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Autore: ballerina 89    11/08/2017    1 recensioni
E se Jennifer e Colin si fossero già incontrati prima di Once upon a time? Piccolo viaggio nel tempo dai loro anni adolescenziali fino ai giorni nostri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: colin o'donoghue, Jennifer Morrison, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il mattino seguente, come concordato la sera prima, Jennifer e i suoi genitori affrontarono la situazione.
- Buongiorno! - esordì lei entrando in cucina per la colazione.
- Buongiorno tesoro. Come stai? Ti senti un po' più tranquilla? 
- Insomma...
- Dai, vieniti a sedere che parliamo un po'! - disse sua mamma porgendole la colazione.  - Che ne dici di affrontare la situazione una volta per tutte?
- Penso che sia la cosa migliore da fare.
- Bene.  Allora:  in primis,  vogliamo che tu sappia che noi ci fidiamo ciecamente di te. Sei una bravissima ragazza, educata e a modo su questo non ci sono dubbi e non potremmo essere più orgogliosi però è anche vero che alla tua età  si commettono facilmente degli errori. Lo so... te l'ho già detto un milione di volte ma sembrerebbe che tu non abbia capito tale argomento.
- Non ho ucciso nessuno. Non vi sembra di esagerare? 
-  Lasciami finire il discorso per favore. Dicevo... Tu hai conosciuto un ragazzo e ti sei invaghita perdutamente di lui. Ci sta, è normale e va bene così.  La situazione però cambia quando infrangi le nostre regole. Le regole sono fatte per essere rispettate , ora che tu ti senta grande o meno non fa la differenza, devi comunque  accettarle e rispettarle. Sappiamo che non possiamo tenerti in una campana di vetro per sempre ma almeno speravamo di evitare quel piccolo inconveniente a quest'età e sopratutto in casa nostra.
- Ho capito che non vi vada a genio quello che ho fatto e da una parte potrei anche capirlo ma la vostra reazione è stata esagerata.
- Non credo. - si intromise suo padre - Ho fatto parlare tua madre apposta perchè se intervenivo io tesoro mio a quest'ora lui era già tornato su nel suo paese. Non mi sarei limitato ad una punizione di quindici giorni.
- Siete degli insegnanti, state in contatto con non so quanti studenti, sapete bene le problematiche di noi ragazzi. Dovete ritenervi fortunati: non fumo, non bevo e non mi drogo. Dovreste essere orgogliosi non farmi la paternale perchè ho fatto sesso con una persona.
- Devi proprio ricordarmelo?
- Tesoro... Il fatto che tu abbia fatto quello che hai fatto centra e non, Il punto fondamentaòe è che questo ragazzo ti sta facendo cambiare e ti sta portando a mentirci ogni giorno.  Prima non ti saresti mai permessa di scappare di casa o di marinare la scuola, ora invece anche questo fai. Capisci che dobbiamo prendere dei provvedimenti? 
- Non sono cambiata a casa sua. Lui non ha colpe, mi sono semplicemente resa conto di provare un grande interesse per lui e voglio vivermi questa cosa costi quel che costi. Non posso farci nulla,  sono innamorata di Colin e il solo pensare di  non  poterlo devere mentre è in zona mi manda in bestia e non mi fa ragionare. Se fosse stato un ragazzo di Chicago molto probabilmente  non mi sarei comportata ìn questo modo, avrei rispettato la punizione e amen. Lui però non è di qui, abita lontano e sprecare due settimane così senza vederlo per me è come morire. Sopratutto se sono costretta a non vederlo per colpa di una stupidaggine, perchè vuoi o non vuoi sempre a quel discorso torniamo e per me è una stupidagine.  
-  Ma tu riesci a renderti conto che quello che avete affrontato è un passo un po' troppo grande? Non si tratta di una stupidaggine ed è una cosa di cui tra qualche anno potresti anche pentirti.
-  Si ma ve la siete presa troppo per una cosa che sapevate sarebbe successa. Prima o dopo, maggiorenne o non  la cosa non cambia.  E'  successa, punto! sono pentita? Assolutamente no e mai me ne pentirò perchè quando è successo ero assolutamente convinta di volerlo. Allo stesso tempo però vi do ragione su una cosa. Vi ho mentito molte volte, ho omesso  molte cose e per non finire sono anche scapata di casa. So di aver commesso un grave errore e me ne pento. Non avrei dovuto farlo. Magari sarebbe bastato fare una chiacchierata come adesso per risolvere il tutto.  Vi chiedo scusa. Non si ripeterà mai più. Cercherò di affrontare prossime situazioni di difficoltà con più testa e meno istinto.
- È già un passo avanti. - sorrise sua madre.
- Che si fa adesso? - chiese preoccupata convinta che stesse arrivando l'ennesima punizione.
- Tuo padre è intenzionato a non fartelo vedere più!
- MA NON E' GIUSTO PERO'! Perchè mi vuoi vedere soffrire! Perchè? A cosa è servito parlare se poi tanto  le cose non cambiano.
- Jennifer puoi smetterla di interrompertmi ogni due minuti?  Dicevo... tuo padre non vuole fartelo più vedere ma io ritengo che sia esagerato, soprattutto perchè  poi saremmo noi a portarti a nasconderci le cose. Puoi frequentarti con lui a patto che non ci mentirai più. Devi rispettare il coprifuoco  e non dovrai portarlo a casa, o andare a casa sua, quando noi genitori non ci saremo. Possibilmente evitate anche di fare quello che avete già fatto... starei molto più tranquilla. 
- Togli la parola "possibimente" dalla frase che ha appena detto tua madre. Evitate e basta. Guarda che ti tico bene Jennifer: se ti becco in atteggiamenti poco idonei con questa persona, te lo giuro, vi spedisco ai due poli. Non sto scherzando. 
- Se volete mi chiudo anche in convento. Tanto se faccio voto di castità mi prendono.
- Vediii? Me le toglie dalle mani! - disse L padre che stava per innervosirsi a sentire quei discorsi.
- Jen per favore veniamoci in contro. Una via di mezzo, tu cerca di capire noi e noi cerchiamo di capire te.
- D'accordo. Posso vederlo adesso? Per favore.
- Sembra esisti solo lui! Fa come ritieni giusto, ma non tradire più la nostra fiducia.
- E' la tua ultima possibilità signorina. 
- Grazie, grazie grazieeeeee .  Non ve ne pentirete. - Corse su per le scale, raggiunse la sua camera, si preparò ed uscì.  
Si diedero appuntamento al parco 
- Amore mioooooooo!!!!!!
- Eccolaaaa! Tutto bene tesoro?
- Si, tutto meravigliosamente bene!  posso vederti! -  Disse baciandolo 
- Niente punizioni? - chiese sorpreso
- Sembrerebbe di no,  ma devo stare attenta a come mi comporterò d'ora in avanti. Mi hanno messo il coprifuoco e mi hanno categoricamente detto che non posso venire a casa tua e tu a casa mia se non c'è nessuno a sorvegliarci. Tranquillo però è una cosa che di può facilmente raggirare. - rise
- Non cominciare!  Io questa volta seguo quello che dicono i tuoi perchè  se disgraziatamente finisci nei guai tu di conseguenza ci finisco anche io.
- Preferisci i miei a me?
- Preferisco di gran lunga te amore, ma vorrei viverti di persona no attraverso il vetro della tua camera perchè ti hanno segrecato in casa.
- Mmm forse hai ragione!- lo baciò di nuovo
- Parlando di cose serie:  a che ora devi rientrare?
- Devo essere a casa per pranzo mentre  la sera entro le Dieci e mezza.
- Ok,  allora che ne dici se oggi pomeriggio  ti vengo a prendere verdo le quattro? Ho un programmino niente male.
- Tipo? 
- Che ne diresti di una lezione di guida dal tuo affascinate fidanzato? Tra qualche giorno inizierai le lezioni almeno sarai un po avvantaggiata. Poi pensavo ad una passeggiata e per finire  una cenetta. Ah... quasi dimenticavo, se  domani non metti in mostra tutto il tuo ben di Dio in maniera troppo eccessiva,  ti porto in piscina!
- Dico che sei un tesoro amore mioooo! 
- Dai che ti accompagno a casa.
- Di già ? - sbuffò 
- Ci siamo incontrati tardi stamattina, manca mezz'ora all'una,  prima che arriviamo è tutto....
- Con te il tempo vola.
- Buono a sapersi!  Ora però incamminiamoci . le diete un bacio a stampo.
- Va bene! disse mettendo il broncio.
***
Esci di nuovo? -  chiese sua madre vedendola truccarsi nel bagno tutta felice
- Si!
- Dove andate? 
- Ti arrabbi se ti dico che mi fa guidare? 
- Stai scherzando vero? 
- Dai che sarà mai!  Mi porterà in una stradina poco trafficata in modo che non potrò fare danni.
- Non ammazzatevi per favore!
-  Va bene! Grazie di tutto mamy, ti voglio bene.  -  Andò in camera sua a vestirsi. Optò per un vestitino bianco e nero altezza metà coscia, stivaletti neri, orecchini argento e borsa abbinata. 
- Ma c'è  almeno un paio di pantaloni nel tuo armadio? - ironizzò sua madre vedendola scendere tutta in tiro.
- Dai mamma! Non iniziare anche tu. Solitamente è papà che fa questo genere di domande.
- A proposito di  tuo padre... è in giro con alcuni colleghi di lavoro, attenta a come ti comporti in pubblico.  Non farti beccare a fare la smorfiosetta che ti ha già avvisato.
- Va bene mamma! Ora esco o faccio tardi. Ci vediamo staseraaaaa.
Uscì di casa e lo trovò fuori il cancello ad attenderla.
- Ogni giorno più bella!!!! Dimmi che nn derò preoccuparmi quando sono via.
- Puoi star tranquillo, questi sono solo per te. - indicò il vestito.
- Sono lusingato... prego signorina ecco le chiavi di questo gioiellino attenta a non rovinarlo. 
- Sei impazzito? Vuoi farmi guidare da qui? 
- Si! Nella stradina ci arriviamo piano piano guidando.  Tranquilla ci sono io!  Ci tengo alla mia pelle.   - Salirono in macchina e dopo aver spiegato le basi e vari tentativi di accensione machina partirono. -  Te la stai cavando benissimo piccoletta. Chi lo ha dettp che le donne sono imbrancate?
- Non ti piccchio perchè ho le mani occupate ma aspetta che scendiamo, poi te lo faccio vedere io l'imbranata.
- Metti la freccia e gira qui... piano, rallenta o ci portiamo dietro qualcosa! - disse ridendo.
Arrivarono nella stradina e fecero un' altra mezz'ora di guida dopodiché la portò in un parcheggio e iniziò a farle vedere qualche parcheggio elementare.
- Direi che basta così per oggi, mi sono rimbambita abbastanza.
- Niente male piccoletta! Dvvero niente male.  Per essere la tua prima guida sei stata brava. 
 - Merito un premio?
- Direi di sì! Avanti sentiamo che vuoi?
Gli si avvicinò pericolosamente iniziando a baciarlo sul collo e a mettere le mani sui suoi pettorali per poi sbottonargli la camicia...
- Oiiii signorina, quanta strafottenza!
- Mi hai chiesto cosa vorrei e io ti sto rispondendo: voglio te! 
Deglutì - Ci hai preso gusto vedo!
- Molto.... poche chiacchiere colin!!!! 
- Aspetta aspetta! Quanta fretta. Ricorda le parole dei tuoi genitori.
- Non possono vederci non preoccuparti e poi hanno detto a casa tua o mia.... Nessuno ha parlato di macchine - gli fece l'occhiolino.
- Sei una strega. Ci metteremo nei guai se qualcuno ci vede lo sai si?
- Il parcheggio è composto da quattro piani e noi siamo solamente al secondo. Se scendiamo vedrai che non troviamo nessuno a parte qualche altra coppietta in cerca di coccole.
- Perché trovi sempre il modo di convincermi? - disse riprendendo possesso della sua auto e avviandosi nel piano più basso del parcheggio. Passarono li quasi tutto il tempo dopodiché lui guardando l'ora si accorse che erano già le dieci.
- Per la miseria Jen! Se non ti riporto a casa entro mezz'ora arriverà la terza guerra mondiale! - si rivestirono velocemente e si misero sulla via del ritorno.
- Mi dispiace non averti portato a cena. 
- Non dispiacerti. mi piace di più quello che abbiamo fatto! 
- Sei tremenda,  ma sono contento della svolta della serata! Levati quel sorrisetto dalla faccia che si capisce esattamente quello che hai fatto!!! - La baciò -  Ti passo a prendere domani ok? Mettiti un costume decente se vuoi che ti porti in piscina!!!! 
- Decente per me o per te? - la guardò brutto - Ok ok ok! Decente per Te! Metterò un saio amore! - rise - A domani!
rientrò a casa e  vide i suoi genitori in salotto che sicuramente la stavano aspettando...
- Brava!  Vedo che sei puntuale. - disse suo padre
- Ho capito la lezione.
- Dove siete stati? 
- A farci un giro e poi a cena fuori!!!  Ora però vado di sopra. Sono stanca e domani ho la sveglia presto. Vado in piscina.
- siiiiii! Piscinaaaaa! Posso venire con te? - disse il fratellino che fino a quel momento era intento a giocare.
- Amore una prossima volta ok? Domani non riesco a portarti. Mi dispiace.
- Perchè no?
- Perché andiamo con degli amici e non ci sono posti in macchina. La prossima volta ti prometto che ti porto.
- Uffa però! - e offeso se ne andò in camera sua. 
- Vai veramente con i tuoi amici?
- No, vado con Colin ma i miei amici mi raggiungeranno nel pomeriggio per stare tutti insieme.
- Jen!
- cHE C'è! Non sto mentendo a voi! Gli ho detto una bugia a fin di bene.  Ci sarebbe rimasto male se gli avessi detto che non lo volevo tra le scatole.
- Su questo ok, ti do ragione.
- Grazie. Vado in camera.
Salì  le scale e incontrò  Julia nel corridoio che la prese e la trascino nella sua stanza.
- Allora? Come è andata la guida? 
- Ma sei scema? - esclamò per i modi bruschi con cui era stata trascinata in stanza - Tutto bene, non ho ucciso nessuno.
- Che avete fatto poi?
- Niente di interessante...
- E allora perchè sorridi come un'ebete? Daiiii racconta...
- E va bene. Vuoi la versione originale o quella che ho rifilato a mamma e papà?
- Jen! Ricominci? 
- Ho solo omesso qualche piccolo dettaglio con loro.
-A loro ho detto che dopo la guida avremmo fatto una passeggiata e saremmo andati a cena....
- Invece?
- Invece dopo la guida, visto che eravamo in un parcheggio isolato, abbiamo cominciato a parlare e poi... beh... abbiamo fatto l'amore!  Poi siamo tornati a casa perchè ci siamo resi conto che erano già le dieci. 
- Hai passato l'intero pomeriggio a... 
- Shhhhhhh..... vuoi gridarlo al mondo intero? 
- O mio Dio!  Non ti facevo così sorella! 
- C'è lo sapremo ridire quando accadrà anche a te! 
Le arrivo un messaggio
"Comunque sono contento che metti quei vestitini solamente per me ma non esagerare perchè oltre a me potrebbero vederti anche altre persone e sai che sono geloso."

"E a me piaci anche per questo! Ci vediamo domani amore"


"Buonanotte piccoletta del mio cuore!"

- Dicevamo? - tornò alla realtà guardando sua sorella
- Niente, semplicemente che sei un caso senza speranza! Vai a nanna che è meglio!
- Schema!
***
Tra uscite, cenette e altre attività molto piacevoli ecco che il primo mese di vacanza passò molto velocemente. Jen e i suoi genitori sembravano finalmente andar d'accordo come un tempo e la sua relazione con Colin procedeva a gonfie vele.  Era una splendida domenica e mentre Jen era concentrata a compilare i moduli per la tanto attesa borsa di studio di recitazione il suo telefono squillò:
- amore mio! Ciaoooo
- Ciao piccoletta! Che stai facendo? Ti chiamavo perchè volevo proporti una cosa!
 - Sto compilando dei moduli. Dimmi pure.
- Domani come ben sai i miei pariranno per  tornare in Irlanda e questa sera vorrebbero andare a cena fuori...
- Mi stai dicendo che non possiamo vederci? Tranquillo, va pure con i tuoi noi possiamo vederci nel pomeriggio oppure domani. Non è un  problema.
- Ma che dici???? Volevo invitarti ad unirti a noi.  In fondo sei la mia fidanzata, è giusto che ti conoscano.
- Conosco già tua madre.
- Si ma era una situazione strana quella di quel giorno.  Questa sera voglio presentarti ufficialmente... dai dmmii di sì! 
- Va bene, non mancherò! Oddio, mi sta salendo già l'ansia. E sen non dovessi piacerli?
- Non aver paura... gli piacerai. Tu piaci a tutti. A dopo amore
- A dopo.
- Tesoro! -  disse sua madre raggiungendola - Io e tuo padre verso le cinque andiamo a lavoro per formare le nuove classi, potresti tenere Daniel insieme a tua sorella? 
- Ti fidi dopo come è andata l'ultima volta?
- Certo che mi fido. Hai finalmente messo la testa a posto.
- Certo! Comunue si, posso tenerlo ma fino verso le sei e mezza, poi avrei un impegno importante.
- E sentiamo: dove ti porta il tuo bel moroso? - Disse scherzando
- Siediti...
- Ah... fatto buono non è!-  la sua espressione cambiò e torno seria
- Mi presenterà ai suoi genitori.
- Amore aspetta un attimo, non è un po' presto?
- No! - si mise a ridere vedendo la faccia di sua mamma -  Non mi sta chiedendo di sposarlo mamma non farla tragica. Vuole solo presentarmi la sua famiglia. E' una cosa carina, significa che ci tiene davvero a me. 
- Lo so, ma tu sai come la pensiamo io e tuo padre, per  noi portare un fidanzato a conoscere la famiglia ha un certo peso e almeno per quanto mi riguarda non credo di essere pronta ad accettarlo.
- Non ve lo porterò a casa fino si 25 anni ok? Così stai tranquilla.
Risero entrambe. - Forse hai ragione, sono io che sono esagerata.
- Mmmh... forse giusto un pochino! Sono abituata non preoccuparti ehehehehe. Ascolta, non stiamo ufficializzando il nostro fidanzamaneto, sto solamente conoscendo i genitori di lui prima che tornino in irlanda. Difficilmente li vedrò, è un'occasione visto che sono qui. Nulla di più e fidati,  anche per  lui è così tranquilla. Non stiamo affrettando nulla
- Va bene tesoro. Comportati bene però
- Certo che si!
- Ora scappoo farò tardi, attente a vostro fratello. 
- Tranquilla, il mocciosetto è in buone mani! - rise
***
- Non ci voglio rimanere con lei. Vengo con te!
-  Te l'ho già detto, non puoi venire Dan! 
- Ti pregoooo! Faccio il bravo. Niente capricci, niente di niente. - fece gli occhi dolci. Stava per convincerla quando il suo cellulare squillò:

"Sono qui fuori scendi."

 Non capì più nulla tanto era l'agitazione, prese la borsa e si incamminò verso l'uscita.
- Julia mi raccomando! - disse indicando il fratellino che si era incantato a vedere la TV e non si era accorto che sua sorella stava uscendo 
- Tranquilla ci penso io
- Se ti serve una mano chiama. -  Uscì e si diresse verso la macchina del suo moroso. 
- Come siamo belle!!!!
- Grazie, anche te non scherzi! I tuoi? - Chiese non vedendo nessuno
- Sono con la loro macchina. Ci aspettano li.  Dopo cena se non si farà tanto tardi vorrei passare del tempo con te, così ho deciso di prendere l'altra macchina. 
- Sei un tesoro! 
- Pronta?
- Assolutamente! 
- Allora andiamo. 
Durante il tragitto parlarono delle loro rispettive giornate: di coda avevano fatto, dei moduli da compilare e ad un tratto Colin tirò fuori un argomento che fece innervosire Jen!
- Tra un paio di giorni arriveranno Matt, Lucas e Yuri.  Ricordi vero? 
- Certo che ricordo! Sono contenta di rivederli, un po' meno che me li ritroverò sempre appiccicati a te, quindi addio privacy, ma ok!
- Chi ha detto questo! Vieni sempre al primo posto. Avremo i nostri spazi piccoletta... comunque non è questo che volevo dirti...
- E cosa allora?
- Ho paura a dirtelo. Vedi...  qualche tempo fa,  prima di venire qui , con i ragazzi stavamo organizzando questo viaggetto...
- Non prenderla per le lunghe daiiii! Non sarà così tremendo quello che hai da dirmi.
- Scende anche Helen. - disse di botto.
- Cioè?  Helen ha preso casa con voi?  Vorresti forse dirmi che quella ragazza ruba uomini verrà a dormire in casa insieme a te? 
- Non dormiremo insieme!
- Hai capito lo stesso! Non voglio che dividete la casa. Non mi fido di lei.
- Come potevo sapere che si sarebbe lasciata con mat?
- Ooooh... io lo sapevo. Quella aveva altri piani fin dall'inizio. Vuole te!
- Ma io no! 
- Non mi fido e basta!
- Cosa vuoi che faccia? 
- Dille di rimanersene in Irlanda. In fondo non te la sei mai filata dovrebbe essere abituata ad un certo trattamento da parte tua.
- Stai diventando cattiva sai?!? 
- Se lo merita. Tu sei mio non deve neanche pensare di metterti le mani addosso.
- Non succederà te lo prometto!  Ora siamo arrivati che vogliamo fare: continuare a discutere o vuoi venire a conoscere i miei?
- Non finisce qui! 
- oooooh mi dispererei se succedesse- disse ironicamente. Uscirono dall'auto e si recarono nel ristorante dove ad attenderli vi erano già i genitori di lui.
- Mamma,  papà, scusate il ritardo. C'era traffico.
- Tranquillo siamo appena arrivati anche noi.
-  Volevo presentarvi Jennifer!
- Ciao tesoro! - le disse la madre - E' bello conoscerti in una cura istanza migliore rispetto all'ultima volta.
- È vero piacere anche per me signori - disse stringendo la mano ad entrambi
- Colin! Falla accomodare, non essere il solito cafone! - lo rimprovero suo padre.  - Allora Jen cosa ci dici? Come andata la maturità? A questo scanzafatiche sembrerebbe bene
- Veramente io ho appena finito il secondo anno. Ce ne vorrà di tempo er arrivare al diploma, ma se la mia media di adesso rimane invariata, punto ad avere il 100 pieno! La lode non lo so ma ci penserò a tempo debito.
 Il padre rimase senza parole! -  Un piccolo genietto insomma e brava, ma una cosa mi lascia perplesso... Colin,  non è un po' piccolina per te?
- Papà non ti ci mettere anche te! Se i suoi genitori hanno in grandi linee accettato la cosa non vedo perchè non dovresti farlo tu!
- Hai ragione. - Tornò a parlare con lei - Ti tratta bene mio figlio?  
- Si, non si preoccupi. Mi tratta anche fin troppo bene! 
- Sono contento! Sai una cosa? Mi stai simpatica Jennifer. Vedo mio figlio mattere un po' di sale in zucca giorno dopo giorno, ora capisco di chi sia il merito.
- Io non faccio assolutamente nulla mi deve credere. 
- Anche modesta! Che dire Colin. Hai fatto proprio una bella scelta.
Passarono il resto della serata a parlare delle loro vite, della scuola e della passione per il cinema e teatro che accomunava i due ragazzi.... 
- Mamma, papà, si è fatto tardi. Devo riaccompagnarla a casa o i suoi mi uccideranno.
- Certo non preoccuparti! È stato un piacere conoscerti Jennifer. -  La salutò il sig. O'Donoghe con una stretta di mano
- Anche per me! Fate buon viaggio! - e dopo aver salutato anche la signora si diresse in macchina con Colin per tornare a casa. Durante il viaggio non disse una parola. Improvvisamente quel suo atteggiamento gentile e amorevole che aveva avuto fino a due minuti prima era scomparso nel nulla!
- Che ti prende amore? - ma lei non lo calcolò - Oi Jen! guarda che sto parlando con te! - Disse fermando la macchina - Si può sapere che c'è?
- Niente pensa a guidare! - disse con strafottenza.
- Fai sul serio! Sei arrabbiata con me? E quale sarebbe il motivo?
- Me lo chiedi anche? - iniziò ad alzare la voce - Mi stai chiedendo davvero quale sia il problema Col???? LEI! LEI È IL PROBLEMA. NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE CHe QUELLA VENGA AD ABITARE PER UN MESE A CASA CON TE! 
- Amore...
- E NON CHIAMARMI AMORE!
- Jen, ascolta, davvero non devi preoccuparti di nulla! Se potessi ti farei venire a casa con tutti noi ma i tuoi mi sparerebbero a vista se gli proponessi una cosa del genere! Proverò a parlare con Matt per convincerla a non venire... ma ti prego, non tenermi il broncio!  - Non gli rispose subito - Allora? Va bene se facciamo così? - Annuì - Me lo dai un bacio prima di andare via?
- No! Sono arrabbiata...
- Con me?
- N,  ma sono comunque arrabbiata! Ci vediamo domani! - uscì dalla macchina e si diresse a casa sua. Aprì la porta e senza calcolare l'intera famiglia, che stava davanti alla TV, andò al piano di sopra.
- Guai in vista! - disse la mamma 
- Magari si sono lasciati. Sarebbe un problema di meno
- Papà! - lo rimprovero Julia - Vado a vedere! - Sali le scale ed entrò, senza chiedere il permesso, in camera di sua sorella. - Problemi jen?
- Quella stupida di Helen verrà in vacanza qui e pensa di alloggiare a casa di Colin e la sua comitiva!
- Wooow!  Beh... ti fidi di Colin no?
- Certo che mi fido di lui! Non mi fido di lei però. Non voglio che stia a contatto con lui. Già devo sopportare che in inverno si vedranno più spesso di quanto ci vedremo noi, non posso sopportare anche che stiano sotto lo stesso tetto. 
- Colin che dice di tutto ciò?
- Prova a chiamare Matt per convincerla a non venire. Ma solo perchp mi sono arrabbiata. 
- Lui è tranquillo ecco perchè non ci ha pensato. Ti ama, non ti tradirebbe mai. Aspetta di sapere che dice Matt per arrabbiarti Ok? 
- Forse hai ragione tu!  Grazie julia.
- Dovere di sorella! 
***
L'indomani Colin chiamo il suo amico Matt
- Oi amico come mai chiami a questora? 
- Ho bisogno di un favore. In che rapporti sei con Helen?
- Migliori di un paio di settimane fa! Perchè?
- Jen non vuole che venga a stare da noi. 
- Era facilmente intuibile dopo quello che ha fatto Helen! Ha anche ragione .
- So che a ragione, appunto ti sto chiamando . Non è che riesci a convincerla a non venire? 
- E  come faccio!!! 
- Che ne so... dille di portare un'amica e le facciamo alloggiare da un'altra parte. No idea stupida. In casa ci sono miglioni di posti letto non se la berrebbe.
- Aspetta... ho un'idea! Sai che a me interessa ancora Helen giusto?
- Si!
- Io vorrei provare a ricorteggiarla... che ne pensi se ci facciamo un viaggetto io, te, lei è la tua fidanzata? Diventerebbe n viaggio tra due coppie,  Helen non si sentirebbe esclusa è Jen non si dovrebbe preoccupare perchè starebbe con te tutto il tempo e noi due ci godremo comunque le vacanze.  Una volta passata questa gita le dico che rimango solo io a farti compagnia perchè devi  preparare i test universitari e vuoi poche persone intorno. Naturalmente gli altri verranno ugualmente ma lei nn lo saprà e non ci resterà male. 
- Sarebbe una buona idea ma non so se i genitori di Jen la farebbero venire con noi. Sono molto severi e inquadrati. Provo a chiederglielo comunque. Ti aggiorno il prima possibile. - Riagganciò e fece subito il numero della sua fidanza spiegandogli tutta la situazione.
- Beh si comincia a ragionare... almeno posso tenerti d'occhio.
- Devi tenere d'occhio me?
- Sai cosa intento, ho la possibilità di marcare il territorio almeno.
Colin rise - Dici che i tuoi ti daranno il permesso di venire in vacanza con noi? 
- li convinco tranquillo.  Ti chiamo appena mi dicono di sì!
- Non aggredirli ok? 
- Fidati di me!!!!  
A tra poco....
***
Jen passò parte della mattinata a preparasri un discorso per far accettare  la proposta della vacanza ai suoi genitori. Niente le sembrava adeguato così decise di scendere al piano di sotto e provare a improvvisare qualcosa nella speranza di essere  più fortunata. Andò in cucina e trovò sua madre intenta a preparare il pranzo.
- Mamma possiamo parlare? 
Sua madre si giro preoccupata. - Tu che mi chiedi di parlare? Che è successo? Guai in vista?
- Niente di tutto ciò! Volevo chiederti un favore.... - non continuò subito
- Allora tesoro? Cosa devi chiedermi?
- Sai che io e colin stiamo insieme no?
- Questo discorso già non mi piace, comunque si state insieme... poi?
- E sai anche che a giorni verranno i nostri amici dall'Irlanda. Beh ecco si stava pensando di partire per una settimana per fare una piccola vacanza tutti insieme. Volevo chiederti il permesso di andare con loro.
- Chi sarete?
- Io, Colin, Matt e Helen!
- Due coppie insomma.
- Si esatto!
- Jen... 
- Mamma aspetta fammi finire. In teoria loro dovevano solamente scendere giù, ma non mi piace il fatto che Helen dorma in casa con loro, non dopo che ho saputo che ha interesse per Colin. Abbiamo quindi pensato di raggirare il problema in modo che possa tenerla d'occhio.
- Mi stai chiedendo di mandarti in vacanza con il tuo fidanzato lo sai si? E per giunta con tutte persone più grandi di te.
- Si lo so! Ma non c'è nulla di male, ci vediamo già  tutti i giorni e voi ne siete al corrente. 
- Si ma partire con lui significherebbe non avere grandi nei dintorni che vi controllano e sicuramente dividereste la stessa stanza. Ritorniamo al punto di qualche mese fa... non voglio che affronti a quest'eta una relazione cosi.
- Così come?
- In maniera anche fisica. Sopratutto con uno più grande.
- Mamma posso dirti una cosa?
- Si certo...
- Sono stata sincera con te dal nostro ultimo discorso tranne per una cosa. Io e Colin facciamo sesso regolarmente!  E' giusto che comunque tu lo sappia. Non è inpedendomi di andare in vacanza con lui che le cose non succederanno.
- Jen! Ma davvero dici?  - Disse portandosi una mano sulla fronte. 
- Si... 
- Perchè hai deciso di dirmelo? 
- Perchè confido nel fatto che sei una donna prima che una mamma e che sicuramente avrai passato situazioni di questo tipo. Io vorrei davvero andare in vacanza con lui.
- Non lo so tesoro, mi hai fatto cadere completamente dalle nuvole.
- Davvero non ci eri arrivata?
- No! Pensavo avessi capito fosse stato un passo troppo affrettato e che fossi tornata sui tuoi passi... invece mi sbagliavo.
- Mamma non ti ho mica detto che sto per morire! - rise
- No, ma tu mi farai morire prima o poi. Anche se ti dicessi di sì per il viaggio, cosa pensi che convincerà tuo padre?
- La tua buona dialettica?
- Aspetta aspetta....  cosaaaa? Vorresti che parlassi io con tuo padre? Scordatelo!
- Ma mamma!!!
- No no no... se sei grande per fare l'amore con il tuo fidanzato sei anche grande per parlare con tuo padre. Se lui ti dirà di sì allora io non ti ostacolerò!
- Ma sai già che mi dirà di no! 
- Non mi va di discutere Jen! Se voi parla con tuo padre. 
- E io che pensavo che saresti stata dalla mia parte! - Fece per uscire
- Jen, aspetta!
- No! Va bene così! E se ne andò...
***
La sera quando il padre rientrò a casa con tutta la pazienza di questo mondo Jen provò  a spiegare anche a lui la situazione tralasciando il fattore rapporti fisici con Colin.
- Tesoro la mia risposta è no, ma credo fossi già preparata per questo.
- Ma papa dai!!! Che può succedere! Dormirò con Helen e lui con Matt perchè preoccuparsi! 
- Mi fai così scemo?
- È la verità!  E poi scusa... in Irlanda a settembre mi ci mandi e ora in vacanza no?
- Non ho ancora detto che ti ci mando, non mettermi parole in bocca che non ho detto, ma almeno lì ci saranno i suoi genitori...
- Guarda papà che se proprio uno le cose le vuole fare non sono di  certo i genitori ad impedirlo.
- La situazione non cambia. Per me è no. 
Senza replicare si avviò in camera
- Cosa ha detto tuo padre? - chiese sua mamma
- Come se nn conoscessi già la risposta!
- Jen tesoro...
- No mamma davvero, non voglio sentire niente. Va bene così! - si chiuse in camera.
***
- David ascolta... e se le dessimo una possibilità?
- Ti ci metti anche tu ora?
- Pensaci... da quando abbiamo avuto l'ultima discussione si è comportata sempre bene, non ha più risposto male, non ha mai infranto il coprifuoco, ci dice sempre dove va e ha già ripreso con i libri. Si sta anticipando le materie, forse un premio lo merita.
- E tu ti fidi a mandarla in vacanza con quello? 
- Le vuole bene, non la tratterebbe mai male.
- Non parlo di come la tratta.  Sai cosa intendo e sai come la penso.
- Beh io penso che se uno voglia fare qualcosa lo fa a prescindere dal contesto. Non è inpedendogli di fare una vacanza che la fermeremo in caso voglia fare altro. Può farlo benissimo in qualsiasi momento. 
Le stesse parole di tua figlia. Ora ho capito da chi a preso! Non mi mettere queste cose in testa che poi le evito anche di uscire.
- Sai che ho ragione... rimane il fatto che dobbiamo avere fiducia in nostra figlia. Sono solo 7 giorni. 
- Due contro uno insomma. 
- Proviamo a darle fiducia.
- Mi arrendo! Ma a patto che dorma davvero con Helen.
La signora Morrison salì al piano di sopra ed entrò in camera di sua figlia.
- Tesoro...
- Mamma, esci cortesemente. Sto studiando se non l'hai notato.
- Lo studio oggi può essere interrotto.  Non hai scuola, sei in vacanza e ancora non hai compiti da fare.
- Che vuoi?
- Chiama Colin e digli che puoi andare in vacanza con lui e i vostri amici.
- Mi stai prendendo in giro? - disse fissandola.
- No!  Ho parlato con tuo padre e gli ho fatto vedere una visione della vita un po' più realistica. 
- Che gli hai detto? - Disse facendo tornare un sorriso sul suo volto
- Non ha importanz,a ma ha chiesto esplicitamente che devi dormire con Helen. 
- Va bene!!!! No Problem! -  disse scattando in piedi - Farei di tutto per tenerla lontano da lui anche passare una settimana in sua compagnia. 
- Tu con quella faccia?
- Certo e poi ha detto dormire, posso benissimo passare del tempo con lui e poi tornare in camera da Helen per dormire.
- JENNIFER! Va bene la confidenza madre figlia ma non esagerare! -  Disse la mamma sconvolta!
- Che hai capito mamma!!!! Stavo scherzando.  Volevo solo testare le tue reazioni. - Disse ridendo. -  Ora chiamo Colin. Esci ciaooooooo!
Prese il cellulare e compose il suo numero! Non lo  fece neanche parlare che gli disse:
- Ho il permesso di partire!!!
- Mi stai prendendo in giro? 
- No ma devo stare in stanza con Helen!
- E' una notizia fantastica amore! Di un po: hai intenzione di obbedire? 
- Si questa volta si! Tanto questo non impedisce un bel niente.... - disse maliziosamente
- Ma ti ho fatto diventare io cosi maliziosa? 
- Non sono maliziosa... 
- Lasciamo stare... comunque ho intenzione di venire a casa tua tra poco
- Per fare? 
- Per parlare con i tuoi
No no No! che cosa???? 
Riagganciò senza dare ulteriori risposte.  Cinque minuti dopo qualcuno bussò alla porta di casa sua.
- Colin! - esclamò la signora Morrison - Jen e sopra, la chiamo.
- No, non si proeoccupi, sono venuto a parlare con lei e suo marito... 
Con molta sorpresa la signora lo fece accomodare  - David tesoro c'è Colin che vorrebbe scambiare quattro chiacchiere con noi.
- Ciao lo salutò il padre della sua fidanzata  - vieni accomodati.
- La ringrazio
Allora cosa volevi dirci?
- Volevo tranquillizzarvi sul viaggio che faremo. In pratica Jen non vuole che Helen venga qui a passare le vacanze per paura che ci provi con me così un mio amico ha avuto l'idea di fare un viaggio tutti insieme in modo che Helen non si senta esclusa e che Jen non sia gelosa. 
- Sapevamo già questo...
- Volevo darvi la mia parola di trattare vostra figlia come si rispetti e di stare tranquilli che divideremo le camere in maniera equa:  Helen e Jen e io e l'altro ragazzo. Su questo posso darle la mia parola.
- Lo apprezzo molto ragazzo e il fatto che tu sia venuto qui in casa nostra per parlarci di questo ti fa onore  ma attento a te comunque.  Lo so come ragionate, non sono nato ieri... Jen a mio parere è ancora piccola per un certo tipo di relazioni sopratutto rispetto a te che sei già più grande. Ti sto affidando mia figlia, vedi di non deludermi. 
- Non succederà. Ha la mia parola.
- Ma che bel quadretto! - disse Jen entrando e abbracciando Colin
- Tesoro ciaooo!  Hai sentito tutto?
- Si!!! Ma potevi anche parlarne con me prima! 
- Era una cosa tra me e i tuoi.
- Perdonato! Usciamo dai! 
-  Qualcuno di mia conoscenza non dovrebbe fare le valigie?  - Chiese la madre
- Le ho già fatte! - disse con un sorrisetto.
- E quando?
- Mi sono avvantaggiata già prima di chiedervelo ehehehe!  mal che andava le avrei disfatte.... ciao ciaooooo!!!!
- Sta divendando davvero ingestibile! - disse suo padre 
- Speriamo che con gli altri due siamo stati più fortunati.... 
 
Note dell'autore:
Ciaoo! Eccomi qui, questa volta non sono in ritardo! eheheheheh.... I problemi famigliari sembrano essere finiti ma torna un argomento già visto in qualche precedente capitolo: Helen. Vi avevo anticipato che sarebbe ricomparsa ebbene eccola qui! Come saranno queste vacanze? Alla prossimaaaaaa
P.S. Il capitolo è un po più lungo questa volta! ;)
  
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