamo a parlare di ciò che ci è capitato durante questo periodo.
Sembra anche lei abbia aumentato parecchio le sue conoscenze sul mondo soprannaturale ed i Sacred Gear, nonché migliorato di molto la sua padronanza sul Twilight Healing. Beh, cosa piuttosto ovvia visto che è merito suo se non mi trovo in coma… o sotto tre metri di terra.
“…una cosa. Ma quindi tra i Grigori la notizia del summit si è già diffusa?”
”Sì: i preparativi sono già in corso. Ed alcuni piani per il futuro sono già stati ideati…” lancio un’occhiata a Reynalle. La sua aria arrogante e sprezzante è stata sostituita da una scazzata e irritata, sebbene le tenga a livelli minimi.
“E quali piani—“
“Dante-san!!!” una voce alta ed acuita da una chiara incazzatura risuona per il locale. Mi giro verso la sua fonte.
Oh cacchio, che ci fa lei… ah.
Senza che me ne rendessi conto, il tempo è scorso in fretta, e ormai è pomeriggio inoltrato. E circa mezz’ora fa avevo…
“Mi aspettavo di meglio perfino da uno come te! Darmi buca in questo modo… sei il peggiore!” dopo aver marciato a passo deciso fino al tavolo, Ravel Phenex si piazza di fronte a me con le mani sui fianchi. Oggi era il giorno del nostro incontro settimanale…
“Ravel-sama, forse dovrebbe… contenersi un pochino?” Izabella la raggiunge pochi istanti dopo, tenendo lo sguardo fisso su Reynalle. La quale inizia a squadrare con attenzione le due diavole.
Dopo qualche istante di silenzio, faccio per risponderle, ma vengo preceduto.
“Ed anche escludendo la Sitri, siamo a quattro. Quante ragazze hai frequentato ultimamente, mandrillone?” e con la frase della caduta, l’atmosfera già di per sé tesa, si fa incandescente. Gli occhi di Ravel mostrano uno scintillio preoccupante, ed anche le  aure emanate da lei e la torre non promettono nulla di buono.
“Ehi, ehi, ehi… calma. Innanzitutto tu devi piantarla di fare insinuazioni campate in aria…” scocco un occhiata omicida a Reynalle.
“…Per quel che riguarda l’incontro, non posso che chiederle scusa, Ravel-sama. La gioia di aver rivisto un cara amica dopo molto tempo mi ha fatto perdere la cognizione del tempo…” lei inarca le sopracciglia, iniziando a studiare le due ragazze sedute con me.
“…Immagino si riferisca a te. Devi essere Asia Argento, la detentrice del Twilight Healing… ho sentito dire che è per causa tua che Dante-san si è dovuto scontrare fino alla morte con l’erede degli Astaroth…” per tutta risposta, anche Asia inizia ad esaminarla, soffermandosi sul simbolo della fenice intessuto sul suo abito.
“…un membro del casato Phenex, suppongo. Ho saputo che per salvare la virtù e la felicità della sua Master, Dante ha dovuto affrontare una durissima battaglia con uno dei vostri rampolli. Non che ciò mi stupisca, nonostante a volte sembri un farfallone, in realtà è un vero cavaliere che non si tira mai indietro davanti a delle fanciulle bisognose…” Ravel gonfia le guance.
“Mmph! Queste sono cose che riguardano il mondo demoniaco, non certo una suora rinnegata al soldo dei Grigori. Tornando al motivo per cui siamo qui… Dante-san, ero venuta anche per avvertirti che per ampliare il mio apprendimento sul mondo umano, dopo le vacanze estive inizierò a frequentare la vostra scuola. Quindi ci vedremo molto più spesso, mi auguro che tu inizi a tenere un atteggiamento consono alla presenza di una signorina…” …credo di avere un espressione inebetita, a giudicare dal modo soddisfatto in cui la giovane Phenex mi sta guardando. Asia invece inizia a ridacchiare, lasciandola basita.
“…Che cosa c’è adesso?”
“Oh, nulla Miss Ravel. Per pura coincidenza, anche io verrò iscritta come rappresentante dei Grigori, al fine di stringere rapporti duraturi tra le nostre fazioni… ho sentito dire che anche la pace negli inferi è molto importante, sai?” la mia ex-suora preferita fa un sorriso angelico, ma riesco a percepire in lei anche parecchia malizia.
Nonono, Asia è una vera santa… il detto ‘chi va con lo zoppo impara a zoppicare’ non può mica applicarsi ad una come lei!
In risposta alla mia espressione scioccata, Reynalle sogghigna lanciandomi uno sguardo maligno, sguazzando beatamente nella Schadenfreude.*
Mentre le due diavole chiedono minacciosamente spiegazioni, mi rendo conto di una cosa: presto, la Kuoh Academy diventerà ancora una volta un campo di battaglia. E stavolta a lungo termine.
 
 
[Lathian]
 
 
La luce solare che entra dalle balconate è calda e confortante: credo che non ringrazieremo mai abbastanza l’ideatore di quel sistema di specchi magici. Il mio stomaco gorgoglia. È ora di pranzo, e non vedo l’ora di ingozzarmi del cibo dell’Imperial Lair, uno dei migliori ristoranti della capitale.
“Fatto?” come ieri, Zaldor mi ha aspettato fuori dal sito della riunione in cui ho esposto per la seconda volta i dati generali, e risposto ad alcune domande, sulla mia missione.
“Fatto. E stavolta ci hai preso: dentro è davvero una bolgia. Mi sarei aspettato di meglio dai Capiclan e dai nostri rappresentanti…” lui scoppia a ridere acidamente, proprio nell’istante in cui un ruggito più potente degli altri fa vibrare il portone.
“Le meraviglie delle Repubbliche Parlamentari bicamerali. Abbiamo non una, ma ben DUE arene teatro di dispute all’ultimo sangue.”
“Ora ho capito perché mia madre, quando possibile, cerca sempre di dare forfait… non credevo che l’Assemblea dei Clan potesse essere così…” dall’interno del salone, il baccano non fa che aumentare.
“Meglio se andiamo, va’.” Camminiamo fino all’uscita, quindi continuiamo verso il centro lasciandoci alle spalle l’edifico sede dell’Assemblea.
Ci troviamo a Selgram, omonima capitale della nostra piccola nazione. In effetti essa consiste in sole sei città circondate da piccoli insediamenti, situate in una serie di immense caverne incantate scavate in differenti raggruppamenti montuosi della catena, che formano un pentagono con al centro il monte in cui ci troviamo.
Ogni raggruppamento ospita quasi esclusivamente una delle cinque stirpi dei draghi metallici, eccetto questo centrale che funge sia da raccordo, che da casa per la maggior parte dei non-draghi che condividono con noi questo esilio dal mondo.
Ma non siamo completamente isolati: alcuni di noi, tra cui le nostre famiglie, hanno deciso di arrischiarsi a vivere in incognito nel mondo umano in modo da tenere una rete di collegamenti tra esso, quello sovrannaturale, ed il nostro rifugio... a cui si aggiungono altri nostri alleati che sono riusciti a tenere più o meno  nascosta la loro affiliazione con noi.
È una scelta molto importante e rispettata, visto che oltre alla raccolta di informazioni, porta anche alla crescita di giovani che come noi potranno facilmente diventare ambasciatori e anelli di congiunzione con le altre potenze del mondo soprannaturale.
Beh… diciamo che a questo riguardo ho ancora parecchio da imparare.
Ormai abbiamo raggiunto il ristorante: è un enorme ed elegante edificio in giada in stile… indovinate un po’? Cinese.
Il cameriere all’ingresso, dopo aver visto i nostro distintivo di agenti esterni, ci fa passare subito ed accompagna ad un tavolo della sezione ospiti. Potrebbe sembrare esagerato, ma in realtà questo e gli enormi sconti che ci fanno hanno un loro senso.
Essendo uno dei ristoranti più frequentati dai nostri pochi visitatori, i piani alti preferiscono tenerci dove ci sono più probabilità di socializzare con possibili agganci utili, anche al di fuori del nostro orario lavorativo.
“Amo il nostro lavoro…” Zaldor mi strizza un occhio, mentre diamo una rapida controllata al menù. Ci sono delle nuove aggiunte, quindi moriamo entrambi dalla voglia di provarle.
“…Guarda questa! Non pensavo potesse esistere un modo simile di cucinare l’anatra! La voglio, la voglio, la voglio…” con la coda dell’occhio lo vedo tenersi lo stomaco, probabilmente per evitare di scoppiare in una delle sue fragorose risate.
“Cielo. Chi avrebbe mai pensato di trovarvi qui, giovanotti…” una voce sonora ma misurata mi riscuote dalla consultazione del listino.
Il suo proprietario è un uomo alto e dalla pelle scura, con capelli neri intrecciati lunghi fino alle spalle ed occhi dello stesso colore. Indossa un’elegante completo porpora e delle raffinate scarpe in ecopelle, infine al polso ha un orologio in adamantio dal cursore di diamante rinforzato, tempestato di rubini di fuoco.
Dopo aver dato istruzioni al cameriere, ci raggiunge con passo calmo.  
Si tratta di Xandelsur, uno dei pochi Grandi Dragoni attivi fuori dal suo Clan e dal Senato, Ministro degli Esteri nonché…
“Boss! Anche lei si è dato al sarcasmo gratuito? Mi fa piacere di aver avuto un influenza simile…”
…il nostro diretto superiore. 
“Vedo che credi ancora che il mondo giri intorno a te, Zaldor. Allora forse apprezzerai la nostra prossima missione…” si accomoda in una sedia vuota e ci rivolge un caldo sorriso.
“Signore.”
“Gli altri Ministri ed i Presidenti delle Camere si riuniranno domani per iniziare le consultazioni sulla linea da seguire nei confronti delle fazioni bibliche. Comunque siamo già concordi su alcune cose, tra cui che il fattore tempo sarà essenziale; perciò noi tre inizieremo a muoverci ancor prima delle direttive ufficiali. Abbiamo già le idee abbastanza chiare, ora non resta che convincere l’Assemblea, e a questo proposito…” si concentra su di me.
“…sarebbe di grande aiuto l’appoggio di Lady Ederia. Con il suo supporto non dovremmo aver problemi a guidare i dibattiti e le votazioni dove vogliamo noi.” Sospiro.
“Ne sono consapevole, ma in questi giorni è molto presa dal suo lavoro nel mondo umano, se lo lasciasse ora le conseguenze potrebbero essere pesanti…” lui replica con un cenno noncurante.
“Abbiamo già preparato le carte ed alcuni maghi fidati che si occupino della faccenda. Siamo consci dei benefici derivanti dalla sua carica, perciò non la metteremmo a rischio così sconsideratamente. Tuttavia vorremmo che per una volta fosse lei di sua iniziativa ad intervenire. Dopotutto la situazione è critica, e potrebbe arrivare a mettere a serio rischio la sicurezza del nostro paese.” quindi anche il Senato e i Ministri…
“Volete farne un simbolo, usarla come donna immagine per i vostri progetti? Mi spiace, ma non avrete il mio supporto in questo.”
“Hai frainteso: vorremmo solo che si faccia viva e contribuisca con le sue considerazioni, nulla di più. E non ci spingeremmo così in là… comunque, ti ricordo che questo casino è scoppiato a causa tua, perciò verrebbe da pensare che il vostro supporto sia quantomeno dovuto.” Ecco perché al Senato non mi hanno detto nulla… mi hanno incastrato. A questo punto…
“Riferirò a mia madre ciò che mi ha detto, ma nulla di più. E comunque, vorrei prima sapere in cosa consiste questa missione.” Lui annuisce compiaciuto, quindi alza lo sguardo oltre le mie spalle.
“Allora, cosa volete ordinare?” proprio in questo momento una cameriera albina si fa avanti con un tablet in mano. Un momento… ma questa è Mizuki!
Mentre lei mi lancia uno sorriso ammiccante, Zaldor chiude il listino.
“Io prendo—” prima che riesca ad andare oltre, il Boss lo interrompe.
“Gran Banchetto Imperiale Manchu e Han*, ed aggiungeteci anche le nuove portate inserite negli ultimi tre anni. Ovviamente segnate tutto sul mio conto.”
……………….Anf, ANF, ANF!
“Lathian, amico mio… so che adori il cinese ma così è troppo—bah, se non lo stessi vedendo con i miei occhi non ci crederei, ma… le tue pupille hanno assunto la forma di cuore! Andare in Giappone non ti ha mica fatto tanto bene, sai?”
…Banchetto…Manchu…
…………………………….SBAAAV!
“Signorina? Porti anche qualche asciugamano…”
 
 
[Kuoh Town]
 
 
Una musica da meditazione risuona nell’appartamento, mentre nell’aria è diffuso l’odore e il fumo d’incenso. Seduto a gambe incrociate su una stuoia al centro del soggiorno, Dante emette respiri profondi.
“…Laaammmmmmm…” alla fine di ogni profondo respiro, pronuncia la sillaba seme del chakra facendo vibrare intensamente le proprie corde vocali. È in questa posizione da quasi dieci minuti, quando la musica cambia.
“…Vaaammmmmmm…”
Mentre passa a quella successiva, la porta dell’appartamento si apre, e fa il suo ingresso Xenovia. Resta a fissarlo stupita per qualche istante, quindi ripone giacca e valigetta per poi dirigersi in camera.
Dopo qualche minuto fa ritorno in tenuta da casa: canotta e shorts da ginnastica. Osserva Dante per qualche minuto, quindi si siede in posizione simile alla sua creando una piccola apertura nel fodero dimensionale della sua spada, da cui inizia a fluire un lieve rivolo di aura sacra.
Questa si immerge nel petto della ragazza, venendo assorbita dal cristallo dentro di esso, che inizia lentamente ad entrare in risonanza ed a riempirsi. L’attivazione dell’‘elemento’ non passa però inosservata, e di lì a poco Dante interrompe le sue enunciazioni aprendo gli occhi e lanciandole un’occhiata furtiva.
Grazie al suo occhio sinistro, è in grado di capire cosa stia succedendo, sebbene per i dettagli si trovi costretto a chiedere spiegazioni al suo scaglioso compagno.
Dopo qualche minuto, la raggiunge e si piazza di fronte a lei.
“Xen.” La spadaccina apre gli occhi fissandolo interrogativa.
“…Credo dovremmo discutere di questo tuo metodo di allenamento…”
 
Poco dopo, sono entrambi seduti al tavolo a studiarsi vicendevolmente. Sul braccio di Dante si è materializzato il Boosted Gear, ed uno dei suoi gioielli sta lampeggiando.
[Dunque… Xenovia Quarta. È un piacere parlare con la ragazza che è riuscita a dare una smossa a questo musone. Io sono Ddraig, il Drago Rosso Imperatore.]
Lei corruga la fronte, quindi fa un cenno cortese col capo al guanto.
“Piacere mio, Ddraig. Anche io sono felice di conoscerti, soprattutto considerando che senza il tuo supporto dubito che Dante sarebbe riuscito a tener testa a quell’arcangelo folle così a lungo. Ti devo molto.” Una risata gutturale si origina dal gioiello.
[Figurati. Se lui fosse morto, mi avrebbe aspettato un lungo periodo di noia, in attesa di venire assorbito da un altro nascituro. A cui va aggiunto il tempo di maturazione per la percezione, che non sempre avviene in tempo…] la voce si interrompe qualche secondo, come se si fosse perso in qualche riflessione.
[…Comunque, io ed il mio partner vorremmo darti qualche consiglio per quel che riguarda il tuo allenamento di poco fa. Cosa pensavi di stare facendo?] lei assume un’aria stupita.
“…Potenziando il mio ‘elemento’, direi. Oltretutto, in teoria l’accumulo di energia sacra all’interno del mio corpo dovrebbe rafforzarlo, no?” la loro risposta è un doppio sospiro simultaneo.
“…che ho detto di sbagliato?” Dante si sfrega il mento, lanciandole uno sguardo pensieroso.
“Nulla. Ciò che hai detto è vero, però… mettiamola così: se da un lato il cristallo si può rafforzare semplicemente facendogli assorbire l’energia della Durrandal, nel tuo caso le cose sono più complicate. Sai qual è la differenza fondamentale tra le arti marziali occidentali e quelle orientali?” lei si ferma a riflettere qualche istante.
“…Quelle occidentali si basano esclusivamente sul corpo, quelle orientali temprano anche lo spirito, giusto?”
“Corretto. E secondo te, su quale parte dell’individuo ha più effetto l’energia sacra?” la luce della comprensione le si accende nello sguardo.
“…Ma allora se ha efficacia soprattutto sullo spirito, cosa succede se continuo ad assorbire aura sacra?” a rispondere a Xenovia stavolta è Ddraig.
[L’energia che ‘l’elemento’ e il tuo corpo non sono in grado di sintetizzare verrà espulsa naturalmente col tempo. Il problema principale però è un altro: essenzialmente è uno spreco, visto che se sbloccassi la tua energia spirituale, a parità di allenamento riusciresti ad ottenere benefici enormemente superiori; inoltre ci sono degli effetti collaterali. Ho già visto guerrieri accumulare dentro di sé energie esterne in questo modo, ed anche con quelle benigne come le aura sacre, ci sono degli effetti imprevisti sul corpo.] le sue palpebre tremolano, mentre inizia a respirare più rapidamente.
“E quali potrebbero essere?”
[Beh, sono variabili… ma in genere si parla di un aumento esponenziale della massa muscolare. Questo perché l’aura ci mette un po’ ad essere espulsa, proprio a causa della ridotta capacità di controllo dell’energia spirituale, e questa energia stagnante viene parzialmente consumata durante gli allenamenti e gli sforzi fisici, portando al superamento dei normali limiti.] lei spalanca gli occhi.
“…ma quindi, anche sua Eminenza…”
“Scusa?”
“…….niente. Comunque non dovrebbe essere un vantaggio avere una grande prestanza fisica?”
“Non necessariamente. Se punti a diventare un carro armato umano sicuramente. Ma tu sei una spadaccina, e come hai giustamente detto tu stessa a Kiba, la potenza deve essere accompagnata da una velocità alla sua altezza.” Lei si morde le labbra pensierosa.
“…Come potrei ovviare questo problema? Devo imparare un metodo per espellere l’aura in eccesso a volontà?” un sorriso si forma sul volto di Dante.
“Se vuoi. Ma credo che esista un metodo che ti permetterà di assorbire e controllare completamente l’aura della tua spada, senza sprecarne neanche un po’…”
 
Poche ore dopo, Dante si sta agitando scompostamente nel letto, in stato di dormiveglia. Per qualche motivo, non riesce ad addormentarsi completamente, e sa bene che ciò non dipende dagli eventi di quel giorno.
È come se qualcosa si fosse insinuato nella sua mente, emergendo dal subconscio…
Si alza e raggiuge la scrivania, muovendosi come in trance. Si sente in qualche modo attirato dal contenuto di uno dei cassetti.
Lo apre, ed inizia a svuotarlo. Alla fine, proprio sul fondo trova una scatoletta di legno. Da dentro di essa, sente provenire una sorta di richiamo… 
La socchiude, e istantaneamente l’aria nella stanza inizia a farsi opprimente. Ma dura solo qualche istante: poco dopo, sembra che nulla sia successo.
All’interno della scatoletta, è contenuto un disadorno anello nero. Lo osserva qualche istante, quindi lo indossa.
Appena esso raggiunge il metacarpo, il ragazzo crolla a terra privo di sensi. Ma per un brevissimo istante, una luce oscura si attiva dall’anello, fluendo nel suo corpo. Poi il nulla.
 
 
 
1 Mantra: formula sacra induista corrispondente alle nostre preghiere, anche se può essere intesa pure come formula mistica o magica.
2 Punti di fuga: detti anche tsubo, sono punti del corpo attraverso cui è possibile accedere al sistema energetico di un individuo(in pratica, i punti più esterni raggiunti dai meridiani). Vengono realmente usati nella pratica dell’agopuntura, e vengono anche definiti ‘punti di pressione’.
3 Schadenfreude: termine tedesco che indica il provare piacere nelle disgrazie altrui. Viene preso in prestito da molte altre lingue, italiano compreso.
4 vedi life 2.
 
 
NdA
 
Salve!
Eccomi di nuovo qui… in ritardo, ovviamente. Chiedo venia… è stato un periodo davvero incasinato.
Dunque, il caro Dante inizia ad approcciarsi al Senjutsu grazie all’intercessione di Koneko, ma non aspettatevi che di punto in bianco impari questa antica e potente arte… diciamo che per un po’ si tratterà solo di un traballante supporto.
Temo inoltre che il mistero riguardante la sua passata esperienza in questo campo rimarrà tale a lungo, ma procedendo con la storia verranno disseminati alcuni indizi; e lo stesso vale per la sua sonnambula caccia al tesoro.
Avviene finalmente l’incontro con Sirzechs, che sembra guadagnarsi miracolosamente la fiducia(forse) ed il rispetto del nostro, a cui segue la riunione con Asia e a sua ‘adorabile’ bodyguard/chaperon.
Che ne pensate di un Asia con la lingua affilata dalla convivenza con la mia stronzona preferita? Non vedo l’ora di arrivare al volume 6 per poter mettere nuovamente a confronto quelle due con la giovane Phenex e Izabella, che come promesso a nemesis avranno più spazio rispetto all’originale.
E arriva anche uno dei pezzi grossi dei draghi che influenzerà pesantemente la storia: temo che Sirzechs e gli altri leader abbiano trovato pane per i loro denti, visto che non sarà uno di quei personaggi che parlano tanto e concludono poco.
Bene, alla prossima!
 
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > High School DxD / Vai alla pagina dell'autore: slenderguy93