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Autore: SmixaLegion    14/08/2017    1 recensioni
[Miss Peregrine]
«Ho una sorpresa per te…»
«Oh Jake! Cos’è?»
«E’ nella mia stanza, aspettami qui, vado a prenderla.»
Non mi lasciò nemmeno finire la frase che mi si parò davanti, guardandomi dritto negli occhi, con decisione.
«Andiamo insieme, se è una sorpresa voglio godermela senza occhi indiscreti fissi su di noi.»
Pensai che aprire un regalo in camera mia non avrebbe sconvolto così tanto Miss Peregrine, così la lasciai venire con me.
Entrammo in camera e chiuse la porta dietro di lei.

[Jake/Emma]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sorpresa


«Emma ho una sorpresa per te…»
«Oh Jake! Cos’è?»
«E’ nella mia stanza, aspettami qui, vado a prenderla.»
Non mi lasciò nemmeno finire la frase che mi si parò davanti, guardandomi dritto negli occhi, con decisione.
«Andiamo insieme, se è una sorpresa voglio godermela senza occhi indiscreti fissi su di noi.»
Pensai che aprire un regalo in camera mia non avrebbe sconvolto così tanto Miss Peregrine, così la lasciai venire con me.
Entrammo in camera e chiuse la porta dietro di lei.
«Lo sai che non-»
«Oh andiamo, non dobbiamo fare nulla di male
Che non avremo fatto nulla di male era scontato, che io volessi fare qualcosa di “male” con lei mi era chiarissimo da tanti mesi ormai, ma dovevo aspettarla, dovevo aspettare che anche lei fosse pronta e non l’avrei mai forzata a fare diversamente.
«Chiudi gli occhi.»
Lo fece volentieri e si coprì il volto con entrambe le mani.
«E non sbirciare!»
Aprii l’armadio e presi il regalo, poggiandolo sul letto.
«Ora puoi aprirli.»
Sul letto era poggiato un vestito a mezze maniche che le sarebbe arrivato a metà ginocchia, la parte di su fino ai fianchi a pois rossi con sfondo bianco, un nastro nero con relativo fiocco a interrompere il motivo e una gonna rossa un po’ gonfia a finire il tutto.
«Oh Jake ma è bellissimo!» esclamò felice saltandomi al collo, abbracciandomi; ricambiai, contento che lo avesse apprezzato.
«Dovresti provarlo, esco, così lo indossi» dissi mentre uscivo fuori dalla camera, lei mi prese timidamente la mano e mi fermò.
«No… Resta.»
“Resta”. Come avrei potuto dirle di no quando desideravo così tanto vederla senza niente addosso.
Restai in silenzio, limitandomi ad annuire con lo sguardo basso, per non incrociare il suo.
Mi diede le spalle, togliendosi velocemente ciò che indossava, restando in biancheria. Mi promisi di non guardarla, di non arrossire, invano. Aveva i capelli che le ricadevano in soffici boccoli sulla nuca, la schiena liscia senza alcuna imperfezione, la pelle chiarissima, i fianchi morbidi ma proporzionati. Prima che potessi rendermene conto finii dietro di lei, le mie mani sui suoi fianchi; non disse niente, si lasciò cadere all’indietro poggiando la schiena su di me. Emma aveva un profumo speciale, solo suo, che avrei riconosciuto tra migliaia. Poggiai il mento sulla sua testa, stringendola a me. Restammo così per un po’, in silenzio, godendoci uno di quei pochi momenti di privacy che eravamo riusciti a ritagliarci in quattro mesi, da quando lei e gli altri bambini speciali erano venuti ad abitare da me. Convivere quotidianamente con più persone era complicato, mandare avanti una relazione –la mia prima relazione- con gli occhi di tutti su di noi lo era ancora di più.
«Forse dovrei indossare il vestito» mi sussurrò, e la lasciai fare.
«Mi serve una mano con la zip di dietro…»
Gliela tirai su io, baciandole dolcemente la nuca. Si girò verso di me, le stava in modo meraviglioso, nonostante mi fossi buttato totalmente a caso sulla scelta della taglia.
«Sei bellissima.»
Era ciò che pensavo, era la verità.
«Solo adesso?»
«Sempre! Ma questo abito sembra fatto apposta per te...»
«Oh, mi trovi sempre bellissima?»
Inutile dire che sapeva perfettamente come far imbarazzare un ragazzo timido come me e riluttante nel fare i complimenti.
«Sì.»
«Jake, sei diventato rosso in volto come il vestito che sto indossando.» disse ridendo, con una vena d’ironia nel suo tono di voce.
Mi avvicinai a lei, le accarezzai la guancia e la baciai.
«Perché mi fai un certo effetto, sai?»
Questa volta fu lei ad arrossire, e io mi presi la mia rivincita.

  
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