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Autore: DesiKookie93    13/08/2017    4 recensioni
Scopri una verità che i tuoi genitori ti hanno nascosto fin da quando eri piccola... pensando di farlo per il tuo bene...
Come la prenderai?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PoV You
 
 
Mancavano solo due giorni al primo giorno di scuola…
E io non avevo ancora preparato nulla.
 
Però dopo tutto quello che era successo, era normale che non pensassi minimamente alla scuola.
I due giorni precedenti li avevo passati quasi interamente nello studio di registrazione di Yoongi.
Non riuscivo ad aspettare l’inizio della scuola per sentire quello che aveva composto, ero troppo curiosa.
In più volevo stare lontano da casa per un po’ per non vedere i miei.
Se pensavo a loro, anche solo per un secondo, mi innervosivo, forse troppo a volte.
Però dall’altra parte, c’era una parte di me che voleva fare pace con loro, non perché volessi perdonarli per quello che avevano fatto, ma semplicemente perché non sopportavo questa situazione di non parlarsi e fare di tutto pur di evitarci a vicenda.
 
Perché sì, anche i nostri genitori adesso ci evitavano, non provavano nemmeno più a rivolgerci la parola.
 
Raccontai di questo a Yoongi, dato che con qualcuno dovevo sfogarmi, e lui era sempre disponibile ad ascoltarmi e aiutarmi.
Lui mi disse che non tutto si sarebbe sistemato subito, ovviamente, però mi disse anche che io stessa sarei dovuta “andare incontro” ai miei, anche perché loro non ci parlavano più proprio perché io e Jungkook non parlavamo con loro, ma li evitavamo.
 
Jungkook…
Dopo essere andata con lui in fumetteria l’altro giorno, non ci eravamo più visti molto, nonostante abitiamo nella stessa casa, soprattutto perché io la mattina stavo a letto fino a tardi, e passavo il resto della giornata da Yoongi, rimanendo fino a tardi da lui.
Non lo avevo ancora nemmeno ringraziato per avermi regalato l’action figure, e ancora non capivo perché me l’avesse presa.
Insomma, se voleva regalarmi qualcosa, poteva prendermi un manga, quello costava meno.
 
Quando qualcuno mi comprava qualcosa che sapevo non costasse poco, mi sentivo sempre in debito con quella persona, perché non volevo spendesse così per me.
 
Quando scesi all’ora di pranzo per cucinarmi qualcosa, trovai Jungkook ai fornelli.
 
- Che stai cucinando? – chiesi, avvicinandomi a lui per sbirciare nella padella.
- Una semplice pasta, ne vuoi un po’? – mi chiese lui, girando il viso per guardarmi.
- Sì, io intanto apparecchio. – risposi, iniziando a tirar fuori le posate dal cassetto vicino ai fornelli, per poi andare a prendere i piatti dalla credenza. 

Poco dopo, lui finì di cucinare, e dopo aver messo il cibo nei piatti, iniziammo a mangiare.
Inizialmente mangiammo in silenzio, nessuno dei due parlò.
Ogni tanto, il mio sguardo si posava su di lui, non riuscivo a non guardarlo.
Fu proprio lui a interrompere il silenzio.
 
- Di che parla quel videogioco? – chiese, alzando lo sguardo su di me.
- Quale videogioco? – chiesi un po’ spaesata per la domanda improvvisa.
- Quello di cui ti ho preso l’action figure l’altro giorno… -
- Oh, quello. Devi andare nei dungeon a combattere mostri e arrivare all’ultimo piano per battere il boss finale. –
- Che tipo di mostri ci sono? –
- Uhm… un po’ di tutto direi. Ci sono quelli tipo insetto e poi altri come scheletri, falci della morte, draghi ecc… - dissi io, contando i tipi che dicevo con la mano.
- E a te piacciono quei tipi di mostri? – mi chiese lui sogghignando.
- Quelli che non mi piacciono sono gli insetti, gli altri tipi non mi fanno impressione. – risposi, scrollando le spalle.
- Chissà quante volte avrai gridato mentre giocando appariva un tipo insetto. – sentii che stava trattenendo una risata mentre parlava.
- Ehi! È colpa degli sviluppatori dei videogiochi se mettono quei tipi di mostri… se non ci fossero il gioco sarebbe più bello… - dissi gonfiando le guance.
- Che carina che sei quando fai l’offesa! – 

Un attimo…
COSA?
Cosa aveva appena detto?
 
Lo guardai.
Mi stava fissando sorridendo e facendo gli occhioni dolci.
Sentii le guance avvampare e velocemente girai il viso di lato.
 
- Comunque… mi faresti vedere il gioco? –
- Eh? Uhm… quando finiamo di mangiare te lo vado a prendere… -
- No, voglio vedere te mentre lo giochi. –
- Perché io? –
- Beh, il gioco è tuo, e io non riuscirei a fare nulla visto che non conosco i comandi e non so cosa devo fare… -
- Uhm… V-va bene… - dissi un po’ imbarazzata, tenendo lo sguardo basso. 

Mi sentivo in imbarazzo al pensiero che qualcuno mi avrebbe guardato mentre giocavo.
Così, finito di mangiare lavammo i piatti e andammo nella mia camera, dove avevo un televisore decente collegato alla play, e inserii il gioco.
 
Jungkook si sedette ai piedi del mio letto a gambe incrociate, davanti alla tv, ed io mi sedetti vicino a lui quando ebbi sistemato il gioco ed ebbi preso il joystik.
Iniziammo così a giocare, e io mentre giocavo gli facevo una specie di “tutorial”, spiegandogli quello che andava fatto per salire di livello, per potenziarsi, ecc…
 
- E questo è un dungeon, può essere un deserto, una montagna, un lago, o qualsiasi luogo, e al centro c’è sempre l’entrata per un labirinto che porta al boss del piano. Solo battendo questo boss è possibile sbloccare il piano successivo e quindi andare avanti con la storia. – gli dissi.
- Uhm, credo di aver capito… ma come armi non ci sono anche le pistole? –
- No, questo è un mondo di spade, quindi tranne spade, pugnali, lance e altre simili non ci sono altre armi. Le armi da fuoco non ci sono in nessuna delle serie di questo gioco, anche se nella seconda serie dell’anime ci sono. –
- Davvero? Allora me lo dovrò guardare. –
- Se vuoi ti posso passare gli episodi. Io li ho scaricati tutti. –
- Davvero? Almeno non li devo cercare… -
- Già, è più il tempo che impieghi a cercarli e scaricarli del tempo che impieghi a guardarli. – dissi io sorridendo. – Comunque non pensavo ti piacessero le pistole. –
- Perché no? –
- Beh… forse per il manga che ti ho visto comprare l’altro giorno. – dissi, ripensando proprio a quel manga.
- Beh, mi piacciono diversi generi di manga. Ma per i videogiochi preferisco gli sparatutto. –
- Oh, io invece preferisco i mondi di spade. –
- Mi fai provare? –
- Uh? Sì, tieni. – dissi, passandogli il joystik. 

Iniziai a guardarlo giocare, e spesso il mio sguardo andava più su di lui che sul gioco, ma fortunatamente lui non sembrava accorgersene, o almeno io ci speravo.
Restammo tutto il pomeriggio così, a giocare in camera mia, e grazie a lui ero anche salita di un bel po' di livelli e di piani, anche se non ero ancora a metà gioco.
Non avevo ancora aperto il videogioco di Yoongi, quello che stavamo giocando in quel momento era quello precedente, che io dovevo ancora finire.
 
Dopo aver passato qualche ora a giocare a quel videogioco, decidemmo di giocarne uno multiplayer, e di sfidarci.
Jungkook se la cavava davvero bene con i videogiochi, ma io non ero da meno, infatti molte partite le finivamo alla pari, alcune le vinceva lui e altre io.
Anche se solo un pochino, sentivo che lentamente mi stavo avvicinando a lui, stavo imparando a conoscerlo meglio.
 
E pensare che mi facevo mille problemi al pensiero di come fare a sapere qualcosa di lui.
E invece…
Era bastato un semplice pomeriggio in fumetteria e quel pomeriggio che stavamo passando in camera mia, per sapere che anche a lui piacessero i videogiochi e i manga, anche se non avevamo proprio gli stessi generi preferiti.
Era bastato poco.
 
A proposito…
Solo in quel momento mi resi conto che eravamo nella MIA camera!
Le mie guance diventarono bollenti appena me ne resi conto, e con la coda dell’occhio guardai Jungkook.
Possibile che per lui non faceva alcuna differenza trovarsi nella camera di una ragazza?
Forse perché ero sua sorella?
 
Lui in quel momento esultò perché aveva vinto la partita, anche perché io avevo altro per la testa e non mi stavo concentrando per nulla sul gioco, e si girò verso di me.
Quando però mi guardò, io arrossii violentemente perché ero rimasta imbambolata a guardarlo, e subito girai il viso dall’altra parte.
 
- Che ti prende? – mi chiese, sporgendosi verso di me per guardarmi in viso.
- N-niente… - risposi vaga.
- Sicura? Sei tutta rossa… - disse lui, continuando a fissarmi. 

Io non sapevo come rispondere, così annuii senza dire nulla.
 
- Sono così bello da farti perdere la concentrazione sul gioco? – mi chiese con un ghigno.
- Eh? – risposi, girandomi a guardarlo.
- Ho indovinato vero? – mi disse facendo lo sguardo malizioso.
- N-no… che centri? Ero solo sovrappensiero… tutto qui… - risposi abbassando lo sguardo.
- Stavo solo scherzando… - disse, abbassando il tono di voce. 

Prima che io potessi fare o dire qualsiasi cosa, lui aveva mollato il suo joystik vicino a sé e aveva iniziato a farmi il solletico.
Io cercai di fermarlo, anche se non riuscivo bene e iniziai a ridere.
 
- N-no… basta… soffro troppo il solletico… - dissi, non riuscendo a trattenere le risate e nemmeno a fermare le sue mani.
- Non finchè non scopro dove lo soffri di più. – mi sussurrò all’orecchio, per poi mordermelo leggermente.
- Eh? No, aspetta… - 

Non servì a nulla.
Lui iniziò a farmi il solletico ovunque, ed io non riuscivo a trattenere le risate.
Per vendicarmi, iniziai anche io a fargli il solletico, e notai fortunatamente che anche lui lo soffriva, forse più di me.
Stavamo ridendo entrambi come pazzi, cercando il punto debole dell’altro, quando all’improvviso ci bloccammo.
 
Facendoci il solletico a vicenda, ci eravamo mossi troppo, e ci accorgemmo troppo tardi che io ero finita sdraiata sul pavimento con la maglietta mezza alzata perché lui ci aveva infilato le mani sotto per farmi il solletico sui fianchi, e lui era sdraiato a cavalcioni su di me.
Quello che ci aveva fermati, fu il fatto che ci ritrovammo i visi TROPPO vicini, le nostre labbra quasi si sfiorarono.
Io lo stavo fissando completamente rossa in volto, cercando di riprendere fiato, e lui appena si era accorto in che posizione ci trovavamo, aveva tolto le mani dai miei fianchi e le aveva spostate ai lati del mio viso, ma con il suo corpo non si era mosso di un millimetro.
 
Continuavamo a guardarci l’uno negli occhi dell’altro.
 
- Kookie… - dissi con un filo di voce. 

Lui appena lo chiamai sembrò risvegliarsi, e si sollevò sedendosi di fianco a me, e girando il viso dall’altra parte.
Io mi rialzai, abbassando la maglia imbarazzatissima.
 
Com’eravamo finiti in quella situazione?
Ci stavamo solo facendo il solletico a vicenda.
 
- Forse è meglio che torno in camera mia… - disse lui con il tono basso, cominciando ad alzarsi. 

Io non volevo che se ne andasse, ma non ebbi nemmeno la forza di fermarlo, ero troppo imbarazzata.
Avrei voluto passare ancora un po’ di tempo con lui, ma dopo quello che era appena successo, non so come ci saremmo guardati.
 
Ormai si era fatta sera, così, dopo essere scesa a farmi qualcosa per cena, andai a farmi un bagno e poi andai a dormire.
 
 
Il mattino seguente scesi a fare colazione ad un orario decente.
Io stessa mi meravigliai di non essermi svegliata tanto tardi come al solito.
Ma dopotutto non è che avessi dormito molto.
Avevo passato la notte a ripensare a quando io e Jungkook ci eravamo fatti il solletico…
A quanto i nostri visi erano dannatamente vicini… decisamente TROPPO!
 
Ripensandoci, sentivo il cuore che stava per scoppiare.
Non mi ero mai ritrovata così vicina al viso di un ragazzo, e soprattutto in quella posizione…
Al solo pensiero sentivo le guance in fiamme.
 
Proprio in quel momento, Jungkook apparve sulla porta della cucina, ancora mezzo addormentato, e appena mi vide, venne a darmi un bacio sulla guancia, per poi dirigersi verso il frigo per cercare da mangiare.
 
- Buongiorno… -
- B-buongiorno… - risposi arrossendo. 

Non sapevo che fare, lui sembrava comportarsi come se niente fosse.
Beh, non che fosse successo chissà che cosa, però era una situazione abbastanza imbarazzante.
Così, decisi che anche io avrei finto che non fosse successo nulla, o almeno ci avrei provato.
 
- Oggi mi fai vedere qual è il tuo gioco preferito? – gli chiesi. 

Lui mi guardò un po’ sorpreso dalla domanda, poi sembrò pensarci sù, e annuì.
Io presi la mia colazione e come sempre andai a sedermi di fronte a lui.
Per il resto della colazione nessuno dei due parlò.
 
È vero che io ero ancora tremendamente imbarazzata per il giorno prima…
Ma allo stesso tempo, ero dannatamente curiosa di sapere quale fosse il videogioco preferito del mio fratellino.
Chissà, magari mi sarebbe tornato utile per fargli un regalo come lui lo aveva fatto a me.
 
- Io adesso devo uscire, se vuoi ti mostro il gioco quando torno. - mi disse quando uscimmo dalla cucina.
- Oh, va bene. – risposi. 

Chissà dove doveva andare…
 
Quando lui uscì di casa poco dopo, io mi diressi in camera mia.
Dovevo preparare la cartella per l’indomani.
Non volevo arrivare come al solito a prepararla la mattina e rischiare di arrivare in ritardo.
 
Così, iniziai a preparare l’astuccio e tutto l’occorrente per il primo giorno.
Controllai di aver fatto tutti i compiti, e quando ebbi finito di sistemare tutto, andai alla mia scrivania e mi misi a disegnare.
 
Decisi di provare a fare un ritratto di Jungkook, e non le versioni chibi di lui da piccolo che facevo sempre, ma un vero ritratto, di come lui era adesso.
 
Iniziai a disegnare la forma del viso e i capelli, per poi passare agli occhi, al naso e alle labbra.
 
Quando arrivai alle labbra mi fermai ripensando involontariamente per l’ennesima volta al giorno prima…
Aveva le labbra dannatamente invitanti…
 
No, ok…
Non posso pensare certe cose…
Però finchè non finii di disegnare non riuscii a smettere di pensarci…
 
Finito il disegno controllai l’ora, e decisi di passare il tempo ascoltando il mixtape di Yoongi.
 
Dovevo pensare ad altro.
Decisamente.
 
 
Dopo pranzo, io e Jungkook andammo stavolta in camera sua, perché il gioco l’aveva sul pc, e ci sedemmo entrambi alla sua scrivania, io avevo portato la sedia dalla mia camera.
 
Il suo gioco preferito era OverWatch, uno sparatutto multiplayer.
Decidemmo così di sfidarci di nuovo, ma io non ero per niente portata per gli sparatutto, infatti continuavo a perdere e lui a vincere.
 
- Dai, è solo perché non ci hai mai giocato. – mi disse, sorridendomi.
- Lo so, se ci sapessi giocare ti straccerei. – gli risposi, facendogli la linguaccia.
- E io che volevo essere carino… - disse lui, mettendo il broncio.
- Eddai, scherzavo. Sei davvero bravo a questo gioco, volevo solo prenderti un po’ in giro. –
- Beh, tu sei bravissima con i giochi di spade. – 

Entrambi scoppiammo a ridere, e quando fu di nuovo ora di cena, decidemmo di smettere di giocare e scendere a mangiare.
 
 
Dopo cena, io andai come sempre a farmi un bagno rilassante, e mentre stavo per tornare in camera mia, vidi che la porta di quella di Jungkook era socchiusa, e sentii dei sospiri e degli sbuffi provenire da dentro la camera, e un rumore di tanti fogli.
 
Incuriosita, mi avvicinai e spiai dallo spiraglio già aperto.
 
Il mio sguardo andò subito sul letto di Jungkook che era interamente ricoperto dai libri di scuola e dai quaderni che avevamo comprato, mentre lui era seduto ai piedi del letto con la cartella tra le gambe.
 
Probabilmente era indeciso su cosa portare il primo giorno di scuola, anche perché non era mai stato in una scuola italiana prima.
 
- Porta solo un paio di quaderni, il primo giorno non facciamo un granchè. – dissi, aprendo leggermente la porta per farmi notare. 

Jungkook saltò in aria sentendo la mia voce, troppo concentrato in quello che stava facendo.
Alzò lo sguardo su di me per qualche secondo, confuso.
 
- Tu che ci hai messo? – mi chiese, facendo gli occhi dolci.
- Solo alcuni compiti e qualche quaderno nuovo. – 

Mentre parlavo, mi ero avvicinata al suo letto e avevo iniziato a sistemargli i libri e i quaderni sparsi in giro.
 
- Tu non hai nemmeno i compiti da portare, quindi qualche quaderno ti basta. – gli dissi, passandogli appunto un paio di quaderni che lui mise in cartella. 

Lo guardai mentre finiva di mettere tutto in cartella, e poi lo aiutai a sistemare il casino che aveva tirato in giro solo per una cartella.
 
- Sai già in che classe devi andare? – chiesi, leggermente curiosa.
- Non lo so ancora, ma inizierò frequentando il secondo anno. – 

Aspetta… COSA?
 
- Come il secondo anno? – chiesi, sorpresa.
- Beh, hanno visto i miei voti, anche se non è che vado bene in qualunque materia, non sono un secchione, e mi hanno detto che mi avrebbero mandato con quelli del secondo anno. – disse lui, come se fosse la cosa più normale del mondo. 

Cioè… io adesso dovevo iniziare il secondo anno, e lui, essendo un anno minore di me, avrebbe dovuto frequentare il primo.
Invece saremmo stati nello stesso anno, non riuscivo a crederci…


 
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- Angolo Autrice – 

Ecco un nuovo capitolo!! ^^
Allora, in questo succedono un po’ di cose, i due fratelli scoprono il gioco preferito dell’altro, e si fanno il solletico che non finisce molto bene ^^”
E scopriamo anche che grazie ai suoi voti (anche se non eccellenti) Jungkook salterà praticamente un anno, frequentando lo stesso della sorella.
Finalmente il primo giorno di scuola è alle porte.
Grazie a chi la legge, chi la aggiunge alle Preferite/Seguite/Ricordate e chi mi fa sapere cosa ne pensa con una recensione. Gomawo <3
 
Alla prossima!
   
 
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