Di solito sono più portata per scrivere storie per la categoria “Originali” (infatti ne sto preparando una), ma proprio mentre leggevo alcune ff vostre, ho trovato l’ispirazione per scrivere una One Shot su Harry Potter. Ero triste quel giorno.. infatti, come potrete notare, questa ff è tutt’altro che allegra ;) .
Spero vi
piaccia!
Se volete, lasciate un commentuccio, mi fareste molto felice!
A presto, Enya.
“Ora potrò proteggervi”
Mi sento in colpa, è inutile… non
potete farmi cambiare idea…
Ho visto troppo gente morire, troppe
persone soffrire, e tutto per causa mia.
Perché sono nato? Perché mi hanno
fatto tornare in questa scuola?! Per soffrire ancora, non bastava quello che
avevo già sofferto?
Sono rimasto 11 anni senza i miei
genitori, vivendo a casa degli zii, senza avere qualcuno che mi amasse
veramente.
Se Hagrid quella notte non mi avesse
detto quelle parole: “Tu sei un mago Harry”… ora non avrei visto morire Sirius,
il mio padrino, Cedric e non mi sarei
mai sentito responsabile della morte dei miei genitori; sono morti per salvarmi
…
No.
Troppa gente muore per salvarmi,
troppa gente soffre per salvarmi.
Chi sono io per mettermi sotto
l’attenzione di tutti?! Io sono come gli altri, non sono meglio di loro, non lo
sono.
Sono un’egoista, continuo a mettere a
rischio la vita del mio migliore amico, Ronald Weasley la vita della mia ragazza, la cosa più bella
che mi sia mai capitata, Hermione Granger.
Ora sono qua, con voi sempre al mio
fianco, davanti a Voldemort, convinto nel fare la sfida finale tra me e lui.
Vuole uccidere anche voi, ma io non lo
permetterò.
Essendo io parte di lui e lui parte di
me quando mi fece questa cicatrice, morendo io, forse morirà anche lui, e si
potranno salvare tantissime vite innocenti, tra cui le persone che amo.
Ci teniamo per mano, io sto al centro
e tengo sia quello di Ron che di Hermione; Voldemort, insieme a i suoi
Mangiamorte, alza la bacchetta verso di noi:
-
E così, Harry sei riuscito a
far morire anche i tuoi migliori amici. Non era più facile morire prima di tutte
queste stragi? –
Non dissi una parola. Sapevo già cosa
dovevo fare.
Appena i Mangiamorte cominciarono a dire l’incantesimo che ci
avrebbero uccisi definitivamente, lasciai le mani dei miei amici, mi misi di
fronte a loro in modo da guardarli, feci in tempo ad alzare la bacchetta e a
pronunciare queste parole:
“Protego”. Davanti ai miei amici si formò una barriera che non fece
passare gli Avada Kedavra , colpendomi pienamente mentre tutti gli altri
incantesimi dei Mangiamorte si schiantarono contro loro stessi, grazie alla
barriera.
Uno di questi colpì anche Voldemort.
Caddi a terrà, ancora non del tutto
privo di vita.
Hermione corse subito da me e si
inginocchiò.
Mi prese il viso tra le mani e disse
disperata:
-
Perché l’hai fatto, Harry?!
Perché?! …-
-
He-e-rmione… la mia vita non è
niente paragonata a quella dei miei amici. Morendo io, ho salvato la vita a
tutto il mondo, ora finalmente non mi sentirò più in colpa –disse – è giunta l’ora di lasciare questo mondo e di
andare dove posso proteggervi –
-
Harry, non mi puoi lasciare,
non riesco a vivere senza di te… -
-
Hermione, io sono Harry Potter,
vostro amico da7 anni… vi ho mai lasciato? –
Hermione non aveva più parole, non
riusciva a parlare,troppo era il dolore.
-
Ti voglio bene Ron – disse,
voltandosi verso il suo amico – e ti amo, Hermione –
Appena Hermione sentì quelle parole,
avvicinò le sue labbra a quelle del suo Harry, proprio mentre lui si spense.
Quando arrivarono i membri dell’Ordine
lei si staccò, sussurrandogli all’orecchio: Come hai fatto in questi 7 anni,
non ci abbandonare mai amore …