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Autore: Francy_Kid    16/08/2017    3 recensioni
~ Sequel di "Masque tombé" e di "Amour masqué" ~
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L'estate sta finendo e presto i nostri eroi dovranno tornare a scuola. Papillon è stato sconfitto ed ora convive "pacificamente" con Ladybug e Chat Noir, che ha scoperto essere Marinette e Adrien, suo figlio.
Lila, dopo la sua ultima battaglia contro i due eroi parigini è riuscita a rubare il Miraculous della volpe ottenendo nuovi poteri, ma un giorno si presenterà a lei una donna nel suo bar preferito che le promette ciò che vuole: vendetta e potere.
L'italiano accetta ed i possessori si ritroveranno in una battaglia contro una creatura mai vista.
Molti segreti sulla creazione dei kwami verranno svelati e le bugie che si erano raccontate per anni cadranno.
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Aggiorno il mercoledì ^^
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Maestro Fu, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The masked serie'
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Cap. 37






 

Marinette aprì gli occhi e si mise a sedere malgrado il martellante mal di testa.

 

Si guardò attorno, notando solo in quel momento che l'enorme stanza in cui stavano combattendo Null era sparita e tutti i suoi compagni –oltre che i nemici– avevano fatto la stessa fine, trovandosi in uno spazio che sembrava infinito e completamente grigio.

 

Si alzò in piedi, camminando dritta davanti a sé e rielaborando cos'era successo poco prima: lei, Lila, Christian, Gabriel e Adrien stavano combattendo contro Null e la sua squadra di scienziati malvagi, quando, dopo che illusione dell'italiana funzionò, erano riusciti a far uscire il kwami del caos dal corpo di Martine; volendo impadronirsi di Chat, lei annullò la trasformazione poco prima di prendere il posto del suo partner e finire così lei impossessata da Null.

 

Aveva impedito che il kwami facesse un vero e proprio disastro con i poteri di Chat, ma ora era lei nei casini, non avendo pensato a come liberarsi del nemico.

 

Bella pensata Marinette, disse tra sé e sé continuando a camminare.

 

Percorse decine di metri e la via d'uscita sembrava essere inesistente, iniziando a pensare di arrendersi e aspettare che qualcuno venisse a soccorrerla.

 

«Peccato che qui sei completamente sola, Ladybug.» ghignò la voce distorta di Null, che sembrò provenire da ogni direzione attorno a lei.

Marinette si girò su se stessa in cerca del kwami. «Fatti vedere Null! Non mi fai paura!»

 

Senza aggiungere altro, una creatura dalle fattezze demoniache atterrò davanti a lei, guardandola ghignando; di primo impatto le sembrava che da prima non fosse cambiato, ma i lunghi capelli biondi erano diventati corri fino a poco sotto le spalle ed erano corvini, mentre una frangetta incorniciava un volto mostruoso caratterizzato da due lucenti occhi completamente rossi e denti aguzzi.

 

Era lei, solo in versione demone.

 

«Dove siamo?» domandò la corvina in posizione d'attacco.

Null rise. «Diciamo che è la tua testa. Ed ora che siamo tutt'uno è la nostra.»

Marinette si guardò attorno. «Si è svuotata dopo che sei entrato tu?»

«Questa freddura me la fece anche l'altra donna.» rispose seccato, sbuffando poco dopo.

«Ed in due anni non hai pensato ad una battuta per ribattere? Mi deludi Null.» esclamò incrociando le braccia al petto, guardando l'essere con aria di sfida.

«Peccato che da ora non ti libererai di me tanto facilmente, se è quello che hai pensato quando sei saltata davanti al portatore dell'anello.»

«E sentiamo. C'è un altro modo per liberarsi di te oltre a quello di morire dopo che tu mi avrai prosciugato Lila vita dal corpo?» domandò. «Visto che ora siamo qui tanto vale chiacchierare.»

Null ghignò divertito. «Diciamo che ora non ho pieno controllo di te, poiché tu –che sei lo spirito di Marinette– mi stai ostacolando. L'unico modo che ho per poter comandare il tuo corpo è sopraffarti.»

«In caso contrario?»

«In caso contrario, se vincessi tu, cosa impossibile, potresti anche riuscire a liberarti di me. Ma il tuo spirito è debole in confronto ad una divinità millenaria.» rispose, sorridendo malignamente. «Chissà come combatti senza i tuoi poteri, ragazzina.»

 

Marinette non ebbe il tempo di prepararsi che sentì una fitta dolorosa allo zigomo e si ritrovò subito a terra.

 

Appena alzò lo sguardo vide Null torreggiare sopra di lei, bloccandola al pavimento con un piede sul petto.

 

«Sei lenta.» disse, premendo sul torace e lasciandola senza fiato. «Oltre che fragile.»

 

La corvina tossì, dimensioni e riuscendo a liberarsi, per poi mettersi in piedi ignorando il giramento di testa.

 

Il demone rise. «Voi umani siete deboli. Sia dentro che fuori.» esclamò, dandole un calcio alle costole, lasciandola nuovamente senza fiato.

 

Null non le diede tregua e la colpì nuovamente, facendola voltare per un paio di metri di distanza in seguito ad un calcio nello stomaco.

 

Marinette si mise a carponi, tossendo e sputando sangue, per poi rimettersi in piedi a fatica, in posizione d'attacco.

 

Null rise di nuovo. «Deboli e testardi.»

 

Colpì nuovamente la ragazza con la coda, gettandola a terra per l'ennesima volta.

 

«P-Puoi continuare a colpirmi, ma io non mi arrenderò finché non ti sconfiggerò.»

«Allora sarà una permanenza davvero lunga.» ghignò.

 

 

 

 

 

 

 

Tikki volò davanti al volto della sua portatrice, accarezzandolo con le lacrime agli occhi, chiamando il suo nome.

 

Chat era rimasto a sorvegliare le due donne con Fu, mentre Volpina e Peacock stavano combattendo a fianco della Regina di Cuori contro Dagon, orami sfinito, mentre Papillon teneva a bada lo scienziato, controllando che non chiamasse qualcun altro.

 

«Arrenditi e metti fine a tutto questo. Ormai ti abbiamo sconfitto.» disse l'uomo con solennità.

«E chi ti dice che sono stato sconfitto? Dagon, vieni!»

 

Al suo segnale, il ragazzo scansò i suoi nemici e, spingendo Papillon da parte, corse con il dottore fuori dalla porta di metallo da cui erano entrati, per poi chiuderla a chiave.

 

«Se la sono data a gambe.» commentò Christian riponendo l'arco.

«Diciamo che è una fortuna. Mi mancava un minuto prima di tornare normale.» disse Volpina, annullando la trasformazione e prendendo al volo Trixx, dandogli delle arachidi da mangiare.

 

Papillon si voltò verso il figlio, potendo ora vedere la moglie a terra e Fu che tentava di captare quanta energia le restasse in corpo, raggiungendo il fianco del foglio.

 

«Papà... Non sono stato in grado di fare nulla...» sussurrò Chat con voce spezzata, gli occhi verdi colmi di lacrime. «Mamma sta per morire e Marinette è stata posseduta da Null... Io non posso combattere contro di lei...»

«La speranza è l'ultima a morire, Adrien.» disse Tikki, seduta sulla testa della sua portatrice. «Ora sta lottando contro il potere di Null per il predominio del suo corpo, ma a giudicare dalla sua trasformazione credo non stia andando molto bene...»

 

Papillon osservò la ragazza: le sue mani da artista erano tramutate in affilatissimi artigli neri e le squame nere stavano lentamente sovrastando la sua candida pelle, ferita in vari punti dopo l'attacco.

 

Gabriel si inginocchiò accanto al figlio, cercando con lo sguardo Fu, che annuì leggermente.

 

«Adrien, Marinette e tua madre sono grandi combattenti, sono sicuro che ce la faranno entrambe.» cercò di rassicurarlo, ma il biondo non accennò ad assentire.

«È solo colpa mia... Dovevo essere io impossessato da Null, non Marinette.»

«Credimi Adrien, nella condizione in cui ti ritrovi è meglio così.» disse Fu.

«Ti ricordi quando usasti il Cataclisma per la seconda volta contro tuo padre? Da allora il potere della distruzione è divenuto meno controllabile.» spiegò Wayzz, scatenando la curiosità del ragazzo. «Plagg ha sprigionato così tanto potere che ora non è più in grado di controllare. Diciamo che prima c'era una sorta di imbuto che riduceva il tuo potere, ma dopo aver usato il Cataclisma una seconda volta è come se il collo dell'imbuto si fosse allargato, se non distrutto, ed ora anziché distruggere una porta rischi di far crollare l'intero edificio.»

Adrien sbarrò gli occhi. «Quindi... se Null si fosse impadronito del mio corpo...»

«Avrebbe potuto ucciderci tutti.» terminò Gabriel, posando il bastone a lato.

 

Adrien sentì il sangue nelle vene, immagini di lui che colpiva i suoi amici con il suo potere distruttivo e li lasciava senza vita a terra.

 

Fu, Lila, Christian, suo padre, sua madre e Marinette, per poi guardare i loro occhi spenti con sguardo sorridente.

 

Lo stomaco gli si rivoltò e le mani iniziarono a tremare, immaginandosele ricoperte del sangue di quelli che aveva ucciso.

 

Malgrado rimpiangesse il fatto di non essere riuscito ad aver impedito a Marinette di venire posseduta da Null, iniziava a pensare che, forse, era davvero meglio che fosse andata così.

 

Alzò lo sguardo, osservando Marinette, ancora in ginocchio e senza dare alcun cenno, mentre la trasformazione aveva raggiunto le spalle.

 

«Combatti Principessa.» sussurrò, continuando a guardare la ragazza.

 

 

 

 

 

 

 

 

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ORMAI MANCA POCOH! SIAMO QUASI ALLA FINEH!

 

Ancora 3 massimo 4 capitoli (contando l'epilogo). Mi sono divertita, devo ammetterlo.

 

MA NON È ANCORA FINITA!

 

Ci vediamo mercoledì :3

 

Francy_Kid

  
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